By: gldm on Venerdì 02 Novembre 2007 18:04
Mi spiace profondamente per la signora brutalmente spenta.
Se le considerazioni di Gianlini pur svolte in punta di paradosso sul miglioramento in galera delle condizioni di vita del rumeno/aggressore/omicida presentano una certa seduzione razionale, è senz'altro vero che flussi indiscriminati di immigrazione pongono problemi che vanno non arginati ma preventivamente regolati, al di là di ogni posizione ideologica e con il massimo di realismo: le persone non si nutrono di aria, con quella, che è gratis, respirano, poi per vivere hanno bisogno di comprare, di soldi e non ci vuole un seggio al Parlamento per capire che i più scellerati o svogliati di loro, quelli con meno spina dorsale e non disposti al sacrificio si mettano a delinquere: insomma l'Italia deve essere in grado di offrire condizioni di vita decorose non opportunità di delinquere per gli immigrati.
Esco dal particolare per fare delle riflessioni di più ampio respiro.
Dunque abbiamo una classe politica mediocre a destra a sinistra e al centro, che sa solo partorire politiche economiche sociali e repressive sotto l'effetto di eventi emozionali, che non è in grado di affrontare i problemi strutturali del nostro paese con il Pensiero Lungimirante ma solo con gli Smottamenti Emotivi: eppure ce ne sarebbero di questioni serie da affrontare ma nei dibattiti televisivi si parla delle beghe personali di Berlusconi, delle dormite di Prodi, delle difficoltà generate dalle convivenze forzate e scomode all'interno di uno stesso schieramento politico ed altre quisquilie.
Da noi è tutto ingessato, quasi mummificato, quintali di interessi radicati di pochi, di un'oligarchia, che non si riescono nemmeno a scalfire.
A proposito di problemi strutturali, le condizioni in cui versa il nostro Sud sono o non sono un segno della mediocrità della classe politica, vecchia e nuova, che non ha mai "voluto" (attenzione: non potuto!, voluto) risolvere il problema? e cosa mai c'è che non permette al sud (un pezzo di Italia) un buon sviluppo economico sociale? forse una maledizione astrale? NO, semplicemente il Sud è afflitto da una invasiva criminalità organizzata feroce e frammischiata con un bel po' di gente collusa che veste onestà (solo in apparenza per la veste professionale, ma sotto che olezzo!!!) grazie ad incarichi di rilievo per aver ricevuto un mandato elettorale da elettori condizionati, affamati o cointeressati.
Le faide di Napoli: criminali che ammazzano criminali, fin qui non riesco a commuovermi. Non essendo semplicemente un passatempo per criminali svogliati, qualche parte avrà la meglio e sarà pronta a cannibalizzare meglio ed indisturbata il napoletano. E lo Stato che fa?...guarda e passa proprio quando una faida è una tale dichiarazione di presenza criminale che l'immobilismo di Stato è troppo sospetto ed allora molto meglio arrovellarsi sugli scontri Di Pietro/Mastella, che presentano profili di soap opera tanto cara agli italiani. Ed intanto la gente degrada sempre più verso livelli di vita inaccettabili, taglieggiata, scippata, usurpata delle libertà.
Ma perchè, perché, perché!!!???!!!!
nessun gruppo criminale per quanto agguerito ed efficace la può spuntare contro uno stato determinato, nessuno: quando lo stato ha dovuto "volere" ( costretto dal terrificante doppio scippo mafioso di Falcone/Borsellino, esposto al ludibrio internazionale, rotto ogni indugio e saltata ogni copertura, ) ha assicurato in 6 mesi l'imprendibile Totò Riina alle galere (Borsellino luglio 1992 - Riina preso gennaio 1993).
Non è, come è facile capire, solo un problema di politica repressiva e di lottà alla criminalità ma un passaggio ineludibile per mettere le basi per un sano sviluppo economico, i due profili non vanno separati e chi lo fa è palesemente in malafede.
Non dimentichiamo però che la medocrità della classe politica riflette la mediocrità del Paese, salvo senza meno le dovute e pregiatissime(e mi auguro numerose) eccezioni: siamo o non siamo, tra gli altri profili negativi, il popolo che onora tutti i santissimi giorni il Dio Ego?