il "malessere" dell'Italia si estende a tutti i campi - gz
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By: GZ on Venerdì 14 Dicembre 2007 00:15
Ogni tanto esce qualche sondaggio internazionale sugli atteggiamenti dei diversi popoli rispetto all'economia o al futuro e gli italiani si piazzano sistematicamente in ogni sondaggio di qualunque fonte come i più pessimisti, sul proprio paese, in generale, nonchè sulla propria economia e il proprio futuro personale
Nell'ultimo sondaggio eravamo in fondo alla classifica assieme ai turchi (chissà perchè ?) e ai rumeni e ormai la cosa fa notizia ovunque nel mondo e ^ne parla in prima pagina il NY Times#http://www.nytimes.com/2007/12/13/world/europe/13italy.html?_r=1&oref=slogin^.
Questo è il motivo profondo e "di lungo periodo" per cui siamo entrati in un "Mercato Orso". A questo proposito lo sciopero dei camionisti è perfetto perchè autolesionista, unico al mondo e riflette il fatto che siamo il paese in cui tutta l'energia dal gas al gasolio alla benzina all'elettricità è più cara credo al mondo, in cui assicurare un trasporto è più caro causa furti e truffe, in cui viaggiare è più caro causa tariffe pesanti ai caselli, multe micidiali per parcheggio vietato o mancata revisione biennale del veicolo, costo del bollo e della patente, costo dell'assicurazione nonchè tempo perso per code e congestioni...
Io giro pochissimo per fortuna lavorando in casa tutto il giorno, ma quando mi capita proprio perchè succede di rado rimango colpito dalla differenza con quando ero giovane nonchè anche coi costi più ragionevoli di tutti gli elementi di cui sopra ad esempio in America (salvo l'assicurazione auto a NY dove però le multe costano 1/4 che a modena)
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Perché gli italiani sono il popolo più infelice dell'Europa Occidentale? ^Il quotidiano New York Times#http://www.nytimes.com/2007/12/13/world/europe/13italy.html?_r=1&oref=slogin^ cerca oggi di trovare una risposta a questa domanda in un lungo articolo in prima paginache analizza il "malessere" degli italiani.
«Tutto il mondo ama l'Italia, ma l'Italia non si vuole più bene: c'è un senso di malessere generale nel paese». E, per dirla con il neosegretario del Partito democratico, Walter Veltroni, scrive l'autore del pezzo, Ian Fisher, «There is more fear than hope», gli italiani hanno più paure che speranze».
Il Nyt sottolinea che il "malessere" dell'Italia si estende a tutti i campi: economia, politica, vita sociale. «I problemi che affliggono gli italiani sono in gran parte non nuovi - osserva il giornale - e questa può essere proprio il problema maggiore. L'Italia ha creato la sua maniera di appartenere all'Europa, lottando come pochi altri paesi hanno fatto, con una politica di divisione, una crescita economica irregolare, il crimine organizzato e un senso tenue dello Stato», rileva il quotidiano americano. Il senso di frustrazione nasce anche dal fatto che i vecchi problemi della società italiana continuano a resistere e in alcuni casi si sono aggravati «mentre il mondo esterno continua a correre più rapidamente».
«Nel 1987 l'Italia aveva celebrato la sua parità economica con la Gran Bretagna - osserva il New York Times - adesso la Spagna, entrata nella Unione Europea solo un anno prima, è sul punto di fare il sorpasso mentre l'Italia è già caduta di nuovo dietro la Gran Bretagna». I dati mostrano una Italia più povera e più vecchia, dove la qualità della vita sta peggiorando, dove aumentano i divorzi e dove il tasso di natalità continua ad essere tra i più bassi d'Europa. Un problema è che alcuni dei punti di forza del paese si stanno trasformando adesso in debolezze. Uno degli esempi più evidenti è quello, in campo economico, delle aziende piccole e medie che, dopo avere avuto per lungo tempo un ruolo di traino, adesso sono sempre più in difficoltà nell'era della economia globale.
Il malessere politico degli italiani è simboleggiato, rileva il New York Times, dalla ascesa del comico Beppe Grillo e dalla popolarità del suo attacco alla classe politica italiana al grido di «Basta! Basta!». Sono diventati best-seller in Italia libri come "La Casta" e "Gomorra" che attaccano il comportamento dei politici. La ricerca della University of Cambridge che ha mostrato che gli italiani sono i più infelici tra 15 nazioni dell'Europa Occidentale esaminate, mostra un collegamento tra fiducia nel proprio parlamento e livello di insoddisfazione di una nazione. I più felici sembrano i danesi (che hanno fiducia al 64 per cento nelle istituzioni), i più infelici sono gli italiani (solo il 36 per cento si fida). L'ex-premier Silvio Berlusconi ha perduto le elezioni per non avere mantenuto le promesse fatte ma il nuovo governo di Romano Prodi non appare come la panacea - osserva il New York Times - Ha deluso fin dalla sua prima scelta: un governo con ben 102 ministri o sottosegretari, un nuovo record negativo.
Il malessere degli italiani si estende anche all'arte: non ci sono più i Fellini, i Rossellini, le Loren. «Il cinema italiano, la sua Tv, arte, letteratura e musica sono raramente considerate all'avanguardia», afferma il giornale. Tra i pochi aspetti positivi c'è il prestigio che continua a circondare il marchio Made in Italy. Ma l'Italia deve stare ben attenta a non seguire il destino della Repubblica di Venezia, una delle città più belle del mondo diventata, dopo la perdita del dominio commerciale, quello che è oggi: «Uno splendido cadavere calpestato da milioni di turisti». L'Italia, immersa nella sua grandezza del passato, costretta a vivere sui turisti anziani che continuano a visitarla, rischia di diventare - conclude il New York Times - la Florida dell'Europa, il paradiso dei pensionati.