Uscire dall'Euro

 

  By: defilstrok on Giovedì 11 Dicembre 2014 19:12

Senza superflui commenti:

 

  By: lmwillys on Giovedì 11 Dicembre 2014 16:00

Tsipras non vuole uscire dall'euro, vuole che gli ridicolizzino il debito, e senza spremere i privati è una posizione intelligente ... quindi fuori dalla portata dell'ebetino che continua a dire che pagheremo il debito

 

  By: lutrom on Giovedì 11 Dicembre 2014 15:54

Defil, è inutile, tanto qui è ancora pieno di raglianti cretini pro euro. Che poi vorrei ricordare agli amanti dell'euro (ricordate a tal proposito il viscido mortadellone, quello che una parola sì ed una no diceva solidarietà??...): per quale motivo, ancor prima di avere un Parlamento unico con VERI poteri, ancor prima di avere un presidente dell'Unione eletto da tutti i popoli, ancor prima di avere una tassazione comune, ecc. ecc., abbiamo fatto l'euro?? E' semplice, perché questa è l'Europa dei banchieri, è l'Europa del Dio denaro, è l'Europa dei mercati tra plurimiliardari (tanto amati), ecc. ecc. Insomma, in poche parole: L'EURO E' UN ABORTO, UNA CIOFECA, e la finta Unione europoide è una sua simile!!!!

 

  By: defilstrok on Giovedì 11 Dicembre 2014 15:39

Si fa presto a dire "moneta unica". Ma cosa vogliono salvare?! Oggi il rendimento dei titoli greci è sopra il 10%. La Grecia utilizza o no l'euro? Che catz di senso ha che stia sotto lo stesso ombrello chi paga lo 0,68% come i tedeschi e chi paga il 10%!!! Bastaaa!! E' inevitabile che cada. La rabbia è che vorrei un taglio netto, anziché subire questa immonda agonia

 

  By: lmwillys on Giovedì 11 Dicembre 2014 11:19

i messaggi sono stati chiari e li avevamo ampiamente previsti NON ci è concessa l'uscita unilaterale dall'euro se lo facciamo ci rompono il kulo, con la valuta deprezzata ci comprano a saldo il poco rimasto e ci sputano, i non comprati emigreranno bisogna essere chiari sul prevedibile sviluppo Grillo fa il referendum consultivo per stanare lega e forza italia parolai antieuro

 

  By: clack on Giovedì 11 Dicembre 2014 10:53

A quel discorso che verrà fatto in modo terroristico, si potrà rispondere innanzitutto, da parte di chi abbia gli attributi per farlo, che gli errori si pagano. O forse i sostenitori dell'Euro erano davvero convinti che gli altri stati UE avrebbero lasciato che la casta dominante nel paese si foraggiasse a spese loro e sul regresso delle condizioni di vita dei propri concittadini non appartenenti alle classi privilegiate? Le responsabilità ci sono e ce le dobbiamo prendere, a livello di stato ma anche a livello personale. Così, tanto per far meglio capire qual è l'aria che tira. Per poi proseguire dicendo che entrare nell'euro è stato un errore gravissimo, che ha comportato perdite enormi per il paese. Che sono ben superiori alle conseguenze, per quanto drammatiche, che ora si paventano a seguito di una fuoriuscita. Quelle perdite non sono state solo economiche e di PIL, ma di smantellamento del nostro sistema industriale e sociale, con un'esplosione della disoccupazione, una riduzione mai conosciuta nella storia del paese per il benessere condiviso e un incremento dei suicidi per motivi economici. Per non parlare della tassazione e dell'abdicazione alla nostra sovranità cui abbiamo rinunciato per fare gli interessi dei paesi del nord. Questi riguardano in primo il futuro neocoloniale dell'Italia, destinata nei loro progetti a diventare serbatoio di manodopera a costo zero, di semilavorati a basso costo di nessun valore aggiunto e, per la parte di abitanti che riuscirà a conservare un certo benessere, un mercato di sbocco per l'industria nordeuropea. Ma soprattutto la moneta unica ha causato l'imposizione dei nuovi rapporti di produzione conseguenti alla necessità di svalutare salari, welfare e tutele invece che il tasso di cambio. Ciò ha causato una crisi di domanda per la quale permanendo nell'euro non vi sono risposte o vie di uscita e trascinerà sempre più questo paese verso il basso. Senza contare che oggi basta che la Merkel si svegli con la luna storta e ti mette sul mercato qualche miliardo di BTP, così da far schizzare lo spread alle stelle. Per quanto ancora possiamo vivere con questa spada di Damocle, che in pratica azzera la nostra sovranità? Se non ci si vuole rassegnare a questo destino, le cui conseguenze colpiranno i nostri figli e nipoti in maniera sempre più pesante e molto più di quanto stia accadendo a noi, la soluzione è soltanto una: uscire e prima che sia possibile. In base a quanto detto, la somma dei costi economici, di quelli della mancata crescita e soprattutto del destino di decadenza che è stato deciso per il nostro paese in sede UE è enormemente superiore al numero di miliardi calcolato quale costo di uscita. Senza contare che restare dentro ci condanna per l'appunto a una futuro di recessione, al quale si può sfuggire soltanto rompendo le sbarre della gabbia eurocratica, che è momento essenziale e inevitabile se si vogliono dare al paese prospettive di recupero e di crescita. A tale riguardo ci sono responsabilità ben precise dei singoli e delle organizzazioni e fondazioni cui costoro fanno capo. In primo luogo per chi ci ha prospettato un futuro radioso, ben sapendo quale era la realtà che ci aspettava come da nota intervista al FT e avendone ricavato sostanziosi benefici personali e cariche istituzionali. Poi per chi ha sostenuto politicamente certe scelte rifiutandosi per decenni non di tenere conto delle loro conseguenze ma persino di osservarle, e infine per chi continua tutt'oggi a fare del terrorismo sulle conseguenze di un'uscita dalla moneta unica. E' evidente che dovranno tutti essere chiamati a rispondere di persona dei loro errori deliberati, ma soprattutto delle loro azioni sistematicamente contrarie all'interesse dello Stato e della Collettività, nei confronti dei quali devono rispondere, in primo luogo in termini economici. Dato il numero di quelle persone, i vantaggi individuali ricavati dalle condizioni che si sono adoperati per imporre al paese, e i patrimoni posseduti da costoro, credo che di quegli 800 miliardi aggiuntivi se non si va in pari poco ci manca, qualora esista una volontà politica di porre di fronte alle sue precise responsabilità chi allo scopo di procurarsi vantaggi personali di ordine politico e patrimoniale ha causato il disastro del paese.

 

  By: lmwillys on Giovedì 11 Dicembre 2014 10:15

aggiungo Shabib ieri l'ebetino servile-liquida-schiavizza-Italia con 'se falliamo noi c'è la troika' la scelta è la schiavitù al denaro o la rivolta totale gli italiani sceglieranno

 

  By: shabib on Giovedì 11 Dicembre 2014 09:10

desidero dire una cosa a juncker e tutti quelli come lui :

 

  By: lmwillys on Giovedì 11 Dicembre 2014 08:56

ieri le m.erde si sono attivate e gli avvertimenti sono forti e chiari (vabbé pure il recente declassamento dai nostri amiconi yankees a 'quasi monnezza') prima juncker, quello che ci ha fottuto miliardi e miliardi di tasse dovute e che pd e forza italia hanno salvato dalla mozione di sfiducia un paio di settimane fa poi l'illegittimo da Costituente presidente cesso stronzo fijo de na mignotta napolitano che catechizzato dal denaro catechizza noialtri definendo 'antipolitica' chi si oppone ai ladri, si vede che la politica è solo per ladri, d'altronde lui di ladri se ne intende e rientra a pieno titolo nella categoria dato l'esperienza come tesoriere pci con miliardi di mazzette che incamerava e il notissimo video crucco con i rimborsi illeciti come parlamentare europeo i punti tranquillizzanti del movimento per la nostra uscita dall'euro sono ovviamente risibili, è ovvio ci spaccano il kulo le multinazionali evaporeranno dal nostro suolo e marpionne londinese è solo il prodromo altro che 'avanzo primario' ... noi possiamo scegliere tra un futuro a 480 euro mensili come i greci o fankulare tutti da uomini liberi e fratelli ... con il M5S ovviamente non certo col ladro salvini

raccogli le firme per il referendum contro l'euro (anche se in questo modo lo si perderà) - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 10 Dicembre 2014 20:00

Parte domani la campagna per il referendum. Ecco qui sotto le ^domande e risposte sull'Euro della campagna del M5S#http://d2ddakkt2rzmi5.cloudfront.net/Volantino_con_le_Domande_Frequenti.pdf^ che indica come verrà condotta dal M5S. E' un iniziativa importante, in questo modo si parlerà di euro, eurozona, debito e BCE e anche nel resto d'Europa catalizzerà l'attenzione. Qui gli si farà pubblicità nel nostro piccolo. Come volantino per una raccolta di firme questo è ok (anche se andrebbe riconosciuto che gli argomenti sono identici a quelli che da un anno usa Claudio Borghi, che ora è l'esperto economico della Lega...e Bagnai..non che ci sia niente di male se si arriva a concordare con quello che dicevano altri..). I paladini più noti della Lira, Borghi e Bagnai dicono che l'iniziativa del referendum è perversa, che in pratica boicotterà la causa della lira portandola alla sconfitta (^“La bufala del referendum sull’Euro di Grillo"#http://scenarieconomici.it/claudio-borghi-bufala-referendum-sulleuro-grillo-on-storify/^). Questo sembra un voler complicare troppo le cose: se sei contro l'euro, un referendum contro l'euro è... positivo... è un iniziativa utile perlomeno per farne un dibattito nazionale. Punto. In Italia ci sono troppi ragionamenti contorti. Bisogna tirare una linea, di qua ci saranno anche errori e confusioni, ma dall'altra parte ci sono dei gran figli di mignotta: ^"Paolo Mieli Se usciamo da Euro Saremmo dominati da Cafoni e Mignotte 09/12/2014"#https://www.youtube.com/watch?v=Y-UVKW38dSI&list=UUJtt73yNxMnXAw8W5EfUqXg#t=35^ (..fuori dall'euro saremo come il Montenegro, pochi miliardari e tanti poveri e poi cafoni e mignotte...") Il problema non è se il referendum sia controproducente come strategia politica. Il problema è la sostanza di quello che proponi, qui ormai con la tattica e la strategia politica non fai più un 'azzo, qui è l'ora di chi capisce qualcosa di economia. Con questo tipo di discorso (imitato appunto da Bagnai e Borghi) per il ritorno alla lira perderai di sicuro, perchè è naive, presta il fianco a critiche facili e non suona realistico a chi capisce qualcosa del mondo finanziario... Persino alla conferenza che ha organizzato Bagnai, con anche Borghi, in novembre c'erano un paio di economisti non pro-euro, ma semplicemente più scettici, che hanno mostrato facilmente che il ritorno alla lira è dieci volte più complicato di come lo descrivono #ALLEGATO_1# Se il referendum si tenesse tra qualche mese e si dibattesse (in piazza, in radio, in Tv, su internet sperando che quelli del M5S si facciano vedere) per il ritorno alla Lira con questi argomenti si perderebbe (tra un anno e mezzo, quando i tempi tecnici consentiranno di farlo, potrebbe esserci già stato un crac finanziario globale e quindi chissà...). domanda 1. OK, ma non è un questione importante... domanda 2. OK...idem domanda 3. OK anche se togliere "l'IRAP alla microimprese" è pochino come proposta di riduzione delle tass (l'unica finora avanzata dal M5S) domanda 4. OK domanda 5. sì sì... ma qui si arriva al problema cruciale e dire #i# "il mercato non avrà problemi a finanziare il nostro debito pubblico perchè quello che guida gli investimenti è prima di tutto la sostenibilità del debito..."#/i# è naive anzi è fuorviante, cioè è scorretto sostenerlo. Vediamo di ri-spiegarlo, perchè la disgregazione dell'Euro a partire dall'Italia è una questione epocale, gli interessi in gioco sono semplicemente colossali, non è una questione che riguarda l'Italia e basta... Il mercato attualmente finanzia il debito italiano a tassi tra l'1% e il 2% (il decennale del BTP quotava 1,95% ieri). Questo perchè l'inflazione è crollata dal 3% e rotto del 2011 al -0,4% per merito dell'austerità che ha distrutto l'economia. Per cui comunque un BTP rende in termini reali un +2,4% che al momento nel mondo per un titolo pubblico è parecchiio. Ma anche perchè vale ancora la promessa della BCE di Draghi di comprare BTP SE NECESSARIO PER TENERE ASSIEME L'EURO. CIOE' IL MERCATO CHIEDE SOLO IL 2% ALL'ITALIA PERCHE' L'INFLAZIONE è SOTTOZERO E PERCHE' SI FIDA CHE DRAGHI NE COMPRERA' SE L'EURO ENTRA IN CRISI. Giusto ? Siamo d'accordo ? Quando ritornassi alla Lira questa si svaluterà del -20% circa contro dollaro (e metà delle valute del mondo che sono legate al dollaro) e del -60% contro marco (e altre valute del nord-europa) e ci sarà quindi più inflazione (da costi di importazione). OK ? Qui per ora stiamo sfondando porte aperte, ma è solo l'inizio, purtroppo l'economia globale moderna finanziaria è una catena di effetti e cause... Se ci limitasse a tornare alla lira e basta, l'economia non si riprenderebbe però molto, se ritorni alla lira lo fai ANCHE per ridurre le tasse e di molto. Oppure per aumentare la spesa pubblica, insomma per aumentare il deficit pubblico altrimenti lo stimolo che viene dall'importare meno ed esportare di più non è sufficiente. (Occorre la prova ? il Giappone ha svalutato del -35% contro euro e quasi del -45% contro dollaro negli ultimi due anni. Il PIL è migliorato di 1 punto e mezzo percentuale, forse due punti... di crescita... e loro sono il Giappone...) Anche aumentare il deficit pubblico quindi produrrà più spesa e più inflazione (specie se aumenti la spesa pubblica). Bene, ma allora siamo anche d'accordo che ritornare alla lira significa avere due fattori di inflazione importanti, la svalutazione e i deficit pubblici aumentati. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Quindi ci sarà un inflazione che sale da -0,4% a, per esempio, 5% e rotti (se va bene).#F_END# Il mercato questo ragionamento che ho appena fatto lo fa e lo sa da anni e quindi giocherà d'anticipo e senza aspettare che l'inflazione si materializzi chiederà un rendimento del 2% reale (a cui è abituato da 30 anni) + inflazione, quindi del 2% + 5% = 7%, se tutto va bene. Di conseguenza #F_START# size=3 color=blue #F_MID# i BTP che oggi pagano un 2% pagheranno un 7%, se tutto va bene. E quindi il costo del debito pubblico esploderà velocemente dagli attuali 85 mld di euro a (supponendo una parità iniziale 1 euro per 1 lira) a 100, poi 110, poi 120, poi 130 mld...#F_END# Occorre ricordare qui che prima dell'arrivo dell'euro, nel 1993-1996, l'Italia pagava l'equivalente di 180 mld di oggi di interessi e un 21% della spesa pubblica (e un 11% circa del PIL !!!). #F_START# size=6 color=blue #F_MID#A meno che....#F_END# A meno che...la Banca d'Italia non si metta lei a fare "QE" a manetta, cioè #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Bankitalia compri dai 200 mld in su di titoli di stato (su 400 mld che vanno in scadenza ogni anno)#F_END#. Questo è possibile e fattibile e anche giusto, ma ovviamente se uno stato come l'Italia esce dall'Euro e svaluta quindi di colpo e poi in aggiunta si mette a stampare 200 mld di lire all'anno solo per comprare BTP succede poi quello che succede ora al Giappone, che fa una politica del genere, ma in modo più estremo. Succederà allora che #F_START# size=3 color=blue #F_MID#la svalutazione iniziale del -20% circa contro dollaro (e metà delle valute del mondo che sono legate al dollaro) e del -60% contro marco (e altre valute del nord-europa) diventerà forse del -30% contro dolllaro e del -80% contro marco..#F_END# Attenzione però che non sto esagerando. Il cambio Lira/Marco era a 200 lire a inizio anni '70 ed arrivò a 1,200 lire a metà anni '90, quindi in 25 anni circa era aumentato di 6 volte (la quantità di lire necessarie per comprare 1 marco....). Se tanto mi da tanto, dopo 15 anni in cui è bloccato non ci sarebbe niente di strano che l cambio Lira/Marco da 1000 lire (supponendo ora per fare un confronto più facile di che si esca alla parità di 1,000 lire per 1 marco..) vada a 2,000 lire per 1 marco. #ALLEGATO_2# A quel punto però sia l'inflazione importata e gli effetti sull'import export che le perdite sui risparmi in lire si amplificano ancora rispetto all'ipotesi iniziale di una svalutazione diciamo seria, ma non drammatica. Ripeto per chi si sia distratto: se torni alla lira, devi anche approfittarne per aumentar ei deficit e però per evitare che il costo dei BTP schizzi all'8% e il peso degli interessi da 85 mld esploda a 150 mld o peggio devi far comprare almeno 200 mld di BTP all'anno a Bankitalia stampando lire. E stampando lire la valuta allora scende ancora di piu e quindi puoi avere Lira a 0,80 dollari e marco a 1,80 dollari. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Ah ah... qui siamo arrivati al "buco nero" del discorso della lira, la fuga di capitali#F_END# Diciamo allora che l'italiano che aveva un milione di euro e li avesse lasciati in Italia se ne ritrova la metà rispetto all'italiano che aveva un milione di euro e li avesse spostati su qualcosa di germanico. Ehi... il problema del ritorno secco alla lira, con la conversione forzosa di circa 4mila mld di saldi bancari oggi in euro per decreto una mattina di lunedì in lire è che nei mesi precedenti #F_START# size=3 color=blue #F_MID#CI SARA' LA MADRE DI TUTTE LE FUGHE DI CAPITALI#F_END# Qui si fa finta che non esista la madre di tutti i problemi del ritorno alla Lira e cioè che #F_START# size=3 color=blue #F_MID# l'italiano che aveva un milione di euro e li lascii in Italia se ne ritroverà la metà rispetto all'italiano che aveva un milione di euro e li sposta su qualcosa di germanico. Un terzo della ricchezza finanziaria degli italiani attuale può prendere la strada dell'estero. Che significa che il sistema bancario italiano salterà e andrà salvato con centinaia di miliardi.. #F_END# Bene, c'è qualcosa nel materiale informativo per la comunicazione e i dibattiti (o negli articoli del blog di Grillo) che affronta questo problema ? #ALLEGATO_3# Anche qui ci sono delle considerazioni condivisibili, ma non si affronta il punto debole del ritorno alla lira "secco": la paura per i propri risparmi, il semplice fatto che chi riuscirà per tempo a liquidare bot, cct, btp, pronti contro termine, obbligazioni bancarie italiane e tutto quello che ha di italiano nel portafoglio guadagnerà dal 50% in su rispetto ai tapini che invece rimangano incastrati in Italia o con investimenti italiani. Dato che la ricchezza finanziaria in Italia, come in tutti i paesi moderni, è concentrata, almeno il 50% è in mano ad un 5% della popolazione, quelli che hanno dal milione di euro in su pro-capite e non sono tutti sprovveduti, hanno consulenti in banca o altrove, hanno o nipoti o figli o amici che gli spiegano magari qualche cosa oppure anche loro leggono internet ecc... Questa piccola fetta della popolazione che è benestante e ha qualche milione di euro a testa, appena sentirà che l'uscita dall'Euro non è una teoria, ma una possibilità reale, appena ne vedrà discutere seriamente in TV, appena vedrà che c'è il referendum sul serio ad esempio e i sondaggi non sono a favore dell'euro, che la lira può anche vincere... sai cosa succederà ? Non tutti ovviamente, ma anche solo un terzo si spaventeranno e sposteranno i loro soldi... Qual'è insomma il problema di una campagna referendaria basata su questo discorso ? Che glissa, che fa finta che non esista il fatto che l'italiano che aveva un milione di euro e li lascii in Italia se ne ritroverà forse la metà rispetto all'italiano che aveva un milione di euro e li ha spostati su qualcosa del nord-europa. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#E quindi dei 3,500 mld di euro e rotti della ricchezza finanziaria degli italiani attuale può essere che almeno 800 mld prendano la strada dell'estero e che il sistema bancario italiano salti.. #F_END# (E questa è una stima che faccio conservativa, nel 2011 dalla Spagna sono usciti circa 300 miliardi ad esempio solo perchè si temeva un default della Grecia e un possibile "contagio"...senza nemmeno che si temesse il ritorno della Spagna alla peseta) E cosa succede di brutto se vengono venduti titoli pubblici e bonds bancari, liquidati conti risparmio, p/c, prelevati contanti ecc.. per diciamo 800 mld dalle banche italiane...? Che è #F_START# size=3 color=blue #F_MID#una corsa "agli sportelli" delle banche, che queste avranno bisogno di essere salvate e Bankitalia dovrà stampare altri 200 o 300 o 400 mld per sostenerle...e questo a sua volta farà svaluare la lira ecc..#F_END# Questo discorso che cerco qui di fare in modo ragionevole, quando si dibatterà veramente del referendum sul ritorno alla lira, lo faranno in modo terroristico i quattro quinti degli esperti o sedicenti tali in TV. Dato però che questo non è affatto un discorso campato per aria, che di fondo è vero, avranno vita facile, specialmente contro Di Maio, DiBattista, Grillo e gli altri che (ogni tanto) si sono visti parlare finora ...

 

  By: Moderatore on Mercoledì 10 Dicembre 2014 18:57

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  By: DOTT JOSE on Martedì 09 Dicembre 2014 18:53

Credo ( eanche spero vivamente )che ole borghesie finanza.feudal.capital predatorie si stiano rendendo conto i i bei giorni stanno volgendo al termine, le maree proletaris si stanno risvegliando, le sinistre recuperano terreno in Spagna, Grecia, Turingia e pure nel covo del liberismo sfruttatorio i dipendenti si ribellano e chiedono salari piu dignitosi Mi pare quasi di sentirlo il grido liberatorio chei kompagni e le kompagne in america stanno lanciando. Maggiori i denari che arrivano nelle tasche degli schiavi , minori i denari che restano nelle tasche dei padroni, da cui discende il crollo delle borse. NO PASARAN ! http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/12/5/43228-usa-addetti-fast-food-ancora-in-sciopero-per-laumento-del/

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: hobi50 on Martedì 09 Dicembre 2014 13:45

Perché i mercati sono tanto disturbati dalle elezioni in Grecia ? La risposta è : "Syriza has vowed to undo much of the pay cuts and austerity forced on Greece by its unpopular "troika" of lenders - the International Monetary Fund, the European Central Bank and the European Commission. The party's leader, Alexis Tsipras, has also indicated that the party wants to restructure the country's debt burden again, a prospect that is likely to be met with little enthusiasm elsewhere in the eurozone. " Soprattutto la seconda frase disturba: una ristrutturazione del debito. Proprio ora che Draghi ha in tasca il QE sui titoli di stato ,c'è il Pierino (Syriza) che potrebbe voler rinegoziare il debito. Pensa che bello per i tedeschi sapere che la Banca Centrale ,tramite il QE comprerà titoli statali dei PIIGS e poi magari ,un nuovo Pierino,vorrà rinegoziare.... Ai tedeschi sta sfuggendo il controllo della Banca Centrale. A differenza dell'OMT,il QE sui titoli di Stato in effetti scardina il sistema monetario europeo perché nella principale struttura finanziaria dell'Europa,la Banca Centrale Europea,si affaccia ,entrando dalla porta secondaria di una manovra APPARENTEMENTE monetaria,la CONDIVISIONE del debito statale. Eurobonds all'amatriciana .. Hobi

 

  By: lutrom on Lunedì 08 Dicembre 2014 14:27

Mah, Gano, non vorrei che alla crante cermania alla fine questa faccenda del dominio sull'Unione europea le vada a finire come con la seconda guerra mondiale (ma anche nella prima c'era qualcosa di simile): per non piegarsi mai, per fare la guerra contro tutti, per fare la perfettina prima della classe, alla fine lo prende anch'essa nel cul.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 08 Dicembre 2014 13:16

#i#"o sulla base di precise disposizioni comunitarie per cui quello che avviene in Italia deve essere giudicato dai governanti tedeschi?"#/i# --------------------------------------------------------------------------------------- Gianlini, pensavo che tu avessi di già la risposta... Comunque, temo oramai sulla base di disposizioni comunitarie non scritte ma esistenti de facto, per cui gli eurocrati nella realtà ubbidiscono, o almeno prestano MOLTA attenzione, a quelli che sono i voleri dell' unica superpotenza europea. Poi se alla Germania qualcosa non va a genio (per es. se non gli va bene un nostro Presidente del Consiglio, ieri e' toccato a Berlusconi ma domani potrebbe toccare a Renzi), ti vendono short qualche miliardo di BTP e ti mandano lo spread a 7 o a 8. Di questo i mercati ne sono a conoscenza, per cui probabilmente basterebbe anche l' annuncio che #i#"la Merkel è molto dispiaciuta per le scelte di Renzi e le ritiene dannose per la stabilità economica e finanziaria dell' Italia"#/i# per fare franare senza pietà i BTP. Il ragazzino Matteo questo lo sa bene, e quando parla la Merkel un po' gli si stringono le mele.

Slava Cocaïnii!