^Biesse#^ pensa di cedere agli istituzionali l’ultimo pacchetto di azioni proprie L’Oceania guiderà la crescita del fatturato ^di Maria Giardini B&F - 23-10-2004#http://www.borsaefinanza.it/art.pic1?ID=110510^ Il gruppo Biesse è pronto a vendere a investitori istituzionali il rimanente 3,38% delle azioni proprie ancora in suo possesso. La società marchigiana specializzata nella realizzazione di macchine per la lavorazione del marmo, vetro e legno dopo aver venduto, sotto la regia di Banca Leonardo, il 3,65% delle azioni proprie a investitori istituzionali che ha consentito all’azienda di incassare 2,6 milioni di euro (con una plusvalenza pari a 439mila) potrebbe, nei prossimi giorni, cedere il rimanente 3,38% ad altri fondi istituzionali. «La prossima settimana - spiega Roberto Selci presidente del gruppo marchigiano - incontreremo a Londra alcuni investitori che si sono detti interessati a entrare nel capitale del gruppo e siamo pronti, se necessario, a cedere la rimanente quota di azioni in nostro possesso». Per Biesse, intanto, prosegue anche il processo di ristrutturazione aziendale che, iniziato circa un anno fa, è ancora in corso. «Per recuperare quote di mercato - aggiunge Selci - puntiamo sui nuovi prodotti tecnologici su cui stiamo lavorando e per risparmiare i costi stiamo continuando ad allegerire la struttura interna, attraverso un business model più flessibile e dinamico, per affrontare il potenziale rischio del perdurare dell’incertezza dell’economia mondiale e, quindi, più reattivo all’eventualità di una domanda incostante». Un primo passo in questa direzione è stato fatto nell’esternalizzazione delle attività di carpenteria e verniciatura, che ha portato un flusso di cassa di complessivi 6,3 milioni di euro. In riferimento a Ikea, uno dei clienti di Biesse, Selci precisa: «È un cliente importante per noi, ma rappresenta circa il 3% del nostro fatturato. Il giro d’affari dell’azienda, infatti, è abbastanza frazionato e ogni cliente, come ad esempio i produttori di cucine Snaidero, Scavolini, Berloni non rappresentano più del 3% del nostro fatturato». Per la fine del 2004 il management conta di battere le stime fatte in precedenza. Previsioni che indicavano un ritorno all’utile dopo la perdita di 41,13 milioni del 2003, e una riduzione dell’indebitamento a circa 65 milioni rispetto ai 91,83 milioni del marzo 2003. «A dare la spinta al business di Biesse - aggiunge Selci - saranno la Nuova Zelanda e l’Australia, mercati che non sembrano accusare nessuna crisi. Questi Paesi, per la fine del 2004 diventeranno i principali mercati per il gruppo in termini di fatturato». -------------------------------------- 19/10/2004 Biesse ha collocato, al mercato dei blocchi e fuori mercato, il 3,65% delle proprie azioni, pari a un milione di titoli. La transazione, avvenuta al prezzo di 2,6 euro per azione, ha portato nelle casse della società un controvalore complessivo di 2,6 milioni di euro. Il collocamento era riservato a investitori istituzionali italiani ed esteri. In seguito alla vendita odierna, la società detiene ancora in portafoglio azioni proprie pari al 3,38% del capitale. Lo ha comunicato la società in una nota nella quale si legge che ''l'iniziativa rientra nel progetto di aumentare il flottante sul titolo anche a seguito delle richieste in tal senso ricevute dalla società durante e successivamente all’evento Star di Londra dello scorso settembre'' e che il ricavato ''sarà utilizzato per ridurre ulteriormente l'indebitamento netto''