Uscire dall'Euro

Se continua così o fai default o ritorni alla lira - GZ  

  By: GZ on Venerdì 17 Ottobre 2014 12:50

Il piccolo assaggio di crash sui titoli bancari, sugli indici di borsa e sui bonds greci e portoghesi (e i primi scricchiolii sui bonds italiani e spagnoli) degli ultimi giorni indica che il conto alla rovescia è iniziato. Per chi fosse distratto: #i# ...il governo parla di TFR e poi se lo rimangia, di privatizzazioni e poi le lascia perdere, di "spending review" per tagliare sprechi e poi il commmissario incaricato, Cottarelli, si dimette e se ne va perchè non se ne fa niente, di mitici interventi da 1,000 mld della BCE e poi Draghi ammette che non sa quanti siano e le banche alla fine ne prendono 30 o 40 e ci comprano solo BTP.... Grillo dal palco invita a vendere bonds delle banche italiane e togliere soldi dalle banche oltre il limite garantito dallo stato e si butta per il ritorno alla Lira. In Grecia provano a dire che forse possono togliersi di dosso la Troika e due giorni dopo il debito greco è schizzato dal 6% al 9% e si devono rimangiare tutto...gli arabi comprano proprietà e aziende, si svendono aziende buone e aziende cattive italiane a tutti, ^i cinesi passano, comprano 8 miliardi di aziende italiane a prezzi di saldo#http://www.formiche.net/2014/10/15/cina-italia-forchielli/^ e il cazzaro giubila#/i# E' evidente leggendo queste notizie e anche guardando le prime crepe che si aprono nei famigerati "Mercati", che #F_START# size=3 color=black #F_MID#il conto alla rovescia è iniziato#F_END#. Draghi con le sua promesse e "misure di liquidità" lo ha solo rimandato di due anni. Si possono fare allora due cose: 1) andare al ribasso degli "asset" europei (banche, borse, bonds, euro..ma specie i bonds) 2) spiegare in giro che è veramente venuto il momento di darsi una mossa. Per il punto 1) si consiglia sempre di comprare e tenere fino a marzo qualcosa come il Lyxor ETF BTP short e in genere vendere short di nuovo appena questo rimbalzo tra una settimana finisce. Per il punto 2), assieme a: ^Marco Cattaneo#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/^ con cui si è scritto questo libro, ^Biagio Bossone#http://www.economonitor.com/blog/author/bbossone/^ (che continua a pubblicare paper e articoli, pur andando in giro per il mondo per il Fondo Monetario, vedi ^qui su EconoMonitor ieri#http://www.economonitor.com/blog/2014/10/to-g-20-leaders-urgent-need-to-boost-demand-in-the-eurozone/^ e anche ^qui su Vox.eu#http://www.voxeu.org/article/helicopter-money-today-s-best-policy-option^ due settimane fa), ^Enrico Grazzini#http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/egrazzini/^ (che scrive sul "Fatto", "Micromega" e ha diverse pubblicazioni e saggi all'attivo di politica ed economia), ^Stefano Sylos Labini#http://www.syloslabini.info/online/author/sylos-labini-s/^ (di cui vedi ad esempio il suo ^bel libro con Giorgio Ruffolo del 2012#http://www.einaudi.it/libri/libro/giorgio-ruffolo-stefano-sylos-labini/il-film-della-crisi/978880621426^ con Einaudi) e anche aLl'ottimo Mosler (che si è appena prodotto in una sorta di ^"Manifesto per il tasso di interesse a zero"#http://moslereconomics.com/2014/10/13/there-is-no-right-time-for-the-fed-to-raise-rates/^ tre giorni fa, stiamo provando a scrivere un "Manifesto" che indichi un Alternativa per l'Italia. Il punto di partenza è rendersi conto che oggi in sud-Europa e in Italia ci sono due alternative reali alla politica attuale di austerità distruttiva:: #F_END# il default parziale sul debito o il ritorno alla lira#F_END# e devi partire da queste per spiegare perchè invece ne proponi un alternativa nuova, diversa e migliore (In teoria ci sarebbe anche quella del "aumentiamo i deficit pubblici dal 3 al 6% o 8% chiedendo alla BCE di finanziarli inj qualche modo, con il consenso di tutti", ma è utopistico e velleitario perchè i paesi nordici non hanno mai dato il minimo segno di voler socializzare i debiti e anzi vanno nella direzione contraria). Quello che invece è probabile anzi certo che accada con Renzi, Padoan e soci è una di queste due cose: 1) #F_START# size=3 color=blue #F_MID#non pagare il debiito, "la ristrutturazione del debito". il default parziale#F_END# come propone Syriza che è la lista di sinistra di riferimentio oira nel sud-europa e come propone Lucrezia Reichilin che è stata la capo economista della BCE ed è forse l'economista italiano più prestigioso (Padoan e Giavazzi sono vecchiotti, Allesina eZingales sono in realtà economisti AZIENDALI se guardi ai loro lavori, la Reichlin è un economista monetaria) ^Lucrezia Reichlin: «Il debito pubblico va ristrutturato e, in parte, anche cancellato»#http://www.alanfriedman.it/il-debito-pubblico-va-ristrutturato-e-in-parte-anche-cancellato-proposta-choc-di-lucrezia-reichlin-2/#sthash.8ArXGznI.dpuf^. Se leggi cosa hanno detto anche al convegno sul debito del Corriere delle Sera di fine giugno anche altri come Tabellini ne hanno parlato. Alla Germania una soluzione del genere, ora che le banche tedesche non hanno più quasi debito greco, spagnolo, italiano e portoghese, in ultima analisi può anche andare bene, perchè l'alternativa è.... 1).... #F_START# size=3 color=blue #F_MID# la rottura dell'Euro e ritorno a valute nazionali#F_END# (o blocchi di valute omogenee), come propongono Alternative fur Deutschland, la Marine Le Pen, la Lega, e la Meloni e ora anche il M5S. Ora che Grillo e Casaleggio ^si sono buttati sul referendum e contro l'euro#http://vocidallestero.blogspot.it/2014/10/telegraph-in-italia-e-cominciata-la.html^ hai tre partiti con il 35% circa dei voti per il ritorno della Lira. Questi sono i partiti in crescita oggi e nei sondaggi in Italia circa il 40% è per il ritorno alla lira (vedi quello PEW del Wall Street Journal recente), per cui sta piano piano diventando una possibilità reale. Soprattutto però perchè ad un certo punto ci si renderà conto che l'alternativa è il default. Questa è la situazione e queste saranno alla fine le alternative reali che il governo, la UE e i partiti maggiori non vogliono ammettere e che cercano di postporre, tergiversando, menando in can per l'aia e lasciando incacrenire tutto. In parole semplici semplici, se continui così, con Renzi che parla di un 2,9% invece di un 2,2% di deficit come grande obiettivo, entro due anni massimo hai il crac e #F_START# size=3 color=red #F_MID#o fai default o ritorni alla lira#F_END# Se capisci che sei avviato o al default o al ritorno alla lira (e in modo molto traumatico) e sei un cittadino italiano con residenza, affetti e effetti personali in Italia, dovresti darti una mossa per trovare una terza alternativa, realistica, che possa essere proposta subito. Che sia meglio del ritorno alla lira e che, restando invece ancora nell'euro (PER ORA), consenta di evitare il default. Bisogna però partire dal fatto che queste, date le poltiche distruttive seguite finora, al momento sono le due uniche alternative reali per l'Italia Bisogna spiegare bene che se si continua così, si dilaziona solo il giorno in cui fai un default, come dice la Reichlin o Siryza oppure ritorni alla lira come dicono Bagnai, Borghi,Salvini, Meloni e Grillo.... #F_START# size=3 color=blue #F_MID#(perchè il ritorno alla lira proposto dai politici e professori di cui sopra non è la soluzione buona ? Perchè l'Euro in realtà, se capisci come funziona veramente il suo meccanismo, può essere utilizzato dall'italia per espandere la moneta (e ridurre le tasse), venendo però appunto protetti dalla moneta unica. Questo richiede un azione in proprio da parte del governo italiano senza chiedere niente alla BCE, semplicemente utilizzando il suo potere fiscale, di accettare pagamenti per le tasse. Una volta che un governo emetta crediti fiscali dilazionati e accetti i BTP per pagare le tasse di fatto ha creato "euro-italiani"... Per altri dettagli vedi le centinaia di post pubblicati qui a riguardo, nonchè anche il libro con Hoepli di sei mesi fa.... Questo "piano" è molto più semplice, meno rischioso e più immediato da attuare che non il ritono alla lira#F_END# )

 

  By: Moderatore on Venerdì 17 Ottobre 2014 12:48

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  By: shabib on Venerdì 17 Ottobre 2014 12:36

io continuo a dire che l'unica alternativa e' fare capire , circolare , appoggiare la tesi ZIBORDI-CATTANEO PRESSO IL GOV.ITALIANO , I MEDIA ITALIANI , L'ELETTORATO , MA ANCHE FUORI DALL'ITALIA .... L'ESPERIENZA GRECA , AL DI LA DEI BUONI O GRANDI ANALISTI/PENSATORI/PROFESSORI INTERNAZIONALI ci insegna che non si lascia sfuggire una preda : la preda e' l'italia con i suoi 2100 mld di debito statale che all'esterno trova strutture di investimento che vogliono garanzie certe di rimborso e all'interno non riconoscendolo farebbe crollare tutto il sistema ... e non e' il problema che ci giochiamo per anni la reputazione o non possiamo piu' importare dall'estero perche' nessuno vorrebbe la moneta italiana , io credo che la comunita' arriverebbe a provvedimenti militari pur di costringere l'italia a pagare almeno i debiti posseduti all'estero e lo farebbe non lapanissianamente ma fomentando rivolte interne che costringerebbero il governo a chiedere aiuti all'EU legandosi sempre di piu' al nodo scorsoio che ci impicca tutti ... siamo costretti a restare in EURO , ma dobbiamo APPOGGIARE E FARE ATTUARE IN TUTTI I MODI LA TESI ZIBORDI-CATTANEO

 

  By: XTOL on Venerdì 17 Ottobre 2014 12:06

Lutrom, armstrong non #b#prevede#/b# proprio nulla del genere, dice solo quello che #b#sarebbe da fare#/b# per evitare il ^crash and burn dell'occidente socialdemocratico#http://armstrongeconomics.com/2013/05/31/understanding-cycles-the-two-extremes-why-we-must-crash-burn/^ ...#i#Even our economies are a complex system that cannot be manipulated by government and it is why Marxism/Keynesianism have utterly failed. The bureaucrats and the bankers hate my guts because I stand to expose what they do is only aggravating the system and is causing us to move to the extremes of the outer-boundaries on each side. This leads them to seize even more power to put their hands around the neck of the economy and choke it to death so they can retain power. The more they react in this manner, the greater the volatility causing them to chase it even more until they become their own worst enemy. That is why I say big governments always fall by their own hand – it is economic suicide. They become more draconian the more they lose power. This is the fate of all empires, nations, and city-states. They cannot see that their greatest enemy is always themselves. The politicians would rather destroy centuries of civilization before rationally ending socialism that does not work... ...Just before John Maynard Keynes died in 1946, he told Henry Clay, a professor of Social Economics and Adviser to the Bank of England of his hopes that Adam Smith’s Invisible Hand would help Britain out of the economic depression that it is in: “I find myself more and more relying for a solution of our problems on the invisible hand which I tried to eject from economic thinking twenty years ago.”#/i# armstrong individua nell'interventismo crescente della politica la ragione della caduta degli imperi, alla faccia dei poveretti che "lo stato deve rilanciare l'economia". per farla breve, la vede come me ;)

 

  By: lutrom on Venerdì 17 Ottobre 2014 09:30

Per Moderatore, Gano ed altri. Infatti, come detto anche nella discussione su Beppe Grillo, questa volta ho FONDATI dubbi sulle seguenti previsioni di Armstrong... E voi che ne dite?? -------------------------------- ^''Solo i popoli possono salvare l'Europa'' M. Armstrong sul referendum M5S fuoridalleuro#www.beppegrillo.it/2014/10/solo_i_popoli_possono_salvare_leuropa_m_armstrong_sul_referendum_m5s_fuoridalleuro.html^

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 17 Ottobre 2014 03:53

#i#Supponi che Renzi, vedendo che affonda nei sondaggi tra un paio di mesi annunci che vuole fare un deficit pubblico non del 2,9%, ma fregandosene del Patto Fiscale del 6% e anche se la Merkel non è d'accordo#/i# -------------------------------------------------------------------------------- Vediamo. La Francia lo ha fatto. Ma è anche vero che la Francia ha la force de frappe nucléaire...

Slava Cocaïnii!

E dopo 48 ore calerà le braghe...perchè la spread... - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 17 Ottobre 2014 02:45

Tre giorni fa il governo greco ha annunciato che entro l'anno avrebbe fatto a meno del salvataggio e dei vincoli della Troika. #i# Come si sa, la Grecia è finora l'UNICO paese europeo che ha dovuto formalmente cedere alla Troika la sua politica economica in cambio di un finanziamento del suo debito pubblico (più un parziale taglio che lo ha però lasciato al 170% del PIL)#/i#. Risultato ? Caos sui mercati finanziari, crollo della borsa, il costo del debito greco schizza dal 6% al 9% in due giorni. E il governo oggi fa marcia indietro... EHI ITALIA... GUARDATI NELLO SPECCHIO GRECO. PENSI DI POTER TOGLIERE L'AUSTERITA', AUMENTARE I DEFICIT E RIDURRE LE TASSE ? (o ritornare alla Lira) IL "MERCATO" TI RIPORTA SUBITO DENTRO I BINARI Il governo (centro-destra) era preoccupato di essere un 7% sotto nei sondaggi rispetto a Syriza (la lista di sinistra nuova e "vera", anti-austerità che ha rimpiazzato il vecchio partito di sinistra, il Pasok che si era venduto e aveva rubato...). Per cui ha tentato questa mossa (togliersi la Troika di dosso) sperando di risalire prima delle elezioni in febbraio, ma ha dovuto cedere dopo 48 ore...perchè la spread... Tra non so quanti mesi può essere che anche in Italia il governo, preoccupato di essere un 7% sotto nei sondaggi rispetto al M5S (la lista nuova e "vera", anti-austerità e che ora annuncia di voler uscire dall'euro...) tenti di violare i vincoli... E dopo 48 ore calerà le braghe...perchè la spread... Questo problema esiste sia per la soluzione "alla Syriza" appunto, quella della sinistra "cheinesiana", autentica, che vuole maggiori deficit pubblici per spendere e sostenere la domanda...e vale anche per il ritorno alla Lira che ora annuncia come nuova politica il secondo partito italiano (Grillo/M5S). Supponi che Renzi, vedendo che affonda nei sondaggi tra un paio di mesi annunci che vuole fare un deficit pubblico non del 2,9%, ma fregandosene del Patto Fiscale del 6% e anche se la Merkel non è d'accordo ...la BCE emette un comunicato di critica o condanna e inizia il caos sui mercati (e poi nelle banche)... Supponi che Grillo avanzi nei sondaggi, raccolga da gennaio le firme per il referendum anti-euro, si schieri e faccia propaganda per il ritorno alla lira. E questo tema lo faccia salire ancora nei sondaggi e il referendum sia fissato per ad esempio settembre 2015. Se qualche mese prima del referendum presi dalla disperazione, una maggioranza di italiani si convince di votare no all'euro... ...esce un sondaggio che indica un 51% per l'uscita dall'euro e si scatena il caos sui mercati (e poi nelle banche)....

 

  By: pana on Giovedì 16 Ottobre 2014 09:23

Se e' per questo Stiglitz auspica un abbandono del dollar standard e un sistema finanziario interamente nuovo, come ripete spesso" il dollar standard muove i soldi nella direzione sbagliata, dai paesi poveri a quelli ricchi", quindi anche il dollaro e' un errore per lui. (quando la Chrysler venne venduta alla Fiat qualcuno avra mica detto "'e colpa del dollaro? ah saperlo !) The days of the US dollar as a global currency, with its overarching charisma as a brand to measure everything from hamburger prices to trade between remote nations could be on the wane, says Nobel-prize winning Joseph Stiglitz. Stiglitz expects a new world reserve system to evolve at the next meeting of the G-20 group of the world’s leading economies. " I GIORNI DEL DOLLARO COME VALUTA GLOBALE SI STANNO AVVICINANDO ALLA FINE " #b#I am for a new global reserve system#/b# because money is moving in the wrong direction – from poor to rich countries. China and Russia pushed for a new reserve system at the last G-20 meeting but the United States did not agree to let the dollar be replaced,” Stiglitz said. “Hopefully, there will be a consensus on a departure from the dollar-dominated regime.”

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  By: shabib on Mercoledì 24 Settembre 2014 10:39

STIGLITZ: L’EUROPA HA FATTO UN ERRORE E QUESTO ERRORE E’ L’EURO! Scritto il 24 settembre 2014 alle 07:13 da icebergfinanza Chiedo scusa se magari inconsapevolmente abbatto un’altro eroe dell’immaginazione popolare, si il premio Nobel Stiglitz che ieri ha parlato alla Camera in una lectio magistralis dal titolo La crisi dell’euro: cause e rimedi ma non è possibile dire tutto e il contrario di tutto. Uno non può dire che l’Europa ha fatto un errore e questo errore si chiama euro e dopo continuare a dire che non si può tornare indietro è un atteggiamento criminale, perchè andare avanti non è possibile con la Germania, è chiaro o lo devo tradurre. Serve un massacro sociale prima di comprendere che la Germania sta giocando sporco sino in fondo e che dopo aver costretto la Grecia a comprare i suoi inutili sottomarini e carri armati sta continuando a proliferare Germany exports massive amounts of arms, hypocrisy Chi è nel mondo il n ° 3 come esportatore d’armi, dopo gli Stati Uniti e la Russia? Sorpresa. E’ la Germania, un paese vincolato per legge a fornire armi solo agli alleati o a nazioni neutrali come la Svizzera o la Svezia. Dove è finito il divieto di fornire armi alle zone in conflitto? Eppure in qualche modo, Israele e Arabia Saudita, entrambi residenti nella polveriera del mondo, sono tra i migliori clienti della Germania. Così sono Algeria, Qatar e Emirati Arabi Uniti. Tornando a noi… Il premier Matteo Renzi “sta facendo nel complesso le cose giuste ma le sue mani sono legate” ha detto Stiglitz. Per poi sentire dire… Roma, 23 set. (Adnkronos) – Agire sulla leva della domanda per riavviare l’occupazione. Il premio Nobel 2001 per l’economia Joseph Stiglitz conferma che continuare a insistere sui meccanismi della flessibilità e sulla deregolamentazione del mercato del lavoro (come si sta facendo nei Paesi dell’Eurozona) non genera nuovi posti di lavoro. “Si è parlato tanto delle riforme strutturali dei Paesi Ue. Ma non tutti i cambiamenti -ha affermato Stiglitz nelle lectio magistralis che ha tenuto nel pomeriggio all’Auletta dei gruppi Parlamentari della Camera- sono corretti, alcuni non lo sono. La gente quando vede l’etichetta ‘riforma’ pensa che sia automaticamente una cosa positiva, in realtà, questa etichetta può nascondere cose negative”. “Attualmente -ha aggiunto- le riforme strutturali sono quasi tutte viste dal lato dell’offerta ma non è questo il problema. Il problema è la domanda. Se si abbassano retribuzioni, stipendi e pensioni, se si indeboliscono gli ammortizzatori sociali, scenderà la domanda aggregata e si inaspriranno i problemi dell’occupazione e il quadro macroeconomico. Ci sono momenti in cui le riforme indeboliscono ancora di più l’economia. I Paesi che hanno mercati del lavoro molto flessibili non hanno evitato la crisi”. Quindi quello che sta facendo Renzi nel complesso è giusto, vero! “Attualmente -ha aggiunto- le riforme strutturali sono quasi tutte viste dal lato dell’offerta ma non è questo il problema. Il problema è la domanda. Se si abbassano retribuzioni, stipendi e pensioni, se si indeboliscono gli ammortizzatori sociali, scenderà la domanda aggregata e si inaspriranno i problemi dell’occupazione e il quadro macroeconomico “Attualmente -ha aggiunto- le riforme strutturali sono quasi tutte viste dal lato dell’offerta ma non è questo il problema. Il problema è la domanda. Se si abbassano retribuzioni, stipendi e pensioni, se si indeboliscono gli ammortizzatori sociali, scenderà la domanda aggregata e si inaspriranno i problemi dell’occupazione e il quadro macroeconomico. Più grande di cosi non riesco a scriverlo, sono cose che scrivo da mesi e mesi, ma forse se le dice un premio Nobel, qualcuno lo ascolta. No illusioni, questi ascoltano solo il proprio EGO o le lettere della BCE o della Troika! Se sabato 11 ottobre non riempiamo il teatro dell’Arca a Milano per discutere insieme sul più grande successo dell’euro è giunto il momento di ritirarsi e occuparsi esclusivamente di economia e finanza, tralasciando la crisi antropologica e i suoi risvolti sociali. Vi aspettiamo tutti non mancate, ingresso libero! “L’accordo di libero scambio tra Ue e Stati uniti è iniquo. L’Europa non dovrebbe firmarlo”. Lo sostiene Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia, cha ha parlato del l Ttip nel corso di una lectio magistralis nella nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera. Alla domanda di eunews sui motivi per i quali l’accordo non dovrebbe essere sottoscritto, il professore spiega che “si tratta di un accordo la cui intenzione sarebbe di eliminare gli ostacoli al libero commercio. Tuttavia – aggiunge – gli ostacoli al libero scambio sono le regole per la tutela dell’ambiente, della salute, dei consumatori, dei lavoratori”. Ve lo dice il premio Nobel e non un blogger qualunque che ve lo sta sussurrando da anni e mesi, forse a lui credete, vi supplico cercate di comprendere quello che in realtà sta accadendo in tutto il mondo, nessun complotto, è solo … SHOCK ECONOMY… “La prima priorità per l’Europa è cambiare il proprio insieme di regole e persuadere la Germania che sta distruggendo l’Europa”. ha concluso Stiglitz. Si hanno cercato di dissuadere anche zio Adoflo prima di invadere la Polonia e non ci sono riusciti e tutti sappiamo come è andata a finire. Provate a dissuadere nonna Merkel dall’invadere con l’ideologia fallita dell’austerità mezza Europa periferica e vedrete cosa vi risponderà! Appuntamento a Milano 11 ottobre ore 16 presso il Cine Teatro L’Arca per “Il più grande successo dell’Euro” insieme ad Icebergfinanza e tanti altri amici! http://icebergfinanza.finanza.com/2014/09/24/stiglitz-leuropa-ha-fatto-un-errore-e-questo-errore-e-leuro/

 

  By: pana on Mercoledì 21 Agosto 2013 08:05

incredibile pare che lo facciano apposta http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dopo-di-me-il-pediluvio-ma-perche-il-cav-ha-sentito-l-esigenza-via-61409.htm rob de matt uno cerca di educare i figli a non dire le parolacce e poi vedi ste cose incielo !!! e stendiamo un velo pietoso sui milioni di alberi tagliati per stampare certi giornalacci...

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  By: pana on Lunedì 19 Agosto 2013 12:21

e' veramente scandaloso e nauseabondo la quantita di CO2 (per non parlare dell inquinamento) che si sprecano per queste pubblicita aeree, altro ch crisi, tanto ma tanto grasso da sciogliere ancora

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  By: gianlini on Lunedì 19 Agosto 2013 11:48

Dilaga l'imitazione di Trucco!!!!!!

 

  By: Trucco on Sabato 17 Agosto 2013 21:08

^«Di euro si muore».#http://www.ilgiornale.it/news/interni/leuro-letale-litalia-scelga-uscire-subito-926365.html^ Edward Luttwak scandisce questo motto così, con l'aria di chi forse sta un po' esagerando, ma neppure tanto. Perché l'Italia si trova a un bivio: pagare il conto salato per una scelta azzardata o continuare una «non vita da zombie» nel segno di un'austerity senza fine. Non è una profezia. Non è neppure un'opinione. È questione di logica, di numeri ed è ciò che pretende l'Europa. L'economista di Arad a volte è spietato, ma se lo fa è perché non crede nelle illusioni. Non ha mai pensato che l'euro fosse la mossa giusta per l'Italia. Siamo finiti, per scelta, nella casella sbagliata. E lui lo dice dal 1996. Scriveva. «Finirà come nel 1940. Allora l'Italia non aveva alcuna convenienza ad entrare in guerra, ma l'istinto del gregge fece sì che Mussolini, che pure l'aveva intuito, facesse questo errore. Si diceva, anche allora, tutte le potenze mondiali entrano nel conflitto, perché noi dobbiamo starne fuori? Siamo forse di serie B? E così l'Italia commise un grande errore». Luttwak come Cassandra? «Spero di non fare la stessa fine. Non sono un veggente e non dialogo con gli dei. Forse so leggere la realtà». Una moneta non è una guerra? «Sì, ma le conseguenze economiche a volte sono le stesse». L'Italia è in un vicolo cieco? «No. Può scegliere». Cosa? «Va via dall'euro. Sceglie un'altra moneta. Potrebbe tornare alla lira, ma io consiglio il baht thailandese. Questo significa che i ricchi italiani pagheranno molto di più le vacanze a St. Moritz e una Mercedes costerà un occhio della testa, però vedremo i muri tappezzati di avvisi con scritto: cercasi operaio specializzato. Le aziende italiane tornano a esportare, la Fiat farà 3-4 turni di lavoro, la produzione cresce, la disoccupazione scende e finalmente l'economia italiana torna a vivere. Adesso è praticamente morta». Sembra facile. «Non è facile per niente. Perché c'è un prezzo da pagare altissimo. Farà male». Tipo? «Le banche falliranno». C'è già la fila a ritirare i soldi. «Ho detto che le banche falliranno, come imprese. I correntisti non rischiano. Non perdono i soldi». L'alternativa? «Restare nell'euro, con un'economia da morti viventi. Non si uscirà mai dalla crisi. Immagini questa situazione che si protrae per cinquanta, cento anni o per sempre». Apocalittico. «Non posso farci nulla. L'Italia ha firmato un patto con l'Europa. Il primo dovere è portare il deficit annuale a zero. Questa è già un'impresa. Significa tasse e tagli insopportabili. Ammettiamo però che ogni italiano accetti di diventare sempre più povero e senza futuro. Tutto questo non basta. L'Italia dovrà ridurre il debito pubblico di 40 miliardi. Sa cosa significa? Equivale a 10 Imu. Non ti riprendi più». I patti con l'Europa si possono rivedere, cambiare. «Non c'è dubbio. Ma ai tedeschi non conviene. Non vogliono cambiare nessun parametro. A costo di uscire loro dall'euro. E senza la Germania questo euro non è più l'euro». O noi o loro? «Esatto. Vede, ogni nazione deve scegliere razionalmente la propria valuta. I politici hanno caricato di un enorme valore simbolico il fatto di essere membri di un circolo monetario. Ma la zona euro fatta su misura per i paesi del Nord Europa, fosse in un'area monetaria più adatta alla sua economia. Siete come chi vive in un'isola del Mediterraneo e vuole frequentare un club di Amburgo. Il solo andare e venire ti manda in rovina». Può esserci euro senza Italia? «Ma all'Italia conviene l'euro? Io penso di no. Tu staresti in un club dove i vantaggi sono pochi e il prezzo non solo è alto, ma rischia di cancellare il tuo futuro? Un individuo che pur di stare in un circolo esclusivo si rovina è uno stupido. Stranamente questa regola sembra non valere per gli Stati, ma il concetto è lo stesso». Siamo diventati così periferici? «Per niente. Non è una questione di periferia, ma di interessi. Quelli italiani non sono gli stessi del Nord Europa. L'Inghilterra sta fuori e non è periferica. Ritiene invece che gli affari della Germania sono diversi dai suoi. L'economia italiana è così poco periferica che sta creando guai in tutto il mondo». Cioè? «L'Europa e l'Italia in ginocchio per la crisi sono un problema per il Brasile, per la Cina, per gli Stati Uniti. Non conviene a nessuno. Sta saltando un equilibrio. L'Italia morente è un problema geopolitico grave. Da quando l'Italia è in Eurolandia non cresce. È un fatto: scarso lavoro, zero aumento del reddito. Certo, gli italiani possono appiccicarsi la medaglietta dell'euro, ma non esportano più. Se questi politici rispettabili si guardassero in giro e facessero una scelta razionale, cambierebbero subito valuta. I greci avrebbero dovuto farlo subito. Gli spagnoli ancor prima». Non le piace l'Europa, confessi. «Non mi piace un'oligarchia che trova normale prendere i soldi dai conti correnti degli individui, di notte, come fanno i ladri».

 

  By: Giovanni-bg on Venerdì 16 Agosto 2013 17:52

Meglio se per ricomprali si usa la valuta estera che si era comprata prima del crack ...:-)

 

  By: Gano* on Venerdì 16 Agosto 2013 17:49

Concordo con Giovanni-bg. In caso di uscita dall' euro i titoli azionari italiani sarebbero da ricomprare subito.