Aspettando che arrivino le 23:05

 

  By: Moderatore on Sabato 02 Ottobre 2004 20:23

------------------------------------------------------- Ci salverà l’innovazione ma cresceremo col fisco» Bombassei (Brembo): «Siamo diventati leader con la ricerca. Piccolo è bello non è più vero Il costo del lavoro? Non è il primo problema» di Ugo Bertone - 02-10-2004 - www.borsaefinanza.it È in arrivo, manco a dirlo, dalla Cina, «un Paese che va studiato sempre con grande umiltà». Non si fa illusioni sulla ripresa spontanea dell’economia («la corsa delle materie prime non ci fa dormire sereni»). Ma si tiene stretto il Compasso d’oro vinto pochi mesi fa: era una vita che un’industria italiana non vinceva un premio così ambito, in materia di innovazione. Ed è questo compasso il segreto del suo successo. Parola di Alberto Bombassei da Curno, presidente di di Brembo, il leader mondiale che fa frenare, tra gli altri, Ferrari, Porsche o Mercedes. Quali spazi di crescita vede nel prossimo futuro? La dinamica delle materie prime, arrivate a prezzi assolutamente anomali, giustifica la prudenza. Finora abbiamo contenuto l’impatto negativo grazie a recuperi di efficienza. Ma se la tendenza continuerà, il risultato operativo ne potrà risentire. L’industria sembrava passata di moda in Borsa e fuori. Colpa di errori nostri. Abbiamo fermato le cokerie. E così, quando la Cina ha minacciato di non venderci il coke, abbiamo rischiato di non produrre più acciaio, ovvero auto, frigoriferi e tutto il resto. La minaccia è rientrata, ma solo per ora. Il nostro è un Paese debole. Basti pensare all’import di energia. E la Borsa? È vero, il listino non rende giustizia agli industriali. Anche qui è colpa anche nostra. Piccolo non è più bello: Borsa, banche, noi industriali dobbiamo darci da fare per crescere. Ci vuole cultura, qualche manager in più e qualche figlio in azienda di meno, come ha detto Montezemolo. Il fisco potrebbe fare molto. In che modo? Sarebbe molto importante una politica di defiscalizzazione per le fusioni e per le aggregazioni. Con dimensioni più adeguate si può attrarre l’interesse dei grandi fondi di investimento internazionali. L’Italia frena, la Brembo cresce a due cifre. Qual è il mistero? L’innovazione. Fin dall’inizio ci siamo confrontati con avversari più forti di noi. Per batterli dovevamo fare meglio di loro e batterli sul tempo. Ci siamo riusciti. Grazie alla qualità? È il requisito essenziale. Poi ci vuole design, innovazione continua. In ogni caso una cosa è certa: senza la ricerca non si va da nessuna parte. Acquisizioni in vista? Non ci tiriamo indietro di fronte a operazioni strategiche. Ma l’importante è non diluire i risultati. L’industria continua a emigrare? Abbiamo 16mila imprese in Romania e poche new entry al Sud. Occorre agire, anche attraverso la leva fiscale per sostenere la produttività. E il costo del lavoro? Per fortuna non è la discriminante principale. L’obiettivo, non facile, è contenere il costo senza penalizzare i salari. Non è facile, ma è possibile.

"sculaccia paperi" su Brembo - Kurtinaitis  

  By: Kurtinaitis on Martedì 18 Febbraio 2003 23:56

per poter vedere le sintesi delle partite di champions league mi guardavo un po' di grafici sul mercato italiano, e la mia attenzione si è fermata sulle Brembo. Il grafico mi piace davvero molto in termini di movimento puro delle quotazioni, l'impostazione dei volumi e del momentum mi sembrano concordi. Il titolo sta realizzando un movimento che definirei "sculaccia paperi", in pratica una flag per scrollarsi di torno gli speculatori meno ambiziosi, sarei compratore sopra 4,95 con stop sotto 4,70 e target (perchè no) 6 euro. Buonasera e buon calcio europeo a tutti.