Sell in May

Il significato dell'Iraq - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Maggio 2003 16:57

Se guardate il grafico qui sotto vedete che il classico rimbalzo stagionale di Ottobre-Maggio delle borse quest'anno è stato interrotto in gennaio dall'avvicinarsi del conflitto in Iraq e ha ripreso subito dopo. Ho scritto un centinaio di commenti su questa guerra in parte per interesse, visto che il calcio e il grande fratello non mi ispirano e in parte perchè, come accadde nel 1991 con la guerra in kuwait, pensavo che fosse un occasione di acquisto. E finora lo è stata. Riguardo al significato dei questi eventi, il Rovesciamento del Regime di Saddam Hussein era l'obiettivo degli alleati. Che venisse ottenuto tramite una guerra tradizionale di mesi, delle operazioni militari molto limitate, un complotto, una trattiva sottobanca con generali irakeni importa fino a un certo punto. Questo obiettivo è stato raggiunto dopo circa 8-10 mesi di manovre diplomatiche all'ONU e altrove e 3 settimane di combattimenti. Al posto di Saddam a bagdad comanda ora Jay Garner, un generale americano. In Iraq, uno dei paesi più importanti del medio oriente, ora c'è un governo alleato del tipo di quello che c'era in giappone o germania nel 1945. E nel Medio Oriente non c'è stata l'"esplosione", l'"instabilità" e il "caos" che predicevano i media. Che questo sia una pagliacciata come ritengono i gentili partecipanti al forum che si esprimono finora oppure, come scriveva ad esempio ieri Emma Bonino, l'equivalente medio-orientale della caduta del Muro di Berlino è una questione interessante e su cui non potrà mancare un opinione del sottoscritto, magari nel weekend con più calma. Dal punto di vista del mercato (purtroppo bisogna cercare anche la pagnotta) il conflitto in iraq era (anche) un occasione per guadagnare qualche soldo al rialzo, in particolare sui titoli americani. Ma anche quelli tedeschi ad esempio che un 34% di rimbalzo dal minimo di marzo in media lo hanno fatto. Se il rovesciamento di Saddam è un evento poco importante o addirittura una pagliacciata allora il TREND PRECEDENTE ALLA GUERRA, una volta passato l'effetto momentaneo riprenderà. E le borse scenderanno (a parità di altri fattori). Se invece si trattasse di un evento storico, che ha cambiato e cambierà molte cose nel mondo sia a livello politico-economico che psicologico, può contribuire a un rimbalzo fino a luglio (a parità di altri fattori).

 

  By: GZ on Venerdì 02 Maggio 2003 16:56

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 02 Maggio 2003 15:16

Zibordi, la prego, le dò atto di essere stato abbastanza cinico da capire che quella pagliacciata chiamata "guerra" avrebbe indotto gli assai cinici speculatori di oltreoceano a tirare su la spikes dei "rambos". Per il resto si faccia suggerire qualcosa anche da chi di cose militari sa abbastanza per avere avuto tra i suoi diretti ascendenti colonnelli, generali di divisione, e appartenenti a servizi segreti dell'esercito. La guerra che lei crede di aver visto è stata una messa in scena come Levinson aveva già raccontato in quel meraviglioso film che qui da noi è stato replicato con il (terribile!) titolo di "sesso e potere". Nella sostanza si è trattato di un prodigio di parabellum mediatico, nel quale l'offeso - l'Iraq come nazione - non ha proceduto ad una minima tutela della sua sovranità: non un caccia si è levato in volo per contrastare i bombardieri; non un combattimento tra truppe è stato realizzato; mentre ancora attendiamo con trepidazione di sapere che fine hanno fatto i centomila (?) militari iracheni via via fatti prigionieri (tutti a Guantalamo con la nave scuola?). La cosiddetta "presa" di Baghdad è stata inoltre quanto di più comico sia mai stato dato di vedere, in relazione all'importanza che in TV è stata attribuito all'evento: come d'incanto le formidabili guarnigioni di Saddam si sono dissolte - eppure la capitale era circondata - e così gli stessi personaggi del regime, che si suppone siano fuggiti da una città senza vie d'uscite camuffati da marines, senza neppure bisogno di barbe e baffi finti. Con la conseguenza di poterli vede consegnarsi ad uno ad uno in diretta TV (o quasi) ad intervalli regolari, diciamo ad ogni -1% di Dow Jones, in modo da rivitalizzare Wall Street che (presumo) smetterà da ora in poi di guardare l'ISM per dedicarsi solo alle previsioni e strategie di politica estera. Postilla: pazienza se Bush ha deciso di fare a meno delle regole di diritto internazionale (quella di "dichiarare" formalmente guerra, per esempio); ma che sia in suo potere addirittura stabilire quando "finisce" una guerra è il massimo delle risate. Se, per avventura, dovessimo considerare finita ieri la guerra dovremmo verificare che cosa sia in questo momento l'Iraq: un protettorato? Uno stato indipendente senza governo? Una colonia? La 51a stella della bandiera americana? Si attendono commenti in argomento (la questione non è di poco conto, anche in relazione a cosucce come l'adempimento di eventuali debiti con altri Stati, eccetera...): unica certezza, il fatto che ieri il Dow proprio non poteva saperne di scendere mentre il Sig. Bush proclamava "vittoria!", alla faccia di quei menagrami, disfattisti e probabilmente comunisti del NAPM di Chicago... Saluti. Luke

 

  By: rael on Venerdì 02 Maggio 2003 14:22

Nelle guerre ci sono normalmente dai 2 player in su. Qui non mi pare di contarne più di uno. Dai non mi prenda per cinico Zibordi. Porcamiseria, certo che le eccezioni valgono solo per i mercati al rialzo per lei eh? Mannaggia...! ;)

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Maggio 2003 14:11

il fatto è che guerra o non guerra, le statistiche NON sono state alterate compra inizio ottobre vendi inizio maggio (avrebbe funzionato, o al limite in un periodo terribile saresti alla pari) ora la statistica dice vendi maggio compra inizio ottobre le statistiche si sono dimostrate VALIDE proprio laddove gli eventi sono parsi eccezionali

 

  By: GZ on Venerdì 02 Maggio 2003 14:10

Solo le guerre che fanno un milione di morti sono serie ? Quelle che costano meno vittime degli incidenti stradali degli ultimi 12 mesi non sono serie ?

 

  By: rael on Venerdì 02 Maggio 2003 14:08

C'è stata una guerra importante quest'anno? Ma dite quella roba che hanno fatto in Iraq? Beh dai, devo dar conto a Luigi che da subito ha detto che era una pagliacciata infame. In sostanza erano andati per le WMD e non ne hanno (ancora) trovate. Erano andati per prendere Saddam e non sono riusciti nemmeno a prendere uno dei 100 sosia! Che poi abbiano liberato un popolo non mi può fare + felice. Ma chiamarla guerra mi sembra esagerato.

 

  By: GZ on Venerdì 02 Maggio 2003 13:44

Le statistiche vengono alterate da eventi speciali Di guerre importanti ce ne sono state una negli anni '60 (vietnam), una nel 1991 e una nel 2003

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Maggio 2003 13:01

Stock: Dollaro

Ancora una volta chi avesse comprato inizio ottobre, ad oggi avrebbe sostanzialmente salvato le penne ... ancora una volta ricordarsi di vendere a maggio... (capisco che manca la mia affermazione di qualsiasi argomentazione più strutturata, ma credo basti rammentare la scadenza di fine mese con l'Unico, per ricordare come i mesi da maggio a ottobre sono di drenaggio di liquidità, e quindi infausti per le borse in genere)