By: Stirner on Lunedì 20 Gennaio 2003 21:03
Ieri ho letto un articolo di Turani su La Repubblica. Premesso che non ho molta stima professionale di questo simpatico giornalista (lo proporrei come indicatore contrarian, è così che si dice?) mi ha colpito che egli osservasse una unanimità di aspettative pessimistiche sui listini azionari, di analisti tecnici e fondamentali, arrivando a prospettare un ribasso stimato tra il 10 ed il 30%.
Poichè ho più stima per i partecipanti di questo forum e poichè mi sembrava di poter vedere nel grafico del Nasdaq una rottura della tendenza primaria del bear market identificabile con un minimo ed un massimo crescenti, vorrei sapere se è corretto dire che gli analisti tecnici propendano per un ulteriore purgamento, oppure se esistono sufficienti motivi perchè si possa dire, come richiede Pring affinchè si possa posizionare l'investimento in una direzione piuttosto che un'altra, che l'evidenza dei fatti provi già che il trend prevalente si sia invertito.
Io per ora ho studiato poco, ed essendo curioso di sapere quello che le mie conoscenze di AT mi impedirebbero di comprendere da solo, vorrei sapere se attualmente la posizione degli analisti tecnici è quella che io mi aspetteri, ovvero moderatamente rialzista. Me lo aspetterei dopo aver osservato, come dicevo pocanzi, il grafico del Nasdaq 100, avendo visto che la tendenza primaria bear, che ha già compreso al suo interno almeno 4 cicli intermedi all'in giù, mi sembrerebbe spezzata. Chiedo con umiltà se ho visto giusto e cosa suggeriscono invece gli indicatori di sentiment, di flussi di fondi e di struttura del mercato. Scusate se sono stato un po' troppo prolisso e se non ho letto i vostri passati interventi nel forum a questo proposito, ma mi sono laureato in Economia da poco...
Stirner