By: Moderatore on Venerdì 05 Dicembre 2003 12:06
Stock:
Antonveneta
Oggi e' Antonveneta la stella dei bancari
(12/5/2003 11:00:42 AM)
Mentre quasi l’intero comparto bancario viaggia in terreno negativo, si muove in controtendenza il titolo Banca Antonveneta, oggi subissato di acquisti da parte degli investitori. Infatti, il titolo dell’istituto finanziario padovano, che ieri aveva messo a segno un pallido +0,21%, al momento viene scambiato a 15,87 euro, in grande spolvero del 2,33%, dopo avere già toccato un massimo intraday in corrispondenza di quota 15,93 euro.
----------------------------------------------------------------------
Antonveneta, aumento sottoscritto al 99,95%
(12/3/2003 8:51:21 AM)
L'aumento di capitale di Antonveneta è stato sottoscritto al 99,95% del totale delle azioni offerte per un controvalore pari a 543,69 miliardi di euro. I diritti inoptati verranno offerti nei giorni di Borsa aperta tra il 9 e il 15 dicembre. La sottoscrizione delle nuove azioni andrà effettuata entro il 16 dicembre.
------------------DA BORSA E FINANZA 29/11----------------------------
La «normale dialettica» (la definizione è dei diretti interessati) sulla presidenza di Banca Antonveneta potrebbe essere a un punto di svolta. L’intesa tra i quattro pattisti che controllano il 30% dell’istituto (Abn Amro, i Benetton, Deltaerre e Lloyd Adriatico) sarà siglata probabilmente sul nome di Tommaso Cartone, attuale presidente di Banca Carime (gruppo Bpu), uno dei quattro candidati inclusi nella rosa di nomi proposta da Deltaerre.
A premere l’acceleratore sulle negoziazioni potrebbe essere stata la reazione della Banca d’Italia di fronte all’ennesimo rinvio. Lunedì 24 era infatti in calendario un incontro, poi saltato, del comitato esecutivo del patto di sindacato (l’organo che sceglie i vertici di Antonveneta con un quorum del 75 per cento). Il fatto è che il tira e molla tra i quattro soci di controllo va ormai avanti da troppo tempo per non creare un certo imbarazzo anche ai piani alti delle istituzioni. Specialmente dopo che la questione è diventata oggetto di un «cortese interessamento» presso la Farnesina da parte del governo olandese. Dal canto suo la banca guidata da Rijkman Groenink avrebbe manifestato la disponibilità a concentrarsi sulla rosa di candidature formulate congiuntamente dai Benetton di Edizione Holding e dai 15 imprenditori rappresentati da Deltaerre. La scelta non è ancora definitiva e deve ancora essere ben valutata, tuttavia fonti vicine ai pattisti assicurano che nelle ultime ore la soluzione si sarebbe avvicinata. Classe 1942, Cartone emerge professionalmente all’interno del Banco Ambrosiano Veneto sul finire degli anni ’80.
A lui, nativo di Merì, piccolo paesino del messinese, Giovanni Bazoli e Corrado Passera affidano la Finscambi, la società cui fanno capo le attività di factoring e leasing dell’Ambroveneto. Successivamente, viene chiamato alla vicedirezione generale della capogruppo con l’incarico di supervisionare la rete commerciale e l’area crediti. Sono anni di soddisfazioni sia per il gruppo (all’epoca tra le banche italiane più efficienti) sia per il manager, destinato a conquistare la direzione generale. A contatto con Bazoli rimane fino a gennaio del 2002, quando lascia l’incarico di direttore generale di IntesaBci per approdare, in qualità di presidente e amministratore delegato a Banca Carime, nel frattempo passata dal gruppo Intesa a Comindustria. Completata la riorganizzazione dell’istituto e l’integrazione con Bpu (in seguito alla fusione Bpci-Popolare di Bergamo), Cartone ha lasciato le deleghe operative della Carime a Marcello Calbiani per concentrarsi su un ruolo più istituzionale.
Banchiere di lungo corso con esperienza nel commerciale e nell’area crediti (come chiede Abn Amro) e disponibile a un ruolo di rappresentanza (come vogliono altri membri del patto), Cartone avrebbe quindi un profilo che metterebbe d’accordo tutti. Senza rischiare sovrapposizioni con l’ad Piero Montani, geloso delle sue prerogative e concentrato sull’attuazione del piano industriale. Ecco perché, con l’accorta regia di Via Nazionale, la «dialettica» si sarebbe concentrata proprio sul presidente di Banca Carime.
Accantonata l’ipotesi Davide Croff, scartati i due manager assicurativi Gianfranco Gutty e Fabio Cerchiai, in alternativa all’accademico Roberto Ruozi, su cui pesa lo scetticismo di Abn, rimarrebbe perciò solo Cartone per la sucessione ad Antonio Ceola, presidente uscente di Antonveneta. Salvo altri colpi di scena, che potrebbero però far perdere la pazienza ai soci più irritati.
-------------------DA BORSA E FINANZA 22/11---------------------------
È scaduta venerdì 21 novembre la possibilità di negoziare i diritti per l’aumento di capitale da 543,95 milioni di euro di Banca Antonveneta, mentre il diritto di conversione per l’acquisto delle nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale continuerà a essere esercitabile sino al primo dicembre. L’operazione prevede l’emissione di circa 51,8 nuove azioni a un prezzo di 10,5 euro per azione.
I diritti di opzione sono stati assegnati agli azionisti in base al rapporto di conversione che prevede l’assegnazione di una nuova azione ogni cinque detenute. Inoltre hanno diritto a partecipare all’operazione anche gli obbligazionisti possessori di bond convertibili subordinati Banca Antoniana Popolare Veneta 1999/2009 a tasso fisso, nel rapporto di 31.399 nuove azioni ogni 1.250 obbligazioni possedute.
----------------------------------------------------------------------