La Moneta Elettronica di Stato (conti correnti presso il Tesoro che pagano interessi)

 

  By: duca on Venerdì 04 Aprile 2014 16:24

Caro Hobi.......la crescita nel lungo periodo è data da una serie di cause......se dovessi dire le 3 principali: - l'età media della popolazione (un paese giovane è più portato al rischio! non ha sistemi burocratici sedimentati nel tempo, Vuole cambiamenti veloci, non ha un sistema di welfare pesante per mantenere tutti i pensionati come te che hanno versato pochissimo e poi si godono pensioni enormi etc... E al calduccio,sulla loro poltrona pontificano su chi lavora, ben attenti a non metterci la faccia) - il sistema politico/amministrativo di cui gode un paese e in cui il paese è inserito (es se eri la Rep Ceka ma stavi nel patto di Varsavia....a voglia di crescere) - il livello di partenza (chi parte da livelli di reddito pro capite molto bassi ha grandi spazi di crescita) La finanza è importantissima, ma nel breve deve gestire le crisi, nel lungo periodo sono altri i driver dello sviluppo.

 

  By: pana on Venerdì 04 Aprile 2014 16:17

hanno sovranita monetaria e valutaria in brasile,perche tassi cosi alti ?

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

 

  By: hobi50 on Venerdì 04 Aprile 2014 14:28

L'altro giorno ho letto che la Banca Centrale brasiliana ha aumentato il tasso d rifinanziamento all'11%. Che strano... tassi dello 0,25% e del 10% che esistono contemporaneamente nello stesso mondo. Probabilmente dove ci sono tassi bassi le cose vanno meglio ...c'è più sviluppo ... Ed invece no : sembra esattamente il contrario. Nonostante condizioni di partenza infinitamente migliori in ogni senso , i paesi con i tassi da sogno sono quelli in difficoltà. Nell'ordine parliamo di Giappone,Usa,Europa ed Inghilterra : praticamente i paesi in cui i Governatori Centrali sono diventati i nuovi Master of Universe. C'è una cosa che li accomuna. Un'indicazione ve l'ho data mettendo il Giappone prima di tutti gli altri. Tutti , a cominciare dal Giappone,hanno avuto una crisi finanziaria gravissima. Tutti l'hanno risolta,anzi nessuno l'ha risolta,prendendo le misure che portano alla DISTRUZIONE di RICCHEZZA FINANZIARIA FASULLA. Sono state prese le classiche misure di una classe politica democratica che fonda il suo potere sul consenso. Deficit pubblici( così si mantiene sotto il livello di guardia il malcontento) e politiche monetarie che finiscono per far RECUPERARE ai ricchi le ricchezze perse (anche se sono contrabbandate inizialmente per misure che favoriscono la crescita). Purtroppo queste due cose SCLEROTIZZANO IL SISTEMA ECONOMICO. I deficit pubblici producono alla fin fine la puttanata dei NFA ( net financial assets ) che sono, ne più ne meno, i bonds della Parmalat. I deficit pubblici accumulatisi nel tempo nei titoli di stato non possono distribuire ricchezza finanziaria (NFA) come se fossero i bonds della Apple ! Sono *** secca e distribuiscono *** secca ! E l'economia non può nutrirsi per troppo tempo di *** secca. Oltre a ciò succede che le politiche monetarie di QE acuiscono le sperequazioni nella distribuzione del reddito e della ricchezza producendo gravi deficit di domanda aggregata. Difficile pensare che questa storia finisca bene. Hobi

la BCE deve comprare ora bonds... americani però - GZ  

  By: GZ on Lunedì 24 Marzo 2014 00:04

Che faranno "Loro" ? ... forse ^faranno comprare alla BCE bonds... americani...#http://www.theguardian.com/business/economics-blog/2014/mar/13/european-central-bank-us-treasury-securities^, un "Alleggerimento Quantitativo trasversale" per così dire, come suggerisce Jeffrey Frankel (non quello del ^"ciclo di Frenkel"#http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Frenkel^, ma un pezzo grosso di Harvard comunque) La Cina, il Giappone, la Corea e i paesi asiatici non lo fanno da anni per far scendere le loro valute ? il Giappone non ha fatto svalutare lo Yen del -30% in pochi mesi in questo modo ? E allora uniamoci al coro Facciamo un passo indietro e partiamo dall'Italietta. Ci sono sintomi di nervosismo. Ci sono voci che Napolitano et alia avrebbero visto un sondaggio elettorale segreto per maggio che dava sul 50% di astenuti, Grillo vicino al 30% e il duo anti-euro (Salvini e Meloni) che raddoppiavano con il PD in calo secco, il centro di Monti liquefatto e Alfano distrutto. Quindi fuori il flaccido Letta e lancio in pista del Renzi-rottamatore per resuscitare in vista del voto le forze "europee". Hai anche giornalisti che un giorno si e l" altro pure si dicono preoccupati per le votazioni europee e per l"aria populista... un problema per l" europa.... Questo nonostante sia ancora tutta una bonaccia, dai titoli degli stati periferici all'orgia di debito junk che ormai è ritornata anche in Grecia (banche greche che vendono bonds giovedì!), ^Blackrock che ormai è l'azionista principale di tutte le banche italiane e si lancia a comprare di tutto in Italia#http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/lo-zio-sam-si-compra-mezza-italia-il-colosso-finanziario-usa-blackrock-non-si-74144.htm^, Soros che compra immobili della LegaCoop tramite IGD sull'onda del boom degli immobili commerciali IN SPAGNA (30%). Qui in Italia, se la borsa non crolla, ora cominciano a comprare, dopo le banche anche gli immobili adesso, prima quelli commerciali come in Spagna e poi il resto perchè non c'è rimasto più niente da gonfiare al mondo... Quindi grazie all'ondata che non finisce mai di nuovo debito, anche la politica e i media sono in apparenza tranquilli, tutti che parlano dei primi dati "non di recession"e in area euro (+0,1% di PIL !), tutto un perbenismo per convincere il rincoglionito elettore italiano ed europea a starsene tranquillo fino a maggio. In Ukraina però hanno appena giocato agli apprendisti stregoni (qui una mossa orchestrata da New York, ma si sa che poi ci tirano dentro), in Cina ogni giorno ci sono cattive notizie e può essere che oggi, domenica, la Le Pen faccia un primo botto alle municipali nonostante non abbia letteralmente una lira per cui riesce a mettere candidati solo in un comune su quattro. Poi nonostante la censura in TV e persino della Lega e del M5S (ehi... ma se non è democrazia diretta quella ..?) in Veneto è successo a sorpresa qualcosa. E il ciclo del debito però è al suo picco, come nel 2007, dopotutto sono passati quasi sette anni e anche nella Bibbia c'erano sette anni di vacche grasse no ? Non mi dilungo, ma non hanno mai venduto tanti bonds in Africa, non sono mai stati venduti tanti junk bonds in Europa, nemmeno nel 2007, come ora e le small cap americane costano 84 volte gli utili e quelle italiane (lo Star) poco di meno. Soprattutto ci sono ormai talmente tanti report sulla bolla immobiliare a Londra, in Canada, Scandinavia, Olanda, Singapore, Hong Kong Cina, Australia e Sudafrica quanti ce ne erano sulla bolla immobiliare in California e Florida e Nevada e in Irlanda e Spagna nel 2007 Cosa pensano di fare allora "loro". Beh... ad esempio Frenkel, che è uno dei top economisti al mondo, sul Guardian suggerisce che la BCE di Draghi faccia Alleggerimento Quantitativo anche lei, ma non potendo farlo veramente perchè non ci sono eurobonds e la Germania di comprare BTP e bonds greci con soldi anche suoi non ne vuole sapere... allora #F_START# size=3 color=red #F_MID#Frenkel propone che la BCE compri bonds AMERICANI...#F_END#. La logica ? Beh... per far scendere l'Euro no ? Tanto, come spiegato qui tante volte, creare denaro non costa niente, è gratis per le banche e le banche centrali in particolare e di conseguenza va usato per manipolare in tutti i modi i tassi di interesse di ogni genere di debit e i cambi (cioè il costo del denaro e il suo valore relativo). #i# L'unica che non va mai fatta però è rimetterne un poco in tasca alla gente...#/i# ^Why the European Central Bank should buy American US treasury securities could be the answer to ECB's dilemma#http://www.theguardian.com/business/economics-blog/2014/mar/13/european-central-bank-us-treasury-securities^ on how to ease monetary policy without risking legal challenge Jeffrey Frankel, theguardian, 13 marzo 2014

 

  By: shabib on Giovedì 20 Marzo 2014 13:10

ZVANI caro , e diciamolo , dopo la splendida dimostrazione dottrinale , che il problema dell'euro e' anche politico , come la sua soluzione o dissoluzione....e la scelta politica subentrera' a causa di coloro che non si muovono , che non vogliono cercare tra le pieghe tecniche le soluzioni monetarie/finanziarie adeguate che su questo forum sono state comunque dimostrate. perche' se e' vero che , come ho sempre detto , le esigenze economiche e finanziarie del paese reale sono come un fiume in piena che alla fine travolge la politica , e' anche vero che quando per motivi non positivi e slegati dal paese reale si vuole perseverare in una finanza malata , solo a politica forte e alternativa puo' deviare il corso degli eventi nefasti...

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 20 Marzo 2014 12:44

Non disponibile o esaurito? controllo ogni giorno e prima mi diceva "disponibile il 1 Marzo 2014" http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html in libreria ho già fatto spazio tra i due capolavori (il capitale di Marx e Impero di Toni Negri) e aspetto il suo masterpiece per avere la sacra trinità dell economia monetaria.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: TotoTruffa on Mercoledì 19 Marzo 2014 00:38

https://www.ecb.europa.eu/ecb/legal/pdf/c_32620121026it._protocol_4pdf.pdf Articolo 21 Operazioni con enti pubblici 21.1. Conformemente all'articolo123 del trattato sul funzionamento dell' Unione europea,è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali. 21.2. La BCE e le banche centrali nazionali possono operare come agenti finanziari per gli organismi di cui all'articolo 21.1. 21.3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell'offerta di riserve da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla BCE lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.

La requisitoria contro il rigore del pm Varone - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 18 Marzo 2014 23:24

Il pubblico ministero di Pescara, ^Gennaro Varone#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7^, era relatore al convegno sulla moneta dell'associazione Auriti tre giorni fa e ha pubblicato ^una requisitoria contro l'austerità#http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622^. E' il "magistrato rock" di Pescara (nel senso che fa CD e concerti di rock), ma tra fare il magistrato e fare dischi trova il tempo di occuparsi della moneta e ha il dono della sintesi... In giro per l'Italia c'è più gente di quello che sembra che capisce la truffa della moneta e del debito.... (il problema è che si è dispersi...). --- #i# Insomma, il Primo Ministro Renzi (in realtà: qualunque primo ministro), diciamocelo: Lei i soldi per fare le cose magnificenti di cui ha detto, NON ce li ha. E il perché è semplice: ^il denaro di cui dispone lo Stato è quello che noi paghiamo con le tasse. il denaro che noi paghiamo con le tasse è quello che ci dà lo Stato...#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7^ Sarebbe divertente, se non fosse tragico --- ^La requisitoria contro il rigore del pm Varone"#http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622^ ..... "Vediamo la luce alla fine del tunnel…" ma, a parte l'immediato richiamo all'esperienza extrasensoriale del film Ghost, questo slogan non mi sollecita alcun ragionamento utile. Io non mi sottraggo alla normalità. E sono rimasto io stesso con una repulsione verso le questioni economiche; sino a che… per dovere professionale, non ho iniziato a capire che le imprese italiane (quelle oneste, dico), semplicemente, non ce la fanno: a pagare le tasse, a pagare i lavoratori, a pagare i contributi. E allora, ho smesso di leggere Repubblica e di ascoltare i Mantra e ho cercato di capire perché. Come siamo finiti in crisi? E come ne usciremo? IL DEBITO PUBBLICO Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”. Supponiamo il Governo, quindi, emetta cambiali per 50 milioni di euro. Una Banca Privata offre 49 milioni e si aggiudica i Bpt. Il Governo ha ottenuto 49 milioni di euro; dovrà restituirne 50 alla scadenza; dunque, pagherà un milione di euro di interessi. Il Governo con quei 49 milioni di euro costruisce il suo ospedale, anzi il nostro ospedale. E quel denaro dovrebbe diventare reddito del costruttore; e reddito dei suoi dipendenti, che lo utilizzeranno presso commercianti; i quali, a loro volta, faranno altri investimenti. Dunque, lo Stato, ora, ha un debito di 50 milioni di euro; ma questo debito è diventato un investimento; la ricchezza reale è aumentata: dove c'erano terra e sassi, c'è una struttura che eroga benessere; i 49 milioni pagati al costruttore hanno alimentato una potente spinta all'economia. Quindi, il debito pubblico è un male? Ma niente affatto! Non è che il “negativo” di una pellicola il cui “positivo” è rappresentato dal corrispondente aumento di ricchezza reale nel paese, dalla nostra laboriosità e capacità produttiva. IL PAREGGIO DI BILANCIO E veniamo alle tasse. È mai possibile che lo Stato recuperi, in tasse, tutti i 49 milioni di euro che ha speso? Se lo facesse, andrebbe in pareggio perfetto: "Ho speso 49 milioni di euro, mi riprendo 49 milioni di euro, sono in pari”. Ma se lo Stato se li riprendesse tutti, a noi cittadini, di quei 49 milioni di euro, che cosa resterebbe? Nulla. Eppure, per il pareggio di bilancio, è questo che lo Stato deve fare. Sembra assurdo? Eppure è proprio questo che, per restare nella moneta unica lo Stato, deve fare: in base all'articolo 104 del trattato di Maastricht e in base al Regolamento del Consiglio d'Europa 1466 del 1997. Ed è questa la causa della crisi economica. Questa. Se lo Stato ci dà un reddito e, poi ce lo toglie tutto, a noi che rimane? Nulla. Siamo tutti poveri. E se ci rimane nulla, ciò significa che non possiamo comprare nulla con quei 49 milioni di euro. Lo chiamano anche Patto di stabilità. Si: perché, dal momento che dovrebbe riprenderseli, lo Stato dice: "Sai che c'è? Non ti pago! Ma le tasse, quelle le voglio …". Tuttavia, le imprese che hanno lavorato e non vengono pagate, falliscono, licenziano, riducono i salari … Tutto questo, ci ricorda qualcosa? Questa è la principale causa della crisi che attanaglia l'Eurozona, ormai da molti anni: il pareggio di bilancio. È il tasto “pausa” sulla crescita economica; è la camicia di forza imposta alla capacità produttiva dei paesi aderenti. È il motivo della crisi (inutile illudersi: così dalla crisi non si esce); è lo strumento con il quale la crisi è stata deliberatamente prodotta. TASSE E INDEBITAMENTO Torniamo alle tasse. Supponiamo che lo Stato voglia tassare (per andare in pari) al 100%: in questo modo, si riprende tutti i 49 milioni di euro. È (quasi) in pari. "Ce lo chiede l'Europa"... E noi? Be', noi, avendo restituito tutti i 49 milioni, per vivere abbiamo una sola possibilità: chiedere noi denaro in prestito alle Banche (mutui, finanziamenti). Cioè dobbiamo indebitarci noi. Se non si indebita lo Stato, con il debito pubblico (che è tutto sommato, un debito “sostenibile”, perché forte di decine di milioni di lavoratori e dell'intera ricchezza della nazione), dobbiamo indebitarci, singolarmente, noi. Si chiama debito privato. IL DEBITO COME SISTEMA Bene, la possiamo mettere come vogliamo; ma, nel sistema attuale, il denaro è sempre un debito. Dal momento che nessuno ha la stamperia di banconote nella tavernetta, il denaro può essere creato a due condizioni: che si indebiti lo Stato (che può contare sul lavoro di decine di milioni di individui e sulla capacità produttiva di una intera nazione); che ci indebitiamo singolarmente noi, facendo mutui individuali. Ma attenzione: mentre il debito pubblico produce ricchezza reale, il debito privato, se contratto per sopravvivenza ("mi indebito per comprare il pane") produce povertà, fallimenti individuali. Che è quello che accade in Italia oggi. Non sarà sfuggito al lettore attento che, se pure lo Stato dovesse tassare al 100% e riprendersi, dunque, tutti i 49 milioni di euro, gli mancherebbe, pur sempre, un milione di euro da restituire. Da dove lo prende? Se riflettiamo che il milione mancante è … denaro, sappiamo, ormai, che, per produrre quel milione mancante, le cose sono due: o si indebita lo Stato, “creando” un milione nuovo di euro, con l'emissione di Titoli del Debito Pubblico; o … ci indebitiamo noi, chiedendolo in prestito alle banche. Per la semplice ragione che nessuno può guadagnare il denaro che … non c'è, il debito può soltanto … aumentare. Quindi, dovremmo iniziare a capire: un conto è “controllare” il debito pubblico, pretendere che ci si indebiti a fronte di ricchezza reale e combattere e punire gli sprechi; cosa completamente diversa e suicida è dire che il debito pubblico deve essere frenato tutto, anche quando produrrebbe ricchezza reale! Le strade, i ponti, gli ospedali, le Questura, le scuole, i Tribunali … ogni cosa, ogni nostra ricchezza reale è debito. Se si tratta di opere pubbliche è debito pubblico. Non un male. Il male è impedire ad uno Stato Sovrano di decidere quanto debito contrarre per soddisfare i bisogni dei propri cittadini e i suoi fini Costituzionali. Ovvero, è un male contrarre debito per sprecare il denaro. Ma costruire un ospedale, o ricostruire la città dell'Aquila, non è affatto uno spreco. Uno Stato che ha abdicato al potere di spesa; uno Stato che, per pagare gli interessi, deve indebitarsi sempre di più e, dunque, spendere sempre meno, come potrà costruire tutte le scuole di cui ha bisogno, tutti gli ospedali di cui necessita? Come potrà venire incontro ai bisogni dei propri cittadini? Come potrà la Repubblica rimuovere gli ostacoli alla piena eguaglianza, così come prescritto dall'articolo 3 comma 2 della nostra Costituzione, se abbiamo stabilito che sarà la Banca Centrale Europea a decidere quanto denaro potrà essere messo in circolazione? Davvero il patto di stabilità dei prezzi è più importante della piena occupazione e della tutela della nostra dignità di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, della nostra salute, della nostra istruzione, di tutto ciò che ci serve per una esistenza libera e dignitosa? È questo lo Stato, la Repubblica per la quale hanno dato la vita i nostri Partigiani? Il debito pubblico è un male soltanto dentro l'incubo in cui ci siamo messi con il pareggio di bilancio. Perché non svegliarsi? Gennaro Varone ---- Guardiamo, innanzitutto, la realtà: la Moneta Unica ha creato una macro-area con economie vincenti (Germania) ed economie sofferenti (Portogallo, Islanda, Italia, Grecia, Spagna). Una unione, in cui se qualcuno vince è perché qualcun altro muore, sembra sia una unione? O, comunque, una unione conveniente per tutti? La domanda diventa: perché una economia è vincente ed un'altra no? Risposta: perché non possono essere tutte vincenti! Se qualcuna vince, qualcun'altra "deve" perdere. Più che una unione, sembra una gara a chi vince ed a chi perde. Perché accade questo? ^In una macro-area economica in cui la Banca Centrale, a suo insindacabile giudizio, lesina Moneta, gli Stati possono finanziarsi soltanto in tre modi: possono tagliare i servizi; possono tassare; possono (ecco il punto) ... risucchiare Moneta agli altri Stati#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7#_=_^. Come? Aumentando le esportazioni. Come? Riducendo il costo dei prodotti. Come? Oltre una certa misura, tagliando il costo del lavoro e, dunque, riducendo i salari e la previdenza sociale. Quando non c'è Moneta sufficiente e non c'è svalutazione (se la Lira si svalutasse rispetto al Marco, come dovrebbe accadere in un 'libero mercato', i prodotti tedeschi sarebbero sempre meno appetibili, creando nuovo equilibrio: noi ci terremmo il nostro Stato Sociale ed i tedeschi i loro lavori flessibili), la lotta di competitività si sposta sui Salari. Si fa a gara a diminuirli. Quindi, l'Unione Monetaria così come concepita ("NON" -attenzione- l'Unione Europea) determina questa lotta "fratricida" (chiamiamola così), in cui lo Stato più forte risucchia Euro dagli Stati più deboli. Se per vincere occorre esportare, ciò significa che qualcuno deve importare: evidentemente nell'Eurozona non possiamo essere ... tutti esportatori. Alla fine di questo ragionamento, possiamo dire che essere per la Moneta Nazionale non significa essere 'contro' l'Europa? Che l'Europa può essere unita su grandi progetti sanitari, di reale cooperazione economica, di comune politica del lavoro e dello Stato sociale; e che è DIVISA proprio dalla Moneta Unica? --- Si vuole capire che con la Moneta in mano alla BCE NESSUN (Nessuno!!) Governo può fare "NULLA" (ma nulla!) per la piena occupazione, per la socialità e per le uguaglianze? Tranne, ovviamente che occuparsi di genitore A e B ...#/i# ---

 

  By: gianlini on Martedì 18 Marzo 2014 15:09

Lutrom si dicevano le stesse cose di Obama....e sui mercati è stato un toro fenomenale.... quindi lascia perdere le consdierazioni sul tuo gradimento personale per il personaggio...ragiona con il portafoglio

 

  By: lutrom on Martedì 18 Marzo 2014 14:10

[...] Renzi può essere il nostro Obama, regalarci 4 anni di bull market ----------------------- Sì, ebetino renzino probabilmente ci regalerà un bull, ma sarà il bull...one di un grande toro dritto dritto nel deretano, per di più senza vasellina, eh eh eh... E la "trapanatura" durerà per almeno 4 anni, come dici tu... Aspettare per credere...

 

  By: gianlini on Martedì 18 Marzo 2014 13:35

io sono molto tentato di comprare il FIB con leva... Renzi può essere il nostro Obama, regalarci 4 anni di bull market

 

  By: shabib on Martedì 18 Marzo 2014 13:22

(ASCA) - Rho-Pero, 18 mar 2014 - ''Il patto di stabilita' si puo' interpretare, e' elastico, non e' un dogma di fede''. La sottolineatura arriva dal vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, che all'indomani dell'incontro tra Matteo Renzi e Angela Merkel a Berlino assicura che per l'Italia ''il problema non e' sforare il 3%''. Tajani, che oggi partecipa al polo fieristico di Rho-Pero alla cerimonia di inaugurazione di ExpoConfort, e' infatti convinto che nel calcolo del rapporto tra deficit e Pil ''ci sono fattori attenuanti che possono essere naturalmente interpretati'', considerato anche che ''la Commissione europea non e' un computer che legge un dischetto''.

 

  By: pigreco-san on Lunedì 17 Marzo 2014 18:28

HOBI questa è luce. "L'ha definita economia monetaria di produzione. Se nell'economia di scambio la ricchezza non cambia ,alla fine di un processo produttivo la RICCHEZZA cambia eccome ...AUMENTA !! Ecco perché la moneta/credito può aumentare come per magia. Ma deve essere legata al processo produttivo." questo è spiegare le cose..chiarissimo.. se i britannici istruiti tutti dal GZ a lezioni private diventassero tutti "intelligenti" da capire che possono restare fermi con le mani in mano perchè tanto la loro banchetta gli crea moneta dal nulla per convenzione col caz.. che magnano...magnano carta...straccia.

 

  By: VincenzoS on Lunedì 17 Marzo 2014 01:23

x Hobi50 Due galline contro tre sesterzi e la transazione era completata. Praticamente galline e sesterzi avevano cambiato solo di tasca e/o proprietà. La ricchezza era giustamente rimasta TALE e QUALE. --------------- Non è esattamente vero perché cambiava il grado di soddisfazione che quella ricchezza produceva, condizione essenziale affinché avvenisse lo scambio. La ricchezza non è solo il prodotto in quanto tale ma anche il grado di soddisfazione che essa produce. Non fosse così anche le crostate di fango avrebbero un valore in quanto hanno necessitato di risorse finite per la loro produzione. Però è vera la distinzione che fai notare fra moneta e credito

 

  By: hobi50 on Domenica 16 Marzo 2014 15:07

Mille anni non sono passati per nulla. La moneta ,funzionale allo scambio, era la moneta di mille anni fa. Due galline contro tre sesterzi e la transazione era completata. Praticamente galline e sesterzi avevano cambiato solo di tasca e/o proprietà. La ricchezza era giustamente rimasta TALE e QUALE. Anche il credito è cosa antica ma un tempo si poteva prestare solo quello che si possedeva. Solo nel mondo moderno, in cui moneta e credito si confondono ,si è potuto prestare quello che non si ha. Ma non allo " *** " come vuole il Dott. Zibordi ma all'interno del processo produttivo. Qui sta la grande intuizione di Augusto Graziani. L'ha definita economia monetaria di produzione. Se nell'economia di scambio la ricchezza non cambia ,alla fine di un processo produttivo la RICCHEZZA cambia eccome ...AUMENTA !! Ecco perché la moneta/credito può aumentare come per magia. Ma deve essere legata al processo produttivo. Ma insieme al gigante Graziani c'è il gigante Minsky che ci ha ricordato l'intrinseca (ed inevitabile ) instabilità di un sistema finanziario in cui la moneta nasce dal credito. Hobi