By: moher on Mercoledì 25 Luglio 2007 00:30
Una notizia importante di questi giorni che é passata sotto silenzio è questa:
Teheran / 14 luglio 2007
Iran e Turchia firmano un accordo per trasportare gas iraniano in Europa
L'Iran e' il piu' grande possessore di riserve gassose dopo la Russia
Iran e Turchia hanno firmato un accordo preliminare per trasportare il gas iraniano in Europa attraverso la Turchia. Secondo quanto ha dichiarato alla filiale di Ankara dell'agenzia di stampa iraniana Irna, il ministro del Petrolio iraniano, Kazem Vaziri-Hamaneh, il memorandum siglato tra Ankara e Teheran prevede sia il trasporto attraverso l'Iran del gas originariamente proveniente dal Turkmenistan verso Ankara, sia l'utilizzo dei campi di estrazione del gas iraniano situati nel Sud del Paese.
L'Iran, che e' il piu' grande possessore di riserve gassose dopo la Russia, ha preso in considerazione l'Ucraina e la Turchia come rotte possibili per il transito del suo gas verso l'Europa, tanto da annunciare nell'agosto 2006 un accordo con Ankara per l'utilizzo dei suoi gasdotti. Nonostante le massicce riserve del paese pero' Teheran ha rallentato le sue esportazioni soprattutto a causa del limitato accesso, frutto delle sanzioni americane, agli impianti di gas liquefatto, che raffreddano il gas per portarlo allo stato liquido, in modo da favorirne il trasporto via mare. Il Turkmenistan ha gia' esportato 4,1 miliardi di metri cubi in Iran nella prima meta' dell'anno. L'accordo siglato oggi e' stato confermato dal direttore delle relazioni internazionali della compagnia petrolifera nazionale iraniana, Hojatollah Ghanimifard, che ha detto che esso "pone le basi di un lavoro congiunto tra i due paesi".
Il transito via Ankara, verso l'Ungheria, l'Austria e i Balcani orientali, dovrebbe permettere l'approvvigionamento di 31 miliardi di metri cubi di gas a regime, attraverso il gasdotto "Nabucco". Una via di transito questa caldeggiata dall'Europa che la considera una alternativa necessaria alla diversificazione della sua dipendenza dalle fonti russe e un modo per raggiungere le riserve dei paesi del'Asia centrale.
Vaziri-Hamaneh, secondo quanto confermato dagli esperti, intende finalizzare i dettagli dell'accordo in un mese mentre Ghanimifard ha annunciato che i futuri colloqui riguarderanno la struttura dell'azionariato delle aziende eventualmente coinvolte nello sviluppo degli impianti. "I dettagli saranno studiati il mese prossimo, in occasione della vista del ministro dell'Energia turco per siglare gli accordi finali in 4-6 mesi", ha aggiunto Vaziri-Hamaneh, sottolineando che le fasi 22,23,24 del gasdotto, coinvolte nell'accordo, saranno sviluppate nei termini di una operazione di "buy back". In sostanza, le aziende che avranno sviluppato gli impianti consegneranno alla compagnia di Stato iraniana i campi estrattivi, una volta terminate le operazioni di sviluppo, in cambio di forniture di petrolio e gas a copertura degli investimenti effettuati.