L'oro un difensivo? Nah ...

 

  By: defilstrok on Domenica 20 Gennaio 2013 02:28

La decisione della Germania di far rimpatriare il proprio Oro potrebbe essere un fatto epocale, paragonabile alla decisione di DeGaulle di rimpatriare l'Oro della Francia da New York nel 1971 (quando inviò delle navi da guerra francesi a ritirarlo). ...................................................... Azz! E' la prima cosa che mi è venuta in mente appena ho letto della Germania. ^A proposito#http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/1/18/FINANZA-Da-Spagna-e-Cipro-due-rogne-per-l-Europa/355160/^

 

  By: Bullfin on Sabato 19 Gennaio 2013 21:49

Credo che si formeranno tre poli mondiali: il primo asiatico con a capo la Cina o India, il secondo europeo con a capo la Germania e l'euro, il terzo l'America con a capo gli Usa e il dollaro o il famoso amero che ho sentito da qualcuno...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

A quando il ritorno dell'Oro dell'Italia ? - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 19 Gennaio 2013 21:37

Stock: Oro

La decisione della Germania di far rimpatriare il proprio Oro potrebbe essere un fatto epocale, paragonabile alla decisione di DeGaulle di rimpatriare l'Oro della Francia da New York nel 1971 (quando inviò delle navi da guerra francesi a ritirarlo). Secondo ^Jim Sinclair nella sua email inviata il 17#http://www.jsmineset.com/2013/01/17/gold-will-save-the-financially-collapsing-world-of-debt/^ l'inizio del rimpatrio dell'oro tedesco questa settimana è uno schiaffo della Bundesbank alle altre banche centrali e una data cruciale nella storia della fine del Dollaro. Jim Sinclair dice che ora, data la mossa della Bundesbank, la prossima tappa dell'^Oro#^ è 2.100 dollari l'oncia. A quando il ritorno dell'Oro dell'Italia ? Bisogna lanciare un iniziativa pubblica per il ritorno del nostro Oro ! --------- ^STA NASCENDO UN NUOVO “GOLD STANDARD#http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100022332/a-new-gold-standard-is-being-born/^ - AMBROSE EVANS PRITCHARD, Telegraph (Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di ERNESTO CELESTINI) Passo dopo passo il mondo si sta muovendo verso un Gold Standard de facto, senza che ci sia stata nessuna riunione del G20 per annunciarlo e senza che nessuno abbia benedetto né l’idea né il progetto. Nel 2012 le banche hanno aumentato le loro riserve nette di 536 tonnellate , acquistando riserve auree fresche invece delle solite quattro monete sospette: dollaro, euro, sterline e yen. Qualcuno avrà già letto che il rapporto GFMS ( 1) Gold Survey per il 2012, ha riportato che le banche centrali di tutto il mondo lo scorso anno hanno acquistato più lingotti d’oro in termini di volume che in qualsiasi altro anno da almeno mezzo secolo. L'accordo di Washington, dove Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Svizzera, e altri stanno vendendo, ogni anno, una parte del loro oro, sembra già il ricordo di un’altra era – la si potrebbe chiamare “l'era di Gordon Brown”. Quello era il periodo delle illusioni, in cui gli investitori pensavano che l'euro sarebbe diventato il secondo pilastro a sostegno di un nuovo G2, accanto al dollaro. Questa speranza si è spenta: le obbligazioni in euro della banca centrale, nell’ultimo decennio, hanno perso il 26%. Né l'euro né il dollaro possono ispirare piena fiducia, anche se per ragioni diverse. L'UEM è un costrutto disfunzionale, che governa due economie incompatibili, soggette a oscillazioni da una crisi all'altra, senza una tesoreria unificata che lo garantisca. Il dollaro poggia su una piramide di debiti e tutti sappiamo che questo debito, col tempo, continuerà a gonfiarsi - nel bene e nel male. L'unica vera differenza tra USD & € sta nei tempi di reazione. Comprano dalle banche centrali, naturalmente, le potenze emergenti asiatiche e dei paesi del blocco delle materie prime, che ora possiedono i due terzi delle riserve in valuta estera mondo, 11 mila miliardi di USD, oltre a tutto il potenziale delle loro riserve naturali. Non è un segreto che la Cina stia prendendo tutte le opportunità per aumentare la quota delle sue riserve auree ben al di sopra del 2% mentre la Russia mira apertamente a una quota del 10 %. Altre varianti su questo tema si stanno verificando dal Pacifico al Golfo e all’America Latina. E ora la Bundesbank ha scelto di ritirare parte del suo oro da New York e da Parigi. Personalmente, dubito che la Buba ( Bundesbank) stia seguendo una sua agenda segreta, o sappia qualcosa che altri non conoscono. E comunque ha dovuto reagire alle forti pressioni popolari e alle sollecitazioni dei legislatori del Bundestag che hanno chiesto di riportare a casa l'oro della Germania. Ma questa non è ancora la fine della storia. Il fatto che questa pressione popolare esista – e sia ben organizzata - rispecchia la frattura che si è prodotta nella fiducia tra le maggiori democrazie ed i poteri economici. E' un fatto politico nuovo nel sistema globale. Mohammed El Erian, della PIMCO (2) afferma che si può verificare un effetto a catena: "In primo luogo, si potrebbe tradurre in una pressione su altri paesi per rimpatriare, anche loro, una parte delle riserve auree. Dopo tutto, se si può custodire in sicurezza il proprio oro in patria- un grande se per alcuni paesi - nessun governo vorrebbe essere visto come uno degli ultimi che ancora delegano questa attività a banche centrali estere. Se gli sviluppi fossero limitati solo a questo problema, non ci sarebbe nessun effetto importante sul funzionamento e sul benessere dell'economia globale. Se, tuttavia, la percezione di queste crescenti diffidenze reciproche si trasformasse in tensioni multilaterali più massicce, allora il mondo dovrebbe affrontare difficoltà ancora maggiori per risolvere sia gli squilibri nei pagamenti sia per resistere alle politiche nazionali “beggar-thy-neighbor”. (3) "Il successo più auspicabile in questo momento sarebbe che la decisione della Germania avesse il minimo impatto sul sistema. Ma se questo non accadesse e la decisione alimentasse qualche sospetto indigesto - uno scenario rischioso, piuttosto che un punto di partenza - la botta che dovrebbe subire la politica della cooperazione multilaterale, metterebbe in mezzo ai guai quasi tutti. Come si legge sul precedente articolo di martedì, Jim Sinclair, che commercia oro da sempre, pensa che questo sia un terremoto e lo confronta con la decisione di Charles de Gaulle di ritirare l’oro francese da New York alla fine del 1960 – mossa che avvenne prima del crollo del sistema di Bretton Woods, tre anni dopo, quando Nixon sospese la convertibilità dell’oro. Sinclair prevede che l'azione della Bundesbank suonerà come una campana a morto per il potere del dollaro. Io non so dove porti questo ragionamento. Il cambio delle valute era fisso al tempo di de Gaulle. Oggi galleggiano all'interno di un sistema di cambio fisso nell’EMU – ad es. : tra Germania e Spagna – ma si sta affacciando una (vecchia) dinamica che ripropone un Gold Standard con tutta la sua potenza distruttiva, e con il rischio di spaccature improvvise che restano sempre presenti. Il sistema globale è flessibile, si piega alle pressioni. La mia ipotesi è che se ci sarà un nuovo Gold Standard, ma sarà sui generis, e sarà migliorato. Lasciamo che l’oro prenda il suo posto come terza valuta di riserva, un capitale che non può essere svalutato e che serva a frenare l’impatto delle oscillazioni delle altre valute, ma che non sia così dominante e che non impatti troppo sui destini della gente con spinte inflazionistiche (…sì, l'immissione di tanto oro sul mercato causò una alta inflazione dopo la Conquista) o deflazionistiche che possano far saltare i prezzi delle materie prime. Questo ci riporterebbe veramente al periodo della calata dei barbari. Speriamo, non si torni a qualcosa che assomigli al sistema che si sviluppò tra le due guerre, quando il dollaro contagiò con la deflazione degli Stati Uniti tutto il mondo, a causa delle durissime misure che la FED impose nel 1928 e che mandò tutto il modo a scatafascio nel 1930. Una terza moneta di riserva è proprio quello di cui l'America ha bisogno. Come ha sostenuto il Prof Michael Pettis dell'Università di Pechino : avere una valuta utilizzata come “moneta di riserva mondiale è un peso esorbitante" e gli Stati Uniti, ora, potrebbero farne a meno. Il dilemma Triffin – proposto dall’economista belga Robert Triffin nel 1960 – dice che : il paese che emette la moneta di riferimento deve fare i conti con una contraddizione. Deve sostenere un deficit commerciale strutturale nel tempo per mantenere il sistema a galla, ma questo può minare la sua economia interna. Il sistema si autodistrugge. Un Gold Standard parziale - creato dal mercato globale, e che non dipende da nessuno - è il migliore per tutti. Dispone di una riserva che ha un valore assoluto (anche se non rende), ma funziona come forza di bilanciamento pur non essendo tanto dominante da soffocare il sistema. Meglio avere tre valute globali, una specie di treppiede, però con una gamba d'oro. Potrebbe anche essere abbastanza solido. Ambrose Evans-Pritchard Fonte: http://blogs.telegraph.co.uk/ Link: http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100022332/a-new-gold-standard-is-being-born/ 17.01.2013

 

  By: Bullfin on Giovedì 17 Gennaio 2013 11:43

Come ha riportato Xtol, l'oro lo scorso anno (in un trading range) ha battuto in pratica tutte le valute...tanto schifo poi non fa....Poi a 1900 ha testato una resistenzona mostruosa, ma se dovesse superarla il limite è il cielo ;).....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: XTOL on Giovedì 17 Gennaio 2013 11:11

---quanto sia stupido continuare a fissarsi sull'oro e propugnarlo come moneta--- ahahah! vincé, ma cosa dici? ovviamente ognuno è libero di baloccarsi con le idee che preferisce, poi però c'è la realtà: cina, russia, brasile, sudcorea, filippine e via elencando stanno aumentando le riserve in oro, la germania le rimpatria, la vendita di monete d'oro e d'argento è esplosa e te ne vieni fuori con 'sta sciochhezza? boh... ---vorrei testimoniarvi un pezzettino di esperienza diretta nelle sale operative “che contano”. Come ho già avuto modo di dirvi, l’oro è una bestia strana in sala operativa, esso appare sugli schermi di due distinti trading desk: quello che tratta commodities e quello che tratta valute. Ma, ohibò! Indovinate su quale dei due trading desk si fanno più volumi sull’oro? Risposta esatta! Quello delle valute!E’ li che si scommette a leva stellare sul prezzo dell’oro contro tutte le altre valute.---

 

  By: VincenzoS on Giovedì 17 Gennaio 2013 09:52

x XTOL Articolo interessante, con grafico (che allego) che fa accapponare la pelle: si tratta del gdp per capita USA, il valore del pil per abitante espresso in once d'oro dal 1791 a oggi ------------------------------ Articolo interessante a dimostrare quanto sia stupido continuare a fissarsi sull'oro e propugnarlo come moneta. Al limite sarebbe stato interessante mostrare il grafico espresso in grano o qualcosa di simile, insomma qualche cosa di vero uso corrente in considerazione del fatto che ormai l'oro non viene manco più usato per le otturazioni dei denti.

 

  By: shabib on Giovedì 17 Gennaio 2013 09:28

YESSSSSS.....dal che ne discende che l'oro non e' in bolla, se non bastavano i grafici...... ti abbraccio DEFIL.....

 

  By: defilstrok on Giovedì 17 Gennaio 2013 01:38

E’ evidente , date tali premesse, che se la FED non fosse in grado di restituire l’oro fisico alla Germania la fiducia mondiale nei suoi confronti e verso il Dollaro USA crollerebbe, con conseguenze drammatiche sia sul fronte interno Statunitense che su tutte le altre economie mondiali. .................................... ehm... ehm...

 

  By: Adam on Mercoledì 16 Gennaio 2013 15:43

La Germania rivuole il suo oro, osservatori allarmati Forexpros – L’antefatto sta nel deposito da parte della Banca Centrale Tedesca, che non si sentiva completamente al sicuro durante la guerra fredda, di una gran parte delle sue riserve aurifere presso le maggiori Banche Centrali mondiali. Fu così che, essendo la Germania detentrice della seconda maggiore riserva mondiale aurifera con circa 3400 tonnellate di metallo giallo, vennero depositate parecchie tonnellate d’oro all’estero. Circa il 45% dell’intera riserva venne depositata presso la FED negli Stati Uniti, il 13% presso la Banca Centrale di Francia e l’11% presso la Banca Centrale Inglese, solo il 31% circa rimase in Germania. Ora, secondo le notizie di questi giorni, sembra che la Germania abbia deciso di rimpatriare tutte le sue riserve aurifere e ciò è indubbiamente una notizia di assoluto rilievo per le diverse implicazioni di carattere politico ed economico che l’operazione comporta. La prima considerazione che sorge spontanea è che un’azione di questo tipo, effettuata dalla quarta potenza economica mondiale, testimonia definitivamente la sfiducia generalizzata che è sopravvenuta persino all’interno del mondo delle Banche Centrali che, evidentemente non si fidano più reciprocamente. Inoltre si deve considerare che solo a novembre la Bundesbank, interrogata sulla vicenda, aveva dichiarato di non aver alcun interesse al ritiro delle sue riserve aurifere e pertanto questo improvviso ripensamento lascia abbastanza perplessi gli osservatori secondo i quali, la decisione Tedesca, suona come una chiara manifestazione di sfiducia, in primis verso la Banca Centrale Statunitense. Forse, da innesco alla decisione della Germania, sono state proprio le dichiarazioni della Fed la quale sullo scetticismo dimostrato da alcuni commentatori riguardo la reale esistenza dell’oro fisico nei suoi forzieri, aveva dichiarato che non era importante la reale esistenza di quel metallo fisico ma i certificati cartacei che ne dimostravano il deposito, mettendo cosi, essa stessa, in allarme più di un osservatore. Gli Stati Uniti hanno sin’ora evidentemente perseguito una politica fortemente espansiva del debito pubblico e si trovano per questo ora a dover, per l’ennesima volta, ricorrere all’urgente innalzamento del tetto massimo del debito, per evitare il default tecnico del Paese. E’ evidente , date tali premesse, che se la FED non fosse in grado di restituire l’oro fisico alla Germania la fiducia mondiale nei suoi confronti e verso il Dollaro USA crollerebbe, con conseguenze drammatiche sia sul fronte interno Statunitense che su tutte le altre economie mondiali. Gli Stati Uniti sono inoltre attualmente già sotto forte pressione a causa delle difficili trattative fra Conservatori e Democratici, sull’innalzamento del tetto massimo del debito pubblico. http://www.forexpros.it/news/notizie-finanziarie/la-germania-rivuole-il-suo-oro,-osservatori-allarmati-38944

 

  By: XTOL on Martedì 15 Gennaio 2013 20:15

qui c'è la traduzione dell'articolo ^It Begins: Bundesbank To Commence Repatriating Gold From New York Fed#http://www.rischiocalcolato.it/2013/01/la-deutsche-bundesbank-sta-per-rimpatriare-il-suo-oro-da-new-york-e-parigi.html^

 

  By: XTOL on Martedì 15 Gennaio 2013 20:06

articolo interessante, con grafico (che allego) che fa accapponare la pelle: si tratta del gdp per capita USA, il valore del pil per abitante espresso in once d'oro dal 1791 a oggi ^When Priced in Gold, the US economy is at Depression-Era Levels#http://www.sovereignman.com/highlight/when-priced-in-gold-the-us-economy-is-at-depression-era-levels-10286/^

 

  By: XTOL on Martedì 15 Gennaio 2013 17:27

oh oh! altro che litigare sul voto in italietta, qui si fa la storia: ^It Begins: Bundesbank To Commence Repatriating Gold From New York Fed#http://www.zerohedge.com/news/2013-01-14/it-begins-bundesbank-commence-repatriating-gold-new-york-fed^ ---And in simple game theory terms, the first party to defect from the prisoner's dilemma of all the bulk of global gold being held by the Fed, defects best. Then the second. Then the third. Until, in this particular case, the last central bank to pull its gold from the NY Fed and the other 2 primary depositories of developed world gold, London and Paris, just happens to discover their gold was never there to begin with, and instead served as collateral to paper gold subsequently rehypothecated several hundred times, and whose ultimate ownership deed is long gone.--- solo 3 mesi fa la bc tedesca affermava a tutte lettere la sua assoluta fiducia nella fed... cosa è accaduto per farla crollare?

 

  By: XTOL on Giovedì 10 Gennaio 2013 12:07

^Race To Debase - 2012 - Fiat Currencies Vs Gold & Silver#http://goldsilver.com/article/race-to-debase-2012-fiat-currencies-vs-gold-and-silver/^ simpatica tabella che riporta quanto hanno perso (o guadagnato, ma ve lo dico subito: 6 su 164...) rispetto all'oro nel 2012

 

  By: corcas on Venerdì 30 Dicembre 2011 01:27

Mah, sul Gold quest'anno con i miei colleghi ed amici abbiamo fatto un secco +200% di gain, era chiamatissimo il downside. Adesso ci sarebbero due livelli chiave da cui ripartire, uno vicinissimo, l'altro un centinaio di punti più sotto, comunque sia, previsione nostra è di 2.100$ entro giugno 2012 Bye cari, era un salutino di fine anno :-)

 

  By: Blade on Mercoledì 28 Dicembre 2011 19:27

Attenzione ad andare al rialzo sull'oro, Martin Armstrong è ribassista.... What’s Up With Gold? Those who are unfamiliar with our model will find that especially as we go into year-end, markets have a strange attraction toward our year end numbers. In the case of gold, the strange attractor is $1405.50. Our model also suggests that support in 2012 will be found at 122800, with long-term support at 8575.00. I have been warning that it is time for a pause. So many hate when I say that, their heads turn a full 360⁰ and out comes the green spew that greenbacks are fiat currency and how gold just can never go down Gold fell 1975-1976 and 1980-1999 when the currency was still fiat. It means nothing. Since the Yearly Bearish Reversal lies at $1058.00, only a year-end closing beneath this area would signal a prolonged decline into 2013. Our Yearly Bullish Reversal stands above the market at $1704.20. Therefore, only a closing ABOVE that would suggest a continued uptrend short-term. In order for markets to move, the internal mechanism is always like a pendulum. Whenever a market becomes excessively bullish, the internal energy is then set so that the market once it reaches the point of maximum ENTROPY, has become tired lacking a new crop of bulls to come in and take it up further. This is the point when we see the SMALLEST AMOUNT OF SELLING PRESSURE AND CAUSE THE GREATEST AMOUNT OF CHANGE. It is NEVER that some huge short player has entered the market and forces it down. What happens is everyone is long expecting to be rich counting their profits but lack further buying capacity. Thus, the SMALLEST amount of selling pressure can then move the mountain of tired longs forcing the weak longs to now sell shaking the confidence of even the steadfast. The sharp increase in selling pressure is not conspiracy theories generated to create some fictitious group so powerful to explain why the analyst is wrong. Stories that gold has not rallied because of paper gold v real gold are other stories spun to explain mistakes. All commodities trade the same way and contracts can outnumber the supply for it is future delivery not actual delivery being traded. Your family can have a life insurance policy on you, and you job can have key man insurance on you as well. However, there is only one you. This is NOT the reason gold has not rallied. The real reason is people want to be optimistic and are not ready to accept that the world is crumbling. This is why gold is falling. THE WEEKLY CLOSING BELOW $1605 will confirm what is coming down the pike. There just has to be a cleaning out of tired longs who have been sitting there counting their profits like chickens based upon unfertilized eggs. All the indicators have been warning that a correction is coming. The fundamental mantra about fiat currency is getting old. The market is poised for retest of the 1225-1325 area going into 2012 which is the key support. December should have been a Directional Change. So far that looks to be on target. The Indicating Ranges for December are MOMENTUM 198010-163800, TREND 153950-107200, and LONG-TERM TREMD 163700-132870. This shows that the first level of support is at $1539, followed by $1328, and $1072. The Yearly number of $1405 also provides important underlining support. The Weekly Bearish Reversals to now watch after 1604.00 are 1522.00 1405.00. As it currently stands, a decline into January is the most likely course of action. We can see a intraday low form in February, however, January is still likely to be the lowest close. The world may hold together until June. From then on it appears to be starting to go nuts going into 2014. We will have that worked out with the yearend closings and will be provided in the special reports on all the markets written by the computer that should be delivered by January 15th laying out the prospects for 2012.