Uscire dall'Euro

 

  By: Lelik on Mercoledì 14 Gennaio 2015 08:40

Bravo Giovanni-bg, mi hai tolto le parole di bocca. Ma Pana, che nella foto sotto vediamo in una delle sue pose preferite, è del tutto sordo al ragionamento... Avevo già parlato proprio in risposta a lui del coefficiente di pass-through che è infatti alto per i paesi che non producono nulla o quasi al loro interno, ma il risultato è ancora un post di disinformazione fotocopia di tanti altri. Sconcertante! E anche la Russia produce proprio pochino internamente, importando di tutto, dallo shampoo alle automobili, dagli abiti agli alimentari. Un vero disastro... PS: aggiungerei (ma è un dettaglio ovviamente scontato) che oltretutto se esporti materie prime dipendi da quotazioni in dollari (e quindi il tuo cambio relativo sopravvalutato o sottovalutato che sia, non le fa diventare meno o più concorrenziali) e da una domanda piuttosto rigida che non puoi stimolare più di tanto anche abbassando il prezzo (non è che se il petrolio e quindi la benzina costano molto meno, mi metto ad andare ogni giorno in auto da Bolzano a Reggio Calabria, o regalo un'auto a mio figlio di 6 anni per farne consumare un po' anche a lui...). Per i paesi che esportano in prevalenza la "trasformazione" dei prodotti e delle materie prime (come l'Italia) invece la situazione è diametralmente opposta.

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 14 Gennaio 2015 07:48

Scusate ma se una svalutazione avesse solo lati positivi non si capisce perche la banca centrla russa ha speso decine di miliardi di dollari(una paese sovrano che ha le riserve in un altra valuta '? strano !)per far risalire il rublo, quando potevano risparmiarli... cosi le loro esportazioni sono piu competitive Anche in Venezuela hanno svalutato, eppure non stampano neanche per compare la carta igienica, e chi legge Sturmtrupper sa bene che sono i famosi pacchidi sussistenza, una societa senza la carta igienica rischia di implodere... --------------- Perhè sono due paesi che essenzialamente esportano materie prime e importano tutto il resto. La Russia meno, è una situazione più complessa, ma il venzuela è così. In ogni caso entrambi hanno il bilancio statale che dipende fortemente dal prezzo delle materi prime esportate. Chi esporta materie prime ha interesse a mantenere la valuta alta perchè le materie prime non le puoi produrre se il tuo paese non le ha quindi è un mercato a concorrenza limitata (mai sentito parlare di opec?) Il Venezuela internamente non produce più nulla. E il motivo per cui produce più nulla è che per anni ha mantenuto la valuta ancorata al dollaro per cui era più conveniente importare che produrre. Strategia molto comoda quando le materie prime hanno un prezzo elevato Il risultato a lungo termine è stato di azzerare l'industria nazionale e diventare totalmente dipendenti dalle importazioni di prodotti dall'estero. E' quello che lentamente sta succedendo da noi ma che dobbiamo assolutamente evitare se no si finisce appunto come il venezuela. Con l'aggravante che noi non abbiamo il petrolio a cui attaccarci.

 

  By: pana on Mercoledì 14 Gennaio 2015 07:07

scusate ma se una svalutazione avesse solo lati positivi non si capisce perche la banca centrla russa ha speso decine di miliardi di dollari(una paese sovrano che ha le riserve in un altra valuta '? strano !)per far risalire il rublo, quando potevano risparmiarli... cosi le loro esportazioni sono piu competitive Anche in Venezuela hanno svalutato, eppure non stampano neanche per compare la carta igienica, e chi legge Sturmtrupper sa bene che sono i famosi pacchidi sussistenza, una societa senza la carta igienica rischia di implodere...

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Ha ragione DiMaio, M5S: uscire dall’euro mantenendo i risparmi in euro - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 14 Gennaio 2015 05:47

^KeynesBlog#http://keynesblog.com/^, un sito di economia appunto cheinesiano e diciamo di area pro-Euro, critica ^Luigi DiMaio#https://www.facebook.com/luigidimaio^ del M5S che in TV dalla Gruber ha parlato finalmente dell'idea di uscire dall'Euro senza imporre la conversione forzosa in lire (^vedi qui il video, minuto 26#http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/parigi-i-conti-non-tornano-08-01-2015-144562^). Il giornalista a fianco alla Gruber attacca aggressivo con: #i# "vi rendete conto della distruzione di ricchezza dei risparmi italiani che uscire dall'euro comporta...l'irresponsabilità e demagogia... l'inflazione a due cifre e la disoccupazione... e le cavallette e la peste bubbonica.."#/i# e DiMaio è troppo timido per i miei gusti che direi alla Gruber che occorre chiamare uno psichiatra per l'invasato. Poi però DiMaio risponde: #b# "i risparmi degli italiani possono rimanere in euro"#/b#. Bravo! Questa non è una questione importante, è assolutamente vitale, perchè #F_START# size=3 color=blue #F_MID#se parli dell'uscita dall'Euro come conversione forzosa dei conti in banca in lire non ce la farai MAI#F_END# . Non vincerai nessun referendum, non convincerai mai la maggioranza ad uscire dall'Euro (e per il buon motivo che sarebbe un disastro) --- #i# ^"Se usciamo dall’euro non possiamo mantenere i risparmi in euro"#http://keynesblog.com/2015/01/12/se-usciamo-dalleuro-non-possiamo-mantenere-i-risparmi-in-euro/^, Keynesblog, 12 gennaio 2015 LASCIARE I RISPARMI IN EURO Supponiamo che tutti i risparmi degli italiani rimangano in euro. Questo significa che dovrebbero rimanere in euro i conti correnti e i conti deposito, gli investimenti in titoli di stato e quelli emessi da imprese private e probabilmente anche le “azioni risparmio” e altre forme di risparmio come il TFR e i fondi pensione. Qui per semplicità analizziamo solo il caso dei conti correnti. I depositi sui conti correnti sono, dal punto di vista della banca, delle passività: la banca cioè deve al correntista una certa somma di denaro. Viceversa i mutui e in generale i prestiti (impieghi) sono attività, poiché qualcuno deve del denaro alla banca. Se i depositi rimangono in euro mentre gli impieghi vengono convertiti in lire, è evidente che la banca subirà una perdita nel momento in cui la lira si svaluterà, come prevedibile, nei confronti dell’euro, perdita tanto più grande quanto più grande sarà la svalutazione. Una situazione difficilmente gestibile, anche considerando che le banche italiane sono già appesantite dalle sofferenze (crediti che non vengono rimborsati) causate dalla crisi, che porterebbe molto probabilmente al fallimento di diversi istituti di credito e a pesanti ripercussioni su tutto il sistema creditizio. Il collasso del sistema bancario, che la proposta di Di Maio in teoria dovrebbe evitare eliminando la corsa agli sportelli, diventerebbe il risultato più probabile. Un discorso simile può essere fatto per i titoli privati e pubblici. In questo caso le perdite sarebbero a carico degli emittenti (imprese private e stato). LASCIARE ANCHE I MUTUI IN EURO Si potrebbe pensare di mantenere anche i mutui in euro. Così facendo il problema si sposta sui mutuatari: essi infatti percepiranno i loro redditi (stipendi, salari, redditi da lavoro autonomo) in lire, mentre dovranno pagare il mutuo in euro. Una situazione del genere, ma di dimensioni modeste, si produsse nel 1992 quando la lira uscì dallo SME e mise in difficoltà chi aveva mutui in ECU. In questo caso però riguarderebbe la generalità dei mutuatari e non solo una minoranza, con effetti potenzialmente molto gravi sui bilanci di milioni di famiglie. STABILIRE UN SOGLIA Si potrebbe anche pensare di lasciare in euro solo i conti sotto i 100mila euro, quelli “garantiti” per legge. A quanto ammontano? Secondo la relazione annuale 2013 del fondo interbancario di garanzia, l’ammontare dei fondi coperti da garanzia è pari a 736 miliardi di euro, un po’ meno della metà del PIL. Anche limitando la non-conversione ai soli “fondi rimborsabili” o ai soli conti effettivamente al di sotto del 100mila euro (il fondo infatti garantisce anche i c/c sopra i 100mila euro ma fino a tale soglia), si parla comunque di cifre tutt’altro che trascurabili, rispettivamente 500 miliardi (1/3 del PIL) e 392 miliardi (1/4 del PIL). Difficile immaginare una ripresa del credito in queste condizioni. Ho provato a mettere un post di risposta ma non riesco a farlo entrare. Comunque è importante che se ne parli #/i# L'idea originale di ^uscire dall'Euro gradualmente, senza imporre la conversione forzosa dei conti bancari in lire, viene da Warren Mosler#http://www.nakedcapitalism.com/2011/11/moslerpilkington-a-credible-eurozone-exit-plan.html^, il quale conosce come funzionano i meccanismi bancari meglio di tanti, avendoci lavorato tutta la vita, posseduto un paio di piccole banche e fatto anche parecchi soldi sui mercati. Il punto essenziale è capire che non è assolutamente necessario imporre la conversione forzosa delle lire perchè puoi creare un sistema di moneta parallela per alcuni anni. Ne ^parlo anche io ad esempio#http://www.cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ che ho scritto un libro con la prefazione di Mosler e di Biagio Bossone che è al Fondo Monetario, in cui si propone in pratica un piano graduale di uscita dall'Euro, dove la prima mossa è creare 100 o 150 miliardi di crediti fiscali ("in euro", cioè che formalmente sono euro, ma in pratica si svalutano...) [Nota: su questo il mio collega Cattaneo non ha la stessa idea, per lui con i crediti fiscali puoi fare funzionare l'eurozona. Per me la fai invece saltare dall'interno salvando l'economia italiana] Questo è un piano apiù graduale di quello indicato da Mosler nell'articolo del 2011 di cui sopra, ma su cui Mosler è d'accordo, come ha scritto nella ^prefazione al nostro libro#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ con Hoepli) Lo stato italiano crea della moneta sotto forma di crediti fiscali (e Btp fiscali...) mettendo la UE davanti al fatto compiuto e poi se questa si oppone (come è probabile) va avanti verso l'uscita dall'Euro e lo stato inizia a spendere e incassare tasse in lire come spiega Mosler. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# In pratica l'Uscita dall'Euro avviene in tre stadi: i) emetti crediti e Btp fiscali in euro e nazionalizzi un paio di banche per farglieli comprare, creando così una moneta parallela, che ovviamente si deprezza verso l'euro, ii) lo stato inizia a spendere e incassare in lire, iii) si passa gradualmente alla lira per la maggioranza delle transazioni, man mano che anchei conti in banca vengono gradualmente e spontaneamente convertiti in lire, ma senza mai imporre la conversione forzosa per legge #F_END# Un idea vagamente simile, di passaggio graduale dagli euro alle lire senza dover congelare un weekend tutto e poi convertire in lire, ^la trovi anche nel programma di Alternative Fur Deutschland#http://www.alternativefuer.de/programm-hintergrund/fragen-und-antworten/^ che è un partito formato da economisti come Berndt Lucke. L'obiezione che KeynesBlog, giustamente, solleva è sulle banche che avranno perdite perchè le loro passività e attività saranno, in parte, in valute diverse. Bene questo però è ovvio, #F_START# size=3 color=blue #F_MID#qualunque uscita dall'Euro richiede che le banche vadano nazionalizzate e ricapitalizzate#F_END#. Cosa però che quando hai la tua Banca Centrale puoi fare, come è dimostrato da infiniti esempi recenti, dalla crisi bancaria in Svezia degli anni '90, a quella delle banche nel sud-est asiatico nel 1999, a quella delle banche inglesi e americane del 2008-2009... Per chi lo avesse scordato la più grande banca inglese, Royal Bank of Scotland è stata di fatto nazionalizzata e così la più grande assicurazione del mondo, AIG e così sono di fatto nazionalizzate Freddie Mae e Freddie Mac. Peccato che nei paesi "anglo" nazionalizzano nel senso che lo stato ci mette il capitale e la Banca centrale compra i loro asset marci, ma le tengono poi in borsa con i CEO che lo stesso incassano bonus e stock options. La cosa importante è capire però che, contrariamente a quello che dicono Borghi e Bagnai e anche dall'altro lato i difensori dell'eurozona, non occorre convertire i conti bancari in euro e quindi non esiste quindi motivo per la gente in Italia di portare via i soldi dalle banche durante il processo di ritorno alla lira. E quindi puoi respingere tutto il terrorismo "sui risparmi e la ricchezza bruciati degli italiani" con cui dalle TV di regime intimidiscono la popolazione Per quanto riguarda le banche nel caso di uscita dall'Euro ripeto che non c'è dubbio che lo stato italiano le debba ricapitalizzare e nazionalizzare. Ma cosa c'è di male ? Di fatto in America e Gran Bretagna lo stato ha stampato moneta per migliaia di miliardi per tenerle a galla (anche se non le hanno nazionalizzate) negli ultimi anni se non ve ne siete accorti... E così farà lo stato italiano... Proprio non capisco. Abbiamo tanta gente, direi tra gli economisti forse la maggioranza, che viene dalla sinistra ex-comunista e marxista come area di riferimento e tradizione culturale e hanno un timore reverenziale delle banche, come se fossero il profeta per i musulmani. Ragazzi, le banche si ricapitalizzano e nazionalizzano, se puoi creare moneta con la tua banca centrale. Un poco di socialismo ogni tanto ci vuole. E non è così complicato...

 

  By: Moderatore on Mercoledì 14 Gennaio 2015 05:05

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  By: lutrom on Lunedì 12 Gennaio 2015 00:03

Giusto, Gano! Però tanto è inutile dire queste cose, infatti Anti ama l'euro, le euroburocrazie e le banche non per motivi razionali (Anti non è un razionale, come dimostra ampiamente la storia della sua vita ed i suoi interventi qui), ma perché i suddetti stronzoni permetteranno ad Anti di godere delle sofferenze del popolo italiano reo di aver votato per anni per una congrega di ladroni (e incompetenti, aggiungo io)... E non è che abbia tutti i torti, ANZI!!... Peccato però che: 1)pagheranno INDISTINTAMENTE peccatori (votanti per i ladroni) e i non peccatori (coloro che non hanno votato per i ladroni), più i poveri che i ricchi (come al solito e come ho ben capito da questa crisi, ma Anti finge di non vedere) 2)Anti, per "usufruire" dell'aiuto dei suddetti ha dovuto vendere l'anima al diavolo, cioè a quella stessa élite plutocratica contro cui si sarebbe dovuta dirigere la sua rivoluzione 3)spesso i politici per cui anti diceva di votare (sinistri, mortadellisti, ecc.), si sono rivelati ladri ad un livello pari o poco inferiore ai ladroni per antonomasia Insomma contraddizioni su contraddizioni: ANTI, curati!!

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 11 Gennaio 2015 23:25

In line di principio si parte dall' assioma #b##i#"sa 'na sega Bagnai"#/b##/i# ;-) Sembra un articolo scritto da un ragazzino di terza media e anche per questo andresti sospeso per una settimana dal forum, ma nella sostanza non ci vedo niente di sbagliato. Anch'io ho sempre sotenuto qualcosa di simile: hanno voluto improvvisare l' euro e l' eurozona, sostituendo sistemi di scambio antichi di tre o quattromila anni, le valute sovrane, con un qualcosa di costruito a tavolino, una moneta unica per economie e sistemi fiscali completamente diversi e scollegati, e pure per paesi spesso in competizione strategica fra di loro, e hanno fatto l' inevitabile pasticcio. Anche perché chi ha pensato l' euro non erano economisti coi controcoglioni (e avrebbero fallito ugualmente) ma poereti imbevuti di politica e buone intenzioni, magari pure laureati in lettere antiche, e qui se ricordo bene postai la fotografia di Ciampi con l' euro in mano. E' ovvio che non ci sia un complotto, ma è anche altrettanto ovvio che chi si è accorto di guadagnarci (la Germania) cerchi di continuare a sguazzarci. Fa parte delle dinamiche umane. Qualsiasi pezza ora provino a metterci, Target, Target2, LTRO, tetto di bilancio al 3% etc., faranno solo peggio. Come sempre quando cerchi di mettere una pezza a qualcosa che per sua costituzione non può funzionare. Katainen è un fallito in partenza. La Grecia di Tsipras è solo prima valvola a scoppiare. Tutto questo è sostanzialmente vero. Solo che io l' ho scritto meglio.

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Domenica 11 Gennaio 2015 23:15

"solo per il fatto di aver postato un articolo dal fatto quotidiano" Te sei rimasto talmente berlusconiano marcio che non sai nemmeno che il fatto e' l'unico giornale libero per il semplice fatto che e' di proprieta' dei giornalisti. Te, quelli del giornalino e del liberino, ti hanno proprio plasmato a loro immagine e somiglianza facendo piazza pulita nella tua crapa di ogni traccia di raziocinio. Quell'art. di Bagnai dice semplicemente che non esiste nessun rettiliano che dispone tutto ma solo una quantita' di imbecilli che manco sanno cosa fanno con la conseguenza che il risultato e' completamente casuale e, quasi semrpe, disastroso.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 11 Gennaio 2015 22:53

#i#Anti> "Finche' ve lo dice l'antitrader potete anche non crederci, ma adesso che ve lo dice "il vostro uomo" come la mettiamo con la leggenda degli omini con le orecchie verdi che tutto prevedono a mai sbagliano?"#/i# A parte che andresti sospeso per una settimana dal forum solo per il fatto di aver postato un articolo dal fatto quotidiano. Ma se Pablo lo legge ti dice -giustamente- che sono le stesse cose che dice sempre lui. Mi sa che hai preso lucciole per lanterne.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Bullfin on Domenica 11 Gennaio 2015 21:29

Finche' ve lo dice l'antitrader potete anche non crederci, ma adesso che ve lo dice "il vostro uomo" come la mettiamo con la leggenda degli omini con le orecchie verdi che tutto prevedono a mai sbagliano? Ma secondo me hai preso lucciole per lanterne. L'articolo di Bagnai è ovviamente ferocemente contro la Merkel e l'Europa. Non vedo perchè tanto giubilo da parte tua....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: cicala on Domenica 11 Gennaio 2015 20:57

Buonasera MAI avrei pensato che l'Antitrader fosse un seguace...

 

  By: antitrader on Domenica 11 Gennaio 2015 20:08

Finche' ve lo dice l'antitrader potete anche non crederci, ma adesso che ve lo dice "il vostro uomo" come la mettiamo con la leggenda degli omini con le orecchie verdi che tutto prevedono a mai sbagliano? ^Come molti di voi (esclusi i complottisti), anch’io detesto cordialmente i complottisti. Sapete, quelli che si avventurano in complesse ricostruzioni dei moventi occulti di quanto vediamo accadere, all’insegna del “niente è come sembra”. Sarà anche così, ma vi assicuro che non c’è niente di più istruttivo di un quarto d’ora passato con un politico (di qualsiasi colore, purtroppo) per capire come quello del complotto, di una precisa e luciferina volontà indirizzata ad un ben identificato scopo malvagio, sarebbe in effetti lo scenario migliore! Le cose stanno molto peggio, in realtà: se stiamo come stiamo, è perché la maggior parte di quelli che ci hanno messo nelle attuali condizioni semplicemente non sapevano dove stavano andando, nonostante fossero stati avvertiti, e il bello è che ce lo dicono pure!....#http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/11/charlie-hebdo-quelli-che-ci-vogliono-gli-use-per-sconfiggere-il-terrorismo/1332213/^ P.S. se lo legge Pablo questo pezzo mi sa che va a farsi prete.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 11 Gennaio 2015 16:27

Però Tsipras è l' unico che abbia capito che i debiti impagabili non si ripagano. Peggio per chi questi soldi li ha prestati. Un certo merito ce l' ha. E' inutile che il nostro Renzino da Rignano continui a dissanguare l' Italia perché glielo chiede Katainen. E' un dissanguamento inutile. E infatti il debito sta aumentando. Sono risorse che non andrebbero usate per pagare gli interessi ma per lo sviluppo del paese. A me non interessa "l' etichetta" sotto la quale una persona fa politica (destra, sinistra, comunista, fascista). Quelle sono cose che lascio volentieri ad Anti e Tradeosca. Per me Tsipras sta comportandosi come il più rivoluzionario dei politici europei, mettendo finalmente in dubbio l' intangibilità del debito. Intanto è un primo passo. Certo, se voleva anche uscire dall' Euro e riappropriarsi della sovranità monetaria era meglio. Ma intanto è già qualcosa. La Grecia ristruttura il debito. Una volta creato questo precedente, perché poi non possono ristrutturarlo anche Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Belgio? E quando 1/3 dei paesi dell' eurozona hanno ristrutturato il debito, non pensate che questa stessa Eurozona andrà ripensata? Le rivoluzioni si fanno in pochi giorni, le riforme passo dopo passo.

Slava Cocaïnii!

 

  By: MR on Domenica 11 Gennaio 2015 14:30

Che Tsipras fosse un pupo in effetti era abbastanza palese. Basta guardare in Italia chi si è candidato nella sua lista...

 

  By: themaui on Domenica 11 Gennaio 2015 14:01

#b#KATAINEN IN STILE MAFIOSO: ''DOBBIAMO MINACCIARE DI IMPORRE SANZIONI''#/b# 6 gennaio - BRUXELLES - ''Forse dobbiamo minacciare di imporre sanzioni'' nell'ambito delle procedure per gli squilibri macroecnomici per forzare i paesi a fare le necessarie riforme in una crisi che ''e' piu' strutturale che fiscale''. Lo dice il vicepresidente Ue Jirky Katainen rispondendo ad un parlamentare che chiedeva quale azione la Commissione europea potesse attuare dopo aver stretto il controllo sui bilanci. Le sanzioni, ha osservato, sono ''un'opportunita' che finora non abbiamo usato'' ma, ha aggiunto, in futuro ''potrebbe essere usata di piu'''. L'oligarca Katainen non si smentisce mai, adesso minaccia in stile ''mafioso'' gli stati sovrani d'Europa come se fossero ''cosa sua'' e della confraternita di oligarchi della Commissione Ue di cui fa parte. http://www.ilnord.it/b-4613_KATAINEN_IN_STILE_MAFIOSO_DOBBIAMO_MINACCIARE_DI_IMPORRE_SANZIONI