Telecom ENEL

 

  By: Fortunato on Domenica 29 Aprile 2007 18:30

Egr. Gianlini non dimentichi Telecinqo (Berlusconi) ed Endemoil (Telefonica). Ora Norton stiamo parlando di business non più di politica. Berlusconi lo sa molto bene come imprenditore, gli altri continuano a ragionare in termini politici. Come ci insegni i due settori si incontrano soloqualche volta. Questa potrebbe essere una di quelle volte. Non a caso oggi è uscita un'intervista di Fini su Repubblica. Molto interessante. Fortunato

 

  By: Moderator on Domenica 29 Aprile 2007 16:46

per ora il comitato d'affari che già operava ai tempi Sme , Prodi-DeBenedetti-sinistra , dopo aver eliminato i socialisti ed essere stato inceppato da Berlusconi anche politicamente per svariati anni, si è riunificato nel nuovo partito Democratico . Ha eliminato le frange un pò incontrollabili come i comunisti puri e i Dipietrini , si è rinforzato come struttura finanziaria , con le banche Prodiane , e depoliticizzati come non mai, marciano compatti su reti , banche , assicurazioni , appalti di regioni , province e comuni , cooperative ,municipalizzate, ora anche la Tv la7, giornali , programmi giornalistici tv. Erano loro vent'anni fa , sono gli stessi personaggi oggi

 

  By: gastone on Domenica 29 Aprile 2007 16:22

ho sempre detto che d'alema ha la tessera di forza italia e molto presto saranno un unico partito ds+forza italia=55% grande maggioranza ciao

 

  By: gianlini on Domenica 29 Aprile 2007 16:21

ma quando gli spagnoli sono italiani?

 

  By: Fortunato on Domenica 29 Aprile 2007 13:52

E' così Norton; ora sono curioso di conoscere i vari soci italiani che entreranno nel capitale Telecom, come sono curioso di conoscere se il Gruppo Fininvest con quale società andrà a partecipare eventualmente la Telecom e in che percentuale per stabilire se sarà un investimento finanziario o industriale. Penso che in nome della italianità questo governo stia consegnando in toto la Telecom a Berlusconi e Telefonica. E i prossimi mesi ci faranno comprendere il tutto, anche i possibili sviluppi in seno alla politica italiana. Fortunato

 

  By: polipolio on Domenica 29 Aprile 2007 11:33

Eh Norton, La legge è uguale per tutti, ma per gli amici si interpreta...

 

  By: Moderator on Domenica 29 Aprile 2007 11:03

Ero rimasto ai titoloni che era scandaloso il fatto che Tronchetti controllasse tramite Olimpia e scatole cinesi la Telecom . Ma adesso che Olimpia se la spartiscono in 3/4 , con ingresso di soci finanziari più che industriali , la cosa non è più scandalosa e deprecabile? Cioè , come funziona sta cosa che un giorno è riprovevole e il giorno dopo no?

 

  By: gianlini on Mercoledì 18 Aprile 2007 10:57

non è l'acquisto in sè, quanto l'emergere palese del fatto che la politica è in questo paese mero e stantio teatrino, in cui si gioca a fare gli avversari, ma solo perchè altrimenti il pubblico si stanca e ti caccia dal ring

 

  By: andreax66 on Mercoledì 18 Aprile 2007 10:57

Ah...dimenticavo....premesso che non stiamo parlando di santi, se l'alternativa deve essere gente come DeBenedetti...Cavaliere tutta la vita!

 

  By: andreax66 on Mercoledì 18 Aprile 2007 10:51

Caro Gianlini, se da un lato capisco la tua indignazione per un eventuale acquisto del Cavaliere, prova però a restare sul "realtà" della situazione. Per capirsi meglio, quando il Dott. Bertinotti dichiara ..."ma possibile che in Italia si parli di un solo imprenditore!", gli andrebbe ricordato che di imprenditori, è vero, ce ne sono tanti, ma con il cash in mano (non con i debiti) da poter solo pensare di entrare in Telecom, non mi sembra che siano cosi tanti. O sbaglio! Che si diano una mossa. O nella Telecom deciderà il mercato oppure, se la vogliono mantenerla italiana, bisogna che trovino chi i soldi ce li ha...e soprattutto lascino almeno questa volta che le banche facciano il loro mestiere che non mi sembra debba essere per forza quello si acquisire aziende cotte.

 

  By: gianlini on Mercoledì 18 Aprile 2007 10:41

se poi l'amico D'Alema dovesse farla comprare (in cordata con altri) da Berlusconi (pessima idea farsi riprendere mano nella mano con 2-3 giovani donzelle imho) io spero che gli italiani scendano veramente, a destra e a sinistra, in piazza e facciano la rivoluzione

 

  By: GZ on Mercoledì 18 Aprile 2007 04:30

Questo sì che è un "segnale" i politici italiani che costringono AT&T a ritirare l'offerta da 2.8 euro a forza di minacce

 

  By: max72 on Martedì 10 Aprile 2007 14:02

Italy is a disaster, says ousted Rossi By Ambrose Evans-Pritchard Last Updated: 11:38pm BST 09/04/2007 Guido Rossi, the Telecom Italia chief forced out in a boardroom putsch over the weekend, said Italy is a pathological disaster area with the business culture of Chicago in the 1920s. I've been through six months of hell. I've abandoned all illusions that Telecom Italia can be saved, any more than Italian football can be cleaned up. I have seen some dramatic moments for the Italian economy in my life, but this affair really is the pits. Do foreigners realise what they are getting into with this country? he said. Mr Rossi, a former head of Italy's financial authority, Consob, and a revered figure, was toppled after a bitter feud with Mario Tronchetti Provera, the Pirelli chief with an 18pc stake in Telecom Italia through the holding company Olimpia. The dispute erupted when Mr Tronchetti demanded a mega-dividend of 90pc of profits to pay down debts on his heavily-leveraged operations, a move resisted by Mr Rossi. Mr Rossi told La Repubblica that he blamed Italy's political leaders for meddling in the misguided belief that they were somehow preserving the "Italian character" of big companies. Telecom is the last big Italian company still in a condition to carry out technological research. It doesn't deserve to be massacred like this, he said. Nobody is tackling the pathological anomalies of the Italian system. It resembles Chicago in the 1920s or the 'savage capitalism' of the robber barons at the start of the 20th century. ^telegraph...#http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/04/10/cnitaly10.xml^ ^Guido Rossi a la Repubblica #http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/economia/telecom2/rossi-telecom/rossi-telecom.html^ ^Telecom a la Repubblica #http://localsearch.kataweb.it/searchbin/repSearch.pl?orderby=1&filter=1&cut=1000&q=&string=&pub=times&lr=&ref=hpser&query1=guido+rossi^

 

  By: marco on Venerdì 16 Marzo 2007 14:14

LE MANI SU TELECOM: BAZOLI & PRODI PIU’ BERNABE’ VERSUS D’ALEMA & GERONZI 1 – LE MANI SU TELECOM: BAZOLI & PRODI PIU’ BERNABE’ VERSUS D’ALEMA & GERONZI Abramo-Bazoli, il banchiere bresciano che l'anno scorso ha portato nel piatto di Romano Prodi la fusione tra il SanPaolo e BancaIntesa, vuole fare il bis con TelecomItalia. Dentro il quartier generale della banca sono ore febbrili. I più agitati non sono Corrado Passera e Gaetano Miccichè, i due principali bracci operativi del presidente, bensì Gerardo Braggiotti, il consulente di Banca Leonardo che ha firmato con la sua regia l'operazione Fiat dell'anno scorso e che vorrebbe chiudere rapidamente anche la trattativa con Tronchetti Provera. La quadratura del cerchio non è semplice perchè il fronte delle banche appare tutt'altro che unito. Lo sgomitamento di Bazoli e di Braggiotti deve fare i conti con tre problemi. Il primo è quello che riguarda il prezzo da pagare al marito di Afef per togliersi di torno. Il secondo problema riguarda il ruolo delle altre banche che non sono disposte a sponsorizzare l'attivismo dell'amico e maestro di Prodi. Non a caso salta fuori oggi l'ipotesi di un'altra cordata che vedrebbe Mediobanca, Capitalia e Generali protese a recuperare anche l'assenso di Alessandro Profumo per una "soluzione di sistema". Da parte sua Bazoli spinge sull'acceleratore perchè vuole arrivare entro pochi giorni a risolvere la questione con l'appoggio di Benetton, Deutsche Bank e dell'amico di sempre Romain Zaleski che dentro Telecom possiede un pacchetto di azioni superiore all'1%. Il terzo nodo da sciogliere è quello della gestione industriale e della futura governance del gruppo telefonico. E qui il banchiere bresciano ha tirato fuori nelle ultime ore l'asso di picche che porta il nome di Franco Bernabè, il manager che tra la fine del '98 e l'inizio del '99 è stato al vertice di Telecom prima di essere scalzato dall'Opa di Colaninno. Il nome di Bernabè è di tutto rispetto e sembra molto più credibile di quello di Colaninno e di Giovanni Pistorio che dai piani alti di Pirelli è stato messo in giro ieri sera per mandare un segnale a Guido Rossi. Sul nome di Bernabè si può trovare un largo consenso. La sua esperienza all'Eni, dove ancora ricordano la celebre perizia su Enimont che servì per aprire Tangentopoli, gli ha ritagliato un profilo di tutto rispetto nel mondo dei poteri forti (un mondo dove Bernabè ha navigato anche per studiare la riforma dei servizi segreti). Quando per pochi mesi si è trovato a gestire Telecom non ha mai nascosto la sua volontà di trasformare la società in una public company. Ma in quella esperienza fulminea trovò la strada sbarrata dalla politica e da Massimo D'Alema che tirava la volata al capitano coraggioso Colaninno. A distanza di otto anni riaffiorano gli steccati di un tempo. Da una parte c'è Abramo-Bazoli che con Romano Prodi tenta il colpaccio telefonico per replicare il colpaccio bancario che ha avuto successo nel 2006 con la Sant'Intesa; dall'altra c'è D'Alema che ha un feeling molto forte con Geronzi e non ha alcuna intenzione di consentire al Professore di Bologna e al suo amico banchiere di Brescia di mettere le mani su Telecom. Tra i due schieramenti c'è Guido Rossi che dovrà cercare dietro le quinte di trovare una mediazione anche a costo di sacrificare l'attuale management dell'azienda. Un esercizio sul trapezio che potrebbe costargli l'immagine

 

  By: fabrizio maiocco on Venerdì 16 Marzo 2007 11:51

devi tenere presente che intesa sanpaolo poco tempo fa parlavano di un eccedenza di capitale pari a una finanziaria.... Il fatto secondo me è che i soggetti interessati stanno comprando per mediare il prezzo e tenuto conto del dividendo che incasseranno il premio rispetto ai corsi attuali potrebbe essere poca cosa. A me sembra, in soldoni, un'operazione stile france telecom 2003 (aumento di capitale finanziato dallo stato) che non può che far bene al titolo.