dow jones

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 04 Dicembre 2002 14:19

x Noir Paint shop pro. Menu: image-deformations-skew 2ali

 

  By: Noir on Mercoledì 04 Dicembre 2002 13:10

Ciao Paolo Come hai tolto l'effetto vertigine ?

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 04 Dicembre 2002 12:11

L'istinto umano credo che sia quello di vedere qualcosa di "troppo alto" come soggetto poi a cadere e qualcosa di "troppo basso" come soggetto poi a risalire ---------------------------- Mi sono divertito a eliminare l'effetto vertigini, ma la situazione tecnica negativa rimane: per quanto lo si distorca il ts continua a pronosticare sud. Cmq l'esercizio grafico mi sembra poter dare una visione d'insieme interessante. 2ali

 

  By: Noir on Mercoledì 04 Dicembre 2002 12:02

Prechter con quel grafico nel canale non fa altro che riportare uno degli insegnamenti + significativi della teoria di Elliott. I canali erano x l'autore uno degli strumenti + importanti x trovare il top di una struttura impulsiva. Lui identificava le fuoriscite dai canali come un segnale che onda 5 o onda 5 di (3) (l'ultima della struttura) era conclusa.Effettivamente visto il grafico non si può essere positivi.

tutto il secolo in un solo sguardo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 04 Dicembre 2002 00:40

Ogni volta che la borsa prende una legnata ora alla sera trovo nella casella di mail un altra promozione di Bob Prechter (il più famoso guru orso) con una settimana gratis del servizio, un giorno al mese gratis, un report gratis o altro. D'altro canto Prechter ha 20-25 analisti che lavorano al suo servizio da mantenere per cui un poco di marketing lo deve fare. Comunque il grafico che mette oggi è interessante, ti da la prospettiva della borsa americana dal 1910 a oggi in un solo sguardo (il messaggio di Prechter è oggi: " Esci fino a quando sei in tempo...". L'istinto umano credo che sia quello di vedere qualcosa di "troppo alto" come soggetto poi a cadere e qualcosa di "troppo basso" come soggetto poi a risalire Sicuramente guardare questo andamento del DOw Jones del secolo suggerisce qualcosa di troppo alto (anche se potrebbe suggerire che siamo entrati in un canale di crescita più alto, sicuramente mostra che siamo in una sitazione storica nuova ) Modificato da - gz on 12/3/2002 23:51:57

 

  By: Noir on Mercoledì 27 Novembre 2002 10:15

Carissimo Cecconi, io ho cercato di dare una interpretazione ai dati mostrati da Zibordi, tu hai citato delle oscure teorie economiche, per favore mi potresti dare lumi circa i concetti espressi da queste teorie ? Grazie.

 

  By: GZ on Mercoledì 27 Novembre 2002 01:20

... cortesemente su quale sito ha trovato quel bellissimo grafico? Inoltre questi tipi di dati .... ---------------------- www.elliottwave.com di Bob Prechter l'avevo segnalato credo qualche giorno fa perchè avevano la settimana free ha sempre 15-20 mila che lo seguono ed è uno dei primi 5 nella classifica degli advisor americani di Hulbert Prechter interpreta il grafico più o meno come Noir per dire che è finito un ciclo di un secolo

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 27 Novembre 2002 00:52

Il vero problema non risiede nel valore assoluto del rapporto di cui stiamo parlando, anche se l'ho sempre ritenuto un ottimo indicatore sia quando è stato in eccesso (come sino ad ora) sia come nel 1990/1992 quando si verificava esattamente l'opposto. Infatti un rapporto del 160/170% è compatibile quando l'economia USA è in piena espansione economica poichè con lo sviluppo l'euforia delle quotazioni viene riassorbita anche se a fatica. Il dramma della cifra è quando si verifica in periodi di recessione strutturale, come in questi ultimi 2/3 anni. Infatti il riassorbimento non può che avvenire mediante uno storno dirompente delle quotazioni dei mercati azionari. Questa è la dura legge della domanda e dell'offerta; manipolare in qualsiasi forma i mercati non fa altro che acuire il problema fino a farlo diventare endemico contagiando tutti dal momento che abbiamo accettato la filosofia, a mio avviso giustamente, della globalizzazione. Purtroppo l'uomo continua a non voler comprendere l'importanza del rispetto di certe regole. Contravvenendo ad esse non facciamo altro che trasformare un banale raffreddore in una polmonite doppia o qualcosa di più grave con tutte le conseguenze del caso. Purtroppo l'uomo è l'unico animale che continuerà a fare sempre gli stessi errori. Felice notte a voi tutti. Sandro

 

  By: Liuk on Mercoledì 27 Novembre 2002 00:18

Riguardo all'insano primato raggiunto dalla finanza sull'economia sarebbe interessante anche sapere qual'è la capitalizzazione delle borse americane rispetto al pil E anche la capitalizzazione delle borse mondiali /pil mondiale Modificato da - Liuk on 12/4/2002 0:13:37

 

  By: michelino di notredame on Martedì 26 Novembre 2002 23:10

190% del pil. la borsa ha cannibalizzato l'economia. per cui Greenspan puo' anche dire "il mio target non e' il livello delle equities", ma ormai e' solo una precisazione formale. non ci crede piu' neanche lui. difatti, pensandoci, e' semplicemente meraviglioso che i consumi abbiano retto a 2 anni, quasi 3, di mercato orso. me-ra-vi-glio-so. pero' bisognerebbe dare un'occhiata alle casse dello stato. non e' che Wall Street ha cannibalizzato anche quelle? (ambo', e a noi che ce ne frega? ci pensera' il prossimo presidente, Jeb Bush) taglio tassi: alla fine ha salvato la baracca (finora). l'unico modo per bilanciare i portafogli della middle-class era rinegoziare i mutui per la casa praticamente ogni mese. dalle tasche uscivano soldi in continuazione, come per magia. forse una toppa, non una cura vera e propria. pero' ha funzionato (finora). di fronte a un 190% del pil che ti franava addosso...

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 26 Novembre 2002 20:34

Caro Zibordi, ci può dire cortesemente su quale sito ha trovato quel bellissimo grafico? Inoltre questi tipi di dati lo stesso sito li fornisce anche per altri mercati azionari? Le sarei eternamente grato e la ricorderei sempre nelle mie preghiere. Sandro

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 26 Novembre 2002 20:30

Caro amico Noir, Zibordi mi ha preceduto; la risposta che ti ha dato non solo è corretta ma l'ha voluta giustamente enfatizzare attraverso una citazione letteraria, giusto per dare un saggio della propria cultura (per favore, Zibordi, sto scherzando!). Ogni epoca va esaminata per ciò che ha rappresentato non possiamo e non dobbiamo fare una traslazione temporale di più di 70 anni e comparare quei tempi con i nostri così come non potremo fare le stesse comparazioni tra i nostri tempi, quelli attuali, con quelli che verranno tra cento anni. Per nostra fortuna i fatti economici sono in continuo divenire consentendoci di migliorare sempre o quasi le nostre condizioni. Spero di essere stato esauriente. Un saluto cordialissimo. Sandro

 

  By: JMS on Martedì 26 Novembre 2002 19:17

Ricordo che non più tardi di 10 anni fa la borsa italiana chiudeva alle 12:00 del mattino e gli scambi finali ammontavano a meno di 50 miliardi delle vecchie lire. Concordo .... oggi è tutto molto diverso.

"La Coscienza di Zeno" di Italo Svevo - gz  

  By: GZ on Martedì 26 Novembre 2002 19:09

Quello che impressiona qui nel grafico che ho messo è come il mondo degli anni 90 e 2000 sia completamente diverso da quello precedente. I volumi scambiati in borsa sono da 10 a 15 volte maggiori ora. Una volta mandavi un telegramma, l'eseguito arrivava il giorno dopo e costava l'1 o 2% fare una sola compravendita, come vuoi che si ritorni ai livelli degli anni 20 ? Hai mai letto "La Coscienza di Zeno" di Italo Svevo ? Uno dei romanzi migliori della letteratura italiana e parla per metà di speculazione di borsa intorno alla prima guerra mondiale. Uno dei due protagonisti perde tutto in borsa perchè un ordine stop mandato alla borsa di Londra viene eseguito dopo tre mesi e il telegramma di conferma non viene aperto per cui quando se ne accorge è troppo tardi. Poi specula sul margine, ma di colpo alzano i tassi di interesse, lo viene a sapere in ritardo e le sue posizioni saltano tutte con chiamate a margine. Allora ingurgita sonniferi per fare credere alla moglie di volersi suicidare e farle ripianare le perdite. La seconda volta però che lo fa piove forte, la fantesca che cerca il dottore si perde, il dottore arriva in ritardo e lui muore. Se uno lo legge vede che tutto funzionava in modo doverso in borsa una volta, ma comunque è bellissimo come psicologia del trading, altro che Larry Williams, noi abbiamo Italo Svevo che ha scritto un manuale di trading sotto forma di uno dei nostri migliori romanzi e nessuno ne parla mai in borsa. Se faccio un altro corso di borsa uso "La Coscienza di Zeno" di Italo Svevo come testo Modificato da - gz on 11/26/2002 18:12:55

 

  By: Noir on Martedì 26 Novembre 2002 18:45

Il grafico mostra che la media(quindi il dato economicamente corretto) è il 20%. Perchè questi studi economici cui ti riferisci dicono che corretto è il 150%?