Il grande mercato Orso dei cereali

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 05 Febbraio 2003 21:31

(eletto con meno della metà dei voti) ------------ avrei dovuto dire: con meno voti del suo avversario. In ogni caso bush si è ritrovato, senza nessuna iniziativa personale, a essere l'unica possibile ancora di una nazione ferita; le sue percentuali di gradimento le avrebbe ottenute chiunque fosse stato al suo posto. 2ali

 

  By: GZ on Mercoledì 05 Febbraio 2003 18:07

Clinton è stato eletto con meno voti di Bush. Nel 1994 c'erano 3 candidati e Clinton vinse grazie al fatto Ross Perot, un indipendente, tolse voti a Bush senior a destra. Per cui Clinton vinse con il 40% dei voti nel 1994 contro un 49% di Bush l'anno scorso Quello che contano poi sono i sondaggi anno per anno. Se anche uno vince alla grande e dopo due anni ha un gradimento del 30% è nei guai, come successe a Bush senior o come succede ora a Schroeder

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 05 Febbraio 2003 17:06

Se vogliamo Bush sta scommettendo la sua presidenza su questo e non ne avrebbe bisogno perchè fino a pochi mesi fa aveva le % di approvazione più alte di ogni presidente (e ancora oggi è sul 56-58%) e ha appena fatto vincere al suo partito sia camera che senato per la prima volta da 40 anni. Allora perchè ? ------------------------ Il perchè è scritto lì: "fino a pochi mesi fa ". Prima dell'11 settembre Bush era un mezzo presidente (eletto con meno della metà dei voti) che stava accompagnando gli usa a una possibile depressione economica. Adesso sta semplicemente giocando una carta rischiosissima (per sè e per tutti noi) in difesa dello status quo. Difficile stabilire per chi fare il tifo. 2ali

La strategia della Casa Bianca - gz  

  By: GZ on Mercoledì 05 Febbraio 2003 16:38

.... le varie nazioni e/o gruppi di nazioni hanno un bisogno urgente di grandi statisti che abbiano il coraggio e la forza morale di prendere le decisioni giuste anche se alcune volte possono e debbono essere impopolari, insomma avere il coraggio di far bere la medicina amara; la vogliamo ricordare la "Lady di ferro" in GB negli anni '80?.... ------------------------------------------- Non c'è dubbio che la leadership a livello globale conti per i mercati. Rovesciare Saddam Hussein è una mossa molto rischiosa e proprio per questo impopolare, ha fatto calare nei sondaggi il presidente Bush sia per la difficoltà a spiegare la guerra preventiva, che per gli effetti sulle borse e quindi sull'economia di un anno intero di preparazione della guerra. Sicuramente non è la cosa che consulenti politici hanno raccomandato per essere rieletto, sia per l'effetto immediato nei sondaggi che per i rischi che qualcosa vada male in iraq. Inoltre ha spinto la germania e francia contro gli stati uniti ecc.. Si può pensare che si tratti di una cosa assurda, immorale o stupida o quello che uno vuole, ognuno ha le sue opinioni. Ma occorre capire che è qualcosa di pianificato e portato avanti con determinazione a dispetto di questi rischi e dei contraccolpi di popolarità in america, tra gli alleati e nel mondo. Se vogliamo Bush sta scommettendo la sua presidenza su questo e non ne avrebbe bisogno perchè fino a pochi mesi fa aveva le % di approvazione più alte di ogni presidente (e ancora oggi è sul 56-58%) e ha appena fatto vincere al suo partito sia camera che senato per la prima volta da 40 anni. Allora perchè ? La gente che l'ha predisposta intorno a Bush (Dick Cheney, Don Rumsfeld, Paul Wolfowitz, Richard Perle...) erano lo staff della Casa Bianca negli anni '80 e sono gli stessi che hanno creato nel 1982-1983 la strategia di Reagan nei confronti dell'URSS. All'epoca quasi tutti i commenti erano negativi verso lo "Scudo Spaziale" e il resto della strategia di confronto aggressivo, specialmente in europa, ma il muro di Berlino poi crollò nel 1989 e l'urss si è disintegrata. Ora questa gente è tornata alla casa Bianca vuole fare qualcosa del genere nei confronti dell'Iraq, Iran e Arabia Saudita. Hanno iniziato dall'Afganistan, hanno avuto successo contro le aspettative di quasi tutti. Se ora rovesciano il dittatore più temuto del medio oriente e lo sostituiscono con un governo filo-occidenale poi l'Iran degli ayatollah che è sull'orlo della rivolta cede da solo. E a quel punto anche l'Arabia saudita reazionaria comincia a tremare. Pochi politici al mondo (direi nessuno) in questa situazione confortevole di popolarità avrebbero rischiato in questo modo. George W. Bush a differenza di Bush padre sembra uno che per carattere crede in questo approccio stile Ronald Reagan (e che in europa nessuno capisce perchè qui i politici si muovono sempre in modo tattico e a breve termine). Si tratta in ogni caso di una mossa strategica e ambiziosa, molto rischiosa, ma che se riesce secondo i piani cambierà la faccia del medio oriente, l'area del mondo da cui nasce il terrorismo e l'instabilità del mondo. Giusta o sbagliata che sia non è però un espediente o una mossa tattica, è una strategia con dietro gente che la pianifica da tempo, che pensa di ripetere il successo ottenuto con l'URSS, che è stata incoraggiata dal successo lampo in Afganistan e che avendo vinto le elezioni del congresso a novembre pensa di avere un occasione unica per implementarla. C'è molto da perdere se va male e molto da guadagnare se funziona. Modificato da - gz on 2/5/2003 15:46:42

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 05 Febbraio 2003 02:18

Caro Rael, perchè diventare sempre più pessimisti? Senza dubbio è meglio aumentare la frequanza delle ferie, se possibile, lo ritengo più salubre e piacevole. Come anche la frequenza dei trades in entrambi i sensi. Sandro

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 05 Febbraio 2003 01:56

Stimatissimo Zibordi, credo di averLe dimostrato pubblicamente tutta la mia stima professionale più volte in questo forum, indipendentemente dalle divergenze di opinione che alcune o molte volte sono venute alla luce,sappiamo entrambi che ciò accade per le differenti esperienze professionale maturate anche se la matrice culturale è simile. Lei ci e mi insegna che nel medio periodo l'aumento delle materie prime nel loro complesso non può certamente essere scaricato in eterno o per troppo tempo dalle aziende nel sistema produttivo senza che alla fine non si verifichino scompensi e guasti tali da distruggere la ricchezza di un paese ovvero il sistema industriale e quello aziendale nel suo complesso. Non è un caso che le 5 aziende più liquide al mondo, tutti noi conosciamo i loro nomi, continuano nella loro sana gestione caratteristica e finanziaria a preferire di rimanere liquide senza fare investimenti fissi perchè non sanno, come tutti noi, cosa ci riserverà il futuro. Pertanto i dubbi che ho espresso in questo forum ad alta voce mi sembrano più che legittimi e vogliono essere solo un incitamento a tutti noi ad essere più aderenti ad una realtà che varie concomitanze hanno contribuito a creare in aggiunta alle colpe di classi politiche completamente incompetenti, tese solo ad avere il consenso dei propri elettori tradendo così l'etica del proprio mandato (Platone dove sei?). A tutto ciò aggiungiamo che gli organismi tecnici che a mio avviso sono nella stragrande maggioranza dei casi estremamente competenti ma allo stesso tempo asserviti in modo schiavistico e servile a quei politici che li hanno scelti, solo per continuare ad avere quei piccoli privilegi momentanei ed effimeri continuando a blandire il loro principe di turno. Concludendo: le varie nazioni e/o gruppi di nazioni hanno un bisogno urgente di grandi statisti che abbiano il coraggio e la forza morale di prendere le decisioni giuste anche se alcune volte possono e debbono essere impopolari, insomma avere il coraggio di far bere la medicina amara; la vogliamo ricordare la "Lady di ferro" in GB negli anni '80?. Questa è la vera politica secondo me. La ringrazio ancora di tutta la sua disponibilità, cortesia e amabilità con cui conduce questo forum. Sandro Modificato da - Sandro Cecconi on 2/5/2003 1:12:2 Modificato da - Sandro Cecconi on 2/5/2003 2:7:44

 

  By: rael on Mercoledì 05 Febbraio 2003 00:38

Ancora con il rame. Nel lungo periodo NON C'E' RELAZIONE DIRETTA tra rame e indici di borsa. Non sono NE' direttamente NE' inversamente correlati. Sono SCORRELATI. Avevo già messo un grafico di lungo periodo qui qualche mese fa dimostrando tutto questo. Son proprio dure a morire, le vecchie abitudini.

La Bibbia lo aveva previsto - GZ  

  By: GZ on Martedì 04 Febbraio 2003 23:05

A proposito di Eschilo che lei citava, rispondo con il libro di Giobbe, la parte della bibbia in cui sono più chiari i riferimenti alla situazione dell'investitore e del mercato attuale: " ..potessi tornare come all'inizio quando il potente era ancora con me, i miei piedi si bagnavano nella crema, le rocce sgorgavano per me rivoli di grasso..." (Giobbe, 27.3) (==>il rimpianto del nasdaq, di tiscali e di seat del mercato toro del 1999...) "...gli spettri lo investono come un diluvio, un turbine notturno lo porta via, lo solleva il vento del deserto, lo shiaffeggia con il suo palmo e sibila su di lui dovunque si trovi... (Giobbe, 27.4) ( ==> come vede nella bibbia è già previsto il mercato orso devastante degli ultimi anni che ha tormentato il risparmiatore e il crash che deve arrivare ) "...la casa che hanno eretto sarà come quella di un tarlo o una baracchetta da custode dei campi...." (Giobbe, 26.9) (==> ecco la che la previsione della bolla immobiliare che scoppia ) "...ha pur bene l'argento una sua origine e vi è un luogo per fondere l'oro, il ferro si trae dalla polvere e dalla pietra si fonde il rame.." (Giobbe, 27.2) (==> E qua infine la bibbia indica anche la soluzione, l'investimento nelle materie prime e nell'oro) ------------------------------------------ Ad es il rame non è un metallo rifugio come l'oro o l'argento e sale da ottobre come una scheggia (vedi sotto). Con l'economia europea che stagna al +0.7% di pil e quella americana che rallenta (e con il settore manifatturiero che ne è il punto debole) non dovrebbe esserci una gran domanda di metalli di base industriali no ? Addirittura invece il rame non solo sale, ma ha seguito (anzi anticipato quasi sempre) le date esatte di inversione degli S&P (minimo del rame il 7 ottobre e minimo degli s&p 11 ottobre, massimo di entrambi il 2 dicembre e così via). Questo sembra logico visto che le borse si preoccupanto tanto della congiuntura economica ora, evidentemente rame e s&p rispondono agli stessi dati economici. Nell'ultimo mese però il rame accellera verso nord e le borse invece vanno verso sud. Perchè le borse (secondo me) pensano in questo momento soprattutto all'iraq. Il rame invece ha dietro l'asia che produce a pieno regime e l'america che continua bene o male a crescere e (a mio avviso) il trend a zig-zag, ma positivo dei numeri macro-economici degli ultimi mesi Modificato da - GZ on 2/4/2003 22:15:34

 

  By: rael on Martedì 04 Febbraio 2003 22:54

La platea sa, Sandro. Santo cielo ogni giorno che passa divento più pessimista. Devo aumentare la frequenza delle ferie!

"La mietitura non offre che lacrime" - Sandro Cecconi  

  By: Sandro Cecconi on Martedì 04 Febbraio 2003 21:30

Zibordi, Lei ha scritto solo un possibile scenario; infatti l'altro potrebbe essere ancora peggiore ovvero ricalcare quanto avvenuto nel 1987. Infatti dal 1998 è mutato un aspetto fondamentale e cioè che a tassi in ribasso corrispondeva (giustamente) un rialzo dei listini. Se pensiamo che il costo delle materie prime sta aumentando con un up-trend che oramai è diventato strutturale, come ormai ci stiamo dicendo da molti mesi, la prima domanda che dobbiamo porci è la seguente: sino a quando le imprese potranno assorbire i maggiori costi di approvvigionamento senza scaricarli sui prezzi dei prodotti finiti? Forse il nocciolo della questione è proprio questo. La produttività maggiore che in questi anni si è manifestata ha calmierato in qualche modo l'aumento dei prezzi, ma sarà ancora possibile? Sinceramente ho molti dubbi. Pertanto lo scenario da me proposto (aumento dei tassi e crash finale di tutti i mercati azionari) sta diventando sempre più realistico a cui poi dovremo sommare anche lo scoppio contemporaneo della bolla immobiliare i cui primi scricchiolii si sono avuti con la presentazione dei dati di bilancio di Fanny Mae. Purtroppo questi anni di euforie e "sbornie" di ottimismo sfrenato ci hanno fatto dimenticare la storia del recente e remoto passato. Non sarebbe ora di riappropiarci, attraverso una maggiore presa di coscienza della gravità del momento, di un maggiore equilibrio nelle nostre scelte? Queste domande le pongo prima di tutto a me stesso. Voglio concludere con una citazione di Eschilo: "L'eccesso maturando mostra il frutto dell'errore e alla mietitura non offre che lacrime". Voglio ripetere, anche se superfluo vista la platea di questo forum, che tale mia riflessione deve essere considerata solo uno dei possibili scenari, niente di più. Ciao a tutti voi. Sandro Modificato da - Sandro Cecconi on 2/4/2003 20:35:55 Modificato da - Sandro Cecconi on 2/4/2003 20:42:10

 

  By: gianlini on Martedì 04 Febbraio 2003 18:59

bolla speculativa quindi, dettata da paura piuttosto che da euforia, ok, ma non rispecchiante valori reali...

 

  By: GZ on Martedì 04 Febbraio 2003 18:57

....non ho capito se lei ritiene che sul Bund sia in atto una bolla speculativa o se ritiene questi livelli di prezzi (ergo di tassi) potenzialmente duraturi ..... ----------------- se le borse e in particolare gli s&p fanno un altro crac pre-guerra o altro i bund strappano anche perchè il denaro che esce dal dollaro non va in borsa e alla fine si parcheggia sui bund insomma sotto 840 s&p e sopra 1.09 euro/dollaro ==> bund sale chissà dove da un punto di vista "fondamentale" e di medio periodo, una volta rimosso l'iraq e riportato il petrolio a livelli più normali mi sembrano invece solo da vendere Modificato da - GZ on 2/4/2003 18:0:15

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 04 Febbraio 2003 17:51

Caro amico, questa sera posterò la mia risposta in merito al quesito

 

  By: gianlini on Martedì 04 Febbraio 2003 16:04

nessuno che abbia voglia di sbilanciarsi?

 

  By: gianlini on Martedì 04 Febbraio 2003 12:35

Stante il trend ora invertito sulle materie prime su cui concordo (il miliardo e rotti di cinesi fino ad oggi ha lavorato,ora magari incomincia anche a consumare, e allora sono dolori), non ho capito se lei ritiene che sul Bund sia in atto una bolla speculativa o se ritiene questi livelli di prezzi (ergo di tassi) potenzialmente duraturi