Analisi tecnica del DJ

 

  By: bearthatad on Domenica 02 Novembre 2003 22:44

Sarà. Consiglierei a Di Lorenzo di dare un'okkiata al Cot di questa settimana, e al brusco scarto verso lo short dei commerciali di questa settimana, su tutti i contratti chiave contemporaneamente (SP500, 400, nasdaq e relativi mini), a differenza delle precedenti rilevazioni quando se compravano il grande vendevano il mini etc. Ma Di Lorenzo farà veramente quello che dice? Butto ancora un sasso. A un certo Acampora (Prudential) capita (raramente, ma talvolta capita) di dire che il trend è cambiato esattamente nel punto di svolta. A Di Lorenzo invece capita spesso, dopo sei mesi che il trend è al rialzo, di dire che il trend è al rialzo. Entrambi sono interessanti, ma il primo m'intriga di più.

 

  By: blizzard on Domenica 02 Novembre 2003 13:25

Di Lorenzo è un inguaribile ottimista. A novembre del 2002 aveva previsto lo S&P 500 (che era sopra 930) a 1100 per la fine dello stesso anno o al massimo entro gennaio 2003(...secondo i suoi calcoli) e invece è andato a 790. Non dice praticamente mai di vendere. Per tutta la discesa ha sempre detto che sarebbe tornato il sereno sulle borse. Intanto chi aveva iniziato a comprare sui massimi non dormiva la notte.. Con un anno di ritardo comunque, ha avuto ragione.. Certo, quando va tutto bene, le borse mantengono sempre una logica ed ovvia tendenza direi inerziale a salire..

 

  By: polipolio on Domenica 02 Novembre 2003 13:11

Vedendo il grafico si direbbe che è il momento giusto per riempirsi di options (straddle/strangle). Un analista che stimo perché ha delle posizioni (e non dice "se buca 9813 potrebbe fare 9814 stop a 9812"), r. De Lorenzo, su soldionline (http://www.soldionline.it/SOL_Editoriale.nsf/alldocs/DD2E537B59791931C1256DD0003B7AF4/)ha detto tra l'altro 1. che c'è un bel trend al rialzo e niente bolla 2. che si può tradare le accelerazioni eccessive sui trend al rialzo e rientrare successivamente 3.che alcuni titoli, AMZN, NENG, TMTA, BLK, ET, LOW, GPS, TSCO, sono da comprare (lui li ha appena comprati) ------ Di Lorenzo: Caro Kaufmann, se si da retta ai vaticini si sta freschi. Io vedo un Nasdaq che non ha ancora fallito il suo bel trend al rialzo, ben fatto, sopra le medie moibli, e una Piazza Affari che si muove lateralmente senza danni e senza soddisfazioni... una specie di Inter. Kaufmann: Piazza Affari come l'Inter? E' gustosa, ma non diciamolo al dr. Moratti che mi sembra persona dabbene. Tornando ai mercati: non manca chi parla apertamente di nuova "bolla" sul Nasdaq. Di Lorenzo: Non è una bolla: sono balle; per usare una sua vecchia e fortunata espressione. Se i tassi sono al 2% il P/E può arrivare tranquillamente a 1/0,02=50 senza fare danni. Siamo ancora un bel po' sotto, salvo che per le aziende nate l'altro ieri, come Yahoo, dalle quali non si può pretendere che scoppino già di utili. Kaufmann: Ma in generale che opinione ha delle bolle speculative? Tutti ne parlano male ma so che a Lei non dispiacciono….. Di Lorenzo: Ce ne fossero più spesso. E' quando le persone comperano come matti che si fanno i soldi, perché spingono in su le quotazioni, sennò che divertimento c'è? Loro non sanno quando i grafici danno il segnale di uscire, ma noi sì... anche se poi non ci crediamo e non usciamo neppure noi, dannazione. Kaufmann: Approfondiremo, caro Di Lorenzo, come mai i mercati la sanno sempre più lunga dei singoli, anche se esperti. So che lei ha fatto uno studio sulla valutazione dei titoli negli USA in questa fase. Non sembra siano messi male, me la racconta? Di Lorenzo: Sì, su www.marketguide.com ho messo criteri molto stretti per fare uno screening sia dei titoli chiaramente sopravalutati sia di quelli chiaramente sottovalutati, ed è venuto fuori che il 20% dei titoli sono sottovalutati, il 20% sono chiaramente sopravalutati e il resto non è né carne né pesce. Storicamente questa è una borsa messa bene. Gliel'ho detto: non c'è sopravalutazione. Non c'è bolla. ... Di Lorenzo: Ci sono titoli che sono arrivati effettivamente su importanti resistenze che vengono dal passato. Questo è il momento di usare molto gli oscillatori. Quando sono in ipercomprato si vende e si ricompra quando sono in ipervenduto. Le posso assicurare che in 7 casi su 10 il giochino riesce abbastanza bene. Kaufmann: Può spiegare ad un profano come il sottoscritto di quali oscillatori parliamo? Un semplice RSI a 14, di quelli già impostati sul metastock può bastare? Di Lorenzo: Io preferisco lo stocastico con una terna standard, di quelle che si trovano su internet, o quella si Sam (17,9,5). Kaufmann: Chi diavolo è Sam? Di Lorenzo: Il protagonista del mio romanzo L'Assalto (Mondadori). Ha fatto delle scoperte interessanti. Kaufmann: Una volta magari ce le racconta. Ora però le regalo, si fa per dire, un portafoglio di centomila dollari. Mi dica un po' cosa ne farebbe volendo investire adesso negli USA? Ancora tecnologia oppure meglio le regine di sempre: Coca Cola, Gillette, Procter & Gamble, ecc. Di Lorenzo: Oggi ho comperato AMZN, NENG, TMTA, BLK, ET, LOW, GPS, TSCO... come vede c'è di tutto; io in quetso momento vado in analisi tecnica: quando vedo una correzione in un bel primario al rialzo su di un buon titolo, compro, e rivendo quando lo stocastico comincia ad andare sopra a 80-85.

 

  By: blizzard on Domenica 02 Novembre 2003 11:29

Se le resistenze valgono ancora qualcosa.... Comunque, gli indicatori settimanali sono in divergenza bearish, mentre quelli mensili sono "mostruosamente" bullish, anche se essendo lenti sono molto meno affidabili. Credo che novembre sarà un mese particolarmente indicativo per i mercati azionari. In buona sostanza se la resistenza respingerà i prezzi con una pesante correzione, aumentano le probabilità che tutto il rialzo sia un movimento di rimbalzo (di una certa consistenza e durata (8 mesi)), del secular bear market triennale, che così avrebbe di nuovo il sopravvento. Altrimenti con chiusura mensile sopra 10400/10500 scordiamoci nuovi minimi o conteggi al ribasso (AL QUEDA permettendo). In ogni caso "a big move" è atteso... Attendo opinioni

 

  By: blizzard on Venerdì 31 Ottobre 2003 10:42

Stock: Dow Jones

Potete vedere nel grafico come il Dow Jones abbia seguito un percorso a “gradini” nella fase di consolidamento dell’up trend. In particolare dopo il raggiungimento del top a 9300 in giugno, tranne la breve fuoriuscita dal livello psicologico di 9000, tutto il range si è articolato tra 9000 e 9300 fino ad agosto con un doppio top. La successiva fase di rialzo si è prodotta in cinque segmenti sino a 9700, partendo dalla base di 9200 tenuto conto della prima correzione. Tale livello ha poi contenuto con precisione millimetrica il pesante sell-off di fine settembre che in pratica ha visto ritracciare tutto il precedente rialzo. Infine l’ultimo movimento sino a 9850 partendo da 9200 è stato particolarmente impulsivo poiché generato da un'unica leg. La correzione poi altrettanto rapida si è consumata sul livello di 9500. A questo punto, abbiamo un doppio massimo con una vistosa perdita di momentum. Quello che appare evidente è che un eventuale cedimento del supporto a 9500, comporterebbe una probabile inversione almeno momentanea del mercato, con un ritorno in accelerazione verso 9000 punti.