Vergognarsi dei propri governanti, di Ida Magli

 

  By: GZ on Venerdì 02 Novembre 2007 11:58

perlomeno nel 410 aveva provato ad opporsi all'invasione dei visigoti provenienti dalla Romania ----------- ....Dopo una pressione pluridecennale, i popoli germanici hanno sfondato il confine nel 376 e nel 406-407.... i germani occidentali – franchi, alamanni e i più orientali burgundi – si stabiliscono in Gallia e Germania, subito dopo aver passato il Reno. Altri loro compatrioti – i vandali, gli svevi e la tribù asiatica degli alani – giungono sulle sponde del Mediterraneo fino alla Spagna. Una tribù dei visigoti, una delle popolazioni teutoniche d'oriente storicamente più aggressive, dalla Romania penetra prepotentemente nei Balcani, attraverso il Danubio. Nonostante l'opposizione delle armate imperiali, i visigoti devastano per l'ennesima volta la regione che i romani chiamano Illyria e poi passano in Italia, saccheggiando la decadente capitale nel 410.... I Balcani sono il fronte europeo orientale contro cui si riversano tutte le invasioni da circa duecento anni e continueranno ad esserlo anche nei secoli a venire, col sopraggiungere delle popolazioni slave del primo medioevo e di altre tribù asiatiche più tardi. L'Italia è divenuta il luogo di passaggio e di sosta momentanea...

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Novembre 2007 11:36

non bisogna dimenticare infatti che i rumeni sono uno dei pochissimi popoli moderni che sono riusciti ad uccidere con le proprie mani il loro dittatore e consorte ma voi li distinguete i rumeni dagli albanesi o dai lituani, ad esempio?

 

  By: omero on Venerdì 02 Novembre 2007 11:33

Mah, si, é colpa nostra, é colpa della nostra società ingiusta e non solidale, colpa delle baraccopoli, bisogna costruire degli appartamentini per accoglierli degnamente e dargli un lavoretto da statale.

 

  By: Moderator on Venerdì 02 Novembre 2007 11:31

Qui le disposizioni(articolo di fine 2006) Dal 1 gennaio 2007 l'ingresso e il soggiorno di cittadini rumeni e bulgari non sara' piu' disciplinato dalla Bossi-Fini, ma dal d.P.R. n.54 del 2002, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di circolazione e soggiorno dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, e cio' a seguito della ratifica italiana del Trattato di adesione di Bulgaria e Romania, avvenuta con la legge n. 16 del 9 gennaio 2006 (pubblicata in Suppl. Ord. n. 18 alla Gazz. Uff., 25 gennaio, n. 20). Vediamo come cambia la disciplina. ( Ingresso e soggiorno inferiore a tre mesi I cittadini europei possono fare ingresso e circolare liberamente all'interno del territorio degli Stati membri. Non e' necessario il rilascio del visto, ma e' sufficiente avere con se' un documento di identita' da esibire su eventuale richiesta delle autorita' italiane. Soggiorno superiore a tre mesi Trascorsi i tre mesi, occorre chiedere alla Questura la carta di soggiorno, allegando la documentazione che motiva la richiesta (es. lavoro autonomo, studio, ecc.). La permanenza in Italia per un periodo superiore a tre mesi senza che sia stata richiesta la carta di soggiorno non comporta, comunque, alcuna conseguenza pregiudizievole. In pratica, al mancato ottemperamento non e' ricollegata alcuna sanzione. La carta di soggiorno é valida per tutto il territorio italiano e ha una durata di cinque anni dalla data del rilascio o, nel caso di soggiorni inferiori all'anno, di durata inferiore sulla base dei motivi del soggiorno. La carta e' rinnovabile: a tempo indeterminato, nei casi in cui é rilasciata per la durata di cinque anni; per ciascun anno successivo alla durata del corso di studi, necessari per completare le verifiche di profitto richieste; alle condizioni e per la medesima durata prevista per il primo rilascio negli altri casi. ) Lavoratori subordinati e moratoria UE Teoricamente i cittadini rumeni e bulgari potranno, dal 1 gennaio 2007, venire a lavorare in Italia senza dover "partecipare" alla lotteria dei decreti flussi. Cio' solo in teoria, poiche' in pratica occorrera' invece attendere gennaio 2007 per verificare se l'Italia si avvarra', come ha gia' fatto in passato in occasione delle ultime adesioni, della moratoria che sostanzialmente rimandava l'applicazione della disciplina comunitaria ai lavoratori subordinati. Nel caso in cui lo Stato italiano decidesse di avvalersi della moratoria, nei primi due anni successivi all'adesione alla UE gli ingressi per lavoro subordinato continuerebbero ad essere regolati dai decreti flussi annuali, mentre per i lavoratori autonomi non vi sarebbe alcuna restrizione. Cittadini rumeni e bulgari che volessero fare ingresso in Italia per lavoro subordinato dovrebbero attendere, ogni anno, l'emanazione di un decreto dei flussi specifico per i cittadini neocomunitari. Nel caso in cui l'Italia rinunciasse alla moratoria, dal 1 gennaio 2007 l'accesso al mercato del lavoro italiano per i cittadini neocomunitari sarebbe completamente libero. --------------------------------------------------------------- naturalmente l'Italia non si è avvalsa della moratoria

 

  By: GZ on Venerdì 02 Novembre 2007 11:22

..Da solo ha spostato 1 milione di voti a destra .. --------- Non il mio. L'allargamento dell'Unione Europea alla Romania e Bulgaria e la decisione di cancellare la frontiera tra Italia ed Austria per cui passano tutti i rumeni sono decisioni che sono state preparate e credo anche prese sotto Fini, Bossi e Berlusconi l'invasione da parte dell'Italia da parte di mezzo milione di rumeni l'hanno allegramente programmata tra un brindisi e un invito in villa a Putin in ogni caso non un solo partito si è opposto all'idea demenziale di non avere più una frontiera con paesi come la Romania

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Novembre 2007 11:14

un uomo massacra di botte, fino ad ucciderla, una donna qualsiasi sia il motivo della cosa, cosa ci troveranno mai dei comunisti da difendere???????????? cosa ci troveranno poi di male a che individui simili all'omicida vengano trasportati da un paese profondamente capitalista come l'italia ad un paese che ha goduto per almeno 40 anni del Paradiso Comunista??? non dovrebbero essere più che contenti della cosa?????

 

  By: Moderator on Venerdì 02 Novembre 2007 11:05

Ma la sicurezza non si ottiene con il raddoppio della pena né con la deportazione di massa di un popolo. E che esempio ci dà il leader del nuovo partito che ci promette un futuro post-ideologico? Il suono delle catene proveniente ieri dal palazzo del governo, e che ha calpestato ogni sentimento di dolore, sembra inaugurare piuttosto un'epoca post-morale, dove una donna gettata in una canale serve da pretesto per accellerare un disegno di legge che chiede repressione e galera. Il Manifesto boh , ma per questi invece non ci vuole la galera ?

 

  By: Andrea on Venerdì 02 Novembre 2007 10:41

Abbiamo anche arcinote giornaliste che oggi scrivono che stanno imbastendo una campagna contro gli immigrati sulla base di un fatto che nulla ha a che vedere con l'immigrazione ... che si tratta, in realtà, dell'annoso problema dell'uomo che soverchia la donna ... e minchiate simili. Qualcosa mi fa pensare che ci sia un complotto (bipartisan) per farci implorare una dittatura spietata ed ingiusta.

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Novembre 2007 10:32

si stanno coprendo di ridicolo al rumeno il Berlusca gli dovrebbe dare la tessera di Forza Italia Da solo ha spostato 1 milione di voti a destra

 

  By: Moderator on Venerdì 02 Novembre 2007 10:19

però abbiamo un senatore di Rifondazione Comunista , quindi senatore del governo in carica , che ha pensato bene di andare a trovare ieri in carcere il rumeno. Invece che in ospedale la signora aggredita

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Novembre 2007 09:52

guardando le foto dell'accampamento mi sembra chiaro che il tizio in questione abbia fatto di tutto per assicurarsi qualche anno di prigione in una calda ed accogliente prigione italiana ovviamente il magistrato di turno cercherà di far di tutto per negargli tale privilegio (mi immagino già il provvedimento di affidamento ai servizi sociali o degli arresti domiciliari visto che a 14 anni ha subito ill trauma del carcere giovanile in romania) appena uscito ci ritenterà infatti appena arrivato in carcere ha avvertito subito un netto miglioramento della sua situazione personale: "Adesso è recluso in una cella singola della settima sezione del carcere romano di "Regina Coeli", senza televisione. Mangia regolarmente i pasti ed è «tranquillo» in isolamento. La visita del medico e dello psicologo, al detenuto, si sono concluse senza segnalare alcun tipo di rischio per atti di «autoaggressività» e «autolesionismo" pasti caldi, cella singola, medico, psicologo....tutte cose che in quella misera baraccopoli sembrano proprio mancare.... ovviamente nessuno pensa minimamente di fargli rivivere l'atmosfera delle carceri rumene: "L'uomo sarà processato e sconterà la pena in Italia. Lo hanno confermato i ministri della Giustizia italiano, Clemente Mastella, e rumeno, Tudor Chiuariu, in una nota congiunta " io fossi stato in lui non credo avrei agito diversamente...

Vergognarsi dei propri governanti, di Ida Magli - gz  

  By: GZ on Venerdì 02 Novembre 2007 02:43

--------------------------------------------------- Roma, è morta Giovanna Reggiani Dopo due giorni in coma non ce l'ha fatta la donna aggredita da un romeno. La polizia: "Si è difesa disperatamente". L'immigrato: "Nessuna violenza, solo furto". Controlli nei campi di Tor di Quinto e via Foce dell'Aniene. Condotti in Questura 17 rom, le baracche abusive saranno abbattute... ------------------------------ ^Vergognarsi dei propri governanti#http://www.mclink.it/personal/ME3643/^ di Ida Magli ItalianiLiberi / 1 Novembre 2007 Non possiamo fare altro. Vergognarci. Il degrado di tutte le istituzioni, ivi compresa la Magistratura, il continuo parlare soltanto di se stessi, dei propri interessi, dei propri partiti, da parte dei politici; la loro incapacità, ormai diventato un tratto dominante del loro carattere, della loro personalità, di ricordarsi che il potere gli è stato dato dal popolo italiano, sono giunti ormai al limite finale. Noi italiani, gente comune, non possiamo fidarci di nessun partito, di nessun politico, neanche di quelli che occupano le massime cariche istituzionali e che avrebbero come unico dovere quello di garantire almeno le regole formali. Invece non lo fanno, e non si accorgono neanche di non farlo. ..... .... Abbiamo perfino un Presidente della Repubblica Italiana il quale disprezza se stesso e la nazione di cui è il Capo. Ripete, infatti, ogni giorno che l’Italia da se stessa non può e non sa fare nulla, e invoca di continuo gli stranieri, le istituzioni europee, affinché ci sostituiscano: l’Italia non sa e non può difendersi dalla immigrazione, non sa e non può controllare i propri confini, non sa e non può lavorare senza gli immigrati; e senza i loro ottimi cervelli “si bloccherebbe”. Ma non basta: abbiamo un Capo dello Stato che arriva perfino ad indottrinare i bambini affinché si ribellino alle autorità, sventolando la bandiera dell’Europa e cantando l’inno tedesco, bandiera e inno che sono stati aboliti proprio perché ogni Popolo appartenente alla comunità europea non ha voluto rinunciare ai propri. Tragico destino dell’Italia: avere montagne di morti inutili, sempre traditi e calpestati dai governanti. Adesso, però, non ne possiamo più. Tranne quei pochi che sono irretiti dai rituali della politica o perché ancora vi credono, oppure perché sperano di ottenerne qualche vantaggio per la loro attività o per la propria carriera, la maggior parte della gente “normale”, quella che non supera lo stipendio o la pensione mensile dei 1300 euro, quella che tutte le mattine si alza e va al lavoro, quella che ama la propria patria, la propria famiglia, la propria lingua, la propria religione, l’arte, la musica, la bellezza della terra d’Italia, adesso dice: basta. Mi arrivano sempre più spesso le esortazioni a formare un Partito degli Italiani, o almeno un movimento che abbia come suo primo scopo la salvezza della civiltà italiana, mettendo fine in modo assoluto e definitivo all’immigrazione e all’opera di distruzione della identità italiana che è ormai con tutta evidenza l’unico scopo dei nostri politici. Sebbene mi sia soffermata più volte sui motivi che rendono difficile l’attuazione di questo progetto, cercherò di esporre nel modo più conciso e più chiaro la situazione. Per limitare immediatamente e nel modo più semplice e meno costoso l’immigrazione basterebbe che il governo sospendesse l’adesione dell’Italia al trattato di Schengen e ripristinasse le norme che chiudono i confini agli stranieri, anche se appartenenti alla comunità europea. Proprio oggi Prodi sbandiera come un atto di forza, deciso in seguito al terribile episodio della signora aggredita e ridotta in fin di vita a Roma da un romeno, avere autorizzato i prefetti ad allontanare dal territorio gli stranieri pericolosi. Decisioni ridicole! Costosissime ed inutili! Per quanto riguarda l’immigrazione da paesi dell’Africa e del Medio Oriente, ci dobbiamo convincere che il nostro farli giungere in Italia non è un atto di bontà o di compassione, ma piuttosto complicità nelle loro sofferenze. Noi possiamo aiutarli soltanto se rimarranno nella loro patria (i motivi di questa affermazione li ho già esposti molte volte e rinvio i lettori, perciò, agli articoli presenti nel sito su questo argomento e ai libri “Omaggio agli Italiani" e “Il mulino di Ofelia”). Comunque, questi motivi possono essere riassunti in uno solo: la religione islamica tiene lontani i maschi dal lavoro della terra e questa è la causa fondamentale della loro povertà. Noi, come ho detto, siamo complici delle loro sofferenze proprio perché ubbidiamo ai politici d’Europa che hanno proibito qualsiasi giudizio sulle religioni e in particolar modo sull’islamismo. In ogni caso una cosa deve essere ben chiara: senza fermare immediatamente l’invasione del nostro territorio da parte degli stranieri, quale che sia la loro provenienza, l’Italia, la sua indipendenza, la sua civiltà, sono perdute. So bene che molti di coloro che mi leggono, e anche alcuni di quelli che mi scrivono, pensano che saremmo più forti se lavorassimo insieme agli altri paesi d’Europa. Non posso ricominciare a spiegare in questo breve articolo il fatto che viceversa l’unione europea è stata voluta dai governanti proprio per distruggere l’Europa, l’indipendenza dei suoi Stati e l’occupazione del territorio da parte dei musulmani. Se non volete credere a quello che dico e che scrivo da tanti anni, vi prego di guardare ai fatti: ci troviamo come ci troviamo da quando si è incominciato a mettere in atto il trattato di Maastricht, ossia dall’attuazione della moneta unica, e in quel trattato c’è scritto appunto che le differenze fra le Nazioni non debbono più esistere, i confini non debbono più esistere, le lingue non debbono più esistere; e che la guida politica dell’Europa è assunta dagli economisti e dalla Banca Centrale, residente a Francoforte, testimone e suddita del primato tedesco. L’unione europea è un progetto di distruzione dell’Europa, non di costruzione. Ammesso che all’inizio qualcuno dei governanti fosse in buona fede, si trattava comunque di una persona, come spesso accade a coloro che sono forniti di troppo potere, che fantasticava dietro ad un progetto allucinatorio, dettato dall’ignoranza e dalla presunzione. Distruggere le culture significa distruggere i popoli. Infatti la nostra società è ormai una società patologica, priva di una meta, priva di logica e di buon senso. Dunque noi potremo salvarci soltanto se agiremo subito, pensando esclusivamente agli interessi dell’Italia, sapendo che in questo modo agiamo anche nell’interesse di ogni singolo popolo, perché soltanto con un proprio territorio, con la propria lingua, con i propri costumi, con la propria religione, con la propria sensibilità e intelligenza, un popolo può essere e mantenersi “Popolo”. Se qualcuno, in Europa, vorrà imitarci, lo farà e ce ne sarà grato. Noi, però, dobbiamo cominciare da soli, senza aspettare l’aiuto di nessuno. Vengo alle questioni pratiche. Mi si chiede di formare un partito o un movimento per la salvezza della civiltà italiana. Questo è esattamente il compito che si è prefisso, fin dall’inizio, l’associazione degli Italiani Liberi. Io ho fatto molti tentativi e ormai so, con assoluta certezza, che occorrono molti soldi e molta organizzazione. Cose che io non possiedo e che, almeno finora, nessuno mi ha offerto. Ho scritto migliaia di pagine: sono stanca anche di scrivere sempre le stesse cose. Dunque lascio la parola ai lettori. Cosa propongono di concreto? E per concreto intendo: persone, organizzazioni, denaro. Io posso garantire una cosa sola: che sotto i miei occhi nessuno ruberà. Roma, 1 Novembre 2007