La sospetta discrezionalità dei MM : l'urgenza di regole certe!

Meglio i nuovissimi mini futures certificates dei CW - banshee  

  By: banshee on Domenica 26 Ottobre 2003 18:40

Per ovviare ai giochini sulla volatilita', consiglio i certificates di Abn Amro, ed i nuovissimi mini futures certificates. Niente volatilita'! E' come comprare o vendere l'indice in questione. C'e' solo l'effetto cambio da considerare nel caso operiate su indici americani (anche giapponesi, credo).

emettono con volatilità irragionevole - polipolio  

  By: polipolio on Sabato 25 Ottobre 2003 10:58

x gdlm Soldi sui CW ne ho fatti molti e ne ho persi altrettanti. Adesso ho una regola: nessun CW La ragione è semplice non sono liquidi: GLI EMITTENTI GUADAGNANO PER L'APPUNTO SUI GIOCHINI CHE FACEVI NOTARE. Essenzialmente emmettono a lunga scadenza con volatilità irragionevole poi a poco a poco la riportano alla ragione. Nel frattempo, dato che non possono essere venduti corti, su variazioni locali del sottostante lasciano correre (nella misura del ragionevole): infatti devono solo stare attenti di non essere troppo convenienti. In altre parole quando la volatilità a 1' sale alzano solo lo spread. Con queste regole è come giocare alla roulette: il banco vince sempre. Se ti piace prendere posizioni a leva, Fineco e credo Directa (oltre a un'infinità di broker stranieri) ti lasciano un margine (forse solo intraday, però) del 10 (forse del 20%). In altre parole mettevi i tuoi 460€ sul titolo con un margine del 10% (cioè ti impegnavi per 4600€) e lo rivendevi quando stava a 4,71 con i tuoi 100 € puliti di utile (al lordo delle commissioni)

non sempre è il market maker - BrMoltrasio  

  By: BrMoltrasio on Venerdì 24 Ottobre 2003 20:43

Non sono molto pratico del Forum, quindi vi prego di perdonare eventuali disguidi. Io non sono affatto dalla parte del Market Maker, anzi ho sempre insistito perché venissero meglio regolamentati per rendere la gestione piu' trasparente. Però, dall'altro lato, che mi dice di questi movimenti che vedo proprio oggi sul book di Mediaset, che paiono fatti ad hoc per muovere le Pdn del Market Maker ? ore 18.01 1 pezzo a 8.33 ore 18.04 1 pezzo a 8.37 ore 18.31 1 pezzo a 8.33 non lamentiamoci sempre e solo dei Market maker (ripeto, senza nessuna voglia e intenzione di difenderli) BM

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 24 Ottobre 2003 20:29

No, no, le norme ci sono, eccome... Il problema è la voglia e le capacità di chi deve fare indagini. Ma non è un problema, si faranno le ossa con i bond Cirio e con quelli argentini e con tutto quello che verrà. Volete che sul prossimo crash qualche giudice non perda tutti i suoi risparmi?

 

  By: BrMoltrasio on Venerdì 24 Ottobre 2003 20:23

Avevo già esaminato con attenzione questa "denuncia". A mio avviso, però, non regge e sarà archiviata, salvo non trovare un paladino della giustizia che voglia far luce su questi arcani misteri dei covered warrant. Manca infatti (e purtroppo) la violazione di una espressa norma regolamentare che sanzioni il comportamento del Market Maker. BM

 

  By: bodhisyta on Venerdì 24 Ottobre 2003 13:43

Ma non Vi sembra che ci sia parecchia omertà in questo campo?

Sequestro dei Covered Warrant ? - Paolo Gavelli  

  By: Paolo Gavelli on Venerdì 24 Ottobre 2003 12:42

Riporto una lodevole iniziativa: CHIEDO IL SEQUESTRO DI TUTTI I COVERED WARRANT di Fabrizio Di Rella -------------------------------------------------------------------------------- 20 Ottobre 2003 21:05 GENOVA Gentile Wall Street Italia, vi invio copia della denuncia da me presentata alla Procura di Genova contro gli emittenti dei CW. PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA DENUNCIA Il sottoscritto avv. Fabrizio Di Rella residente a Genova, via Felice Romani 20/6 espone quanto segue: sul mercato finanziario italiano oltre le azioni e i derivati sono quotati i covered warrant (da ora denominati cw). Tali strumenti, come indicato nel sito di borsa italiana conferiscono la facoltà di acquistare (call covered warrant) o di vendere (put covered warrant), alla o entro la data di scadenza, un'attività sottostante ad un prezzo prestabilito ovvero, nel caso di contratti per i quali è prevista una liquidazione monetaria, di incassare una somma di denaro determinata come differenza tra il prezzo di liquidazione dell'attività sottostante e il prezzo di esercizio (call covered warrant), ovvero come differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo di liquidazione dell'attività sottostante (put covered warrant). Il prezzo dei cw varia in funzione dei prezzi correnti di mercato del sottostante e di altri fattori quali la volatilità del sottostante, l'andamento dei tassi di interesse, la durata residua (cfr. prospetti informativi emittenti sul sito di borsa italiana). Tali parametri permettono all'investitore di potere calcolare l'esatto valore del cw (informazioni sul sito tradinglab) garantendo così la trasparenza, mentre la pronta liquidità è garantita dall'obbligo di presenza sul mercato dell'emittente (cd market maker). In realtà tale sistema che dovrebbe garantire la tutela e la trasparenza richiesta dalle normative sul mercato viene costantemente aggirata. Infatti, molto spesso, il cw di un emittente fa segnare improvvisamente prezzi diversi dagli altri e talvolta contro mercato. Gli emittenti alla richiesta di spiegazioni, normalmente rispondono che il prezzo è esatto in quanto la volatilità è mutata e nonostante obiezioni sul fatto che né il sottostante né altri emittenti abbiano mutato la volatilità rispondono che per loro il prezzo è giusto. Come si può vedere dalla documentazione allegata, in particolare la Societè Generale ha risposto, a seguito di lamentela, che il prezzo può variare a seguito della mutata volatilità implicita, cioè a seguito NON DELLA VOLATILITA' DEL SOTTOSTANTE MA DELLA POSIZIONE DELL'EMITTENTE, dando così la prova che l'investitore non può aver mai la certezza del prezzo in quanto nonostante un continuo monitoraggio del mercato questo può improvvisamente mutare per un solo emittente indipendentemente dal mercato. A titolo esemplificativo si segnala, fra tanti, l'ultimo episodio verificatosi: sul mercato sono quotati cw put 25000 dic 03 di diversi emittenti. Con l'acquisto di tale cw in sostanza si scommette che il sottostante mib30 valga meno di 25000 al terzo venerdì di dicembre del 2003, ne consegue quindi, che il prezzo di tale cw sale con la discesa del mercato e viceversa scende con l'apprezzarsi del mercato. Per circa 10 giorni i cw della Societè Generale, dell'Unicredito, di Goldman Sachs avevano circa gli stessi prezzi. In data 24 settembre 2003, in chiusura, tutti quanti segnavano un prezzo pari a circa 0.069; il giorno successivo con il mercato sui minimi il cw in oggetto segnava per tutti un prezzo prossimo a 0.08. Dopo le 10.30 con il mercato che risaliva segnavano tutti un prezzo vicino a 0.074, intorno alle 12 con il mercato fermo, solo ed unica, la Societè Generale riteneva equo il prezzo di 0.078 e nonostante poi il mercato continuasse a salire si posizionava a 0.081!!!!!. Contattati, i responsabili si giustificavano affermando che per loro la volatilità era mutata e che erano gli altri a non adeguarsi!!!. Nei giorni successivi il prezzo del cw della Societè Generale continuava a far segnare un prezzo maggiore degli altri ( 0.095 contro 0.089); improvvisamente il giorno 30 settembre 2003 rimanendo costante il cw in oggetto cambiavano i parametri del cw della Goldman cosicché in chiusura, quest'ultimo valeva più dell'altro (0.1150 conto 0.107) senza che ciò fosse giustificato da nulla. Questo esempio permette di capire come i prezzi siano lasciati al libero arbitrio dell'emittente e che l'investitore non abbia nessuna tutela ne trasparenza da parte del mercato, per cui il rischio è che nonostante prima di investire si sia studiato il mercato, calcolato il valore sulla base dei parametri sopra elencati, si rischi una perdita solo perché, improvvisamente e senza riscontro generale, l'emittente cambia il valore del cw su cui si è investito. Per l'investitore, quindi al rischio del mercato si aggiunge un non preventivato parametro: il comportamento del gestore!!!! è quindi chiaro che in questo caso l'investimento diventa simile ad una puntata al casinò in quanto solo per una questione di fortuna ci si trova posizionati su un cw che segue pedissequamente il mercato rispetto ad uno che "impazzisce" e che inoltre, non essendo previsto su questo tipo di strumento finanziario il prestito titoli, non è neppure possibile in caso di posizioni short rimanere al ribasso oltre la giornata ricoprendosi in altro modo. E' quindi chiaro che in questi comportamenti sono ravvisabili i reati di aggiotaggio, di truffa e quanti altri meglio visti dalla Signoria Ill.ma Vostra e poiché la continua negoziazione di tali strumenti così come attualmente non disciplinata, può comportare la reiterazione dei reati nonché danni ingenti per tutti gli investitori si chiede che si proceda a tutela generale al sequestro di tali strumenti. Personalmente, in data 25 settembre 2003, a causa dell'illegittimo comportamento della Societè Generale, che ha modificato il prezzo, in modo arbitrario e non giustificato dal mercato e dal sottostante ho subito una perdita di circa 2000 euro, oltre i costi di ricopertura effettuata il giorno successivo. Si indicano nei signori Filippo Dato, Claudio Montalbetti, Andrea Previtera eventuali soggetti che possono essere sentiti a sommarie informazioni per confermare che tali fatti accadono con frequenza quasi quotidiana e che più volte hanno subito danni per le improvvise variazioni di prezzo fatte segnare da uno degli emittenti; presso gli studi della Millennium Sim, di Brunetta Sim, e delle altre Sim genovesi vi sono altri investitori che giornalmente si scontrano con tale realtà e che ben possono fornire utili elementi ai fini dell'indagine. Si chiede fin d'ora ai sensi del vigente codice di procedura penale di essere avvisato in caso di richiesta di archiviazione. Con osservanza Avv. Fabrizio Di Rella, Genova

 

  By: bodhisyta on Venerdì 24 Ottobre 2003 10:43

Egr. Dott. Zibordi, mi permetto di inserirmi in tale argomento: la gestione del risparmio gestito. Ebbene, oramai, posso affermare con sicurezza, avendolo sperimentato sulla proria pelle e quella di altri amici/colleghi, IL RISPARMIO GESTITO NON TUTELA ASSOLUTAMENTE IL CAPITALE DEI RISPARMIATORI Nè NE FA GLI INTERESSI. E' fuor di dubbio. Ciò e basato sui rapporti avuti personalmente con i maggiori istituti di credito e di risparmio italiani. Ma a ciò aggiungo anche che gli organi di Vigilanza, deputati al controllo ed all'assicurazione, Consob e Banca d'Italia, sono latitanti. Basta vedere l'ultimo scandalo delle obbligazioni Cirio. Per non parlare delle gestioni patrimoniali personallizate. Mi chiedo personalizzate per chi? Per l'investitore o per la banca? Su alcuni ricorsi presentati ai sensi dell'art. 59 comma 3 regolamento CONSOB n. 11522/98 per difformità al mandato conferito di gestione patrimoniale personalizzata, sono ancora in attesa di risposta, ben sapendo che essa deve pervenire entro 90 gg. E' passato più di un anno. Nulla, ma anche da parte della Consob e della Banca d'Italia, alle quali per competenza sono stati inviati gli esposti. Nella gestione vengono negoziate compravendite per una sola azione o anche dieci di un singolo titolo, anche varie volte, con una crescita esponenziale di commissioni e gestione. Tutto ciò senza alcun beneficio per l'investiotre. Che senso ha acquistare una azione TIM? oppure vendere 10 azioni SIEMENS? Ancora non trovo una risposta. Insomma penso che il rapporto tra il risparmio gestito e le banche in genere, debba essere ripulito in qualche modo ed essere approntato ad una maggiore trasparenza, chiarezza e correttezza. Grazie.

Se la borsa sale i fondi ti sottraggono la performance - gz  

  By: GZ on Sabato 11 Ottobre 2003 19:15

Tra le dozzine di articoli che appaiono nella stampa finanziaria ogni settimana ogni tanto c'è nè qualcuno che segnala le truffe del sistema del risparmio gestito. Il problema è che mentre questo articolo dovrebbe comparire sulla prima pagina di M&F o B&F e magari anche ogni tanto del corriere o panorama invece rimane annegato in mezzo ad altri che raccontano di quanto è utile mettere i propri risparmi nei fondi. Allora: ora che le borse risalgono diversi fondi comuni italiani PRELEVANO IN AGGIUNTA ALLE COMMISSIONI FISSE (del 2 o 3% del totale gestito) anche UNA % dell'UTILE TRIMESTRALE ( e persino mensile ! ). Se il fondo è salito ad esempio del +15% da giugno ti prelevano una quota di quel +15%. Ma se poi nei prossimi mesi torna a perdere quel 15% di guadagno NON RESTITUISCONO niente (le formule esatte di prelievo variano e si basano su % rispetto a qualche indice di riferimento..) Quindi ti prelevano ora una % percentuale di "Performance" o "Incentivo" su base trimestrale anche se negli ultimi tre anni ad esempio il fondo ti ha perso il -40%!. I periodi in cui il fondo perde non contano, tu paghi la % fissa di commissione annuale che va dal 1.5% al 3% (includendo tutte le spese). Quando invece anche solo per tre mesi il fondo risale allora, ehhhh... allora paghi anche per la performance (in aggiunta alla % fissa di commissione annuale...). Se la performance però scompare e il fondo ora perde tu l'hai pagata lo stesso per cui oltre alla perdita ad es del -10% hai pagato una commissione fissa del 2.5% e poi anche magari un altro 2% di performance e alla fine la tua perdita è 10% +2.5% +2.0% = 14.5% Quello che manca in questo ottimo articolo di B&F è che nei paesi anglosassoni (tanto per sceglierne alcuni a caso) i fondi comuni NON fanno pagare nessuna % di performance addizionale. Quelli che la fanno pagare sono gli HEDGE FUNDS. I quali però hanno costi fissi più bassi e soprattutto usano un sistema completamente diverso detto del "peak performance" che significa che se il fondo da 100 scende a 65 SE POI RISALE A 80 NON TI FANNO PAGARE FINO A QUANDO NON TORNA A 100. Quindi i fondi comuni italiani che si fanno pagare la "performance" usano una caratteristica dell'industria degli hedge fund e la distorcono a loro favore per fregare il cliente (spiace di usare termini poco eleganti, ma non so come altro definire questa cosa)

chi ne sentirebbe la mancanza ? - gz  

  By: GZ on Domenica 03 Agosto 2003 22:25

--- Incorniciare questa tabella (e ^le altre che si trovano sul sito del professore Scienza#www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Fondi-e-mercati-2000-2002.xls^) e inviarle ad amici e parenti, dato che non le si troveranno mai sui giornali, riviste, su CFN o Bloomberg TV (e nemmeno sui siti internet) dato beneficiano delle inserzioni pubblicitarie del risparmio gestito. In media, anche negli ultimi tre anni, i fondi comuni si sono mangiati da un -4% fino a un -6% rispetto al rendimento medio delle borse "nude e crude", cioè al comprare a caso un paniere di titoli. Anche i ^fondi OBBLIGAZIONARI nel loro piccolo un -1% abbondante lo hanno sempre sottratto#www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Fondi-e-mercati-2000-2002.xls^ rispetto al semplice acquisto di BOT, CCT, BTP e bond Telecom). Ad es nel 2002 CHE E' STATO IL MIGLIORE ANNO PER IL REDDITO FISSO DELL'ULTIMO DECENNIO : a) i fondi obbligazionari a Breve termine hanno reso il 3.12% medio contro un 3.33% dell'indice medio del mercato e b) i fondi obbligazionari a Medio-Lungo termine hanno reso il 5.55% medio contro un 7.60% dell'indice medio del mercato. E questo è lo stesso divario che si avuto negli anni precedenti e anche nel decennio precedente, insomma sempre. Una differenza di un -2.2% in media all'anno sembra poco ma rispetto a un 7.60 ottenibile da soli è un bel -29% di rendimento che gli "esperti" ogni anno ti sottraggono Questi numeri dovrebbero essere discussi come minimo su tutte le riviste dedicate al risparmio, in molte famiglie (che hanno risparmi investiti) durante la cena e anche in parlamento, invece grazie alla cortina fumogena di tutti i media finiscono solo in un paio di siti internet. Tutti i business che esistono in italia, dalla ristorazione, alla plastica industriale, ai commercialisti, ai rivenditori di elettronica, alle cubiste, alle guardie giurate, agli psichiatri forniscono un servizio di cui (in media) si sentirebbe la mancanza se non fosse (qualche dubbio sugli psicanalisti), ma chi sentirebbe la mancanza di un "industria" che in media produce sistematicamente dei danni ?

due ore per leggere sotto l'ombrellone - gz  

  By: GZ on Domenica 27 Luglio 2003 18:19

Ho letto questa settimana il libro ^Il Risparmio Tradito" del prof. Beppe Scienza#www.BeppeScienza.it^ arrivato ora alla quarta ristampa su cui occorre tenere vivo l'interesse, distribuendolo anche ad amici e parenti. Quasi tutti quelli che conosco spendono tre ore a scegliere una lavatrice, un sabato intero per decidere su un motorino, alcuni giorni per comprare un garage e mezzora-massimo un ora per consegnare 100 o 200mila mila euro di risparmi in pasto a un "fondo sviluppo high growth ducato" un "pac", una "unitel linked", un prodotto "a capitale garantito". Invece è bene che usino due ore per leggere sotto l'ombrellone (dato che è molto chiaro) il libro di Scienza che dimostra che il risparmio gestito è una macchina mangia soldi (come ripete sempre Der Spiegel, la più importante rivista tedesca che evidentemente riesce a essere indipendente nonostante gli inserzionisti, una "GeldVernichtungmachine", letteralmente "Macchina-Distruggi-Denaro", bello il tedesco quando deve esprimere concetti di devastazione) La cosa impressionante è vedere per 200 pagine di seguito elencate le falsificazioni, distorsioni e le pure e semplic bugie del Sole24, GenteMoney, Il Mondo, Il Corriere della sera ecc... impaginate ogni settimana di ogni mese delll'anno per spingere i loro lettori verso le braccia del risparmio gestito. Dato che Scienza è un professore specializzato su questo tema e dato che chiama in causa la credibilità e serietà professionale di decine di esperti e testate economiche penseresti che un qualche dibattito il suo libro lo dovesse creare in Italia con i vari esperti economici del corriere o il Sole, Class financial Network o Bloomberg TV. Invece tutti zitti a fare finta di niente, contando sul fatto che dato che tutti gli esperti seguono lo stesso copione come con il Miniculpop sia sufficiente isolare col silenzio e lasciare ai margini il dissidente in modo che poca gente lo noti. La stessa tecnica che usavano negli ultimi anni dell'URSS quando non avevamo più la forza di metterli in manicomio. L'unico punto debole del libro è che insiste che il pubblico può fare sempre meglio dei professionisti il che è verissimo sulla base dei fondi e gestioni italiane degli ultimi 15 anni, ma è una nozione che va contro il buon senso per il quale in tutti i mestieri occorre comunque una specializzazione. Chi vende fondi, sgr, sicav, pac, unit linked fa leva su questo dato di buon senso : "... se sei ammalato vai dal medico,.. se devi risolvere problemi legali o fiscali dall'avvocato o commmercialista... e se devi gestire i risparmi vai da chi lo fa di mestiere!.. Vero, i professionisti esistono e la specializzazione è utile ma non in un sistema chiuso alla concorrenza come quello attuale in Italia. ^Leggere il prossimo pezzo sugli Hedge Fund#www.cobraf.com/forumf/topic.asp?topic_id=4361&forum_id=2&Topic_Title=Come+vanno+le+gestioni+solo++future+%3F&forum_title=&M=False&S=True^

 

  By: gianlini on Venerdì 04 Luglio 2003 13:07

non c'è da stupirsi dopo un rimbalzo delle borse e dopo il rally dei rally dei mercati obbligazionari ecco che arriva il pubblico pecora.....

 

  By: Moderatore on Venerdì 04 Luglio 2003 10:58

FONDI: BOOM DELLA RACCOLTA A GIUGNO, +4,1 MLD EURO E' IL RISULTATO MIGLIORE DALL'OTTOBRE DEL 2001 LIQUIDITA' IN ROSSO PER LA PRIMA VOLTA DA AGOSTO 2000 (ANSA) - ROMA, 3 LUG - Fondi comuni in attivo per il nono mese consecutivo, con una raccolta boom a giugno: +4,151 miliardi di euro (dai -3,9 dello stesso mese del 2002). Il totale dei primi sei mesi del 2003, se domani i dati provvisori di Assogestioni venissero confermati, farebbe segnare un avanzo di oltre 20 miliardi di euro, contro il deficit di 2,374 miliardi fatto segnare nello stesso periodo del 2002. Per la prima volta da quasi tre anni (dall'agosto del 2003) i fondi di liquidita' sono in rosso (-309 milioni). A tirare la raccolta sono stati gli obbligazionari, con una raccolta netta positiva per 3.463 milioni. (ANSA) - ROMA, 3 LUG - A giugno la raccolta si e' surriscaldata, raggiungendo il saldo mensile piu' alto dall'ottobre del 2001. A settembre di due anni fa gli attentati terroristici agli Usa avevano provocato uno shock senza precedenti per i fondi comuni di investimento, crollati a -8.775 milioni (il peggiore passivo di sempre). A ottobre, pero', si era registrato un rimbalzo fisiologico, che aveva riportato la raccolta in positivo (+4.296 milioni). Il mese di giugno 2003 evidenzia un'altro dato significativo, che puo' essere anche interpretato come l'uscita, dopo tre anni, dal tunnel delle aspettative negative. Per la prima volta dall'agosto 2000 sono tornati in passivo i fondi di liquidita', in pratica i Bot del settore, nei quali viene convogliato il risparmio nei periodi di estrema incertezza finanziaria. Il passaggio a vuoto di questa categoria puo' quindi significare uno spostamento dei flussi di investimento verso strumenti meno difensivi. Basti pensare che solo nel 2002, anno di pesante crisi per i mercati, l'attivo complessivo dei fondi di liquidita' e' stato pari a quasi 30 miliardi di euro (+29.810 milioni), controbilanciando anche se solo in parte la debacle degli azionari (-9.771 milioni), dei bilanciati (-11.960 milioni) e degli obbligazionari (-18.446 milioni). E proprio dagli obbligazionari, tornando a giugno 2003, e' partita la riscossa con un saldo netto in attivo per 3.463 milioni. Bene anche gli azionari (+179 milioni) e, soprattutto, i fondi flessibili (+955 milioni). In rosso, oltre ai fondi di liquidita', ci sono quelli bilanciati (-136 milioni). La raccolta netta, per tipologia giuridica, e cosi' costituita: - I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +2.096 milioni; - I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno fatto segnare un avanzo di circa +243 milioni; - I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno evidenziato, in Italia, un saldo attivo di circa +1.503 milioni; - I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +309 milioni. I fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno chiuso giugno con un avanzo di circa +39 milioni e un patrimonio pari a 6.189 milioni. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine giugno, di circa 378.285 milioni. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) e' di 8.832 milioni. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani e' pari a di 82.489 milioni. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici e' di 24.693 milioni. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 494.300 milioni.

 

  By: bandy on Giovedì 26 Giugno 2003 11:52

Ciao Panarea trovi la risposta nel post "mi presento". Buon lavoro

 

  By: panarea on Mercoledì 25 Giugno 2003 23:17

ciao Bandy ok per il post. te l'avevo già chiesto ma persa risposta: come butta a London?