Caduta libera

 

  By: Moderatore on Lunedì 31 Marzo 2003 01:10

------ ACEA l'aspettativa di utili e dividendi da Socquot.com ------------ L'esercizio chiuso al 31 dicembre 2002 è destinato ad apparire come " transitorio ", in quanto caratterizzato da diverse operazioni di natura straordinaria finalizzate a presidiare nuove aree di mercato, ad incrementare il giro d'affari e ridurre l'indebitamento. Lo sviluppo delle nuove politiche, elaborate dagli amministratori, si sta protraendo anche nel 2003. Secondo quanto annunciato dall' Amministratore Delegato Paolo Cuccia, la società sta abbandonando l'approccio " multiutility " e intende concentrare le proprie forze sul settore della produzione e distribuzione di elettricità e gas nonchè sul settore idrico. Confermano queste strategie: l'acquisizione del ramo d'azienda di proprietà dell'ENEL per la distribuzione di energia nella zona di Roma e Formello, la JV con il gruppo belga ELECTRABEL, nata per incrementare e sviluppare la produzione e distribuzione di energia, che ha acquisito dall'ENEL la "Genco Interpower", l'acquisizione del 45% della società ACQUE S.p.A. che gestisce l'acquedotto di Pisa; l'intesa raggiunta nei giorni scorsi con la società META S.p.A. per l'ingresso al 40% del capitale di una " Newco " che fornirà i servizi di elettricità e gas in Emilia Romagna. Per l'esercizio 2002, le stime degli analisti prevedono: margini lordi ed utili in calo ricavi in crescita. Per i ricavi, se da una parte vi è una diminuzione imputabile alla cessazione di contributi di legge straordinari e al blocco delle tariffe, dall'altra vi è un forte incremento dovuto al pieno effetto dei proventi dalla gestione della rete ex ENEL (acquisita nel secondo semestre 2001). I costi di produzione presentano invece un'incidenza più marcata rispetto all'esercizio precedente, (41% del fatturato contro il 36% del 2001), a causa del maggiore approvvigionamento incentrato su " vecchi " impianti di proprietà di terzi (ENEL). Su ACEA pende anche il rischio legato ad una decisione della Commissione Europea che ha adottato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano per aver concesso alle aziende che svolgono servizi di pubblica utilità un' esenzione dal pagamento delle imposte per il periodo 97-99. ACEA ne ha ricavato benefici per un valore complessivo di circa 300 milioni di Euro, per i quali potrebbe esistere una possibile (anche se non probabile) richiesta di rimborso. L'abbandono del settore delle telecomunicazioni sarà sicuramente doloroso. Le perdite stimate per il 2002 di ATLANET S.p.A. (in cui ACEA detiene una quota del 33% ) sono quantificabili intorno ai 100 milioni di Euro. L'azzeramento della partecipazione (12% del capitale) in IPSE 2000 S.p.A. società detentrice della quinta licenza dell'UMTS (ormai bloccata nella gestione dalla rinuncia degli azionisti di maggioranza a sostenere qualsiasi ulteriore investimento), evidenzierebbe un ulteriore onere straordinario di 200 milioni di Euro. In merito si deve sottolineare che gli azionisti di maggioranza di IPSE, TELEFONICA e SONERA, hanno già provveduto a svalutare del 95% il valore delle rispettive quote di partecipazioni, in previsione della cessazione delle attività. Per quanto riguarda i piani per lo sviluppo del settore dell' acqua, gli obiettivi non sono ancora chiari perché legati a tariffe controllate e a investimenti che dipendono da negoziazioni di natura " politica ". Nemmeno gli annunci del management in tema di possibili riduzioni dei costi della rete di distribuzione hanno trovato riscontro in circostanziate quantificazioni di sinergie e i risparmi. Il business di ACEA è ancora molto sbilanciato sulla distribuzione piuttosto che sulla produzione. E' necessaria pertanto una presenza più forte a monte della catena del valore, soprattutto nell'ottica della futura liberalizzazione del mercato elettrico. Questo comporterà impegni per ulteriori investimenti, difficili da quantificare, a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per oltre 1 miliardo di Euro (poco meno del fatturato). Il CDA convocato per l'approvazione dei risultati del bilancio 2002, previsto inizialmente per il giorno 17 è stato spostato a fine mese. Evidentemente ci sono dei problemi nella definitiva determinazione di alcune poste del bilancio. Questo non fa altro che aumentare l'incertezza e la scarsa visibilità delle strategie dell'azienda. Il Comune di Roma azionista di maggioranza del gruppo ACEA (51%) è (giustamente) preoccupato dei risultati. L'Assessore al Bilancio

 

  By: DOTT JOSE on Venerdì 28 Marzo 2003 16:16

senza contare poi il fatto che lajoint venture con i belgi serve per comprare delle centrali dall enel.. allora si che crolla...ma di brutto brutto neh!

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: tkopf on Giovedì 27 Marzo 2003 21:09

Se penso che con la creazione di Electrabel (distribuzione e produzione energia) hanno intascato 250ML di euro dai soci belgi, mi domando come sarebbero stati i conti se non ci fossero stati quei 250ML. Leggo ora che il rosso è dovuto alla totale svalutazione di ATLANET; sbaglio o in questi casi si è comunque soci della società che si svaluta e quindi si rimane impegnati con gli altri proprietari a ripianare eventuali perdite future? Se si i vantaggi quali sono, fiscali?

 

  By: tkopf on Giovedì 27 Marzo 2003 20:23

Incredibile. Su www.affaritaliani.it riportano le risultanze del C.d.A. odierno di ACEA S.p.A.: -165 ML di euro. Per il titolo è, a dire poco, una svolta storica. Da sempre in utile, anche se con progressivi cali negli ultimi anni, chiudere il 2002 con un rosso del genere è una vera "catastrofe". Altro che risanamento, qui serve una cura da cavallo.

 

  By: GZ on Giovedì 27 Marzo 2003 17:44

ci cono cinque utilities AEM, AMGA, ACEA, Aem To e ACSM sembrano sepolte e dimenticate meno l'ultima che ha un buon grafico e come valutazione forse è la Torino che sarebbe più interessante (e ha un grafico altrettanto orribile di Acea)

Acea in Caduta Libera - tkopf  

  By: tkopf on Giovedì 27 Marzo 2003 17:32

In ACEA le cose potrebbero cominciare ad andare meglio se uscisse da avvanture come ATLANET. Oggi c'è il CdA per il bilancio 2002, se annunciassero l'inizio delle dismissioni nei settori flop, potrebbe trattarsi dell'inizio di un primo risanamento. Il bilancio odierno credo che, storicamente, sarà il peggiore in assoluto. L'utile netto dovrebbe essere ancora più basso delle previsioni ricorrenti tra gli analisti; se solo riuscissero a dimostrare (concretamente)di volere tornare ad una maggiore focalizzazione sulle loro principali attività (acqua e luce), abbandonando quindi attività telefoniche varie e alcune iniziative strampalate come nei servizi sanitari (telemedicina), allora e solo allora si potrebbe sperare in una solida inversione. Solo ATLANET nel 2002 dovrebbe bruciare 16 milioni di euro. Oggi il CdA; staremo a vedere. Saluti a tutti.

 

  By: Kurtinaitis on Giovedì 27 Marzo 2003 10:57

Su Acea si trova un interessante "punto della situazione" qui: http://www.socquot.com/2003/303_09_acea.htm Io credo che azioni di questo tipo siano trattabili solo con approcci tipo l'analisi tecnica, perchè pur con tutta la buona volontà, la natura della società (ancora saldamente in mani pubbliche) è tale da lasciare più di un dubbio sul fatto che la creazione di valore per gli azionisti di minoranza sia uno degli obiettivi primari della gestione. Modificato da - kurtinaitis on 3/27/2003 10:6:56

 

  By: gbellelli on Giovedì 27 Marzo 2003 02:10

>interessante... >ma di chi stai parlando? Acea. Dal punto di vista fondamentale non ne so nulla... Graficamente l'impostazione è ancora al ribasso ( minimi e massimi decrescenti ) anche se nel breve potrebbe delinearsi un Doppio Minimo in area 3,25 - 3,30. Operativamente parlando però il titolo non mi entusiasma. Graficamente parlando, vedrei meglio ( nel senso che l'impostazione grafica a fini operativi è più nitida e leggibile ) Aem ( resistenza 1,25 euro ) e Acsm ( resistenza 1,65 euro ). ciao gabriele

 

  By: gianlini on Giovedì 27 Marzo 2003 01:36

interessante... ma di chi stai parlando?

 

  By: tkopf on Mercoledì 26 Marzo 2003 21:47

Stock: Acea

Il titolo è in caduta libera ormai da molto tempo; ora quota addirittura circa il 30% del valore di quotazione (1999); molte altre municipalizzate, pur ridimensionate dal crollo generale di borsa, sono ben oltre il collocamento. Gli utili sono si diminuti progressivamente negli ultimi anni, però si può dire che se da una parte c'è stato il flop dell'investimento in ATLANET (telefonia), dall'altra c'è stata l'acquisizione della rete (e clientela) romana di Enel. Ora quota 3,3 con un collocamento a 8,95. Grande occasione di acquisto o crollo meritato per cattiva amministrazione? Ringrazio anticipatamente per gli interventi.