Fondiaria-Milano Ass...Popolare Milano...aumenti di capitale

 

  By: pana on Giovedì 10 Novembre 2011 17:11

indagato Ponzellini per un finanziamento di una societa' ndranghestista attiva nei giochi d'azzardo...non capisco ma allora perche gli han permesso di vincere la gara d'appalto con l aams? http://www.repubblica.it/economia/finanza/2011/10/29/news/ponzellini_indagato_per_atlantis_grave_associazione_dentro_bpm-24079667/

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: antitrader on Lunedì 07 Novembre 2011 14:26

"Dal punto di vista di chi è pronto a papparsi per un tozzo di pane, una banca con 800 sportelli, 70% dei quali collocati in "padania" (parliamo della 10 ma Banca Italiana, mi sembra), direi l' affare del decennio appena concluso......" Avvoca', li' dentro hanno fatto la rivoluzione proletaria al contrario. Li' e' tutta una grande famiglia che si autoattribuisce salari fuori mercato e bonus. Se dovesse metterci mano la banca d'Italia vedi cosa succede. Ci ha provato il Compagno Arpe, lo hanno messo alla porta al grido di: "cosa vuole questo che ci vuole mettere tutti sul mercato?", ma non lo sa che sono solo i fessi ci vanno al mercato?

Adesso la PMI vale meno della sola Sede centrale - alberta  

  By: alberta on Lunedì 07 Novembre 2011 14:10

Ci siamo, la PMI oggi vale meno della sua sola sede centrale di Piazza Meda. _________________________________________ La capitalizzazione a piazza Affari, cioè il suo valore espresso dal mercato, è sprofondato a 313 milioni, a cui si dovranno aggiungere gli 800 milioni di denaro fresco che i nuovi soci e il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, dovranno immettere. In pratica la Bpm oggi vale poco più dell'immobile di piazza Meda sede storica della banca. E Bonomi sta acquistando azioni a questo prezzo umiliante in nome della necessità imposta da Banca d'Italia di fare al più presto un aumento di capitale. Come se non bastasse la magistratura ha messo gli occhi su alcune operazioni poco trasparenti compiute dal management negli ultimi tre anni, dal prestito convertendo di 450 milioni ai finanziamenti a società in odore di mafia. In questo quadro già di per sé assai difficile la banca deve far fronte al momento più drammatico mai incontrato nella storia della finanza italiana e mondiale. __________________________ Saranno contenti quanti hanno congiurato affinchè una delle primarie realtà popolari del Nord-Italia, arrivasse a valere meno di una catena di negozi della chinatown meneghina. Dal punto di vista di chi è pronto a papparsi per un tozzo di pane, una banca con 800 sportelli, 70% dei quali collocati in "padania" (parliamo della 10 ma Banca Italiana, mi sembra), direi l' affare del decennio appena concluso......

 

  By: antitrader on Sabato 05 Novembre 2011 00:23

"Il mio suggerimento era sbagliato, (ma a scanso di equivoci, non l'ho messo nelle raccomandazioni pratiche sotto l'Advisor...)" IL consiglio non era per niente sbagliato trattandosi di soldi finti. Io gli avrei consogliato la stessa cosa. Quando vedi performance stellari in competizioni con soldi finti e' perche' qualcuno furbo fa proprio quelle cose li'. Se fai cose normali magari vai nelle prome posizioni ma non vinci. Parecchi anni fa vinsi una competizione sul forum di WSI puntando su AMZN ma non perche' avessi idee particolari sul titolo ma solo perche' all'epoca era schiantatissimo, valeva sui 10 USD.

 

  By: Bobugo on Venerdì 04 Novembre 2011 23:26

Quando tu hai una azienda, nel caso specifico una banca, che capitalizza 600 mil di euro, piena di Btp assai "critici" (l'articolo di Melani non è ancora da considerarsi ai fini valutativi della situazione....) che chiede fondi freschi per 800 mil di euro, e notare bene che la ricapitalizzazzione è stata imposta da Bankitalia, perchè questi pretendevano di far finta di niente(!), dove oltretutto il comando è in mano ad un gruppo organizzato di dipendenti (guarda caso i più pagati della categoria!), dove metterci soldi freschi è un atto di fede, se non in prospettiva di posti nel consiglio di amministrazione (dove almeno puoi renderti conto di come verranno gestiti), dove l'amministratore delegato è sempre quello, pur avendolo la stessa Banca d'Italia invitato a cambiare aria... ma chi pensi che sia così fesso da andare a pagare un sovrapprezzo a titolo di diritto di opzione, quando già è un successo se lo trovi, disposto a darti 0,30 euro per una nuova azione?!?? Niente niente stai a vedere che settimana prossima il corso delle vecchie BPM scenderà sotto i 0,30, e allora sai che fischi con l'aumento di capitale!!!

 

  By: GZ on Venerdì 04 Novembre 2011 20:17

E' stato chiesto giustamente conto del commento di tre giorni fa in cui a uno studente che chiedeva un titolo per giocare una competizione con denaro virtuale all'università ho suggerito i diritti di ^Banca Popolare Milano#^ ------------------------------------------------------- Il mio suggerimento era sbagliato, (ma a scanso di equivoci, non l'ho messo nelle raccomandazioni pratiche sotto l'Advisor...) Avevo specificato a quello studente che se usava denaro virtuale e voleva vincere una competizione "finta", senza soldi veri, con un titolo molto volatile (lui pensava a Tiscali) quei diritti erano una oggetto adatto perchè si moltiplicava o dimezzava in un giorno Di solito, i diritti crollano e poi qualcuno li ricompra sul fondo e nelle ultime ore dell'ultimo giorno dell'AdC risalgono, è una classica speculazione, ma qui c'è qualcosa di marcio, i diritti + il titolo ora quotano 80 centesimi e venerdì scorso il titolo BPM era a 1.50, è quasi un fatto penale più che un aumento di capitale Ad ogni modo spiace dell'errore perchè sembra che questi diritti siano avviati a zero ! Qualcuno sa se ci sono precedenti di diritti che si azzerano così ?

 

  By: antitrader on Martedì 24 Maggio 2011 18:20

"Che gli azionisti di minoranza della Milano siano destinati a fare la fine dei polli è sicuro" Dovessi sapere quelli di unicredit!!! Ma li' sara' un gigantesco falo' che non fara' distinzione tra grandi e piccoli. Confermo il mio TP: 30 centesimi ante nazionalizzazione.

 

  By: polipolio on Martedì 24 Maggio 2011 18:11

Che gli azionisti di minoranza della Milano siano destinati a fare la fine dei polli è sicuro (chiedere a Anti spiegazioni se non ci si arriva da soli) A proposito dell'apparente impulso caritatevole di Unicredito per gli azionisti di maggioranza di Fonsai bisognerebbe vedere l'insieme delle statuizioni pattizie tra loro e la banca, ma non credo che siano obbligati a renderle note, anzi...

Massacrano gli azionisti Milano Ass. Fondiaria e anche Unicredit - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 24 Maggio 2011 01:12

Stock: Fondiaria-Sai, Milano Assicurazioni, Unicredito

Massacrano gli azionisti Milano Ass. Fondiaria e anche Unicredit.. -------------- Alessandro Penati... per La Repubblica Se il buon giorno si vede dal mattino, quello di Unicredit, novella banca "di sistema", promette di essere plumbeo: operazioni "di sistema" come la ristrutturazione Premafin-Fonsai non sono un buon presagio di redditività, o di scintille in Borsa. Per la Consob, quella di Premafin-Fonsai è una ristrutturazione. "La società è in una situazione di crisi attestata", e pertanto Unicredit è esonerata dall´Opa. L´operazione quindi, va valutata come salvataggio. Ma di quale azienda? Più della compagnia assicurativa Fonsai, a rischio dissesto sono ^Premafin#^, che la controlla con poco meno del 42%, e le altre holding più a monte: la solita piramide con cui i Ligresti controllano Premafin. Tralasciamo per semplicità le holding a monte. Premafin è chiaramente in crisi: la sua unica attività, la quota in Fonsai, ai prezzi di mercato vale 301 milioni, ed è tutta in pegno alle banche (Unicredit capofila) a fronte di un indebitamento di 302. Di fatto, Fonsai è delle banche creditrici. L´unica attività rimasta ai Ligresti è il valore del premio di controllo. In una situazione simile, qualsiasi banca agirebbe a tutela dei propri crediti. Potrebbe richiede il reintegro della garanzia; ma i Ligresti non hanno i soldi per farlo. O imporre la vendita della quota Fonsai al miglior offerente, e con l´incasso del premio di controllo rimborsare anche i debiti delle società a monte; ma così se ne mette a rischio l´italianità! O escutere il pegno, diventare azionista di controllo di Fonsai, ristrutturarla, valorizzarla e ricollocarla sul mercato: bella operazione di ristrutturazione, ma non "di sistema". O convertire il debito in azioni, diluendo i Ligresti, per poi procedere come sopra alla ristrutturazione. Salvatore e Jonella Ligresti Invece, Unicredit mette mano al portafogli per aumentare il valore della garanzia (Fonsai) offerta dal debitore Premafin in crisi: 170 dei 450 milioni dell´aumento Fonsai saranno versati dalla banca. Stupefacente. E inefficiente: dei 170 milioni, solo il 42% (la quota Premafin) andrà ad aumentare la garanzia; il resto sarà a beneficio degli altri creditori di Fonsai (Mediobanca in primis). Ma non basta: invece di pretendere che i Ligresti mettano nuove risorse in Premafin, Unicredit gliele elargisce a fondo perduto. Per sottoscrivere la sua quota di aumento, infatti, Unicredit non acquisterà i diritti sul mercato, ma dai Ligresti a un prezzo almeno doppio: se per esempio l´aumento avvenisse ai valori odierni, 5,8 euro, Unicredit pagherebbe ogni nuova azione 12,7 euro. Vale a dire, le basterebbero meno di 80 milioni per rilevare il 6,6% di Fonsai pattuito, ma ne paga 170: la differenza viene elargita ai Ligresti. È un prezzo più basso di quello offerto da Groupama, argomenta Unicredit: ma i francesi pagavano per il controllo (ergo l´Opa); mentre per Unicredit è una ristrutturazione. Tanta munificenza a vantaggio di un imprenditore straordinario colpito dalla sfortuna? Non direi. Tra operazioni in conflitto di interessi, affari immobiliari e investimenti dubbi, la gestione Ligresti di Fonsai è stata disastrosa (come ben riassunto su Affari&Finanza dal 3/5). Non bastasse, i Ligresti si sono fatti pagare emolumenti per 60 milioni in 5 anni. Almeno di questi, Unicredit dovrebbe pretendere la restituzione. Sorge il dubbio che per Unicredit sia un´operazione di marketing. Da domani, ogni imprenditore italiano vorrà essere suo cliente. Se le cose vanno male, potranno richiedere il "trattamento Ligresti" e lanciare un aumento di capitale: Unicredit sarà felice di sottoscriverlo, e di fornire all´imprenditore, a fondo perduto, le risorse per mantenere il controllo. E non è finita. Viene richiesto un aumento da 350 milioni anche alla Milano Assicurazioni, controllata di Fonsai, che non ne ha bisogno: non serve a migliorare i solvency ratio del gruppo, non previsti dalla regolamentazione attuale; ed è l´opposto di quanto Fonsai potrebbe fare per patrimonializzarsi, ovvero, cedere attività. A meno che si stia preparando il terreno per una fusione tra le due assicurazioni: il costo, oggi, sulle spalle della minoranza della Milano; il beneficio, domani, a chi controlla Fonsai. Il gruppo smentisce. Ma a pensar male, con le operazioni di sistema, spesso si indovina.

 

  By: Moderatore on Martedì 08 Marzo 2011 10:26

---------------------------------------- MILANO (MF-DJ)--Groupama non si arrende e prepara un piano B per entrare in Premafin-FonSai, sempre in sintonia con i Ligresti. Le ipotesi su cui la compagnia francese e i suoi advisor stanno riflettendo, si legge in un articolo di MF, dopo la bocciatura da parte della Consob del quesito sull'esenzione dall'opa in caso di ingresso al 17,1% in Premafin e con il 17-20% circa in FonSai, sono due. Da un lato si ipotizza un'eventuale riscrittura del sindacato familiare tra Salvatore Ligresti e i figli Jonella, Giulia e Paolo, oggi considerato dalla Consob "debole" in quanto lascia spazio ai singoli soci di votare in maniera autonoma, e dunque potenzialmente in grado di schierarsi con Groupama facendo cambiare il controllo in Premafin. Dall'altro, c'e' l'ipotesi di un cambio nella struttura finanziaria dell'operazione, "con una diversa ripartizione su FonSai rispetto a Premafin" da parte di Groupama, come riferisce una fonte finanziaria a conoscenza del dossier. In entrambi i casi si dovra' discutere con i Ligresti e si dovra' comunque passare il vaglio della Consob. Ma la seconda strada appare agevole, e indirettamente viene suggerita anche dalla commissione.

 

  By: Moderatore on Sabato 18 Dicembre 2004 16:44

FonSai: prosegue vertenza ex soci Fondiaria,chiesti 110 mln 17 dic - L'esistenzadelle vertenze e' ricordata nei bilanci delle societa'coinvolte: si tratta di 6 procedimenti per FonSai e Premafin e di 7 per Mediobanca, ma nelle relazioni i cda delle tre societa' non si mostrano preoccupati circa la possibilita' di un esito sfavorevole delle vertenze. Al centro del contendere, il mancato lancio di un'Opa su Fondiaria quando il gruppo Sai acquisi' il controllo del gruppo fiorentino sotto la regia di Mediobanca, prima di procedere alla fusione di Sai con Fondiaria. A decidere dell'obbligatorieta' dell'Opa era stata chiamata anche la Consob, che dopo un primo parere negativo aveva individuato nel dicembre 2002 un'azione di concerto tra Sai e Mediobanca che avrebbe dovuto far scattare l'obbligo di Opa. Le richieste avanzate in Tribunale quantificano il risarcimento in circa 2,5 euro per azione della vecchia Fondiaria: la differenza tra il prezzo teorico dell'Opa non lanciata e la quotazione dei titoli a meta' febbraio 2002, quando il gruppo Ligresti rilevo' il controllo di Fondiaria. Tra i ricorrenti oltre al gruppo Marcegaglia altri soci storici del gruppo fiorentino: alcuni dei fiducianti della Promofinan Fiduciaria, il gruppo Gazzoni Frascara e la Promofinan Finanziaria. La prossima udienza presso il giudice Fiecconi e' stata fissata per il 12 gennaio 2005 e dovrebbe chiudere l'istruttoria. Il giudizio potrebbe arrivare entro il 2005.

 

  By: GZ on Venerdì 10 Dicembre 2004 02:24

Finanza&Mercati e altri parlando di fusione tra Fondiaria Sai e la controllata Milano Assicurazioni. (Premafin azionista di entrambe controlla il 64,96% di Milano Assicurazioni e il 45,9% di Fonsai). L'OPA è improbabile perchè costa troppo. Se fanno la fusione dovrebbero allineare i valori che ora sembrano sbilanciati

 

  By: cisha on Venerdì 10 Dicembre 2004 00:16

Forse fra le due era meglio mettere dentro Milano Ass.ni se non altro perchè se poi non si fondono almeno un dividendo buono quest'ultima lo stacca (specialmente la risparmio). Inoltre credo sia più plausibile un opa da FONSAI verso Milano che non il contrario. Comunque questa ultima appare più snella, capace di realizzare più cassa tant'è che stacca dividendi dell'ordine dell'8% l'anno. FonSai viceversa appare più come un carrozzone con molte spese, molta roba da gestire e per farlo bene occorrono molti oneri aggiuntivi, molti collaboratori ben retribuiti, spese a iosa. Potrebbe venire fuori un affare tipo Telecom-Tim con delisting finale per Milano.

 

  By: Moderatore on Giovedì 09 Dicembre 2004 11:49

------------------------da FINANZA E MERCATI 9/12--------------------- Piazza Affari riaccende i riflettori sulla fusione fra Fondiaria Sai e la controllata Milano Assicurazioni. Lo dimostrano i guadagni messi a segno da entrambe le compagnie da inizio anno: le azioni ordinarie del gruppo assicurativo della famiglia Ligresti sono balzate del 18% (ieri +0,55% a 19,3 euro), mentre quelle della Milano sono addirittura salite del 29,4% (ieri +0,41% a 3,9 euro). L’andamento effervescente dei due titoli che continuano ad aggiornare i massimi dell’anno ha ridato vigore alla possibile fusione soprattutto ora che Fineco Vita è stata acquistata dalla francese Cnp. Le quotazioni hanno anche beneficiato dell’ottimo stato di salute dei fondamentali: la Milano ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto consolidato di 165,2 milioni (+61%) e FonSai dovrebbe archiviare il 2004 con un utile netto di 365 milioni superando i target. Non solo. Ai soci riuniti in assemblea il 29 aprile, l’amministratore delegato, Fausto Marchionni, ha annunciato che «il dividendo 2004 sarà maggiore di quello del 2003», il miglior biglietto da visita che il mercato si attende da una società quotata. Ma la Borsa continua a scommettere sulle nozze fra le due compagnie: troppo costosa l’Opa (circa 700 milioni), la fusione consentirebbe di portare il valore aggiunto della Milano in pancia a FonSai con concambi interessanti. L’operazione avrebbe inoltre dei vantaggi per l’indebitamento della holding Premafin che di Fondiaria Sai detiene il 43 per cento anche se in caso di fusione la cassaforte dei Ligresti vedrebbe però diluita la sua partecipazione. E al mercato non è sfuggito un dettaglio: il 18 novembre FonSai ha incrementato la quota di azioni proprie possedute dal 5,801% al 7,5 per cento. Dal canto suo il management ha di recente ammesso di essere orientato a realizzare una forte integrazione operativa a livello di gruppo. ---------------------------------------------------------------------- Milano, 11 nov - I premi del lavoro diretto nei nove mesi sono ammontati a 7,13 miliardi, con una crescita del 10,5% frutto di un incremento del 2,9% nei rami danni, a 5,08 miliardi, e di uno del 35,3% nei rami vita, a 2,05 miliardi. In particolare la capogruppo Fondiaria-Sai ha registrato una raccolta vita di 794,1 milioni (+42%) con un incremento del 9,2% nei prodotti tradizionali. Il combined ratio e' ulteriormente migliorato al 93,9%, calando di un punto rispetto a un anno prima. Al 30 settembre scorso i proventi netti da investimenti ammontavano a 624 milioni, contro i 569 milioni di un anno prima. Gli investimenti del gruppo alla stessa data ammontavano a 26,13 miliardi (+3,1% da fine giugno), mentre le riserve tecniche hanno raggiunto i 24,9 miliardi. ---------------------------------------------------------------------- MILANO, 20 OTT - Fondiaria-Sai ha ridotto il 12 ottobre la propria partecipazione diretta e indiretta nella controllata Milano Assicurazioni, portandola al 64,966% dal 67,694% detenuto dal 31 dicembre 2003. Lo si apprende dagli aggiornamenti societari resi noti oggi dalla Consob dai quali risulta che la quota indiretta e' posseduta attraverso Novara Vita (0,021%), Sai Holding Italia (0,664%), Pronto Tutela giudiziaria (0,071%) e Effe Finanziaria (1,945%). Un residuo 0,027% e' costituito dalle azioni proprie nel portafoglio della Milano e quindi diritto di voto. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Martedì 16 Dicembre 2003 19:19

Stock: Fondiaria-Sai

Fon-Sai sui nuovi massimi dell'anno, boom di scambi (12/15/2003 3:46:50 PM) Non si arresta la corsa di Fon-Sai, che sta facendo segnare i nuovi massimi dell'anno. Il titolo della società assicurativa sta infatti salendo del 3,66% mantenendosi al di sopra della soglia dei 16 euro dopo un massimo intraday a 16,25 euro. Scambi molto elevavti: 650mila pezzi, già tre volte la media giornaliera dell'ultimo mese. ---------------------------------------------------------------------- Generali, Fon-Sai e Premafin limano la quota (12/15/2003 2:50:50 PM) A seguito della variazione della catena partecipativa, sia Fondiaria-Sai sia Premafin Finanziaria hanno limato le partecipazioni detenute in Generali. Entrambe infatti, con un'operazione datata 4 dicembre 2003, sono passate al 2,428% dal 2,429% risultante al 29 gennaio scorso. La quota di Fon-Sai è detenuta sia direttamente sia indirettamente mentre la quota di Premafin è detenuta solo in forma indiretta. Lo comunica la Consob negli aggiornamenti quotidiani riguardanti le partecipazioni rilevanti. ---------------------------------------------------------------------- Fon-Sai in corsa nel Midex, migliore performance (12/15/2003 2:08:31 PM) In un Midex dove prevalgono nettamente i segni più, la migliore performance è al momento quella firmata Fondiaria-Sai, che al momento passa di mano a 16,10 euro, in grande spolvero di oltre il 4%, dopo avere già messo a segno un massimo intraday in corrispondenza di quota 16,21 euro, al di sopra dell’importante barriera psicologica situata a quota 16 euro. ---------------------------------------------------------------------- Fon-Sai chiude il 3° trim. con risultato netto in positivo (11/12/2003 3:13:36 PM) Il gruppo Fondiaria-Sai ha archiviato il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 56,7 milioni di euro, in forte crescita se paragonato alla perdita di 72,2 milioni dello stesso periodo del 2002. Nei nove mesi l'utile netto è invece ammontato a 174,3 milioni, rispetto alla perdita di 70,6 milioni registrata nei primi nove mesi dello scorso anno. Il conto tecnico dei rami Danni registra nel trimestre un utile in crescita a 81,2 milioni da 71,1, mentre il risultato del conto tecnico dei rami Vita evidenza nel trimestre una perdita di 80.000 euro dal rosso di 14,9 milioni di un anno prima. Al 30 settembre i premi emessi ammontano complessivamente a 6.488,6 milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno perecdente. ---------------------------------------------------------------------- FONDIARIA-SAI: PREMAFIN SALE AL 41,473% Roma, 9 dic - Premafin ha aumentato la partecipazione in Fondiaria-Sai dal 40,529% al 41,473%. Il 5,801% e' senza diritto di voto essendo in capo a Fondiaria-Sai (2,992%), Saifin (0,003%) e Milano Assicurazioni (2,806%). ---------------------------------------------------------------------- FONDIARIA-SAI: PORTA A 5,8% QUOTA IN AZIONI PRORIE MILANO, 4 DIC - Fondiaria-Sai il 27 novembre ha portato al 5,801% del capitale la quota in azioni proprie (dal 5,009% di agosto). La partecipazione, senza diritto di voto, e' detenuta dalla stessa compagnia per il 2,992%, per il 2,806% attraverso Milano Assicurazioni e per lo 0,003% tramite Saifin Sai Finanziaria. Lo si legge negli aggiornamenti Consob. ---------------------------------------------------------------------- FONDIARIA SAI:CEDE 5,14% SWISS LIFE RENTENANSTALT A 137 MLN FIRMATO ACCORDO 2 DICEMBRE, A FONDIARIA PLUSVALENZA 17 MLN MILANO, 3 DIC - Fondiaria Sai e Milano assicurazioni hanno annunciato questa mattina di aver firmato ieri, 2 dicembre, la cessione a Swiss Life Holding del 5,14% di SwissLife Rentenanstalt, societa' operativa del gruppo, ritirata, su base volontaria, dal listino di Zurigo a settembre. La cessione ha un controvalore di 137 milioni di euro, si legge nella nota (53 milioni a favore di Fondiaria Sai e 84 milioni per Milano Assicurazioni a cui faceva capo rispettivamente una quota dell'1,98% e del 3,15%) e avverra' per cassa con una plusvalenza per Fondiaria di 17 milioni e una minusvalenza per Milano Assicurazioni di 32 milioni circa. Il perfezionamento dell'operazione, conclude la nota, dovrebbe avvenire con valuta 30 dicembre 2003. ---------------------------------------------------------------------- Semestrale positiva per Fondiaria-Sai, utile a €148,7 mln (9/10/2003 2:46:23 PM) Semestrale positiva per Fondiaria-Sai. Il gruppo assicurativo guidato da Jonella Ligresti ha chiuso il semestre con un utile netto consolidato in salita a 148,7 milioni di euro rispetto ai 14,5 milioni (proforma) della prima metà del 2002. I premi raccolti nel lavoro diretto ed indiretto ammontano complessivamente a 4.607,6 milioni di euro, in rialzo dell'8,2%. Nell’ambito del lavoro diretto, i Rami Danni raccolgono 3.473,6 milioni (+7,1%), mentre i Rami Vita registrano premi per 1.114,8 milioni, con un incremento del 13,6%. ----------------------------------------------------------------------