Uscire dall'Euro

cosa dice l'economista anti-Euro numero uno in Francia - GZ  

  By: GZ on Lunedì 10 Novembre 2014 02:36

C'è un ^articolo appena messo fuori dall'economista anti-Euro numero uno in Francia, Jacques Sapir#http://russeurope.hypotheses.org^, che è il braccio destro della LePen nei dibattiti televisivi. Sapir spiega come funzionerà l'uscita dall'Euro dal punto di vista della Francia. In sintesi dice che per la Francia la svalutazione sarebbe del 20-25%, per l'Italia del 25-30% e ovviamente il suo discorso è lineare: il nord-europa è più competitivo, il sud-Europa è sopravvalutato, con un cambio bloccato come quello dell'Euro, di un 20% o 30%, a seconda dei paesi. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Se svaluti di un 20% (per la Francia), adatti la valuta alla situazione reale del paese. Voler fare il contrario, adattare un intera nazione come la Francia ad un valore monetario come quello del cambio è follia. #F_END# (questo concetto è in Keynes, Friedman e in qualunque economista serio di sinistra e di destra, oltre ad essere elementare e facile da capire per tutti...Quelli di voi che si arrampicano sugli specchi per negarlo devono prendere ripetizioni di economia elementare, quella che insegnano all'istituto per ragionieri...) E l'inflazione ? Sapir fa dei calcoli e conclude: "^la baisse du pouvoir d’achat serait donc de 100/105,58 soit de 5,3%" #http://russeurope.hypotheses.org/3006^, per la Francia. Per l'Italia non lo indica, ma in base al numero di inflazione che calcola per la Francia, tenendo conto che stima una svalutazione più elevata di un 5-10% per noi, traslando come fa lui l'effetto del cambio, si viene fuori con un inflazione del 7% circa per l'Italia se torna alla Lira (inizialmente, poi Sapir stima che per la Francia si riduca al 4%, quindi diciamo un punto in meno anche per noi ?...) Bene. Italia e Francia sono i due paesi che possono uscire dall'euro, in cui i sondaggi anti-euro superano il 40% (con l'Italia nell'ultimo mese che mostra sondaggi con più anti-euro che anti-lira....). Spagna, Grecia e Portogallo no, perchè questi sono paesi che hanno anche beneficiato dell'euro nei primi otto anni e si sentono più deboli e vulnerabili (e lo sono). Come funzionerà allora ? 1) Se l'Italia esce anche la Francia automaticamente esce e viceversa. E se escono loro, si sgretola l'euro, al massimo rimane un "euro-marco" per cinque o sei paesi intorno alla Germania. 2) E' improbabile come immagina qualcuno che Spagna, Italia, Francia, Portogallo e Grecia rompano l'euro per riformare un "euro-sud" tra loro. 3) ti ritrovi Lira (o Franco) da una parte e Marco dall'altra. Non Lira da una parte e Euro dall'altra. Di quanto si svaluterà la Lira ? In media, verso dollaro dice Sapir di un 25%-30%. E verso Marco ? (fa molta differenza di quale valuta di riferimento parli) Nel caso della svalutazione verso la Germania il problema è se il "neo-marco" salga dagli 1,26$ attuale a 1,80$ o a 1,90$ o 2,0$ cioè si svaluterà VERAMENTE MOLTO...Se leggi il Financial Times vedi che i report delle banche d'affari tipicamente indicano : Lira sugli 0,80$ e Marco sui 1,70$ o 1,80$ Quindi in questo scenario puoi aprire un conto a Londra e basta e comprarci marchi NOTA BENE! Sapir NON si preoccupa minimamente del rialzo dei tassi di interesse per la Francia in seguito al ritorno al franco. Ma sai perchè ? Perchè, dice che dato anche tutti gli altri paesi del sud-europa uscirebbero assieme alla Francia dall'euro il loro debito che è di 3,500 mld circa verrebbe sconquassato e quello francese che è di circa 1,500 mld per confronto verrebbe comprato!! Giustamente Sapir fa un analisi comparativa e relativa... e dice: ehi... se usciamo tutti dall'euro va là che la gente vende i titoli spagnoli e italiani e compra un poco i nostri....

 

  By: hobi50 on Lunedì 10 Novembre 2014 02:30

Anti ,ma ha visto che ha scritto ..Robbè ..? "Lo Stato italiano, tramite la camera di commercio estera compera gli Yen necessari per pagare l’auto da me acquistata e pagata, in euro oggi e in Lire sino a prima della moneta unica europea." Questo non sa manco in che mondo vive . Sarà 20 anni che l'UIC non ha più il monopolio dei cambi ...e questo mi parla di una "fantomatica camera di commercio estera" che compera la valuta ...si,forse per le gite organizzate all'estero dal Cral aziendale ! Hobi

 

  By: Iperbole on Domenica 09 Novembre 2014 23:56

Salve, ritorno su un post di Zibordi del 3 novembre dal titolo: #b# Come Funzionerà l'uscita Dall'euro (secondo il M5s e nella Realtà) #/b# Ad un certo punto del post si legge: ………. #u#Quindi chi mette ad esempio 125 mila euro in marchi o euro-marchi si ritroverebbe 180 mila e chi li lasciasse in lire se ne ritroverebbe 80 mila (espressi in dollari)#/u# Quindi sembrerebbe logico che chi volesse salvare il proprio “ gruzzoletto” , grande o piccolo che sia, debba aprire un conto corrente in una banca tedesca su suolo teutonico. Penso che questa sia un’ ottima cosa da fare, al di la del “ quando farla” , però poi mi viene un dubbio, ed è questa la domanda : non potrebbe esserci turbolenza su tutta l’ area euro, Germania compresa così da poter essere più conveniente ( o sicuro ) pensare di aprire il c/c in un paese non-euro, tipo Svizzera, Inghilterra, Norvegia o Svezia ? C’è qualcuno in grado di rispondere oppure l’ argomento, non avendo precedenti, è troppo difficile da inquadrare ? Grazie per la risposta. Ps= A proposito, può uno straniero aprire un c/c in germania o negli altri stati citati senza averne la residenza ? Ci sono intoppi burocratici di qualche natura ? help me.

 

  By: sol on Domenica 09 Novembre 2014 21:43

Traderosca del QE europeo se ne avvantaggeranno gli stati che non hanno i nostri problemi. Se vuoi aiutare l'economia reale di questo paese da un lato devi recuperare redditivita' iniziando col diminuire sostanzialmente le tasse e contemporaneamente rilanciare i consumi facendo altrettanto. Quello che la BCE sta facendo ora serve a poco perche' e' inutile che crei le condizioni per nuovi prestiti quando il sistema privato non e' nelle condizioni di indebitarsi ulteriormente per difficolta' dovute al livello di indebitamento delle aziende o perche' non vede prospettive di redditivita' tale da poter restituire il prestito. Il fattore che impedisce un intervento deciso e pesante sul fronte tasse e' esattamente la mole del debito, debito che rimane tale anche se i titoli vengono acquistati dalla BCE, debito in continua scadenza da rifondere e debito che produce interessi da pagare, risorse che potresti destinare alla tua economia ma che non puoi perche' i vincoli di spesa rimangono, quindi il QE non servira' a nulla. L'unica soluzione e' quella di neutralizzare il debito esistente in modo da sostituire i titoli di debito a scadenza con altri perpetui denominati in euro che abbiano le stesse caratteristiche di circolazione e scambio della valuta euro, senza maturazione di interessi, senza privare i creditori dei propri diritti e disponibilita', senza aumentare la massa monetaria in circolazione, senza contravvenire ai trattati che non ci consentono di emettere moneta a corso legale o titoli similari, il tutto gestito solo tramite transazioni elettroniche, limitando il rimborso in euro ai soli soggetti esteri, ma sopratutto senza la BCE altrimenti e' come stare in piedi su una sedia tedesca e un cappio UE al collo.

 

  By: antitrader on Domenica 09 Novembre 2014 21:12

"escluso l’energia" Robbe', questa e' come l'avanzo primario, i soldi della tasca destra diversi dalla sinistra. Il tuo amico bagnai la fa troppo facile, lo metterei al tesoro a gestire l'operazione poi vedi come si caga addosso quando deve chiudere le banche, le frontiere e razionare i generi alimentari e i medicinali. L'operazione ormai e' inevitabile ma non e' quella passeggiata che vorrebbero far crede i B&B boys.

 

  By: Roberto964 on Domenica 09 Novembre 2014 20:36

“caro eurista ti scrivo…” (ovvero, che me tocca fa’ 2) Dedicato a quelli che “il PETROLIO ci COSTEREBBE SETTE VOLTE TANTO” La bilancia commerciale e il funzionamento della camera di commercio con l’estero Il saldo della bil. comm. è dato dalla differenza delle esportazioni meno le importazioni. I dati relativi all’anno solare da giugno 2012 a giugno 2013 ci dicono che abbiamo avuto un saldo POSITIVO per 29,3 miliardi di DOLLARI USA, escluso l’energia. Quinti in assoluto a livello mondiale. <Quinti al mondo per l'export L’Italia ha registrato un surplus commerciale con l’estero (esclusi i prodotti energetici) pari a 29,3 miliardi di dollari, il quinto miglior risultato al mondo e tra i Paesi del G-20. l’Italia è anche il Paese del G-20 che ha migliorato più significativamente la sua bilancia commerciale esclusa l’energia tra il 2° trimestre 2012 e il 2° trimestre di quest’anno, aumentando il proprio surplus di 5,6 miliardi e non solo a seguito del calo delle importazioni dovuto all’austerità. Infatti, nello stesso periodo l’export italiano esclusi i prodotti energetici è cresciuto di 3 miliardi di dollari, cioè del 2,5% (meglio del +2,2% della Germania). Prima la Cina, con $133,2 miliardi (sia pure in calo di 10,9 miliardi rispetto al 2° trimestre 2012), seconda la Germania con 96,6 miliardi, terza la Corea del Sud con 44,7 miliardi e quarta il Giappone con 39,9 miliardi. Gli altri quattro Paesi più avanzati del G-20, cioè Francia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti, presentano tutti deficit commerciali con l’estero per le merci esclusa l’energia.> http://www.affaritaliani.it/economia/export-italia030114.html Da questi DATI partiamo per smontare l’ennesimo luogocomunismo, il più sentito subito dopo il debitopubblico e l’inflazione. E’ doveroso capire come una Nazione importa da un’altra e come la paga. La camera di commercio con l’estero è nata all’uopo. Non tutti sanno che una Nazione per comperare merce dall’estero deve prima acquistare la moneta di quello Stato in cui quel tale prodotto viene realizzato. Se vuoi comprare una Toyota nuova, ti rechi presso il concessionario, ti scegli il modello, il colore ecc, lo paghi (non importa come) e ti porti via l’auto. Pensi che sia finita qui? NOSSIGNORE, da qui comincia, e questo esempio vale per ogni singolo prodotto che importiamo/esportiamo. Lo Stato italiano, tramite la camera di commercio estera compera gli Yen necessari per pagare l’auto da me acquistata e pagata, in euro oggi e in Lire sino a prima della moneta unica europea. Lo stesso fanno i giapponesi quando acquistano una Ferrari o un abito di Armani o un etto di parmigiano. Questo è ciò che accade miliardi di volte al giorno per le transazioni estere. Tanto più vendi prodotti all’estero o attrai turisti stranieri in Patria e tanto più sarà richiesta la tua moneta: il valore della tua valuta sale. Prima legge dell’economia: molta richiesta fa alzare il prezzo del prodotto. Che esso sia un’auto, un abito, un etto di parmigiano … o moneta. Altro esempio: come sappiamo le merci più richieste al mondo, tra cui spicca il petrolio, vengono contrattate in dollari USA. Per una fornitura di petrolio dal Qatar, lo Stato italiano prima deve acquistare dollari USA e poi pagherà il giusto prezzo al Qatar. Il Qatar aumenterà le sue scorte di dollari USA per il controvalore incamerato dalla vendita di quel petrolio e userà quei dollari per comperare ad es. frumento dall’Ucraina o carbone dalla Cina; se i dollari non dovessero bastare sarà costretto anche il Qatar a comperare dollari. (questo è il vero potere degli USA) E’ abbastanza chiaro il concetto? Un SURPLUS di bilancia commerciale è SEMPRE in valuta pregiata. Ovvero, oggi in euro, come domani in Lire, continueremmo a pagare le bollette energetiche con la valuta pregiata derivante dalla bilancia commerciale: della moneta forte NON ce ne può fregare di meno. Anzi, più svaluti la moneta nazionale e più aumenterà l’export (legge di Marshall-Lerner: ad ogni punto % di svalutazione monetaria corrisponde un incremento dell’export pari a +1,7%) e più attirerai turisti con valuta pregiata, invogliati a visitare l’unicità italiana e/o a comperare prodotti italiani con sconti come ci fossero i saldi tutto l’anno. Nello stesso tempo, ragionando all’inverso, minori saranno le tue importazioni di prodotti realizzati dove il tuo cambio è penalizzato. Ho da sempre ipotizzato (mio personalissimo parere) che se l’Italia uscisse domattina dalla moneta unica-euro, la nuova Lira, valutata 1 a 1 il primo giorno, dopo SEI mesi di assoluta instabilità, andrebbe a recuperare l’inflazione accumulata dal 1999 ad oggi e si posizionerebbe a -30%. Voglio ricordare l’ennesima volta che una Lira TROPPO SVALUTATA sarebbe una enorme DISGRAZIA per Cina, Germania, Giappone e Korea del sud (i nostri maggiori competitor): per il loro export saremmo dei concorrenti temibilissimi. Le loro banche centrali interverrebbero PESANTEMENTE comprando Lire, facendo salire il valore della moneta-Lira. Un turista canadese, norvegese o di dove vi pare, prima di arrivare in Italia, si informa se la sua valuta è ben accetta, altrimenti andrà in banca, nel suo paese, e cambierà la sua valuta direttamente in Lire (o porterà seco dollari USA da cambiare in loco). La richiesta di valuta nazionale, in qualunque modo venga fatta, farà di conseguenza ALZARE il valore della moneta-Lira. Lo so, a questo punto partirà la litania trita e ritrita sulla “INFLAZIONE che ci divorerà” ecc ecc. NO! L’inflazione non è direttamente proporzionale ad una svalutazione monetaria. Che sia CHIARO a TUTTI: se NON metti i soldi in tasca alle famiglie, l’inflazione te la scordi. Solo se simultaneamente aumenteranno i consumi dalla GRAN PARTE delle famiglie si alzerà l’inflazione. Generalmente accade quando TUTTI hanno un buon lavoro: non a caso, aumentando la disoccupazione marginale diminuiscono i salari e, in questo caso, SI, simmetricamente. (Una volta la chiamavano “curva di Phillips”). In Giappone darebbero l’anima per rivedere una inflazione sopra il 2% ed è per questo che hanno svalutato del 30% lo Yen negli ultimi 6 mesi. Lo scopo è quello di far ripartire i consumi interni e la molla è l’export. Loro sono come noi e la Corea: Nazioni che non hanno risorse (materie prime) e sono costrette ad importarle per poi trasformarle e rivenderle, lasciando all’interno del proprio territorio la MASSIMA parte del ricavato in salari, tasse, dividenti ecc. Comunque, per ovviare in qualsiasi caso ad un aumento inflattivo (magari!!!) dato da una MASSICCIA ripresa dei consumi (ri-magari!!!!), basterà reintrodurre l’INDICIZZAZIONE dei SALARI (meglio conosciuta come “scala mobile”), NECESSARIA a garantire le fasce di popolazione più deboli. Ora non avete più scuse. Questo è se vi pare, e, se non vi pare, sarà lo stesso. Fortunatamente la matematica non è un’opinione. Di una cosa sono più che certo: di euro e di UE stiamo morendo lentamente (ma neanche troppo). Roberto Nardella.

 

  By: antitrader on Domenica 09 Novembre 2014 20:07

L'erede della bravo la vanno a costruire in Turchia mentre gli operai di Cassino in cassa integrazione apsettano gli investimenti nell'Alfa Romeo che non arriveranno mai (e intanto si fanno le .....). Se non si riallinea il costo del lavoro alla nuova realta' italica qui diventa un deserto tra lo socncerto dei somari che aspettano gli investimenti dello stato (inevstimenti de che?). Con la nostra sterminata cialtroneria siamo riusciti perfino a farci beffa del fuoco di sbarramento dei tedeschi e cosi' siamo riusciti a perpetuare le nostra arte del tirare a campare senza fare assolutamente nulla complice il Draghi che ha ingabbiato i mercati che ce l'avrebbero suonate di santa ragione riportandoci a piu' miti consigli. Il conto arrivera' tutto in un colpo, cazzzzz se arriva, tra lo sconcerto di Yoram (ma dove sono andati a pescarlo quello?) il quale sostiene che renzi ha innescato una bomba nucleare per la crescita.

 

  By: Morphy on Domenica 09 Novembre 2014 18:48

Diciamo che l'analisi fatta da Anti, considerando che è uno da scrivania, è praticamente perfetta. Posso dire che solo imprenditori di solida esperienza possono procedere nel discorso in modo così semplice non che chiaro e privo di sfronzoli. Certo che nell'era del Project manager (tipica qualifica del lavapiatti con laurea (li accontentano con il titolo)) a ragionare come Anti c'è da prendersi del matto. Anti la crisi in Italia ha dato i primi accenni agli inizi degli anni 90. Poi Tremonti ha rallentato il tracollo con la sua prima legge sugli investimenti. Poi eravamo daccapo agli inizi del 2000 e vai con la seconda Tremonti che in pratica è stata la mazzata finale all'economia (ci eravamo praticamente bruciati la legna destinata ai 20anni seguenti). Poi c'è stata la questione dei calcoli sul rischio sballati (credo inventati da Barclays) che ci hanno messo dove siamo, cioè pieni di case e debiti. In pratica bruciato il magazzino delle legna (grazie a Tremonti) siamo andati a mettere nel caminetto i mobili di noce. Ora non c'è più nulla da bruciare e non ci restano che le balle da bar. Ognuno racconta la sua di storia e credo che vinca chi spara le panzane più galattiche e complicate.

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Bullfin on Domenica 09 Novembre 2014 18:17

ahahha che sciocchino....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: traderosca on Domenica 09 Novembre 2014 18:03

questi tuttologi......esperti in politica,economia,finanza,borsa,informatica,sport, gastronomia,poco di sesso.........pure di controllo di gestione..rob de matt

 

  By: Bullfin on Domenica 09 Novembre 2014 15:30

Il controllo di gestione piu' efficace e' quello che ho visto fare a un vecchio imprenditore (pace all'anima sua) che era di una semplicita' disarmante: tutte le mattine si faceva dare dal ragioniere i saldi dei CC. Una volta mi ha detto: Bisogna sempre separare i dane' dalle balle. Lui operava senza mai una lira di debiti verso banche e se gli volevano appioppare il fido (per crescere) li prendeva a parolacce. Ahahah Bellissimo post Anti. Effettivamente con i tempi che corrono meno debiti hai piu' sei sicuro di campa'. Ciaoooooooo (ps. per la cronaca la mia scrivania è molto disordinata ;)).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: traderosca on Domenica 09 Novembre 2014 15:22

"La soluzione per fare tutti contenti c'e' ma magari la posto domani, e' qualcosa di sensazionale." Sol,è inutile che giochiate al "piccolo economista italico" con l'attuale sistema la soluzione esiste già,ed è il QE totale!!non il mini QE europeo.........

 

  By: traderosca on Domenica 09 Novembre 2014 15:16

"A me non piacciono questi Master of Universe( leggasi banchieri centrali) che manipolano la moneta e si illudono di risolvere i problemi economici ." Hobi,anche a me non sono simpatici i banchieri centrali,ma nessuno si illude tranne qualche eccezione...........di risolvere i gravi problemi economici solo con interventi monetari,sono altre istituzioni(governi) che dovrebbero occuparsi di misure per il rilancio strutturale dell'economia. Gli interventi monetari sono necessari per fornire benzina alla macchina,ma se si viaggia in bicicletta,non servono a nulla..........

 

  By: antitrader on Domenica 09 Novembre 2014 14:46

Bull, ti insegno un trucco: quando in un'azienda senti parlare troppo di "controllo di gestione" scappa subito che quelli in pochi mesi falliscono. Stessa cosa se vedi le scrivanie troppo pulite e ordinate. Il controllo di gestione piu' efficace e' quello che ho visto fare a un vecchio imprenditore (pace all'anima sua) che era di una semplicita' disarmante: tutte le mattine si faceva dare dal ragioniere i saldi dei CC. Una volta mi ha detto: Bisogna sempre separare i dane' dalle balle. Lui operava senza mai una lira di debiti verso banche e se gli volevano appioppare il fido (per crescere) li prendeva a parolacce.

 

  By: Bullfin on Domenica 09 Novembre 2014 14:21

Ecco, arrivati ad una certa eta’ i neuroni e le sinapsi non lasciano scampo. La rappresentazione fatta da Anti è da libro di pinocchio. A) se tu non lo sapessi la maggior parte dei conti correnti sono usurai, vi è anatocismo e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Sicchè se uno fallisce per 5000 euro forse (ed è probabile che sia così) deve avere di DIRITTO dalla banca 5000 euro. B) ecco oggi ci parli di difficolta’ ad evadere della piccola impresa. Ieri dicevi che invece le multinazionali non sono esse il problema dell’evasione….DECIDITI!!! delle due l’una. C) così visto che oramai lavori a ritmo ridotto, dato che su in cima al CE le V non sono piu’ come negli anni novanta e 2000 ed è gia’ una bella cosa mantenere, gli imprenditori si stanno servendo di gestionali ERP con tutto integrato…dagli ordini fino al budget. Il problema è che grazie all’Europa e all’Euro ci si trova con una moneta unica ma tassi bancari differenti. In Germania i tassi sui finanziamenti sono bassi in Italia no. Anche qui delle due l’una o si fa un bel calderone unitario oppure meglio lasciare i tassi come sono ma anche avere un cambio flessibile. Non si puo’ avere tutti gli oneri oppure tutti i benefici (Germania). Ritornando alle PMI stanno sorgendo in Veneto parecchie reti di imprese che permettono di condividere vari aspetti e suddividere i costi tra esse. Oramai l’analitica ve l’ha anche l’artigiano o poco ci manca. Le aziende serie di controllo di mutui etc. sono a pieno regime e assumono come non mai. Vogliamo parlare dei finanziamenti? ok. Tu hai un fido. Na volta la banca gongolava che tu lo sforassi...vi era la mitica commissione di massimo scoperto. Ora la CMS è fissa sul fido (CDF), vi è comunque un obolo per lo sforamento (CIV). IL problema è che na volta non vi era Basilea. Ed ora è stato implementato proprio quando non si doveva farlo (per l'economia intendo). Sicchè tu ora passi al paradosso che il consulente di banca se usi il fido oltre il 50% ti telefona incazzato e ti dice "o...ma stai a scherza'???". Pazzesco. Così tu hai la banca che tiene meta' del fido su cui non ci guadagna (eccetto la CDF). Risulta evidente il guadagno in investire 100 in BTP che ti danno anche il 7% senza fare un caz!. Tu dirai “eh no Bullfin!!!!” e invece ti dico che è così perché lo sto facendo per piu’ imprese….. D) la seconda parte sul costo del lavoro va bene, meno male…..

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente