3m e Berlusconi

 

  By: gianlini on Venerdì 06 Settembre 2002 16:17

Sta diventando tutto molto stomachevole. Una domanda è ancora ampiamente irrisolta e nessuno pare nè porsela nè tantomento dare risposta: perchè mai la mafia avrebbe dovuto dare tutti quei soldi ad un giovane 30enne dalla spiccata intelligenza e prontezza di riflessi ma dalle relazioni scarse se non nulle con apparati politici, finanziari e di establishment! Quei soldi non si sa da dove vengono perchè probabilmente sono frutto di evasione fiscale relativa a compravendita di terreni attorno a Milano, attività cui Berlusconi giovane si diede con grande energia. Sfido peraltro a trovare una compravendita immobiliare e di terreni che non sia avvenuta ampiamente in nero negli anni 60-70-80 in Italia. Quindi sicuramente Berlusconi ha evaso tasse a quel tempo, come han fatto tutti gli italiani che realizzavano affari di tal genere all'epoca.

 

  By: banshee on Venerdì 06 Settembre 2002 16:13

Ecco! The Economist come organo ufficiale dei DS. Cos'è? Lo sciocchezzaio del primo pomeriggio?

 

  By: GZ on Venerdì 06 Settembre 2002 16:10

La corrispondente italiana dell'Economist negli ultimi 10 anni è stata Tana De Zulueta. Ultimamente la si può vedere nelle foto in cui tiene cartelli in mezzo al parlamento per protesta. E' stato eletta deputato per i DS appena ha lasciato l'Economist.

 

  By: Joseph on Venerdì 06 Settembre 2002 16:06

Ecco l'opinione oramai da tempo nota di quei "comunisti/giustizialisti" dell'Economist : Berlusconi "Perché non può governare" -------------------------------------------------------------------------------- LONDRA - "Come la nostra inchiesta dimostra, Mr. Berlusconi non è in condizione di guidare il governo di nessun paese, meno che mai una delle più ricche democrazie del mondo". Nel numero oggi in edicola, l'Economist, il prestigioso settimanale britannico letto dalla classe dirigente di tutto il mondo, fa di Berlusconi la storia di apertura ed emette un giudizio morale e politico senza appello sul candidato premier italiano: "In ogni democrazia che abbia rispetto di sè stessa, sarebbe impensabile che l'uomo sul punto di essere eletto primo ministro sia stato sotto inchiesta - tra le altre cose - per riciclaggio di denaro sporco, complicità in omicidio, legami con la mafia, evasione fiscale e corruzione di politici, giudici e finanieri. Ma il paese è l'Italia e l'uomo è Silvio Berlusconi, quasi certamente il suo cittadino più ricco". Non capita spesso che l'Economist (una copia del giornale è on line sul sito web da ieri sera) lanci un attacco così devastante a un candidato premier in un paese industrializzato. Con una procedura alquanto eccezionale vi dedica un editoriale e un ampio servizio di quattro pagine, corredato di informazioni, tabelle, cifre e nuovi elementi investigativi. E scrive di "aver inviato domande scritte a Berlusconi" nel tentativo di risolvere "il mistero dei 93,9 miliardi di lire che sono passati nelle 22 holding che controllano Fininvest tra il 1978 e il 1985" poichè "è un mistero che solo lui può risolvere". Le domande dell'Economist sono rimaste senza risposta perchè "Mr Berlusconi si è rifiutato". Il settimanale spiega ai suoi lettori che la assenza di condanne definitive si può spiegare con il "tortuoso sistema giudiziario italiano". "In un solo caso si è raggiunto un verdetto: riguardava il finanziamento illecito ai partiti e la corte non lo ha trovato innocente. Ma la nostra inchiesta dimostra che egli deve rispondere a una lunga serie di gravi accuse" e che "la sua strana e antica riluttanza a spiegare le origini della sua ricchezza gettano un'ombra sulla sua reputazione di uomo d'affari". L'Economist riconosce che l'Italia ha bisogno di riforme, che "l'esecutivo e troppo debole, che il parlamento è troppo prono all'indecisione, che il sistema elettorale è troppo proporzionale. Ma questi sono problemi di ordine diverso dal sospetto di criminalità al suo vertice". E conclude che "l'elezione di Berlusconi come primo ministro segnerebbe un giorno nero per democrazia italiana e lo stato di diritto". Di fatto la più antica testata del pensiero liberale invita gli elettori italiani a non eleggerlo primo ministro, qualcosa che finora nessun giornale internazionale aveva fatto in modo così esplicito. Nell'inchiesta che accompagna l'editoriale, titolata "Una storia italiana", l'Economist ripercorre con implacabile attenzione ai dettagli le numerose accuse contro Berlusconi e pubblica una tabella dei dieci casi giudiziari più clamorosi. "La struttura dell'impero - nota il giornale - non è chiara ancora adesso, ed è stata estremamente involuta nel passato". nnanzitutto la costruzione di Milano 2: "Società in Svizzera, dove la proprietà beneficiaria è impenetrabile, iniettarono 35 miliardi di lire in azioni nelle compagnie italiane responsabili di Milano 2. Così, sulla carta, il progetto apparteneva non a lui ma a anonimi terzi". Poi l'Economist analizza la nascita di Canale 5 e si domanda: "Come la finanziò?", oltre che con "l'aiuto delle banche pubbliche"? "La risposta non è affatto chiara". Nel 1978 Berlusconi creò 22 holding che controllano la Fininvest. Nel 1977 un finanziere con legami con la mafia disse ai magistrati che Berlusconi aveva usato 20 miliardi della mafia per costruire le sue televisioni. I magistrati chiesero alla Banca d'Italia di aiutarli nell'investigazione. Due funzionari spesero 18 mesi rovistando nei documenti delle 22 società. L'Economist ha una copia di questo rapporto lungo più di 700 pagine: le due principali scoperte sono sbalorditive. Berlusconi mise denaro nelle holding attraverso "due banche poco conosciute" invece che attraverso la Bnl presso le cui sussidiarie erano i due trust che egli aveva registrato come proprietari delle sue azioni. "Così, la Bnl non aveva una chiara visione dell'origine di questi fondi". "Quando egli vendette 165 miliardi di azioni di una delle holding a una sussidiaria Fininvest, i fondi by passarono i trust del tutto. Cosicchè essi non avevano idea di come e se il compratore avesse effettivamente pagato per le azioni". "La seconda scoperta è che la fonte iniziale del denaro messo nelle 22 compagnie non può essere rintracciata". "Berlusconi - scrive l'Economist - è esperto nel sistema di mandare i soldi in circolo". Il sttimanale cita il caso della Palina che aveva mandato 27,7 miliardi di lire ai trust che avevano poi trasferito questa somma nelle holding: "Tutte queste transazioni ebbero luogo nello stesso giorno e nella stessa banca. Gli investigatori trovarono che nascosto dietro la Palina c'era Berlusconi. Aveva usato come prestanone un uomo di 75 anni colpito da infarto. Subito dopo la transazione la Palina fu liquidata". Sotto il paragrafo "Un amico bisognoso", il settimanale racconta la storia dell'intervento di Craxi per salvare le tv di Berlusconi dallo spegnimento e la storia dellla rete di compagnie offshore della Fininvest, che Repubblica ha già descritto e che è stata respinta da Berlusconi come una falsità. Sotto il paragrafo "Rapporti con i giudici", l'Economist racconta le accuse di corruzione dei giudici nel caso del lodo Mondadori e della Sme. Soto il paragrafo "Amico di Cosa Nostra?", si descrive l'inchiesta che ha coinvolto Dell'Utri aggiungendo che stavolta "Berlusconi non potrà sfuggire all'obbligo di testimoniare". "Nonostante egli sostenga di essere l'archetipo dell'uomo che si è fatto da solo" conclude l'Economist, "Berlusconi ha avuto bisogno di molto aiuto... Sebbene egli dica di voler rimpiazzare il vecchio sistema corrotto, il suo impero è largamente un prodotto di quel sistema. La sua elezione a primo ministro perpetuerebbe, non cambierebbe, le vecchie e cattive abitudini italiane".

 

  By: boris on Venerdì 06 Settembre 2002 16:05

Milano Due è stata fatta nei primi anni 60 da Berlusconi. Per più di 30 anni si è occupato di immobiliare, pubblicità, tv private locali, grande distribuzione, fondi comuni, editoria e infine tv nazionali. Nessun giornale o rivista come Espresso o anche l'unità o altri lo ha mai accusato di niente per 30 anni, basta leggere Bocca o Biagi o qualunque libro prima del 1994. Tutti ne parlavamo come si parla di Benetton o Pirelli o Barilla. Alla P2 c'era anche Maurizio Costanzo e nessuno ha mai spiegato cosa abbiano fatto di illegale i suoi membri. Poi dal 1994 sono comparsi centinaia di articoli e una ventina di libri che dicono che è un mafioso. Ma non era mai venuto in mente mai niente a nessuno prima che si candidasse nel 1994. L'importante è però martellare accuse tutti i giorni fino a quando abbastanza gente comincia a crederci. Modificato da - boris on 9/6/2002 14:6:21

 

  By: Leofab on Venerdì 06 Settembre 2002 15:34

I reati al Berlusca li sta attribuendo Lei. Non mi risultano ancora processi che sono riusciti a dire: colpevole. Come dice " quando sarà condannato...". Ancora non lo è stato ! La giustizia sommaria tanto cara ai brigatisti non penso sia accettabile. Anzi è davvero condannabile e subito. Senza processo. Modificato da - Leofab on 9/6/2002 13:34:36

 

  By: amalore on Venerdì 06 Settembre 2002 15:28

i bei discorsi qui fatti appartengono alla politica ma ai fini dell' elezioni non hanno nessuna importanza: purtroppo la maggioranza degli italiani che vota non capisce quello che, ad esempio è scritto in questo messaggio; per essere eletti basta promettere ( e sperare che passi un po' di tempo per farle dimenticare oppure - tecnica Berlusconi - addossare agli avversari o altro le colpe es. il PIL nel 2002 dovevva crescere secondo lui del 4%, a Rimini ha detto che l' 1% dopo quello che è successo è già un ottimo risultato) Comunque Berlusconi non solo non sarà rieletto ma cadrà prima della fine del mandato ... non per demeriti suoi o meriti dell' opposizione ma perchè malgrado le sue riforme sulla giustizia ( incostituzionali ) non riuscirà a non essere condannato in almeno uno dei suoi processi! Se siete di opinione diversa e credete che la prossima volte potete votare Berlusconi andatevi a leggere www.societacivile.it oppure il libro MANI PULITE PS non controbattete , per favore , "si ma D'Alema ... e Prodi allora ... e Amato ... etc " Ma rispondete : Lo rivoterete ( o votereste) un ex P2ista plurindagato che è diventato l' uomo più ricco d' Italia con fondi di provienienza sconosciuta che ha ospitato a casa sua un boss mafioso, che ha versato mazzette alla mafia ricompensandoli col famigerato decreto salva ladri di Biondi, e che vuole "globalizzare" l' Italia e il resto del mondo in maniera antidemocratica ( vedi Soros SOCIETA APERTA e GLOBALIZZAZIONE ) ?

 

  By: gianlini on Mercoledì 04 Settembre 2002 16:55

il primo ministro socialdemocratico ha tagliato sussidi per disoccupati, assistenza sociale e medica, ha introdotto la pensione aggiuntiva privata, ha aumentato le rette scolastiche e universitarie. scusa, ma al di là della giacchetta di colore diverso (il tenue e rassicurante rosa pallido dei social democratici) cosa ha fatto di "socialdemocratico"????

 

  By: lutrom on Mercoledì 04 Settembre 2002 16:50

da Panorama SOCIALDEMOCRATICI LA DECISIVA BATTAGLIA IN SCANDINAVIA Tutto è perduto fuorché la Svezia Göran Persson, 53 anni, ha strapazzato non poco gli svedesi. Nel paese modello del welfare il primo ministro socialdemocratico ha tagliato sussidi per disoccupati, assistenza sociale e medica, ha introdotto la pensione aggiuntiva privata, ha aumentato le rette scolastiche e universitarie. Alla fine sembra avercela fatta: in un’Europa dove cresce il centrodestra, ha dato alla Svezia un’economia a prova di 11 settembre: disoccupati dal 15 al 4 per cento, inflazione dal 10 al 2, deficit del 13 diventato attivo dell’1,7, pil salito del 2,1. Dunque, la ricetta socialdemocratica classica può ancora funzionare? È la domanda che rende interessanti per tutta l’Europa le imminenti elezioni in Svezia (15 settembre). Persson promette ora l’aumento degli assegni familiari, altri fondi al sistema sanitario e scolastico. I sondaggi gli danno un ampio vantaggio sull’opposizione moderata di centro (43 contro 20 per cento). Ma Persson ha una spina nel fianco: Stoccolma, dove il borgomastro conservatore Carl Cederschiold ha privatizzato scuole, ospedali, abbassato le imposte per imprenditori e commercianti e privatizzato 10 mila case popolari. Gli elettori sono chiamati a giudicare il progetto del conservatore Bo Lundgren (54) che propone alla Svezia una cura come quella di Stoccolma. Persson è riuscito a riformare il modello scandinavo senza contraccolpi. Di più: la maggioranza ora apprezza l’euro ed è pronta a rinunciare a parte della neutralità. (Walter Rauhe)

 

  By: gianlini on Mercoledì 04 Settembre 2002 13:11

L'errore naturalmente principale è quello di confondere Luttazzi e Santoro con Biagi, non di mandare via i primi due (che è cosa sacrosanta)

 

  By: gianlini on Mercoledì 04 Settembre 2002 13:09

"non è che a livello mediatico Berlusconi possa apparire molto meglio di come a fatto, essendo per lui cosa normale ritenere sua facoltà l'eliminazione di Santoro Biagi e Luttazzi non credo che tuttora si sia reso conto dell'errore commesso, anzi lo rifarebbe domani, se il suo ordine non fosse stato di già realizzato(tra l'altro crederete mica che se Costanzo e Mentana assumessero posizioni meno velatamente neutrali, poichè di sinistra non lo sono, starebbero ancora a lungo dove sono.." gli errori di Berlusconi sono i tipici errori dei sovrani assoluti, lontani dalla gente, blanditi da schiere di cortigiani meschini e appiattiti sulle posizioni dei leader, ecco perchè li rifarebbe, non ne ha capito la gravità, perchè nessuno gliel'ha detta. Mentana e Costanzo sono così velatamente ed elegantemente di sinistra che forse il Berlusca nemmeno se ne è accorto.... a parte gli scherzi, basta guardare gli ascolti di rete 4 e italia 1 e dei loro telegiornali rispetto a TG5 per capire che mentana potrebbe essere anche un brigatista rosso, ma il Berlusca non lo lascerebbe andare....

 

  By: lutrom on Mercoledì 04 Settembre 2002 12:57

la media è abbassata a simili livelli specie dalla banda di Bossi. ------- Ok, hai ragione, Bossi è piuttosto rozzo e così alcuni (non tutti!!!!) della Lega. Per non parlare dell'ignoranza dimostrata dalla Lega (ma soprattutto da Bossi) in varie occasioni. Ma non dimentichiamo che Bossi e la Lega sono soprattutto l'espressione di gente che lavora sodo, che è stanca delle chiacchiere e delle promesse di politici che magari saranno più eleganti e meno rozzi, ma , in quanto a ipocrisia, precedono di molto il senatur. Tanta gente ha scelto di votare Bossi perché ha iniziato a pensare che ci voleva forse uno meno "raffinato" per far sentire finalmente le proprie ragioni: magari sono persone che non condividono pinamente i modi e le azioni di Bossi. E non dimentichiamo le profonde differenze che ci sono tra le varie regioni d'Italia: non sempre una legge che va bene per la Sicilia, ad esempio, va bene anche per la Lombardia: pochi penso condividano veramente la secessione, molti vorrebbero più attenzione alla specificità delle varie regioni italiane. Io, che ho girato un po' l'Italia, ho notato che molte riforme di cui i vari governi hanno parlato e magari realizzato (tra tante polemiche) hanno un diverso impatto al Nord e al Sud: invece spesso in politica si parla di una legge o una riforma senza considerare le differenti zone su cui andrà a ricadere. Meno attenzione all'ideologia in astratto e più attenzione ai fatti concreti.

 

  By: Stirner on Mercoledì 04 Settembre 2002 12:35

Dice Gianlini:"peraltro Berlusconi, proprio a livello di comunicazione e atteggiamento mediatico è stato disastroso in quest'anno!" Ma non è che a livello mediatico Berlusconi possa apparire molto meglio di come a fatto, essendo per lui cosa normale ritenere sua facoltà l'eliminazione di Santoro Biagi e Luttazzi non credo che tuttora si sia reso conto dell'errore commesso, anzi lo rifarebbe domani, se il suo ordine non fosse stato di già realizzato(tra l'altro crederete mica che se Costanzo e Mentana assumessero posizioni meno velatamente neutrali, poichè di sinistra non lo sono, starebbero ancora a lungo dove sono?Tra l'altro il TG di Liguori è tanto diverso da quello di Fede?), e neppure si può pretendere dai membri della sua ghenga un comportamento ineccepibile, considerato che ne fanno parte soggetti mediamente rozzi, dove la media è abbassata a simili livelli specie dalla banda di Bossi. io credo anzi che il lavoro dei personal trainer di comunicazione impiegati da Berlusconi per sè e per i soci più buzzurri stiano invece producendo già discreti risultati e che il controllo mediatico faccia il resto. Ma la gravità è proprio questa, il controllo sull'informazione permette di far passare inosservati o giudicati con leggerezza dei comportamenti molto gravi (come la vicenda bulgara, le sparate sugli islamici del vicecapogruppo leghista alla camera,le accuse di Tremonti a Visco, ecc.) oppure di far ritenere veri degli slogan elettorali ormai palesemente disattesi, che tuttora vengono sbandierati. Gli unici a fare le spese di qualche cazzata sono quelli che come Scajola hanno dei nemici interni. Per fortuna che siamo in Europa e la demagogia non esce dai confini italiani, non mi stupisco che un ministro degli Esteri per la vergogna di rappresentare un simile governo si sia dimesso... La congiuntura internazionale non è rosea daccordo, ma nessuno ha chiesto a Berlusconi di fare delle promesse agli italiani senza avere la certezza di rispettarli, salvo le sue priorità assolute per le quali ha mostrato sollecitudine e zelo. Perchè non si ammette che le cose vanno male dato che esistono delle attenuanti, anzichè nascondere la verità all'opinione pubblica tramite una campagna mediatica distorta. E comunque B. ha vinto le elezioni anche grazie al famoso contratto, se non rispetterà quattro dei cinque punti voi credete davvero che come ha promesso si dimetterà? Io per ora ricordo che 3monti ha detto che si sarebbe dimesso se nel 2003 non avesse ottenuto il pareggio di bilancio: ci avevate creduto voi?

 

  By: Leofab on Martedì 03 Settembre 2002 22:20

Non vi preoccupate alle elezioni c'è tempo. E per i tempi della politica ci sono secoli !

 

  By: gianlini on Martedì 03 Settembre 2002 21:47

non so se chi si opporrà a Berlusconi sarà all'altezza ma ha tutti i mezzi per farlo credere è questo il fatto: di destra non si può praticamente parlare, mentre di sinistra è ogni salotto buono.... peraltro Berlusconi, proprio a livello di comunicazione e atteggiamento mediatico è stato disastroso in quest'anno!! ma come si fa a dire che è grazie all'informazione che egli è in sella!! Ma le sparate dalla Bulgaria le dimentichiamo? O le battute di pessimo gusto dell'amico Scajola. O ancora l'ultima uscita dalla Spagna? Per sua sfortuna i suoi avversari sono abilissimi nell'uso della dialettica, che è la loro arma principale . magari le elezioni le perde a favore di Fini, ma secondo me le perde!