Popolare Intra

Pop. Intra :forse con la dovuta pazienza - PIROPIRO  

  By: PIROPIRO on Lunedì 16 Febbraio 2004 17:28

Il titolo Banca Popolare di Intra è relativamente dimenticato da quasi 6 mesi e dopo avere toccato i 14 euro ha iniziato una progressiva flessione fino a circa 12,40, dove sembra avere trovato una buona base. Questa banca è assieme alla Pop. Etruria Lazio una delle possibili prossime prede sul mercato dei titoli bancari. Una possibile cessione della Banca Pop. Intra avverrebbe a mio avviso a prezzi compresi fra i 18 e i 20 euro, applicando una valorizzazione di almeno 2,5-3 volte il patrimonio netto. La cessione a medio termine (2-3 anni) mi sembra inevitabile, visto le dimensioni non proprio enorme di questa banca e i candidati più probabili potrebbero essere la Pop. Vicenza (con la liquidità riveniente dalla dismissione della quota Bnl), la Pop. Milano o la Pop. Emilia Romagna, rimasta a bocca asciutta nelle ultime operazioni (Pop. Cremona). Al momento non ho fatto posizione sul titolo per il fatto che la Banca Pop. Intra mi risulta molto esposta nei confronti di Finpart e volevo vedere come si risolve la questione del rimborso dei bond Finpart e Cerruti. A volte però queste problematiche, anzichè ritardare, accelerano i progetti di cessione e quindi in questo caso non tutto il male viene per nuocere. Ribadisco però che gli investimenti in Banche Popolari che possono diventare possibili prede, sono adatti a persone con obiettivi temporali di almeno 2-3 anni. Non consigliabili per chi ha fretta. Nel 1999 mi parlarano della Pop. Cremona a 9 euro che doveva essere venduta, l'operazione si è chiusa nel 2003 a 20 euro, ma se guardavamo l'investimento nel 2001, forse non eravamo troppo contenti, quando faceva 6 euro. Alcuni miei conoscenti vanno in accumulo su questa tipologia di titoli e ne accumulano di varie banche (Pop. Intra, Pop. Etruria Lazio, B.co Desio) e attendono con la dovuta pazienza.

 

  By: GZ on Lunedì 16 Febbraio 2004 15:31

"Piropiro" lei che è il guru delle banche popolari (per chi si collegasse solo ora ^Piro finora ha scritto soprattutto sulle popolari prendendoci quasi sempre#212.115.68.114/ForumF/SearchPostByKey.asp?method=search&author=717^ questa la segue, come le sembra ora ?

 

  By: Moderatore on Domenica 18 Maggio 2003 02:02

Stock: Banca Popolare Intra

Banca ^Popolare Intra#^, conti trimestrali nel segno del miglioramento 15/5/2003 Sono positivi i primi riscontri della Banca Popolare di Intra che giungono dopo l’assemblea dei soci. Le attuali condizioni sono tali da prevedere il conseguimento di livelli di redditività netta in linea con gli obiettivi reddituali fissati dal Piano Strategico. La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo scorso, approvata ieri dal consiglio di amministrazione, evidenzia per la Capogruppo un generale miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2002 ed una significativa inversione di tendenza rispetto all’andamento degli ultimi mesi. Tra i principali aggregati patrimoniali spiccano l’incremento degli impieghi alla clientela dell’8,5 e della raccolta diretta da clientela dell’8,7 per cento. La raccolta indiretta è ancora influenzata da difficoltà dei mercati finanziari e incertezza della situazione internazionale e i volumi sviluppati restano sui livelli della fine dell’ultimo esercizio. A livello economico, la crescita dei volumi intermediati e dello spread rispetto al 2002 ha prodotto un incremento del margine di interesse del 10,6 per cento rispetto al marzo 2002. Pure il contributo del margine da servizi è superiore rispetto all’esercizio precedente e in linea con gli obiettivi strategici. Il risultato ante imposte a fine marzo si presenta positivo per 12,2 milioni di euro (+ 1,7 per cento sul 2002) e conduce a un utile netto trimestrale di 7,2 milioni di euro. Anche i risultati consolidati di Gruppo presentano un recupero di redditività e appaiono in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico, con particolare riferimento alla Banca Popolare di Monza e Brianza e alla Intra Private Bank. A livello consolidato si evidenziano crescita degli impieghi, incremento della raccolta diretta, mantenimento della raccolta indiretta e i risultati economici riflettono sostanzialmente l’andamento della Capogruppo, con un utile netto trimestrale pari a 4,4 milioni di euro, in crescita del 35,5 per cento sul primo trimestre 2002. Intanto può già considerarsi più che positivo l’aumento di capitale in corso, presupposto essenziale per la realizzazione degli obiettivi di crescita e di sviluppo del prossimo triennio. Gli azionisti depositanti presso la rete operativa della Banca, che rappresentano circa il 65 per cento dell’azionariato, hanno già pressoché interamente sottoscritto tutte le azioni offerte in opzione. -------------------------- Zacchera teme un rastrellamento di azioni 7/3/2003 VERBANIA «Temo che qualcuno mediti di far acquisire il controllo della Banca Popolare d´Intra da qualche importante gruppo finanziario approfittando di un anno andato storto». Le preoccupazioni dell´on. Marco Zacchera seguono di poche ore la diffusione del bilancio 2002 dell´istituto di piazza Moro. Cifre poco esaltati con un utile netto che scende - rispetto al 2001 - dell´82%, mentre quello del Gruppo è sceso del 109,2%. «Ho assoluta fiducia nei vertici della nostra banca che in questi anni hanno lanciato la BpI nelle prime Popolari italiane. Il buon momento dell´istituto è confemrato dall´ottimo andamento del titolo in Borsa che nel 2002, in controtendenza, è andato al rialzo». Zacchera teme un «rastrellamento» di azioni e, visto che è azionista, preannuncia che anche nell´assemblea del 6 aprile «faremo di tutto per difendere l´indipendenza della nostra Banca che assicura molti posti di lavoro in zona ed è strumento per la crescita del territorio. Se qualcuno pensa di poter mettere le mani sulla `Intra´ troverà la nostra risposta». I rischi paventati dal deputato di An, secondo il direttore generale Giovanni Brumana, non sono però reali. «Non c´è alcun rischio attuale del genere. Va però detto che l´interesse del mondo nei nostri confronti è da sempre alto. Non sveliamo nulla di particolare. E´ chiaro che con risultati non eclatanti il rischio sale ma i fondamentali della nosta Banca sono `spaventosi´ in senso positivo. Ricominceremo presto, già quest´anno, a macinare posizioni. E´ vero, è il primo anno che non viene riconosciuto il dividendo agli azionisti ma si regala un´azione ogni dieci e il valore è tre volte tanto il dividendo». Brumana, che è pronto a lasciare la carica al suo vice Claudio Ferrari, ammette che il 2002 non è stato soltanto un anno nero. «Ci sono stati anche errori, sui titoli in particolare. Li paghiamo oggi ma risalgono a tre anni fa e allora tutto il mondo era sui titoli. Ci sono gli accantonamenti, non è escluso che potremo rifarci e ci torneranno indietro anche gli utili». E la strada delle aggregazioni è davvero obbligata? «No - risponde il direttore generale - si può restare anche da soli e in qualche caso si deve. Banche piccole come le nostre sono la benedizione del territorio, perchè curano gli interessi anche di piccoli clienti e restituiscono risorse. Non rincorriamo solo l´utile, diamo valore anche alle persone». La delusione per la gestione dell' ultimo esercizio, che ha prodotto una perdita ordinaria di 5,15 milioni, ha acceso la voglia di partecipazione tra i soci della banca popolare di intra. A dispetto degli altri anni, quando bastava il palazzetto dello sport civico, questa volta a verbania sara' allestita una tensostruttura in piazza Fratelli Bandiera. Le prenotazioni sono fioccate e molti dei 30 mila soci parteciperanno a quella che si annuncia come una delle assemblee piu' critiche nella storia della banca. L'appuntamento e' per sabato 5 aprile o, in caso di mancanza del numero legale, per domenica 6. In quella data avverra' l' avvicendamento tra Giovanni Brumana, il direttore generale uscente, e il suo successore Claudio Ferrari, attuale vicedirettore vicario. Un passaggio cui diversi soci guardano con attenzione, sperando in qualche segnale di discontinuita'.Dai pessimi risultati della rete dei promotori, ( la intra private bank ) al buco creato dai due credit derivatives colegati a Enron e Worldcom, dalla perdita di 39,2 milioni di euro sul portafoglio finanziario al peggioramento della qualita' del credito, non sono mancati certo i fattori che hanno alimentato sfiducia e nervosismo. Alcune significative defezioni degli ultimi tempi ne sono indiretta conferma: hanno scelto di andarsene il responsabile delle gestioni patrimoniali Attilio Federici, quello del private banking, Riccardo Vairetti, e alcuni nomi importanti della rete commerciale, tra cui Fabio Lerede e Giovanni Cianfora. La riduzione del patrimonio di vigilanza ha poi richiamto l' attenzione della banca d' italia. Nel corso dell' ispezione e' emersa anche l 'inadeguatezza del sistema di controlo dei rischi. I vertici della Intra hanno risposto da una parte con il miglioramento dei sistemi informativi, dall' altra con un nuovo piano strategico e una serie di iniziative volte a liberare risorse. Tra queste rientra la cartolarizzazione di mutui in bonis per un importo di 445 milioni , che e' tornata utile anche sul piano economico.La popolare di Intra ha infatti incassato plusvalenza straordinarie per 16,3 milioni, che sommate a quelle della vendita dell' immobile di via Cusani, sede della filiale milanese, hano permesso di coprire le perdite operative. Quanto ai problemi con Bnakitalia, l' aumento del capitale sociale per 125 milioni di euro ( quasi un terzo dell' odierna capitalizzazione di mercato), che sara' proposta alla prossima assemblea, mettera' a posto tutti i ratio patrimoniali. Per il momento , dunque, sembra essere accantonata l' ipotesi di un ' aggregazione, che pure in un primo momento era stata ventilata, tanto da suscitare l 'interesse di diversi gruppi ( per lo piu' banche popolari, ma non solo9. Il presidente Sandro Saini ha dunque bloccato sul nascere qualsiasi trattativa. per ora si mira al rafforzamento della banca, POI SI NEGOZIERA' L ' EVENTUALE UNIONE. In questo senso la candidatura di Brumana al cda della banca sara' presentatat come un tentativo di migliorare le competenze tecniche del consiglio, dove mancano figura con una specifica esperienza bancaria. Resta da vedere come la prenderanno i soci.Specialmente se, contestualmnete alla mancata distribuzione del dividendo, si vedranno proporre un aumento del compenso agli amministratori. L.D. ----------------------------------------------- INVESTOR RELATIONS Intervista a Luigi Avogadro, Investor Relations Manager di Banca Popolare di Intra di Investor-Relations.it , 27.11.2002 14:32 Bertacco: “Negli ultimi anni il settore bancario è stato caratterizzato da importanti operazioni societarie. Cosa ha fatto in questo periodo la Popolare di Intra? Gli investitori istituzionali e gli analisti hanno manifestato particolari ‘preferenze’ per alcune delle strategie adottate o accantonate dalla banca? Con quali motivazioni sono state spiegate le singole scelte? ” Avogadro: “ La Banca Popolare di Intra ha realizzato un significativo processo di espansione territoriale e di crescita dei volumi negli ultimi due anni e si è strutturata in Gruppo Bancario a partire dal marzo 2000, con l’acquisizione del 60% del capitale della Banca Popolare di Monza e Brianza. Le tappe dell’ampliamento della Banca e del Gruppo sono state l’apertura di 10 nuovi sportelli della Capogruppo a partire dal 2000, l’acquisto del controllo della Intraservice Spa (oggi Intra Private Bank S.p.A, dedicata all’amministrazione del risparmio tramite una rete di promotori finanziari), della Effeci Fiduciaria S.r.l. (oggi Intrafid S.r.l., società fiduciaria), della Futuro S.p.A. (società operante nel campo del crediti al consumo), della Monza e Brianza Leasing S.p.A. (società che opera nel settore della locazione di beni strumentali) e della Banca Popolare di Sesto Sesto San Giovanni (acquistata nel 2002 ed in attesa di autorizzazione all’inserimento nel Gruppo). Lo sforzo organizzativo sopportato per l’ampliamento della Rete territoriale e la messa a regime del Gruppo bancario ha comportato rilevanti interventi sia a livello organizzativo che informatico allo scopo di conseguire adeguate sinergie, garantire la necessaria uniformità gestionale ed evitare duplicazioni operative. In tale periodo la Banca, pur in presenza di un andamento del mercato particolarmente negativo, ha portato avanti la propria strategia di sviluppo ottenendo il favore sia degli investitori che degli analisti. La quotazione del titolo BPI infatti è rimasta sostanzialmente stabile nel corso degli ultimi due anni e mezzo, passando dai 13,02 euro del marzo 2000 ai 12,9 euro della chiusura del giovedì 17.10.2002; nello stesso periodo il Mibtel (grafico - notizie) si è dimezzato, passando da 34.500 a 17.100 punti e il Mib bancario ha perso quasi il 46%. L’unico momento di difficoltà si è registrato nell’ottobre 2001, allorché la Banca aveva in programma di lanciare un importante aumento di capitale già deliberato dall’assemblea Straordinaria dei Soci del giugno 2001 ma, a causa delle negativo andamento dei mercati derivante dagli attentati dell’11 settembre, si è potuto dare esecuzione solo all’emissione obbligazionaria convertibile, rinunciando all’emissione azionaria” Bertacco: “La situazione semestrale al 30 giugno 2002 del gruppo della Banca popolare di Intra presenta un risultato netto negativo, dovuto a perdite straordinarie legate ad attività in derivati, mentre i dati relativi all’attività caratteristica sono risultati piuttosto positivi. Come è stata presentata e spiegata tale situazione agli analisti e agli investitori? Quali sono state le loro reazioni? Avogadro: Le perdite su titoli registrate dal Gruppo al 30.6.2002 rientrano nelle componenti ordinarie del reddito, essendo ormai in atto un processo di ricomposizione della redditività dall’attività caratteristica ai ricavi da servizi. La natura straordinaria delle perdite deriva dalle eccezionalità delle condizioni dei mercati finanziari nell’ultimo anno, in cui si è registrato un ribasso significativo delle quotazioni che ha fatto seguito ai ribassi già consistenti dei due anni precedenti e agli imprevedibili default di alcune primarie corporate americane. Le difficoltà incontrate dalla nostra Banca peraltro sono comuni all’intero Sistema. La Banca ha comunicato prontamente al mercato la perdita registrata sui derivati, con un Comunicato Stampa diffuso il 29 giugno in cui veniva descritta la situazione che sarebbe poi emersa nei dettagli in sede di Semestrale In tale contesto va comunque sottolineato che la perdita registrata è stata già parzialmente assorbita dalla redditività caratteristica sviluppata nel semestre (chiusosi con una perdita consolidata di Euro 8,9 milioni) e che il buon andamento dei “fondamentali” garantirà una effettiva ripresa dei margini reddituali netti nei prossimi mesi. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha recentemente approvato le prime linee guida del Piano Strategico di Gruppo 2003-2005, che verrà sviluppato e presentato al mercato all’inizio del 2003. Entro fine anno inoltre verrà effettuata una operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis, sia residenziali che alle imprese, che consentirà di “liberare” patrimonio di Vigilanza e di incrementare ulteriormente la redditività” Bertacco: “La presenza nello Star rende più facili i rapporti con gli investitori? In che modo cercate di incrementare l’interesse degli operatori sul titolo della vostra società?” Avogadro “ La presenza sul comparto STAR rende sicuramente più immediato il rapporto con gli investitori, relazione che noi cerchiamo di rafforzare innanzi tutto mantenendo un comportamento operativo consono alle caratteristiche del settore. La banca si è altresì organizzata in modo da diffondere sempre più tempestivamente i dati agli investitori. Il principio di trasparenza è da sempre l’obiettivo all’interno dell’istituto e questo sarà la linea guida che caratterizzerà gli incontri futuri con la comunità finanziaria. Un costante rapporto con gli investitori è il target operativo prossimo venturo.” Bertacco: “Quali strumenti (conference call, web streaming, incontri di gruppo, incontri one to one, ecc.) reputa più efficaci per gestire le relazioni con la business community? Quanta importanza può avere internet nelle investor relations?” Avogadro “La banca è particolarmente attenta agli sviluppi della tecnologia nel campo della comunicazione. Ha un sito internet particolarmente curato con una sessione dedicata alle Investor Relations in cui vengono diffuse tutte le comunicazioni “sensibili” del Gruppo ad uso della Business Comunity e degli Azionisti; all’interno della Banca è stato creato un Ufficio Canali Innovativi che ha tra gli altri compiti quello di elaborare i contenuti da immettere nel sito stesso. La Banca ha altresì in programma entro breve un road show di presentazione della citata operazione di cartolarizzazione in collaborazione con l’arranger Credit Suisse First Boston.