Dopo le 'brillanti' vicende Cirio e Parmalat, speravo che le aziende italiane e i risparmiatori avessero capito la lezione e cercassero almeno una maggiore trasparenza. E' proprio di questi giorni invece la notizia che la Cassa di Risparmio di Rimini emetterà un bond da 200 milioni di euro,emesso sul Lussemburgo e 'quotato' alla Borsa lussemburghese. E' proprio su questa ultima affermazione che ho qualcosa a che ridire. Provate a trattare qualsiasi corporate bond che viene dichiarato 'quotato sulla borsa di Lussemburgo' e poi vedrete gli ampi spread fatti dai market maker e la impossibilità per partite non rotonde, di inserirsi come migliore controparte. Se prendo il bond della Pop. Lodi (cod. 353241) riveniente dall'Opas Cremona, sono io a scegliere dove inserirmi nel book ed il prezzo che richiedo. Nel caso specifico del bond della Carim chi lo prende dovrà 'soggiacere' alle solite 'forche caudine dei market maker'. CON BUONA PACE DELLA TRASPARENZA DEL MERCATO. PER IL MOMENTO NON SIAMO IL RUANDA BURUNDI, ABBIAMO UNA BORSA ABBASTANZA EFFICENTE, QUOTIAMOLI LI' I NOSTRI BOND E NON ANDIAMO A DESTRA O A MANCA A CERCARE SCONTI FISCALI E POCA TRASPARENZA.