VOLATILITA'

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 04 Settembre 2002 22:39

Davvero egregio questo suo studio Mr. Luccarini. Sandro

 

  By: GZ on Mercoledì 04 Settembre 2002 22:06

sul DAX tedesco vedo ora che il VIX, volatilità basata sulle opzioni, è arrivata al 51% stamattina.....

il trend della volatilità implicita - Luigi Luccarini  

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 04 Settembre 2002 21:23

Ho provato negli ultimi mesi a misurare il trend della volatilità implicita attraverso l'analisi dell'open interest sulle opzioni (il put/call ratio). In pratica, mi oriento con una prospettiva affine a quella utilizzata da Zibordi - che lavora sulle statistiche di sentiment - senza però interessarmi più di tanto all'aspetto "psicologico" di quell'indicatore, quanto piuttosto a quello "logico". In pratica io cerco di verificare l'open interest del put/call ratio su OEX e NDX (ma anche sul QQQ che per certi aspetti è ancora più importante) per valutare l'orientamento attuale degli operatori e quindi le possibilità che il mercato assuma una direzione contraria a quest'ultimo. La "logica" prevede infatti che un eccesso di open interest sulle opzioni call prefiguri una chiusura imminente di posizioni lunghe per naturale presa di profitto, in caso di rialzo; il contrario - ovviamente in caso di eccesso di put aperte sul mercato. Con questo indicatore cerco di leggere anche le proiezioni di VIX e QQV, vale a dire le principali misure della volatilità implicita. Secondo i miei calcoli, specialmente il QQV si trova ad un livello tale in rapporto all'attuale valore del put/call ratio delle opzioni trattate sul QQQ - l'open interest alla chiusura di ieri era 0,74, piuttosto basso quindi - da lasciar ipotizzare una rottura dei massimi di luglio della volatilità implcita. In termini relativi, infatti, la distanza tra il valore di mercato del trust e le relative opzioni call si è allargata a dismisura: tenete conto che ieri sera risultavano aperti quasi 240.000 contratti sulla call 26, in aumento del 20% rispetto al giorno prima. Questo significa, a meno di una clamorosa impennata nelle prossime ore delle put che ogni rimbalzo verrà utilizzato per chiudere le call, se non addirittura per shortare il fisso (in effetti il ragionamento può essere svolto anche in questo senso: eccesso di call dovuto a copertura di short in essere). Teniamo conto che dalle rilevazioni del COT sul mini S&P commercials e pubblico risultano contemporaneamente lunghi sul derivato e questo fenomeno, così come ha giustificato il forte impulso reattivo ad agosto potrebbe determinare un rovinoso ribasso a settembre. Sul piano grafico mi sembra evidente che entrambi gli indicatori (VIX e QQV) hanno realizzato una limpida cup rialzista, e che l'attuale fase ascendente sembra tanto rappresentarne il manico. Spero di essermi spiegato, in qualche modo. Modificato da - luigi luccarini on 9/4/2002 19:24:57

 

  By: usemlab on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:45

>Di stare ad aspettare finchè non accada la catastrofe? ma che stai scherzando? pero' sempre occhi aperti e cinture allacciate, oramai e' chiaro che e' come se viaggiassimo su un boing alla cui guida si trova un uomo (il cavaliere senza testa) che sta ancora sfogliando il manuale delle istruzioni di pilotaggio. L'atterraggio non sara' morbido. F.

 

  By: usemlab on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:36

ovviamente ragioniamo a livello statistico e quindi va bene il ragionamento di Egr. Zibordi. In fondo e' il criterio secondo cui funziona l'utilizzo degli oscillatori. Poi ogni tanto gli oscillatori vanno oltre i livelli ritenuti statisticamente "normali" e ci rimangono a lungo (tipo gli oscillatori che hanno ammazzato gli orsi nel mercato BABBLEBULL) e fanno secchi quelli li hanno sfruttati a supporto della strategia di trading. Quindi va bene utilizzarli, basta che l'evento X poi con una singola perdita non ti faccia fuori i profit degli altri 9 eventi (e pure qualcosa di piu'). E comunque Egr. Zibordi non c'e bisogno di fare il solito spirito, dove andreabbe a finire la vola con due atomiche tascabili fatte esplodere a manhattan... non interessa a nessuno, ma se arrivo' a 172 per le attese di rialzo dei tassi maturate in un w/e di un tranquillo ottobre 1987... Da notare che a settembre la vola arrivo' a una chiusura max di soli 49. Grazie alla chiusura dei mercati di una settimana che aveva preceduto la riapertura o grazie ai meccanismi tipo circuit breakers, o grazie a che altro? Ho l'impressione che una vola di 150 al giorno d'oggi farebbe saltare in aria piu' di un desk e piu' di qualche istituzionale. Non e' un caso infatti che il crash lo stanno spalmando abilmente oramai da 2 anni e mezzo. Quei livelli di vola non se li possono piu' permettere. Neanche scoppiassero le due atomiche tascabili. F.

 

  By: banshee on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:21

E cosa suggerisci allora, Usem? Di stare ad aspettare finchè non accada la catastrofe? In quanto è teoricamente possibile che il VIX raggiunga di nuovo quei valori targati 1987? Chissà poi perchè la catastrofe debba per forza consumarsi tutta in un giorno ........ Non credi che sarebbe come consigliare a quelli di Los Angeles di starsene in campagna, o meglio nel deserto, in attesa del Terremoto Finale? Oppure di smettere di pensare al futuro perchè un meteorite potrebbe colpire il pianeta, facendo estinguere qualsiasi forma di vita più complessa dei batteri? Anche quello è già successo .........

 

  By: GZ on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:10

teoricamente può succedere di tutto, anche che due atomiche tascabili vengano fatte espolodere a Manhattan ma statisticamente ci sono delle PROBABILITA' BASATE SULL'ESPERIENZA PASSATA e per forza di cose va misurata cercando gli eventi che accadono 8 volte su 10 o 9 su 10 Il 10 su 10 non esiste Se non si utilizza l'esperienza passata allora bisogna trovare qualche altro criterio

comprerei vola su dicembre 02 - bandy  

  By: bandy on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:02

Si parla di volatilita' e non posso non dire la mia troppo invitante. Se quello che dice Zibo e' corretto ci sarebbe qualcosa come un 10-15% tra l'implicita dell S&P adesso e quella possibile (futura) in caso di una accellerazione ribassista. Scommettemdo che gli eventi precipitino entro la fine dell'anno sia da un punto di vista dei mercati azionari che della guerra in Irak io imposterei un calendar spread sull'indice, comprerei vola su dicembre 02 per esempio e la venderei su giugno 03, perche' dopo qualsiasi evento shock una volta esauritosi quest'ultimo, la vola tende a rientrare verso i livelli storici.

 

  By: usemlab on Mercoledì 04 Settembre 2002 20:01

nell'ottobre 1987 il VIX raggiunse 150. Quanto spazio di crescita dai livelli di adesso. Dal 19 ottobre al 30/10/87 il range fu tra 172.79 del 20 ottobre e 54.83 del 22/10 (il massimo di paura degli ultimi anni in pratica fu il minimo in quei giorni). Il lunedi' precedente il crash oscillo' tra 20 e 26.5. Il venerdi' prima tra 27 e 39. A novembre si mantenne praticamente sopra 40. F.

 

  By: banshee on Mercoledì 04 Settembre 2002 19:30

L'articolo relativo in home page è molto interessante. A parte la distrazione riguardo il picco dell'anno scorso, verificatosi a settembre e non a marzo, quest'indicatore rapportato all'indice secondo me è da seguire con attenzione. Se raggiungesse davvero il picco estremo, con l'indice capace di restare sopra i minimi di luglio scorso, potrebbe essere la volta buona. Del resto, io comincio a vedere parecchie occasioni, titoli che quotano a valori assolutamente sacrificati, e non giustificati dalla solidità del business e dei numeri di bilancio. E faccio sforzi incredibili per non premere il grilletto. Un'eventualità come quella prospettata dal calcolo fatto da Zibordi probabilmente mi indurrebbe ad agire. Anche se preferirei un dollaro a 1,05 contro l'euro per sentirmi completamente "comfortable". Ho seguito la discussione sul forum riguardo i settori. Secondo me, non è tanto questione di scegliere un settore in particolare. L'attenzione va concentrata sui titoli, sulle singole storie. Privilegiando quelli che presentino chiarezza di bilancio, pochi debiti, concentrazione sul core-business, leadership nel proprio settore, e soprattutto un buon cash flow operativo. Il tutto ovviamente unito alla possibilità di prenderli ampiamente scontati. Ripeto! Ce ne sono abbastanza, ed anche adesso sarebbero dei buy. Ma, come ho già avuto modo di spiegare, preferisco aspettare, in quanto sono ragionevolmente convinto di poter strappare prezzi d'ingresso migliori. Tornerò sulla cosa più in là, indicando anche qualche titolo in particolare. Edited by - banshee on 9/4/2002 17:32:36