Seat Pagine Gialle

 

  By: PIROPIRO on Venerdì 08 Agosto 2003 18:47

Dopo due mesi i fatti ci stanno dando ampiamente ragione e ora si può tranquillamente affermare che Tronchetti Provera ha quasi regalato le Pagine Gialle alla Bc Partner. Stranamente i giornali il giorno successivo alla vendita parlavano in modo trionfale della vendita, ora non sanno più cosa scrivere. Se mi lasciate fare una battuta, Tronchetti Provera passa troppo tempo con il Presidente dell'Inter Moratti......

 

  By: Moderatore on Domenica 15 Giugno 2003 02:49

--------------------------------------------------------------------------------------- Seat Pagine Gialle svenduta Sono pochi 5,65 miliardi di Gloria Valdonio - 14-06-2003 finanza e mercati Seat si mantiene al di sopra del prezzo offerto dal consorzio Silver. Su Telecom Italia Media pesano gli arbitrati Cecchi Gori e De Agostini Nell’asta lampo per gli elenchi telefonici, il Consorzio Silver, composto da quattro fondi di private equity (BC Partners, CVC Capital Partners, Investitori associati e Permira con pari responsabilità di gestione), ha sbaragliato la concorrenza con la migliore offerta dando così vita alla Nuova Seat, cioè le directory con relativa distribuzione, assistenza e business information. Il prezzo concordato è stato pari a 0,598 euro per azione, tenuto conto di una valutazione complessiva del capitale economico (enterprise value) della Nuova Seat di 5,65 miliardi di euro. A Telecom Italia, che ha incassato 3,03 miliardi per il 61% della società, resteranno tutti gli altri asset di Seat, che sarà ribattezzata Telecom Italia Media, rappresentati in definitiva dai portali Tin.it e Virgilio, dai canali televisivi La 7e e Mtv e dalla Buffetti. Entro agosto, ma le date sono molto approssimative, dovrà essere lanciata dal consorzio Silver l’Opa obbligatoria sulla quota residuale del capitale ordinario della Nuova Seat (sempre a 0,598 euro per azione), non prima ovviamente di avere provveduto alla scissione dell’attuale società e alla quotazione della Nuova Seat e di Telecom Italia Media. Tenuto conto del debito stimato della Nuova Seat, pari a 708 milioni di euro circa, l’operazione consentirà a Telecom Italia di ridurre l’indebitamento netto consolidato di 3,74 miliardi di euro, perfettamente in linea con gli obiettivi che si era dato Marco Tronchetti Provera. IL PICCOLO AZIONISTA SEAT. Tutto bene, quindi, per Telecom Italia che è riuscita a rilasciare un asset che le ha permesso di ridurre il suo indebitamento. Ma per i piccoli azionisti Seat quali sono vantaggi? Non mancano le perplessità fra gli analisti: Morgan Stanley in un report di giovedì 12 giugno consiglia di sottopesare il titolo. E anche il mercato, che ha scommesso su una modesta adesione all’Opa, non ha certo salutato con entusiasmo l’operazione: il titolo Seat mercoledì 11, cioè a ridosso della vendita, ha ceduto l’1,47% fermandosi però a 0,6 euro, significativamente al di sopra quindi del prezzo (0,598 euro) fissato per l’Opa. Non piace agli analisti innanzitutto la valutazione della Nuova Seat. «Il prezzo pattuito per le Pagine gialle non è corretto, perché ai 5,65 miliardi di euro andrebbero sottratti 708 milioni di debito - spiega Alessandro Baj Badino, analista di Deutsche Bank - L’azione delle directory, quindi, dovrebbe essere valutata 43 centesimi e non i 59 dell’Opa. Inoltre, la vendita degli elenchi in questo momento ha danneggiato un business che stava producendo proprio ora le famose sinergie sbandierate ai tempi di Lorenzo Peliccioli». In definitiva, per l’azionista di minoranza non sembra un grande affare. TELECOM ITALIA MEDIA. Una volta fatto lo spin-off e dopo la quotazione delle due società, l’azionista Seat otterrà 29 azioni della Nuova Seat e 11 azioni Telecom Italia Media ogni 40 azioni della vecchia Seat. Ma cosa entrerà esattamente nel portafoglio del piccolo azionista? Anche su questo "concambio" c’è qualche malumore. «Il valore implicito di Telecom Italia Media è di 1,7 miliardi di euro - spiega un analista che chiede l’anonimato - che personalmente ritengo eccessivo». Nella nuova società media peserebbero infatti come macigni due arbitrati. Il primo con Vittorio Cecchi Gori per la cessione de La 7 (la sentenza è attesa entro la fine di giugno). Il secondo si riferisce a una vicenda più complessa, la cui conclusione è attesa solo per novembre, e che vede Seat contro la De Agostini per la valutazione fatta ai tempi ruggenti della new economy su Matrix. Il gruppo di Novara possedeva infatti il 40% di Webfin, che a sua volta possedeva il 66% di Matrix, società che tuttora possiede Virgilio. La De Agostini aveva un’opzione per vendere a Seat per 700 milioni di euro entro lo scorso aprile il 40% di Webfin, ma Seat alla scadenza ha chiesto al gruppo guidato da Mario Drago di non pagare il prezzo pattuito invocando le nuove condizioni di mercato. «Telecom Italia Media ha un valore implicito di 1,7 miliardi di euro. Ma riteniamo più corretta una valutazione di 700-800 milioni di euro - incalza Baj Badino - Senza considerare tutto il peso di questi arbitrati dall’esito quanto mai incerto». Se il piccolo azionista non ride, il consorzio Silver ritiene invece che le Pagine Gialle rappresentino una delle migliori aziende al mondo del settore e che esistano significative opportunità di creazione di valore nei prossimi anni. Secondo il consorzio, infatti, «oltre al continuo miglioramento degli elenchi su carta Pagine Gialle e Pagine Bianche, il settore directory dispone infatti di opportunità in grande sviluppo come le Pagine Gialle Online e Pronto Pagine Gialle. Queste innovazioni completano e migliorano la qualità del servizio offerto a consumatori e inserzionisti attraverso la capillare e dinamica attività degli oltre 2mila agenti di vendita

SEAT e matura - polipolio  

  By: polipolio on Giovedì 12 Giugno 2003 02:45

Mah, BCP, CVC, Permira etc che hanno vinto non sono dei pistola, ma nemmeno Carlyle, che ha fatto un'analoga operazione in USA, ma nemmeno KKR che avva con sè Pellicioli ex AD, ma nemmeno Apax, che posside le pagine gialle inglesi... Nonostante le "stime di mercato" è probabile che i perdenti, ma molto competenti, avessero offerto molto meno (sennò non chiudevano in 12 ore) intorno ai 5, debito incluso, e doveva essere già abbastanza ben pagata... Ora ci sarà l'OPA, post scissione, al prezzo equivalente del closing. Ovvio che debba andare deserta, quindi la quotazione dovrà essere, fino all'OPA, un 5% (forse max un 10%) più del closing. Qualcuno è in grado di fare i conti per bene, magari basandosi sull'articolo di B&F postato da GZ qua sotto? Grazie Intanto provo io a spanne: 4.9M/11.5 mio azioni fa circa 4.4 ad azione + un altro miliardo di telemedia ecco che aggiungiamo un eurino e siamo a 5.4. +10% per non sottoscrivere ecco che fa 5.9. Oggi ha chiuso a 6.1. Domani vendo...

 

  By: GZ on Mercoledì 11 Giugno 2003 19:43

mah... ci sono voci e aspettative da due mesi su questa vicenda ^Seat#^, ma intanto il resto del mercato bene o male si muove e qui su seat, a meno di un colpo di scena finale, si finisce per fare meno dell'indice. le risparmio forse sono la cosa interessante, ma occorre troppo tempo per analizzare un intrico del genere

 

  By: PIROPIRO on Mercoledì 11 Giugno 2003 18:08

Il prezzo pagato da BC PARTNERS (4,9 miliardi + 0,7 di debito) si colloca nella parte più bassa delle stime di mercato. Ciononostante il titolo Seat ha reagito bene, mantenendosi sopra quota 0,60, quando poteva precipitare tranquillamente a quota 0,54/0,55. Se calcoliamo il prezzo d'Opa come corretto, la valorizzazione di Telecom Italia Media sarebbe pari a circa 2 miliardi di euro, assolutamente improponibile. Credo quindi che gli acquisti siano di mani vicine ai fondi vincitori dell'asta, che puntino ad incrementare sul mercato la loro quota, consapevoli che l'Opa andrà deserta. Non ho ancora compreso il futuro della Pagine Gialle risparmio, soprattutto se saranno oggetto all'Opa al medesimo prezzo (0,598) delle ordinarie.

Seat Pagine Gialle a 0,72/0,80 - PIROPIRO  

  By: PIROPIRO on Venerdì 06 Giugno 2003 11:25

Il titolo Seat al prezzo di 0,61/0,62 è a mio avviso, una interessante opportunità, che pochi stanno sfruttando, in quanto il titolo in questione è uno dei titoli meno apprezzati di tutto il listino e letteralmente 'sputtanato' (lasciatemi passare questo termine) da 3 anni di ribassi. Con la scissione fra Telecom Italia Media (con TinIt, Buffetti, la Sette e liquidità) e le Pagine Gialle a mio avviso si creerà valore. Il prezzo d'acquisto delle Pagine gialle che verrà annunciato la prossima settimana, è la base di ripartenza e non quella di arrivo per questo titolo. I fondi di venture capital che sono in lizza per acquistare le Pagine Gialle, lo fanno per trarre nel giro di 2-3 anni un profitto dalla successiva rivendita. Qualcuno mi darà del matto, ma sinceramente non mi meraviglierei di vedere a fine anno il titolo (somma fra Telecom Italia Media e Pagine Gialle) a 0,72/0,80 con possibilità rivalutative decisamente interessanti. Il downside invece sembra molto limitato e c'è inoltre la copertura dell'Opa che farà il vincitore dell'asta sulle Pagine Gialle, anche se credo che questa Offerta Pubblica raccoglierà ben poche adesioni. Ultima considerazione su Seat Pg RISPARMIO che nella scissione non è stata agevolata (io ipotizzavo una conversione obbligatoria in ordinarie), ma potrebbe essere favorita nell'Opa sulle Pagine Gialle, con un'offerta pari a quella delle ordinarie.

 

  By: GZ on Domenica 01 Giugno 2003 15:52

------- ad: www.borsaefinanza.it -------------------- La gara per le directory dovrebbe essere perfezionata a breve e comunque non oltre la metà di giugno. Secondo fonti bene informate, Telecom Italia avrebbe già ricevuto offerte per circa 6 miliardi (compreso il debito di 717 milioni) e quindi l’esito finale della gara dovrebbe essere superiore. I ntanto Telecom ha esercitato l'opzione call con Jp Morgan Chase per riacquistare il 6,79% della società guidata da Paolo Dal Pino in mano alla banca americana e salire così al 63% del capitale. La cordata che riuscirà ad aggiudicarsi le Pagine Gialle lancerà poi un'Opa sul flottante allo stesso prezzo pagato a Telecom Italia (e perciò comprensivo del premio di maggioranza). Dato l'attuale numero di azioni Seat in circolazione (11,37 miliardi in tutto), un valore di 6 miliardi dovrebbe corrispondere a 0,48 euro per azione. Non bisogna inoltre dimenticare che dopo la pulizia del bilancio 2002 operata da Marco Tronchetti Provera, la partecipazione in Seat è iscritta nei libri di Telecom a un valore di 0,68 euro per azione e quindi il gruppo conta di creare valore per riportare il titolo Seat su questi livelli. La quotazione delle nuove Pagine Gialle sarà però superiore a 0,48 euro, in quanto prima della vendita Seat procederà alla scissione delle due attività. Entro luglio, infatti, i due titoli verranno quotati separatamente: a ogni azionista verranno offerte 29 azioni delle Pagine Gialle e 11 azioni di Telemedia ogni 40 Seat possedute. A questo punto, la valutazione di 6 miliardi di euro andrebbe suddivisa per 8,24 miliardi di azioni, per cui il valore del titolo Pagine Gialle e dell’Opa successiva dovrebbe essere di circa 0,65 euro. Tuttavia, secondo gli analisti l’Opa dovrebbe andare deserta, in quanto l’effetto leva che il vincitore dell’asta attiverà per pagare Pagine Gialle, contribuirà ad aumentare il valore del titolo ben al di sopra del valore dell’offerta. Va detto che Seat dovrebbe chiudere il 2003 con un mol di circa 650 milioni e un free cash flow di 250 milioni e pertanto potrebbe permettersi anche 2 miliardi di indebitamento (contro gli attuali 717). Già nel 1997, ovvero quando le Pagine Gialle vennero ceduto a Huit (De Agostini, Intesa, Investitori Associati e Telecom Italia) il leverage contribuì a creare valore per la società. Dunque, con un giusto leverage le azioni delle nuove Pagine Gialle potrebbero arrivare a valere molto più degli 0,65 euro citati (ovvero 6 miliardi compreso il debito) e la cordata che si aggiudicherà le directories avrà tutto l’interesse a mantenere il titolo quotato. Una volta stabilito qual è il valore delle Pagine Gialle, resta da calcolare quale sarà il valore di Telecom Italia Media, la divisione che raggruppa le attività Internet di Tin.It e Virgilio, La7 e Buffetti. Secondo le indicazioni del management, il gruppo dovrebbe chiudere in nero già nel 2003. E secondo le stime degli analisti, Telemedia avrà una capitalizzazione di circa 800 milioni (di cui 100 cash) e un capitale sociale composto da 3,11 miliardi di titoli, per cui il valore teorico di ogni azione non dovrebbe essere lontano da 0,25 euro. La società ha inoltre intrapreso i primi colloqui con e.Biscom per rilevare la quota dell'agenzia Ap-e.Biscom, joint venture tra il gruppo di Silvio Scaglia e Associated Press. L'acquisto dell'agenzia, comporterebbe un esborso abbastanza ridotto (non oltre 10 milioni) e andrebbe a completare con Internet e la tv, la gamma dei servizi offerti dalla società. LA CAUSA DE AGOSTINI. Tuttavia, sul gruppo dei contenuti grava una forte incognita, ovvero i 730 milioni della causa contro De Agostini.Ma la società guidato da Dal Pino avrebbe già un asso nella manica anche per risolvere questa questione. Il risultato del lodo arbitrale dovrebbe essere annunciato il prossimo 4 novembre, ma prima di allora le parti potrebbero anche trovare un accordo. Ora che Marco Drago (presidente della DE Agostini) e Tronchetti Provera siederanno accanto nel nuovo patto di sindacato di Capitalia, esistono infatti buone possibilità che i due manager trovino un accordo. E in questo Buffetti potrebbe avere un ruolo chiave: non solo l’asset non è strategico per Telemedia, ma potrebbe anche essere molto interessante per il gruppo piemontese. La catena dei 1.200 punti vendita di prodotti per l’ufficio è infatti un’ttività complementare a quella tradizionale di De Agostini. Oltre a promozionare le varie edizioni della casa editrice, i negozi Buffetti e la clientela di piccole e medie aziende del gruppo potrebbero infatti rivelarsi un interessante canale distributivo sia per Lottomatica che per Toro. Già oggi i negozi Buffetti vengono utilizzati per la vendita di prodotti finanziari e altre tipologie di articoli tra cui le schede prepagate di Tim. Secondo alcuni analisti, la divisione guidata da Ernesto Mauri ha un valore che oscilla tra i 150 e i 200 milioni. SCOMMESSA SU TELEGATE. Infine, il nuovo compratore delle directory potrebbe essere costretto a lanciare un’Opa sulla controllata tedesca Telegate. Seat ha già chiesto alla Bafin (la Consob di Francoforte) un’apposita esenzione al riguardo, ma stando alle ultime quotazione del titolo e ai forti volumi scambiati, gli investitori sembrano credere che invece l’esenzione non ci sarà. Il valore di Telegate è infatti passato da 3,10 euro precedenti all’annuncio dello spin off, agli attuali 3,80 euro (+22,5%).

Seat - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 09 Aprile 2003 14:56

--- 8 april ---- Seat PG (I.SPG) +3.7% at EUR0.59 as daily Milano Finanza reported that the price Telecom Italia is asking for its directories might be as high as EUR6 billion. "Buyers want to spend EUR4.5B, TI asks for EUR6B, sale price probably in the middle," trader says. An industry source says price could be "in the range of EUR5.3 billion and EUR5.4 billion." Seat PG declined to comment.

 

  By: Moderatore on Martedì 08 Aprile 2003 11:59

Stock: SEAT

-------Commenti ed Analisi Recenti su SEAT PAGINE GIALLE-------------- Yell e' interessata alle Pagine Gialle (07/04/2003 8.13.24) Yell Group, compagnia britannica che edita le celebri "Yellow Pages" ha dichiarato di essere interessata agli elenchi telefonici italiani. "Se sarà lanciata una gara Yell farà una offerta", hanno fatto sapere i vertici della società britannica. Secondo indiscrezioni Yell starebbe valutando una offerta pari a 4,7 miliardi di dollari. ----By Christopher Emsden and Brian Lagrotteria Dow Jones Newswires--- Italian media group Seat Pagine Gialle SpA (I.SPG) said Tuesday night that its board had approved a plan to divide into two businesses, splitting its lucrative telephone directories business away from its nascent Internet and television activities. The directories unit will be named Seat Pagine Gialle and will consist of units that had consolidated revenues of EUR1.45 billion last year and net debt of EUR717 million, the company said, adding that it will be "one of the main pure publishers" in Europe's directories sector. The remaining Internet-and-television company, along with an office-supply division, will be renamed Telecom Italia Media Spa, and will comprise units that had EUR577 million in revenue last year and has a cash position of EUR37 million, the company added. Seat's directories business generated 71% of 2002 sales and is the company's main profit driver. The Internet business accounted for 7% of sales, television for 4.4% and the Buffetti line of office supplies and service about 14% in 2002. Seat Pagine Gialle has a current market capitalization of around EUR6.4 billion and is currently 56%-owned by Telecom Italia SpA (TI), Italy's former telephone monopoly. If the split is approved, Seat Pagine Gialle's shareholders will receive 11 shares in Telecom Italia Media and 29 shares in the new Seat Pagine Gialle for every 40 shares in the current company they now hold. Seat Pagine Gialle fell EUR0.04 or 6.1% to EUR0.55 in a rising market in Milan on Tuesday. Its shares were suspended in the after-hours session pending the statement. -------------da Breakingviws, 2 aprile 2003 -------------------------- Four bidding groups comprised of 13 private equity firms have emerged in the auction for Telecom Italia’s yellow-pages business, according to people involved in the transaction. The Carlyle Group, Providence Equity Partners, TH Lee and Mediobanca are working together on one bid. Kohlberg Kravis Roberts is teaming up with Texas Pacific Group and Blackstone Group. Apax Partners and Hicks Muse, which together own the Anglo-American Yell directories business, are also considered a bid, though they would be forced to sell Seat’s UK directories arm. Finally, BC Partners, which participated in the original buyout of Seat that brought the company public, is working alongside Permira, CVC Capital and Investitori Associati. Citigroup and Lazard are advising Telecom on the sale. Seat spinning off directories: Marco Tronchetti Provera, Telecom Italia's boss, will get his money. He wants E4.5bn from selling assets, the largest of which will be the yellow pages businesses of Italy's former telecoms monopoly. But shareholders of Seat Pagine Gialle, the Internet conglomerate that actually controls the directories, may be in for a rough ride. Seat is 56% owned by Telecom. Its fully diluted equity is worth E6.7bn and it has E680m of debt, according to Dresdner, giving a E7.4bn enterprise value to the group. Because Telecom needs the cash from the sale directly, it is spinning off the directories directly to shareholders. Four bidding groups have expressed interest in buying them. How much will the directories sell for? Private equity firms have gobbled up yellow pages across the globe, setting precedents for acquisition prices. Two listed European directories firms also provide indicative market values. On this basis, Seat directories may sell for about 9 times estimated 2003 ebitda of about E620m. That is roughly E5.6bn and suggests a 15% premium to Spain's TPI and Sweden's Eniro, the listed groups. It is also bang in line with the prices paid by LBO funds for directories sold by Qwest, Sprint, Bell Canada and KPN. Telecom's take, therefore, would be about E3.1bn, leaving it with E1.4bn to drum up from other asset sales. Of course, the fierce competition - 13 firms make up the four consortia - could allow for a higher price. But not much higher, given their expected returns. Seat's earnings are not expected to grow rapidly. And market valuations can't be counted on rising. The investment case is, therefore, predicated on using Seat's cash flow to pay down debt, allowing the investor to pocket something roughly equivalent to the amount it pays off before an exit. To maximize returns, buyers will naturally pile on lots of leverage. So what does this all mean for Seat shareholders? A directories sale along these lines would leave the rest of Seat, which includes a television station, retail outlets and an Internet access business - worth nearly E1.8bn, or a whopping 45 times ebitda. Seat's market price suggests something has to give. It won't be the LBO funds - it will be the stock price. ---------------------------------------------------------------------- The split of Seat PG (I.SPG) into 2 entities could destroy value, says Lehman Brothers. Says media part - TI Media - will "struggle as a standalone entity," valuation will "fall sharply." And planned spinoff, sale of directories part - New SPG - may come cheap. "Telecom Italia (TI) as a committed seller in disappointing markets might be forced to accept a price below market value to find a bidder." Keeps at underweight, EUR0.56 target. Stock +2.1% to EUR0.57. ----------------------------------------------------------------------