By: Gano on Martedì 14 Settembre 2004 14:06
Stock:
E-Mini Nasdaq,
S&P 500
La base della teoria contrarian e' che le masse, intese come la maggior parte delle persone, sbaglino quando fanno previsioni sull' andamento delle borse. Il che' e' anche logico. Se la larga parte del pubblico pensa che la borsa debba salire, significa che, per essere coerente, la larga parte del pubblico e' investita, e la borsa non puo' quindi che scendere. Vale cosi' il viceversa. Su questo si basano molti studi contrarian, come il sentiment, il put/call ratio e cosi' via. Interessante e' che anche la maggior parte degli "esperti" sbaglia piu' di quanto la statistica vorrebbe. Fu interessante l' esperimento del WSJ che usava una scimmietta che tirava dardi su una lista di titoli. I titoli colpiti venivano acquistati. La scimmietta fece meglio di fior di analisti. Ma ora non volgio divagare. Tornando al discorso iniziale, se la massa generalmente sbaglia, com'e' che c'e' ancora mercato? I piu' coglioni, che sono, appunto, la maggioranza che sbaglia sempre, e che quindi perde denaro, non dovrebbero essere oramai tutti "out of business" a vendere fette di cocomero ai turisti in Piazza di Spagna?
Oppure c'e' qualcosa di intrinseco nel discorso contrarian che e' piu' complesso di quanto sembri?