Benetton

 

  By: FJF1 on Domenica 18 Aprile 2004 12:57

Prow PW

 

  By: FJF1 on Domenica 18 Aprile 2004 12:53

Prova PW

 

  By: angelo on Giovedì 15 Aprile 2004 16:09

Angelo, dato che sei un ragazzo diligente, non è che hai fatto un po' di compito anche su Beni Stabili? Sai, me ne hanno detto bene, ma come al solito chiacchiere da bar, non numeri _______________________________________________________________ Non recentemente e non approfonditamente. Però, se realmente vuoi approfondire, la sezione IR del sito è realmente ricca di informazioni (ci sono anche tutte le presentazioni agli analisti) http://www.benistabili.it/docinvestor/Analyst_presentation_24-3-04.pdf E' anche un titolo abbastanza coperto, forse si può trovare notizie nella parte "informativa" degi report depositati su Borsa Italia. PS grazie per il ragazzo........... l'importante è crederci.

 

  By: polipolio on Giovedì 15 Aprile 2004 13:25

Angelo, dato che sei un ragazzo diligente, non è che hai fatto un po' di compito anche su Beni Stabili? Sai, me ne hanno detto bene, ma come al solito chiacchiere da bar, non numeri.... ----- OOOPS scusate sono finito O.T.

 

  By: angelo on Giovedì 15 Aprile 2004 12:53

Ciao Polipolio, tu non abbassi mai il tono della discussione (almeno secondo me). Permettimi di dire però che l'unica parte che per noi analisti esterni è certamente vera è che han comprato a prezzi bassi dei muri (e che muri: corso Vittorio Emanuele, per chi è di Milano sa cosa intendo dire.......). Non l'hanno fatto a debito perchè l'indebitamento finanziario netto non ne ha risentito (la vera "botta sulla gestiione fiannziaria l'ha portata SportSystem e null'altro: per quella cosa lì sarebbe stato carino che almeno uno dei sindaci alzasse il ditino o facesse mettere a verbale "ma siete proprio sicuri?"). E - francamente - sulla redditività dei megastore nessuno può avere notizie certe (parlo per esperienza diretta, più volte abbiamo affrontato l'argomento con gli IR del gruppo, e la risposta che tali dati interesserebbero più di tutti la concorrenza mi sembra plausibile). Su quest'ultimo aspetto, se arrivano dei contributi sono più che ben accetti, ma nel linguaggio dei numeri però, perchè farsi del tipo "Il P&L dei megastore non è poi cosi' bello" io non so proprio come interpretarle. PS Ripeto, non voglio convincere nessuno, anzi non so neanche se sia giusto postare il sunto di studi che sono costati piuttosto cari in termini di impegno e fatica (e non solo mia), ma sai come succede in un forum si parte da una cosina piccola piccola e dopo 2 giorni ci si sente dire (non da FJF1, ma è successo) che si scrivono "minchiate" indegne di stare assieme all'assoluta precisione di altri che han fatto un bel copia e incolla.

 

  By: polipolio on Giovedì 15 Aprile 2004 11:57

Premessa: del gruppo di ponzano non so un tubo e non vorrei abbassare il tono della discussione che è molto buono. Se mi attengo ai post credo che il punto possa essere: Han comprato a prezzi pazzi e a debito dei muri per fare punti vendita il cui P/L è basso o negativo, giustificandoli come 'flagships', allo scopo di sostegno della immagine e della rete dei franchisee. Politica inopportuna in generale e ancor più con una formula che forse si sta indebolendo sotto il profilo industriale.

tutto quello che avreste voluto sapere su Benetton e non avete mai osato chiedere - angelo  

  By: angelo on Giovedì 15 Aprile 2004 01:20

Conosco molto benmje il gruppo avendo lavorato con LUciano 5 anni . Conoisco molto bene il settore _______________________________________________________________ Bene, sono lieto di parlare con chi ha lavorato nel settore. Io non ho la sua esperienza, ho solo seguito il titolo per una decina d’anni all’interno di un ufficio studi, ed ero tra quelli che un paio di volte all’anno si recavano in Corso di Porta Vittoria e salivano quello stupendo scalone settecentesco per ascoltare dal management previsioni che raramente venivano realizzate, ed avevano frequenti colloqui con la sua ex-collega Mara di Giorgio (e collaboratrici) per seguire il business. Premessa: non ci sono motivi per difendere ad oltranza la famiglia di Ponzano. In passato li ho visti appropriarsi della liquidità (che era anche degli azionisti di minoranza) appioppando al gruppo quella ciofeca di SportSystem, operazione inopportuna sotto tutti gli aspetti ed in conflitto di interesse, e nessuno a dire nulla. Li ho visti comprare Autostrade dopo Autogrill, ma all’epoca nessuno aveva nulla da ridire contro questo doppio quasi-monopolio. Poi evidentemente devono aver pestato piedi importanti (diciamo – tra gli altri - quelli di un doppio cognome, doppio cognome = doppia importanza) e il vento è cambiato. Fallisce la Parmalat ed i nostri campioni della stampa “indipendente” scrivono che la prossima sarà Benetton. E da altre parti si dice (con qualche anno di ritardo, ma che importa?) che Autogrill non dovrebbe rinnovare le proprie concessioni sulla rete di Autostrade, perché forse c’è un minimo di conflitto di interessi E così, a volte, gli andamenti dei titoli in Borsa sono legati più a quei bizzarri segnali di fumo, od a quegli strani tam tam che si odono nei cieli della finanza, che all’andamento del business…… Ma non divaghiamo. Per cominciare vediamo se ho capito bene. (senza ironia, ma a volte capire il concetto da quello che lei scrive, anzi, da come lo scrive, non è facile): dal punto di vista fondamentale, Benetton è da shortare (in linea generale, poi il timing può essere studiato meglio), oltre che per la debolezza delle vendite di settore (innegabile, ma che devo aspettare a comprare in Borsa un ciclico, l’anno delle vendite di picco?), anche per le seguenti ragioni che attengono alla singola impresa: 1)Gli utili sono “scarsi e non reali” (virgoletto perché qua la faccenda si fa importante); 2)Cassano non è un esperto del tessile/abbigliamento; 3)Il progetto di sviluppo della catena di megastore è concettualmente sbagliato perché essi hanno un P&L “che non è poi così bello” (che vorrà dire “non essere poi così bello?”) 4) Immobili: al momento lo spin off non è stato deciso e comunque il loro effetto è “non così fenomenale” (che vorrà dire “non così fenomenale”? E che c’entra Edizione Holding se stiamo parlando di Benetton Spa?); 5)È sopravvalutata in termini di multipli sull’EV e non ha una buona generazione di cassa Numeri però lei ne indica pochi (anzi nessuno), e questo è un peccato perché – at the end of the day - anche l’analisi fondamentale è fatta di numeri. Ma vediamo un attimo in dettaglio i singoli punti: 1)gli utili sono scarsi? Non so, io so che il ROS consolidato è del 12,3% e se si considera il core business dell’abbigliamento casual (80% dei ricavi), il ROS è del 14,4%. E’ tanto od è poco? E’poco, se si ricorda quali erano le aspettative del gruppo, che solo pochi anni fa diceva di voler raggiungere rispettivamente il 16,5% ed il 18,5%. E’ tanto se si pensa che è circa il doppio della media di settore, e che io non conosco molte altre aziende comparabili che vantano un ROS migliore. Gli utili non sono “reali”? Beh, allora in questo caso lei sa qualcosa che non è noto a tutti. Forse il bilancio ha zone d’ombra? Ci sono appostazioni discutibili? Secondo noi, che pur con tutti i limiti di essere “esterni”, il bilancio l’abbiamo rivoltato come un calzino (sa le “voci” di cui sopra erano realmente preoccupanti), è improbabile. L’unica voce che può sollevare dubbi riguarda proprio l’acquisto degli immobili (di cui parliamo dopo) che sono stati appostati in carico a società estere. Una prassi diffusa ed attuata per ovvi motivi, ma che non permette un controllo puntuale della voce. 2)Cassano non è la persona giusta? Può darsi che lei abbia ragione, non da oggi si susseguono i rumours di ripetuti attriti tra la famiglia Benetton ed il CEO. Prima di consigliare il titolo, abbiamo riflettuto a fondo su questo punto, ed abbiamo concluso che il CEO in Benetton conta, ma fino ad un certo punto. La “creazione di valore” del passato non è stata effettuata da particolari CEO (il rimpianto Gilardi, ricorderà, era un uomo di finanza prima che di industria) ma dalla famiglia stessa, che pur avendo formalmente fatto un passo indietro nella gestione è ancora più che presente (mi dicono) in funzione di pungolo e controllo. 3)i megastore rendono meno dei negozi tradizionali? Questo non lo so, è un dato assolutamente “TOP SECRET” per ragioni (dicono) di concorrenza. Neanche sottotortura la brava Di Giorgio se lo lascerebbe scappare (e se lei ha numeri io sarò felice di ascoltarla: quant’è la vendita annua per MQ di un megastore? E quanta per un negozio tradizionale? Perché se non sappiamo questi due numerini, possiamo solo fare chiacchiere da bar della borsa). In ogni caso, se la proprietà transitiva vale anche in questo caso, visto che il megastore in tutti i settori rende più del negozio tradizionale, non vedo perché questo non debba succedere per Benetton. 4)Immobili: al momento lo spin off è in alto mare. Verissimo. Ed allora? In borsa c’è la strana idea che gli immobili diventano visibili (creano valore) solo se vengono separati dalla società operativa. E’ una stupidaggine, gli immobili sono degli azionisti Benetton, siano essi spinoffati oppure no. Ed il loro effetto “non è poi così” fenomenale? Non so cosa lei intenda per fenomenale. Io so soltanto che negli ultimi 4 anni Benetton ha speso 480 milioni di euro (dicasi 480 milioni di euro”!!) per i soli “muri” del progetto megastore perché è conscia che si tratta di investimenti che nessun franchisee potrebbe sopportare da solo. E qui siamo proprio al bivio. Delle due è l’una, tertium non datur: o siamo davvero in una seconda Parmalat e questi immobili non esistono, se non nel bilancio. Oppure questa azienda è talmente in crisi che può permettersi di investire 480 milioni di Euro in asset che non sono strettamente legati al suo core business (Benetton non è una società immobiliare, vero?). Io non ho certezze, so solo che prima di propendere per la seconda ipotesi abbiamo guardato con attenzione anche il bilancio di Edizione holding. L’indebitamento è tirato ma sostenibile (almeno con questi tassi), e le plusvalenze potenziali sulle partecipazioni enormi. Dopo l'utilizzo di tutto lo scrupolo che è possibile dall'esterno, abbiamo dovuto concludere che Benetton non sembra un nuovo Tanzi. 5)Certo che Benetton va valutata in termini di EV. Ma se proprio vogliamo fare come quelli bravi, nel calcolo dell’EV si sottrae il valore degli immobili che sono un investimento a parte. Ed allora si vede, esattamente come per il P/E, che i multipli sono un po’ diversi da quelli che si trovano su Bloomberg. Certo che Benetton va valutata in termini di generazione di cassa. Per cos’altro si dovrebbe comprare un titolo così se non per la generazione di cassa? Ma siamo sicuri che la generazione di cassa è insufficiente? Se si assume di realizzare quel piano che lei ha definito (a ragione) troppo conservativo, si arriva ad una generazione di free cash flow di circa 600 milioni di Euro nel 2004-2007, dopo investimenti per circa 400 milioni. E’ davvero troppo poco se comparata con l’EV attuale di 1788 mln di Euro (capitalizzazione + minorities 1800 mln + indebitamento finanziario netto 468 mln – immobili 480 mln)? Quindi si compra senza dubbi? No, l’investimento perfetto non esiste: si compra sempre col dubbio, quando si è troppo sicuri si sa come va a finire…………. I dubbi riguardano: - l’andamento del settore: OK, fa pena. Ma dobbiamo chiederci: è strutturale o congiunturale? - Inditex doveva venire a fare sfracelli in Italia, anche con l'aiuto del gruppo Percassi (franchisee Benetton, Swatch, uno dei più importanti in Italia per capacità di trovare le giuste locations). Any news from them, lately? - la possibilità di non realizzare il piano. Questo è un rischio reale, soprattutto per la parte che richiede la delocalizzazione produttiva. Io ho seguito abbastanza da vicino la delocalizzazione di Marzotto e ricordo che i ritardi di implementazione alla fine han fatto perdere il posto ad uno di quei guru di settore di cui forse parlava lei (quello che teorizzava la creazione di valore attraverso il passaggio da una logica di sell in ad una di sell out ………… ) che dopo per un po’ è andato a “creare valore” in FinPart. Ma nel prezzo a cui sono entrati quei pochi pazzi che si son fidati (8,76 Euro) esisteva un margine di sicurezza ala W. Buffet? La nostra risposta è stata si. As always, time will tell. PS Ciò detto, mi fa piacere che siano in molti negativi sul titolo. Di solito capita che abbiano loro più fretta di ricoprirsi, di quanta noi non si abbia di vendere. PPS mi spiegate perché riuscite tutti a postare grafici enormi, ed io non riesco a mettere un semplice grafichino da Tradestation?

 

  By: FJF1 on Martedì 13 Aprile 2004 23:47

Conosco molto benmje il gruppo avendo lavorato con LUciano 5 anni . Conoisco molto bene il settore essendo un ex azionista di controllo di quella che oggi e' basic Net ed una volta si chiamava MCT 1916 ( robe di kappa , jesus Jeans etc). "Quando noi facevamo 100 md di lit (1980 ) Stefanel ne faceva 27. Dunque : a) Situazione macro. Non vinsono come detto pozioni magiche. Il Ceo non ha competenza del settore. Non vi è MAI stato alcun caso nel quale Luxury o mass market un NON proveniente dal settore abbia creat6o valore. nel caso specifico creare valore non inteso alla Bennt ma far correre la azienda nel mercato. I TA non è il largo consumo. Il costo di perdita di MS è troppo alto e non vi è elasticita' o correlazione come nella GDDO con attivuita' squistamemnte mercatistiche o di comunicazione: ovvero non necessariamente se io aumento del 100% i mie investimenti inm comunucazione ho un ritorno proporzionale. dal settembre 2000 ( ovvero ìvendita della donna P/E2001 ai PV) è stato un calo costante. Vuoi nel Luxury cher non. I TA ha una ciclicita' quinquennale. Ma l'intero scenbario retail e lqa intera filiera è cambiata profondamente nel tenativo di sopravvivenza in questi anni ( vedi STEFANEL che ricava piu' del 65% del suo turnover dal Duty Free) Arena: troppo forti ad oggi e sopratutto con un debt equity ratio drasti9cxamente migliore di Benetton. Non vi è possibilita' dui crescita se non via Dismissioni. Dismissioni: Bnon vi è lacuna intenzione - a quanto mi risulta - di cedere parte del real estate . Che pur tuttavia rappresenta- su una massa critica complòessiva di Edzione Holding - una % non cosi' "fenomenale" . I megastore: Ogni punto vendita ha un P&L. I mega store hanno piu' egeffetto Flagship che reale redditivita' per square feet. In sintesi: Il P&L dei megastore non è poi cosi' bello: quel che si faceva un tempo ossia trasferire il magazzino ai punti vendita non di proprieta' dunque facendole girare la bellezza di 32 volte l'annpo, non si puo' piu' fare. L'accessorio ha margini importanti: ma l'accessorio non ha rilievo (non piu) importante nelle collezioni. Non ragionamo tanto in termini di multipli di scarsi e non reali utili, ma in termini di EV e di capacita' di generare cassa. Proprio mpoiche' ben li conosco, non acsolto alcun tipo di suggerimento da analisti. Il mio plan è dato da crunching numbers personale. Pur tuttavia, l'unico che qualcosa ne capisce nel settore è MSDW nella pesrona di Clare Kent . Per concludere e con il,piacere di continuare la conversazione con lei in termini ancor piu' dettagliati , In termini meramente fondamentalistici il valore di Benetton è - a mio avviso- di 7.75. 7.50. Questo pero' solo dal cote' fondamentalista. Ovvio che il trade segue approcci diversi. E se ilo triplo massimo dellFIB non è uno scherzo e il reverse dello short covering dell'S&P e dell &INDU proseguono come dovrebbero....... Citavo in un altro luogo la giornata odierna e l'analisi intermercati: ORO: - Down TREASURY: - 5% in un giorno IR: aspettative di crescita poiche la reflazione della fed ha ben funzionato con i suoi 12 interventi consecutivi . S&P Down DJ: Down Put /Call ratio a favore delle put Euro: rotto 1.20 (finalmente) e diretto - ci auguriamo tutti verso 1.15 OIL: Sopra i 38$ Mi sembra che vi siano buoni spunti di riflessione .... Cordialmente FJF

 

  By: angelo on Martedì 13 Aprile 2004 21:28

Il primo quarto della'annop non è andato bene a nessuno nell'abbigliamento, dunque per la prop.transitiva non si vede perche' debba essere andato bene proprio a Benetton ______________________________________________________________ Se un forum serve per scambiare opinioni, mi permetto di dire che questa è l'unica parte della sua analisi che condivido. Però, come alcune delle altre cose che lei cita, è già abbondantemente nei prezzi (perchè diavolo dovrebbe essere andata a 8,30 tre mesi fà, se il mercato non avesse incorporato questi timori?). Riguardo al giudizio della "comunità finanziaria" non me ne preoccupo troppo, da troppo tempo faccio performance con un atteggiamento di inguaribile contrarian ripsetto a quello che pensano gli altri (certo, a volte ci vuole TANTA pazienza). La mia domanda era motivata dal fatto che la sua analisi sembrava più incentrata su aspetti tecnici. Invece, se si vuole realmente approfondire i fondamentali, suggerisco di considerare quanta parte dell'attuale capitalizzazione di Borsa è spiegata dagli investimenti immobiliari (mega store) e quanta dall'attività industriale vera e propria. Ciò permetterebbe di calcolare il P/E corretto a cui il mercato sta scambiando il titolo e - forse - di modificare il giudizio dei fondamentali. Su questi - niente di male se la pensiamo diversamente, credo - la mia opinione è diametralmente opposta alla sua (e fortunatamnete non da oggi).

Benetton: dati deludenti - FJF1  

  By: FJF1 on Martedì 13 Aprile 2004 20:07

La mattina del 30 marzo è stato approvato dal CDA il progetto di bilancio 2003. Nella conference call - tra l'altro disponibile in audio sul sito Benetton - eè sato il med4esimo presenasto da al Ceo e CFO. I dati della gestione caratteristica sono assai deludenti . Inooltre il titolo a perso oltre 600 mil.€ dalla presentazione del piano tri/quadriennale il 9 12 03 da parte di Cassano, nuovo CEO, passando da 11 e oltre a 8 largo circa. La comunita' finaziaria e il mercato hanno votato negativamente ( stroncato) un piano non credibile o meglio eccessivamente prudente. Infatti il gruppo vede conbtarzione di quote fino alla fine del clo negativo del tessile abbigliamento che sara' - datosi l'effeto anticipato delle vendite fdell'abbigliamento ai punti vendita- a circa meta' del 2005. Piu' che altro da un punto di vista squisitamente mercatistuico, non vi sono "formule magiche" per ripoprtare a livello marchi oramai impoolverati e che oltretutto vedranno una cosytante riduzione di quanto appostato in comunicazione. La aena è estremamente competitiva e dominata da INDITEX (ZARA) e HENNNES & MAURITZ per quanto alla regione europea. NORD AMERICA e Far east sono stati negli ultimi anni "persi per strada" da parte del gruppo . Centro e Sud America hanno vsito il progressivo ritiro e chiusura degli strabilimenti locali o in proprieta' o in partenership o in non equity agreements ( licenze). Il Gruppo per quanto ad edizione Holding deve far cassa ( vedi vendita di Autogrill) per far fro0nte a Capex importanti su Benetton e per il buy out altamente leveraged di Autostrade. Il primo quarto della'annop non è andato bene a nessuno nell'abbigliamento, dunque per la prop.transitiva non si vede perche' debba essere andato bene proprio a Benetton. I risultati verranno comunque resi noti piu' avanti. Cordialmente FJF

 

  By: angelo on Martedì 13 Aprile 2004 16:05

Scusi FJF1, ma - per curiosità - di quali dati fondamentali sta parlando?

 

  By: FJF1 on Martedì 13 Aprile 2004 15:02

Stock: Benetton

Buongiorno In allegato una breve analisi di Benetton Group. Da fondamentali e da AT la direzione non è delle migliori per Ponzano. Cordialmente FJF