By: banshee on Lunedì 02 Settembre 2002 15:15
Rilanciare qualche slogan è un peccato di cui si macchiano prima o poi tutti.
Ritengo comunque che sia molto meno ridicolo rilanciarne qualcuno preso da Repubblica, che quelli ripresi da "Una storia italiana".
Ho già confessato che se mi capita di comprare un giornale (accade di rado) scelgo Repubblica.
Ma ci sono quasi costretto, visto che è quasi l'unico grande mezzo d'informazione che non sia ancora nelle mani del grande statista.
Anche il Corrierone, in verità, cerca ancora di difendersi, nonostante vari cavalli di troia già operanti all'interno della redazione. Ma durerà poco! Un altro cavallo di troia sta per essere inserito direttamente nel patto di sindacato che controlla la proprietà dello stesso. Ed allora buonanotte!
Tutto questo fa molto americano!
E' altresì vero che ho un'ottima memoria, e conosco vita, morte, miracoli, detti, fatti e frequentazioni di quasi tutti i protagonisti della vita politica italiana dell'ultimo decennio.
Ho ottime conoscenze anche della storia vera di questo Paese dal dopoguerra, e mi difendo benino anche per quella passata.
Ed è proprio per questo che posso dirle che la storia da lei raccontata presenta inesattezze ed omissioni varie e gravi, e denota una parzialità espositiva che farebbe la felicità dell'editore Berlusconi.
Andando nel merito (merito?):
1) De Mita è stato sottoposto a svariate inchieste penali, conclusesi col suo proscioglimento. E questo è un fatto, non uno slogan!
2) Anche Prodi è stato inquisito un paio di volte, o forse più, anche per la questione Nomisma, che Gianlini ha avuto la bontà di ricordarci (lanciandosi poi nel paragone, quello tra Berlusconi ed i terroristi rifugiatisi in Francia, più calzante che mi sia stato dato di vedere nei miei tre decenni e passa di onorato servizio in questa valle di lacrime), con risultati nulli. E questo è un altro fatto, non uno slogan!
Ah, entrambi hanno avuto il buon gusto di accettare la giurisdizione dei tribunali italiani, al contrario del suo idolo e del padrino.
3) Il beneficiario dell'appalto per i tombini della Campania era il fratello di Cirino Pomicino (andreottiano, e non della sinistra dc). Altro fatto!
4) Efim, Iritecna, ed Ansaldo (partecipazioni IRI) sono tutte finite sotto inchiesta, con svariate condanne impartite. Anche l'ENI (ricorda la madre di tutte le tangenti?), che all'epoca rientrava pienamente tra le partecipazioni statali.
Altro fatto (dovrebbe rivedere un po' le sue fonti)!
5) Le decine di migliaia di miliardi dissipati dalla gestione IRI servivano per la quasi totalità a mantenere decine di migliaia di persone, che altrimenti sarebbero andate ad ingrossare le fila, già enormi, di disoccupati. Un'ammortizzatore sociale, insomma. Naturalmente, il corollario di mazzette e favori per il mantenimento di clientele politiche era una cosa naturale. Ma di questo non ha certamente beneficiato solo la sinistra democristiana.
6) Riguardo il fatto che le uniche magagne riguardanti la Fininvest risalgano a 10 anni fa, le consiglio una cura di fosforo. Magari le si sbloccano i neuroni, e si ricorderà dei 1.500 miliardi relativi alla All Iberian, e una decina di altre quisquilie del genere.
7) Come esperienza personale, potrei riportarle i curricula di quelle persone che andarono a formare l'embrione della sezione locale di Forza Italia, appena il divino scese in campo, nel paese dove sono nato (vicino Napoli). Ma dovrebbe darmi un po' di tempo, quello necessario per andare negli archivi dei casellari giudiziari del luogo: le loro uniche gesta di rilievo sono lì cantate. Prima sostenevano Scotti e Gava.
Altro fatto, che a me è bastato ed avanzato!
Potrei continuare, ma faremmo notte, ed ho degli impegni. E servirebbe pure a poco.
Perchè se lei non palesasse inaspettate deficienze nella comprensione della lingua italiana, avrebbe già capito che non è di questo che io discuto.
Ho già detto, e ripetuto, che sono pronto a concedere che la sua ricostruzione dei fatti sia vera (cosa che non è), a darle ragione sul dover intendere De Mita, Prodi e chiunque altro lei volesse come farabutti, che si sono riempiti le tasche di denaro pubblico, a sottoscrivere che le uniche magagne Fininvest sono rappresentate da qualche mazzettuccia data alla GdF.
Ebbene, questa mia accondiscendenza NON CAMBIEREBBE DI UNA VIRGOLA I TERMINI DELLA QUESTIONE che io ho posto!
E che può ritrovare un po' più sotto in questo thread!
Alla quale nessuno risponde propriamente, ma solo dicendo:"si, ma, gli altri però .....".
Non che la cosa mi interessi più di tanto, del resto.
Mi fa piacere una discussione, un confronto, ma pretendo una levatura intellettuale almeno accettabile, volendo essere benevolo nel dare per scontata l'onestà intellettuale.
D'altra parte, se ritiene che l'attuale situazione italiana sia accettabile, è lei ad avere un problema. Non io!