By: gerry10 on Giovedì 30 Luglio 2015 18:32
Peccato che il Nostro Moderatore in tante chiacchiere (giuste ) per controbattere le panzane "sabiane " non racconti pure quello che gli ho insegnato tanto tempo fa.
Che le banche creano al mattino ,quello che DEVONO prendere a prestito alla sera nel clearing serale della Banca Centrale.
Il denaro inventato al mattino diventa già DEBITO ALLA SERA.
Questo ve lo dice Hobi ( e già dovrebbe bastare ).
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In effetti la menzione del clearing serale offre una confutazione più immediata e precisa delle stravaganti teorie del Saba.
Anche perché il riferimento alla compensazione consente di percepire in modo più corretto il concetto di “creazione di denaro dal nulla” comunemente associato ai prestiti bancari.
Sebbene sia sostanzialmente esatto dire che i soldi vengono creati dalla banca attraverso i prestiti, la generalizzazione di tale enunciato conduce spesso a travisamenti che, nelle forme più estreme (o folli), sono rappresentati dalle teorie signoraggiste (di Saba o di altri), e nelle forme più moderate, da teorie che alludono al potere dispotico di imprecisate elite finanziarie.
Succede la stessa cosa allorchè, riferendosi alla restituzione dei prestiti, si parla di “distruzione” della moneta, dal che gli infatuati del grande imbroglio hanno tratto alimento per sospettare pratiche infingarde a vantaggio dei banchieri (i soldi che non vengono distrutti, ma inviati nei paradisi fiscali).
La realtà è che le banche non hanno alcuna percezione materiale della creazione e della successiva distruzione del denaro concesso in prestito.
I soldi prestati dalle banche non appaiono ad essa come meri impulsi elettronici sul computer, bensì come quantità che devono essere nella disponibilità effettiva, o come riserve, o come prestiti ottenuti sull’interbancario.
Allo stesso modo, quando i soldi vengono restituiti, essi tornano nella disponibilità della banca (riserve) senza che nessuno si sogni di cancellarli o occultarli.
Dal punto di vista della Banca non vi è stata alcuna creazione o distruzione di moneta, anche se, e sembrerà un paradosso (e per altri un imbroglio), essa è in effetti avvenuta.