Eliminare il Contante

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Gennaio 2004 14:47

 

  By: blizzard on Mercoledì 14 Gennaio 2004 14:45

1)Se il mercato sale la volatilità rimane quella media degli ultimi mesi 2)Se il mercato va sideway la volatilità rimane tel qel Quindi non ha nessun senso guardare il VIX in termini operativi Quindi se ha ragione Yardeni (11700 DOW e 1300 S&P) non c'è proprio niente da fare Se ha ragione OSAMA, o la teoria del double dip....allora il discorso cambia. Operare in Opzioni sugli indici in questo momento è da suicidio...sui singoli titoli è un'altra cosa

 

  By: Bardamu on Mercoledì 14 Gennaio 2004 13:59

Pur essendo d'accordo con lei (le ripeto, se tradassi opzioni sarei forse lungo di vol da metà dicembre scorso) non mi convince la motivazione a. Che la vol è bassa dal 98...due mesi fa era la + bassa dal 99 e 8 mesi fa era la + bassa dal 2000 (dico numeri a caso)...non mi sembra una motivazione. Che poi sia periodo di trimestrali (che mi sembra si scontino tutte positive) e che queste possano dare qualche sorpresa va bene, ma allora forse una sorpresina al ribasso ce la possiamo aspettare. (e vai con un altro contributo bullish!!!!)

Compra Put e Call sullo stesso strike - gz  

  By: GZ on Mercoledì 14 Gennaio 2004 12:44

A dire la verità è ovvio quello che uno dovrebbe fare in base alla logica (poi la realtà a volta non la rispetta sempre): a) la volatilità è la più bassa sul Nasdaq dal 1998 (e molti indici e titoli europei) e in particolare sulle big come Microsoft, Oracle, Ibm,, Texas Instruments, Intel, Amgen, Dell... b) sta per uscire una valanga di dati aziendali c) il mercato è salito nei casi peggiori del 30% e in quelli migliori (come settori, poi i singoli titoli anche di più) del +60% a) + b) + c) ===> Compra Put e Call sullo stesso strike ("straddle" se ricordo bene lo chiamano) cioè compra Vola Su quali titoli ? Quelli più tirati come Texas Instruments o Oracle Perchè adesso ? Perchè appunto escono i dati (vedi i punti b) e c)) e come si è visto con SAP ieri e Nokia l'altro giorno danno delle scosse. Una che ho letto ieri sera che ti giochi nei prossimi due giorni: "...^Juniper#^... It's earnings time again, and this is the first big network equipment company to report. Volatility is up a bit lately, from a low in the mid-30s in November to the mid-50s now. While that seems like a nice move, keep in mind that 35 volatility was an absurdly low number for this monster. With the stock trading at roughly 22.90, the January 22.5 straddle is trading at about 1.55. Not much fear evident here. ..."

 

  By: Bardamu on Mercoledì 14 Gennaio 2004 11:28

Scusate, tutti a scrivere che la vola è bassa...se guardo lo storico del vix vedo che tra il 92 e ol 96 siamo sempre stati tra 20 e 10!...xchè adesso sarebbe catastroficamente bassa? anyway x me la vola da comprare da metà dicembre (insomma lì ci sarebbe un segnale ma ancora pare non si parta)...non penso vedremo nulla di superiore a 20-21.

 

  By: polipolio on Mercoledì 14 Gennaio 2004 00:36

Mah, bandy, io cmq compro vola, delta neutro (circa) su FIB scad marzo

 

  By: bandy on Martedì 13 Gennaio 2004 21:33

Ok allora mettiamoci una riflessione operativa. Da mesi il Vix droppa. Siamo adesso a 17-18. Per uno che lavorasse opzioni con un minimo di criterio verrebbe da guardare alla volatilita' storica di alcuni indici o titoli e l'esclamazione sarebbe "..****!!! That's cheap!!!" compriamo options!. Poi in realta' se guardi il mercato sono tutti pieni fino al gozzo di vola worthless, opzioni che stanno andando out of the money e sono li' a tentare di vendere le posizioni lunghe provando a portare a casa qualche rimasuglio di premio. Tutte posizioni aperte l'anno scorso anche con scadenza lunga. Questo comprime forzosamente l'implicita e il mercato e' (per usare un termine alla Luccarini) fuori dai canoni di realta'. Da qualche mese lo dico, gli options traders stanno pagando caro il time decay delle opzioni (parlo ovviamente di quelli lunghi). E i venditori? Festeggiano, ma quanti sono? Io oggi a vendere uno straddle sul Mib o sul Dax dovrei chiamarmi pazzo, introiti un premio che non giustifica il rischio a cui ti esponi. Poi magari succede che per tre mesi il dax fa un po' di su e giu' ma sostanzialmente non si sposta dai 4000 e bestemmi pensando che quella vendita sarebbe stata una strategia profittevole. Ricordo un articolo di Succo che menzionava come un amico a Morgan Stanley nel 87 si era riempito di opzioni put che valevano una sciocchezza con scadenza a sei mesi. Il mercato crollo' a piombo e si ritiro' milionario ora scia ad Aspen. Non lo so mi pare sul mercato si vedono parecchi sellers, e questo perche' i buyers sono nauseati da perdite accusate da posizioni lunghe intraprese guardando il VIX scendere inesorabilmente. Fedeli all'option theory hanno pensato che il mercato fosse cheap e magari che qualche iniezione di pepe venisse anche dalla situazione geopolitica. Hanno sbagliato (non tutti), e nel contempo hanno compresso la volatilita' in maniera innaturale. Oggi su equity options non e' per nulla cristallina la strategia da adottare. Mi verrebbe da dire che forse e' da comprare vola quando il treno e' gia' partito, la compri piu' cara ma per lo meno lo fai con trend gia' definito. Ad ogni modo un'esplosione, quindi uno shock di mercato non porta beneficio a nessuno, non lascia spazio ad intraprendere nessuna operazione. A quel punto o sei giusto sul mercato o non lo sei.

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 13 Gennaio 2004 19:13

??? qual è il senso?

basta sapere cosa si compra.... - fabrizio maiocco  

  By: fabrizio maiocco on Martedì 13 Gennaio 2004 18:56

24/11/03 Long us LOOK LookSmart Lt 15,2 % 1,58 6.000 1,82 01/07/04 45.500 25.000 basta sapere cosa si compra.... la realtà è che chi scrive troppo forse dovrebbe abituarsi a fare qualcosa in più. Se per ogni parola spesa inutilmente venisse dato un centisimo, probabilmente ci sarebbero molti frequentatori del forum MILIONARI. d'altra parte basterebbe contare il numero degli interventi di questi sulla sinistra per capire il perchè.

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 13 Gennaio 2004 18:56

Intanto at this moment chiunque abbia acquistato il Dow dal 2 gennaio è in rosso.

questo tipo di borsa è fuori dalla realtà - Luigi Luccarini  

  By: Luigi Luccarini on Martedì 13 Gennaio 2004 18:25

Non sono abbonato a nessun servizio e non faccio pessimismo per vocazione ma solo per aderenza alla realtà dei fatti. Ha ragione Bandy, ma solo su un punto: le ossessioni in borsa non servono. Per questo ho fatto la mia scelta: quando la volatilità implicita del mercato ha rotto il livello di guardia al ribasso (facciamo 20/22 di VIX, per capirci) ho ritenuto inutile e controproducente investire - o giocare, o speculare - e da mesi non guardo neppure i grafici di quelle (poche) cose che ho in portafoglio. D'altra parte, nel dibattito su PRF quasi tutti hanno convenuto che grafici alla mano non ha alcun significato quanto è successo prima durante e dopo. Infatti. Prechter ha torto solo in termini assoluti, se qualcuno si è preso la briga di valutare le sue performances: avrà certamente fatto i conti giusti e lui sarà sotto lo S&P del 30% ogni anno. Ma francamente non vedo cosa ci sia di catastrofico ORA in quello che dice (non so di preciso, ma raccolgo dai vari interventi che leggo in forum od altro). Chi ha comprato Tiscali a 100E, Tim a 15E, Parmalat a qualsiasi prezzo, Cirio, persino Capitalia all'atto del collocamento, Finmeccanica, STM a 60, dovrebbe accusare perdite nell'ordine del 50 fino al 90%: e questa non è catastrofe? Gli indici hanno una struttura che rende giustizia in Italia, ad es. solo a chi ha in carico Eni (ma ha dovuto attendere tempo...) e forse qualche midcap presa al momento giusto. Negli USA - prescindendo dal rapporto di cambio che non è mica da ridere visto che io a tutt'oggi sull'unico titolo Nasdaq in portafoglio accuso un bel -38% in valuta - i titoli che oggi salgono sono quelli che maggiormente erano sacrificati, a meno di non essere possessori di 3M, P&G e roba simile, ma non è certo quello che fa il trader. Il trader compra i titoli scarsamente liquidi per sfruttare la volatilità, oppure le "scommesse" ipotizzando qualche logica insiding sotto certe performances. Molti comprano, ad es., Centrale del Latte TO: lei Zibordi lo farebbe? Investirebbe 30000 Euro su un titolo del genere? Farebbe altrettanto su un titolo Nasdaq speculativo? Io penso che gran parte delle operazioni condotte su quei titoli sia con valori residuali di portafoglio perchè la gente comunque - anche il trader - vuole avere qualcosa su cui sperare con un minimo di fondatezza. Dunque tutto ciò che non è volatile per definizione, come la nostra cara TIM, un tempo palestra degli scalper, oggi buona per logiche di lungo periodo. E perchè accade questo? Semplicemente perchè la gente ha paura perchè sa che questo tipo di borsa è fuori dalla realtà. Che di Parmalat ne è pieno il mondo, oltre che il mib. Bella intanto la performances odierna delle nostre banche... ulteriore segnale di salute, no?

la mia idea di PRUDENTE e ECONOMICAMENTE GIUSTIFICATA - rael  

  By: rael on Martedì 13 Gennaio 2004 18:02

Bah, non sono d'accordo (tanto per cambiare...) Non sulla storia di Prechter, di cui non m'importa. Sulla storia del trading e delle previsioni non sono d'accordo. Molto rapidamente: sono ribassista e penso che BEN che vada il mercato non adrà da nessuna parte per i prossimi 10 anni. M'importa un fico se il dow va a 13.000 se il $ va a 1,5 contro euro, a me che il Dow avrà fatto nuovi massimo non lo verrà a raccontare nessuno. Qui ho il sospetto che ci si dimentichi una questione fondamentale, nella scelta dellle decisioni e cioè: la propria personale percezione, la propria personale idea sullo stato dell'economia e il conseguente rischio che si vuol correre sul mercato. Se per me a 850 lo s&p stava su livelli comunque DOPPI rispetto a una valutazione che io ritengo eventualmente interessante, a 1130 sta a livelli DA MANICOMIO. Se parto da questa percezione personale, ovviamente scarterò qualsiasi idea di investimento sull's&p. Mi rivolgerò invece a quei settori che reputo potranno avvantaggiarsi da una discesa del dollaro (ricordo ancora se ce ne fosse bisogno le litigate con Massimo sul $ quando ancora stavamo ben sotto lo 0,9!) e a una discesa dell'indice. Qui sembra che chi non ha investito su un future sullo sp a marzo sia un bolso cacasotto. Per quello che era la mia idea di PRUDENTE e ECONOMICAMENTE GIUSTIFICATA idea di investimento il settore aurifero rappresentava la migliore opportunità. E lo è stata, i numeri parlano da soli. Ho comprato SINA? no Ho comprato TRAD? no Ho comprato AMZN? no INTC? no E allora? Quanti hanno comprato GSS sotto 1$? Quanti hanno comprato PAAS a 3$? Per tutto novembre e dicembre ho battuto la grancassa di DROOY (e chi sa lo può dire) e sul fondo di Marketocracy ne sono pieno, tanto che devo stare attento a non rompere le complacency rules che limitano al 5% del patrimonio la partecipazione massima su un titolo. Chi è ribassista ha perso delle occasioni di guadagno? Certo. Ottime occasioni. E allora? Ho sempre avuto l'impressione che Zibordi dal 2000 fino al 2003 non sia MAI stato ribassista (non so sui mercati, spero di sì...) sull'economia. Mai. Chiaro che questo condiziona le scelte di investimento. Per quel che riguarda le previsioni catastrofiche, tali a mio avviso rimangono. Io personalmente ritengo che ci siano buone probabilità che si avverino per altro. Ho come l'impressione che ridere delle previsioni catastrofiche sia un po' prematuro. Alcune previsioni non sono mica da ridere e certo gli sforzi per evitarle sono tali e tali i personaggi che ci vorrà del tempo prima che si compia tutto. E poi inviterei a fare un salto indietro di 10 mesi e a risentire i nastri che andavano in onda a febbraio. Non so chi ha venduto delle previsioni ECONOMICHE come delle previsioni DI MERCATO, dire che l'economia e la moneta è sull'orlo del baratro non può giustificare una vendita di uno s&p future e ci vediamo alle calende greche... chi lo fa è un pazzo ovviamente. Che l's&p possa crashare è una CONSEGUENZA futura possibile visto lo stato in cui si sono cacciati gli americani. Ma farci soldi sopra è un altro paio di maniche. Solo chi ha visto unicamente libri di economia non sa che il mercato fa sempre il possibile per far ricredere il maggior numero di persone, soprattutto i più convinti. Ora va tutto bene, il mercato non ritraccia più del 5% da 10 mesi, ultimamente non fa nemmeno 2 gg consecutivi di ribasso, si compra solo società che non danno utili, anzi proprio le società che non fanno utili fanno nuovi massimi. Ma cambierà. E' cambiato a marzo, cambierà anche questo. Ma tutto questo con le previsioni pessimistiche per me ha davvero poco a che fare.

 

  By: lutrom on Martedì 13 Gennaio 2004 16:51

Zibordi, qui penso ci siano delle motivazioni psicologiche profonde in chi continua a seguire le newsletter di Prechter: quelli che seguono (per anni, si intende, non per qualche mese) cose simili hanno evidentemente un bisogno interiore di simili predicatori di catastrofi (che non è detto abbiano torto, però il mondo è grande e bisogna guardarsi intorno). Intendiamoci:alla lunga ha ragione Prechter, perché è statisticamente certo che non so entro quante migliaia di anni ci sarà qualche cataclisma che distruggerà tutto, però uno può anche accontentarsi di guadagnare per 10 o 20 anni (speriamo!!) e non per i prossimi 10 secoli. Questo è come il bisogno impellente che certi hanno di bere o di mettere le corna alla moglie ecc. ecc. ecc. Qui entriamo nei meandri della psiche umana, tra i santoni che guadagnano sui deboli, tra chi legge le carte al dsperato e gli predice un avvenire grandioso: qui uno paga per sentirsi dire quello che vuole ascoltare, non per crescere e apprendere e discutere. Il fatto è che bisogna adattarsi (talora camaleonticamente) alla realtà e non seguire come i muli chi predica i rialzi o i ribassi nei mercati finanziari, così solo per partito preso, in maniera acritica. Lo stesso si dica per la politica, la vita personale (come chi sbaglia la persona con cui sposarsi per 5 volte e continua a farlo, dando la colpa alle persone che incontra e non a se stesso). E' cretino non chi cambia ma chi non cambia e continua ad errare, senza riflettere sui motivi del suo errare. Quello di Prechter è certamente un ottimo esempio di business (da imitare): guadagnare su una certa nicchia di mercato perché certa gente vuole sentirsi dire certe cose e non altre. Punto e basta. Le stesse cose naturalmente si applicano a chi predica sempre e solo rialzi.

flessibilita', accidenti se solo ne avessi di piu' di flessibilita' - bandy  

  By: bandy on Martedì 13 Gennaio 2004 16:48

E qui posso sottoscrivere il post zibo perche' concordo in pieno con quello che dice e l'ho sempre pensato. Divergiamo sicuramente sulla questione geopolitica che tanto "fuoco" ha dato a questo Forum ma quando si parla di trading mi trova d'accordo. Una cosa e' trading e una cosa e' analisi macroeconomica. Una cosa e' prevedere l'Apocalisse finanziaria dietro l'angolo (per carita' puo' starci anche) e una cosa e' cogliere uno spunto operativo e farci del denaro (o almeno provarci). Una cosa e' approfondire uno studio ed appassionarsi ad una materia ed esprimere uno potenziale scenario e una cosa e' comprare e vendere uno strumento prendendosi anche i rischi inerenti a quelle che sono inefficienze tecniche di mercato. Ho trovato spesso in questo Forum quel desiderio sprezzante di vedere tutto a rotoli, dettato non tanto dalla voglia che il mercato giri a favore di una posizione propria presa sul mercato ma semplicemente perche' il prorio Credo (ego) di essere umano poi prevale anche su quelle che sono dinamiche normali di mercato. Secondo me e' questione di mettersi d'accordo. Siamo qui per provare a fare soldi o per avere ragione? O meglio la ragione come si determina? Si determina dalla performance o da cos'altro? E' questo un forum dove stiamo a scambiarci dottrine finanziarie, una sorta di imbuto per dotti della finanza, dove la gara e' a vedere chi ne sa di piu'? Non lo so, io penso solo che ero ribassista (non catastrofista) e che il mercato e' andato su e pure tanto l'anno scorso. Ero sbagliato e ho sicuramente qualcosa su cui riflettere o imparare. Non sto sicuramente qui a fabbricarmi castelli di giustificazioni per poi riportarmi una qualche sorta di appagamento psicologico. Io sul mercato cerco di imitare chi fa soldi non chi si erge a Messia delle borse, di quella gente li' l'industria e' zeppa. Le omelie da catastrofe o da euforia non servono a niente a me interessa quanto ha guadagnato e quanto ha perso sul mercato chi investe denaro cosi' da poter capire chi ha sbagliato e chi ha fatto giusto e perche'. Insomma cerco di non affezionarmi ad una idea, o di non ossessionarmi, le ossessioni in borsa non servono a niente portano solo a perdere denaro. Alla fine paga la flessibilita', accidenti se solo ne avessi di piu' di flessibilita' qualche volta.

Ammettere di essere un cretino è meglio (a meno di riuscire a fare come Prechter) - gz  

  By: GZ on Martedì 13 Gennaio 2004 15:51

Io sbaglio la mia bella quota di previsioni e, cosa molto più grave perchè le previsioni contano fino a un certo punto, anche di operazioni, ad es per la cronaca sono ora short dei Russell 2000 futures da 550 e rotti e siamo saliti a 580 e rotti che è come avere una vena aperta. Ma ho scoperto che se sottolinei apertamente gli errori marchiani che fai poi alla fine li correggi meglio che non se cerchi di minimizzarli o giustificarli. Per cui ad esempio sia quando parlo al telefono con amici o colleghi sia quando scrivo qua sopra mi sforzo di dire: "... ahh...come va ? va male... qui mi sto sbagliando ed è un disastro su questa posizione...". Fare finta di niente o cercare di razionalizzare perchè alla fine avrai ragione è invece stato letale quando lo facevo (e ovviamente lo faccio ancora perchè la carne (e l'orgoglio) è debole. Un esempio sublime di questo genere è il super guru Bob Prechter, il tizio che in pratica ha reinventato le Elliot Wave, uno che ha successo come servizio di consulenza dai primi anni '80, ha ora 30 o 40 analisti che lavorano per lui e nei momenti migliori ha 10-15 mila sottoscrittori delle sue newsletter nel mondo, quando va male 5-6 mila. Bene, come nota il report di Mark Hulbert che tiene un resconto accurato di tutti i rendimenti di tutte le newsletter americane NEGLI ULTIMI 20 ANNI IN MEDIA COME TRADING HA PERSO IL -20% ALL'ANNO (!!). Questo è incoraggiante per chi faccia delle newsletter in un certo senso (della serie puoi anche darla da bere scrivendo). Prechter & C. non pubblicano MAI però i loro rendimenti, solo le analisi che sono bellissime e scritte molto bene e sono pagine e pagine a colori ecc.... Ma chi gliele ha contabilizzate come Hulbert nota che come trading, quindi considerando sia gli short che i long, ha perso un -20% contro un rendimento medio dell'indice S&P del +12% !!!!. Perchè ? Perchè è negativo da anni e anni sulla borsa. E invece di ammettere di essere stato un cretino e cambiare insiste sempre e da anni che occorre aspettare il Grande Crash Imminente Prossimo Venturo che lo vendicherà e farà crolare l'S&P 500 giù a 500 o 300 o 200.... Evidentemente c'è un mercato per chi predice catastrofi. ("... Prechter....traders portfolio ....it has an annualized loss of close to 20 percent since 1985,....") ----------------- ^da cbs.marketwatch.com#-http://cbs.marketwatch.com/news/story.asp?guid={866BDD6F-3EDD-4C6A-9AE7-B23F595F3615}&siteid=mktw&dist=&archive=true^------ The short answer: by Hulbert Financial Digest count, the stock market timing of Elliot Wave Financial Forecast (which HFD treats as the successor to Elliott Wave Theorist after the latter stopped giving portfolio advice) has outperformed the Wilshire 5000on a risk-adjusted basis over the entire period since July 1980. Over the past five years, it gained 3.5 percent on average annually, vs. 1.8 percent for theWilshire 5000. This, however, was the Prechter people's investors portfolio, which switches between the stock market and cash. The traders portfolio actually goes short, with the result that it has an annualized loss of close to 20 percent since 1985, when buying and holding produced an annualized gain of more than 12 percent.