Vergognarsi dei propri governanti, di Ida Magli

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Novembre 2007 13:20

non me ne intendo ma il coltello non serve per farsi le canne?

 

  By: pix on Lunedì 12 Novembre 2007 13:06

Gianlini, il tuo figlio di papà però girava con in tasca un serramanico, di cui a scuola avrebbe avuto ben poca necessità , o sbaglio ? Sulle visite dei politici in carcere penso ogni male, come pure vorrei le pallottole di gomma (e poi quelle vere !) contro quella mandria di idioti che stà distruggendo interi quartieri di roma. Mi sembra un secondo effetto Luca Giuliani, una volta che ti ammazzano dopo che te la sei abbondantemente cercata , forzando un posto di blocco, aggredendo militari con un estintore, o mettendo in atto una guerriglia urbana in un'area di servizio, allora subito diventi un bravo ragazzo , e 2/300 idioti escono in strada a bruciare macchine o a menare poliziotti che hanno l'ordine di non reagire. Adesso voglio il fratello del tifoso in politica ! Pix

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Novembre 2007 11:43

beh, a me non sembra tanto ovvio che una ragazzina dal viso tranquillo ed uno studente fuoricorso dal viso ancor più pulito siano degli efferati assassini e vadano a metter a repentaglio una vita tranquilla (soprattutto per lui, classico figlio pugliese di papà) con un gesto così lo stesso dicasi per garlasco

 

  By: GZ on Lunedì 12 Novembre 2007 11:38

in italia spesso non si accetta la spiegazione ovvia ed evidente a favore di ipotesi e dubbi cervellotici

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Novembre 2007 10:51

evidentemente sì è un bel problema in effetti, visto che normalmente the trend is your friend

 

  By: GZ on Lunedì 12 Novembre 2007 10:33

ma allora non è solo in borsa, un "contrarian" su tutto

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Novembre 2007 09:29

è solo un'impressione ma credo che i tre indagati non c'entrino niente, un po' come a garlasco per il ragazzo il gip non solo ha già decretato i colpevoli, ma ha anche dettagliatamente esposto il movente ed il retroscena emotivo-psicologico del delitto sembra aver messo il carro avanti i buoi un po' affrettatamente

Male, purché se ne parli. Il paradosso della politica - polipolio  

  By: Moderator on Sabato 10 Novembre 2007 11:39

l'importante è apparire da qualche parte . La visibilità . Anche se ti criticano trovi chi ti difende e alla fine dopo un pò tutti hanno imparato il tuo nome .Chi ti critica è un nemico , e quindi acquisti punti solo per questo dal tuo elettorato. Alla prossima sei un detersivo pubblicizzato e vieni venduto meglio ; da assessore passi al gradino sopra e poi per aver voti alle elezioni il partito ti chiama a fare il deputato perchè ormai il tuo nome è conosciuto e porta almeno 70mila voti

 

  By: gianlini on Sabato 10 Novembre 2007 11:22

o forse sperano di incontrare qualche giornalista di Canale 5 o della 7 con cui poi flirtare....

il primo a venirti a trovare ora è il politico - gz  

  By: GZ on Sabato 10 Novembre 2007 02:35

Ormai se sgozzi qualcuno in modo brutto il primo a trovarti in carcere e preoccuparsi di te non è più la mamma, ma il politico Un deputato di Rifondazione va subito a trovare in carcere il rumeno che ha massacrato una povera madre alla fermata del treno a Roma e uno di AN si precipita a trovare in carcere l'americanina che fa sgozzare dagli amici la compagnia di stanza che non si presta all' orgia (all'immigrato povero dall'est quelli di sinitra e all'americana quelli di destra) Forse sperano di avere uno scoop fresco dal killer per essere invitati in TV da Vespa visto che peggio sono i crimini e più diventano tema fisso della prima serata, forse si identificano con chi compie crimini, forse non hanno un "£$%&^@ da fare di meglio ----------------------- Amanda: io non c'entro. «Sono molto addolorata per quello che è successo alla mia amica Meredith, ma io non c'entro nulla», ha detto Amanda al capogruppo di An alla Regione Umbria, Franco Zaffini, che ha compiuto una visita al carcere di Capanne. Ai cronisti, Zaffini ha riferito di aver trovato Amanda in una cella insieme a un'altra reclusa. «Era sdraiata a pancia in giù sul letto e scriveva, ha chiesto un vocabolario inglese-italiano, perchè per lei la scarsa conoscenza della nostra adesso è più che mai un problema», ha aggiunto l'esponente di An.

 

  By: carnovale.pink on Martedì 06 Novembre 2007 11:16

http://www.linkedin.com/in/michelecarnovale

 

  By: gianlini on Martedì 06 Novembre 2007 08:57

Questi rumeni hanno ancora molto da imparare Da noi ci sono 3-4 ministri e un quarto del governo almeno che è convintissimo che i rom si possano integrare, e la parte restante che pensa che siano da accettare come è bello il comunismo visto a distanza... ------------------------------------------- Al racconto di questo vecchio episodio degli anni Ottanta, Calin Popescu Tariceanu si concede un sorriso. Il primo ministro romeno è tutt'altro che un cattivo biglietto da visita del suo Paese. È un uomo di bella presenza, molto colto. Un ingegnere civile che oltre alla politica nella vita ha fatto anche dell'altro, ad esempio fondando «Radio Contact», la prima radio privata della sua nazione. Parla un inglese ed un francese che i nostri governanti si sognano, e ha la virtù, rara per chi fa il suo mestiere, di chiamare le cose con il loro nome. «Non è vero che non facciamo niente per impedire le migrazioni dei rom. Noi ci diamo da fare per integrarli, il problema è che non ci riusciamo, non abbiamo mai ottenuto successi di rilievo».

 

  By: GZ on Lunedì 05 Novembre 2007 23:21

c'è gente che scrive su internet con una certe verve ------------- ..I politici delle auto blu, ben protetti da poliziotti, tolti dai commissariati (ben contenti anche loro, come saremmo tutti, a dover passare le giornate in parlamento invece che correre dietro a delinquenti) lucrano sulle sofferenze della gente non solo per i soldi, come nella prima repubblica, ma anche, molto semplicemente, garantirsi benefit che tutti possiamo al massimo vedere nelle fiction, prodotte dai loro sodali. A Roma il signor Veltroni ha permesso che si costruissero interi quartieri sempre piu' lontani dalla città mentre i palazzinari suoi sodali tenevano sfitti interi palazzi per mantenere alti gli affitti, cosa che ha portato alla totale anarchia che regna nella città. le forze dell'ordine non sono aumentate ma diminuite, i campi nomadi ormai sono stati creati in pieno centro, i quartieri storici sono ormai inaccessibili per i romani tra scippatori che viaggiano comodamente sui mezzi pubblici e zone a traffico limitato per fare cassa con le multe. Orde di giovani sotto effetto di cocaina si riversano tutte le sere nelle piazze, dopo aver acquistato la merce dalla manovalanza extra comunitaria e insozzato la città con bottiglie di vetro che il prefetto massmediatico Serra aveva ordinato di non vendere. Autocarri delle aziende televisive invadono i quartieri per girare le amate fiction buoniste, dato che occupare il suolo pubblico costa sempre meno che costruirsi le scenografie, e i guardaspalle dei registi impediscono di passare per le vie dove magari avete parcheggiato la macchina e se ci si chiede: per quale ragione? Ah giusto il sindaco intellettuale (non laureato) adora queste porcherie dove i cattivi sono gli italiani che non vogliono che la criminalità straniera e non prenda il sopravvento, dove la norma e' non sposarsi, magari avere tre o quattro famiglie allargate con lo zio gay e l'amico ritardato.

 

  By: gianlini on Lunedì 05 Novembre 2007 12:01

zibordi, non hanno un ministro lungimirante come Mastella prima che succedano casini, lui li lascia uscire e andare a casa!

 

  By: GZ on Lunedì 05 Novembre 2007 11:52

e in Argentina sono per un terzo italiani e il resto spagnoli ed europei di qualche genere... -------- Proiettili di gomma e lacrimogeni contro i parenti all'esterno del penitenziario Argentina, rivolta in carcere morti trentuno detenuti Molti asfissiati dal fumo dei materassi dati alle fiamme dagli stessi prigionieri La rivolta nella prigione argentina di Santiago del Estero BUENOS AIRES - Almeno 31 detenuti sono morti durante una rivolta scoppiata in una prigione argentina, nella provincia centrale di Santiago del Estero, oltre 1000 chilometri a Nord di Buenos Aires. I detenuti sono rimasti uccisi da un incendio appiccato da loro stessi nella serata di domenica. Ricardo Daives, ministro della Giustizia della provincia, in una dichiarazione alla rete televisiva C5N, ha affermato che molti decessi sono avvenuti per asfissia, mentre secondo alcuni media locali i detenuti avrebbero dato fuoco a materassi e ad altre suppellettili in un tentativo di evasione. Anche molte guardie carcerarie sono rimaste ferite. La mancanza di informazioni ha causato incidenti all'esterno del penitenziario che ospita 460 detenuti: per tenere a bada i familiari dei carcerati la polizia ha dovuto usare lacrimogeni e pallottole di gomma.