By: Moderatore on Lunedì 25 Agosto 2003 14:19
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Autostrade
Pronti a rivedere il piano Autostrade
di Francesco Nati del 23-08-2003
da Finanza&Mercati del 23-08-2003
Il presidente Gros-Pietro
«Autostrade è pronta ad alzare la posta degli investimenti e a giocare il ruolo di partner con il governo nella partita delle infrastrutture». È quanto dichiara il presidente Gian Maria Gros-Pietro a Finanza &Mercati, spiegando che la società potrebbe prendere in considerazione la possibilità di un ulteriore rilancio sull’attuale piano, che prevede lo stanziamento di circa 20 miliardi entro il 2009, ovviamente «a patto che l’operazione sia compatibile con la disponibilità dei mercati finanziari». Dopo l’ennesimo segnale di stop da parte del Tesoro all’aumento dei pedaggi sollecitato dal ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, l’intervento del numero uno di Autostrade potrebbe riaprire la partita delle tariffe arenatasi sul tavolo del Cipe. I tecnici di Via XX Settembre hanno già espresso la loro contrarietà alla proposta di Anas e Autostrade, che prevede un nuovo adeguamento dei prezzi a partire dal 2004. Ma un impegno della società guidata da Vito Gamberale a riaprire il rubinetto degli investimenti, potrebbe ammorbidire il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sulla revisione dei pedaggi. Del resto «le nostre tariffe sono tra le più basse in Europa - spiega Gros-Pietro - e noi vogliamo che restino tali. Chiediamo solo qualche piccolo ritocco per rimettere in linea i prezzi con l’inflazione. Si tratterebbe di un balzello minimo». Intanto il presidente di Autostrade, che è anche numero due dell’Aiscat, conferma la spaccatura aperta all’interno dell’associazione delle società concessionarie proprio sul nodo-tariffe e lancia un duro monito a Giancarlo Elia Valori, schieratosi con Tremonti contro l’aumento dei prezzi. «Nei prossimi giorni - avverte Gros-Pietro - dovremo fare chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal presidente dell’Aiscat, che non riflettono la linea dell’associazione e, per di più, sono in contraddizione con gli impegni da lui presi quando era presidente di Autostrade».