By: Lelik on Mercoledì 29 Giugno 2011 07:33
I notiziari sono pieni di tragedia greca, del fallimento dei governi greci nel gestire in maniera prudente i propri affari, optando per l’assunzione di maggiore debito rispetto ai paesi vicini, senza le conseguenze necessarie; ma da nessuna parte mi viene spiegato perchè e in che modo la Grecia possa abbattere il sistema finanziario globale, potenzialmente in modo peggiore della Lehman secondo quanto dicono il premier greco e altri.
Per la mia ricerca ho verificato i dati attuali pubblicati dall’Economist.
Sul loro sito si possono vedere i dati principali sull’indebitamento per paese:
http://www.economist.com/content/global_debt_clock?page=1
Da queste informazioni, non vedo perchè il Giappone non rappresenti la crisi del debito, a parte il fatto che il Giappone è sostenuto dalla Banca del Giappone, così come la Fed fa la stessa cosa per gli Stati Uniti, la Banca d’Inghilterra per il Regno Unito e la Banca del Canada per il Canada. Al contrario la Banca Centrale Europea e i politici di Germania e Francia sono al comando del futuro della Grecia, e Portogallo e Irlanda, fondamentalmente ordinando ai governi e ai popoli di questi paesi di adeguarsi alla loro «Nuova Europa» o in alternativa di affrontarne le terribili conseguenze. Inoltre, per come la vedo io, il resto del mondo è minacciato di effetto ricaduta dovesse qualunque dei paesi PIGS non acconsentire di essere rigirato nello spiedino dell’Euro.
Il punto è: non so che stia accadendo qui. Come voi leggo molto di tutto ciò, ma questa campanella di allarme ha un suono vuoto quando si viene poi ai fatti che mi dovrebbero convincere che non dovremmo discutere altre questioni importanti al loro posto.
Ad ogni buon conto, io credo che il fallimento Lehman sia stato uno sviluppo brusco, come premere un grilletto, mentre il dramma greco è stato svolto in più anni, e i suoi interpreti sono rauchi. Tutti noi conosciamo il copione. Tutti noi conosciamo l’epilogo. La BCE, FED, Banca del Giappone, Banca d’Inghilterra, Banca del Canada, e le banche centrali di tutti gli altri paesi del G20 compreranno gli asset tossici delle banche commerciali e di investimento e riempiranno le loro riserve nella misura che queste banche non riusciranno a farlo direttamente nel settore privato.
Il mondo ha raggiunto un punto in cui le banche centrali non possono abbassare ulteriormente i tassi sui bond a breve termine, che significa che il mercato non sarà disposto a pagare di più per i bond a lungo termine.
(nota di traduzione: ammetto che questo pensiero è poco chiaro).
A meno che le banche centrali non concordino di acquistare anche tutto l’indebitamento mondiale a lungo termine visto che dispongono di quello a breve - ed esse senza alcun dubbio non lo faranno - il loro denaro di carta non può diventare ancora più leggero (ndt: è un gioco di parole inglese che non rende bene in italiano nella mia traduzione).
Il mondo sta per rendersi conto di che cosa sia l’hard money, il denaro vero. Con questo intendo che a meno che i governi del G20 presto si uniscano per confiscare l’oro e porre fine al trading dell’oro, il prezzo dell’oro dovrà crescere. Di fatto se bloccassero tutto il trading dell’oro, allo stesso tempo farebbero chiudere abbastanza miniere così da rendere il metallo ancora più prezioso.
La situazione greca è una piccola parte del problema finanziario del mondo, che trae origine dal fatto che la base della contabilità è che l’attivo deve essere uguale al passivo (per esempio: debito) più il capitale. Sfortunatamente le autorità monetarie mondiali, convinte da alcuni dirigenti per lo più di Goldman Sachs negli anni ’90, hanno permesso al debito di diventare virtuale basandosi sui derivati che sono cresciuti fuori controllo.
A meno di non prezzare gli attivi ad elevati valori speculativi (ovvero anti-economici) la contabilità mondiale non quadra. Così circa 6-7 anni fa, c’è stato un grosso sforzo fatto dai governi e dalle autorità monetarie e bancarie di promuovere i prezzi delle proprietà immobiliari, non solo in America ed Europa ma ovunque. Questa politica è fallita quando il settore privato è rimasto impigliato nella bolla del debito collegata.
La sola via d’uscita dalla questione, che è molto più grande del problema posto oggi dalla Grecia, è di riprezzare l’oro ad un valore molto più alto. Al fine di proteggere la ricchezza, ho preso la decisione di tipo fondamentale di investire (e di non fare trading) nella produzione di oro, ritenendo che le banche del G20 e i governi abbiano bisogno che questa rimanga attiva, e di tassarne la relativa produzione e trading.
Mentre molti sono presi dal fluire e rifluire quotidiano dei prezzi del metallo prezioso e relative azioni dei produttori, io credo che ci sia solo una direzione finale per questi prezzi: ed è più in alto. Inoltre, mentre questo sviluppo procede, i prezzi azionari in generale si alzeranno poichè un'inflazione più alta e tassi di interesse più alti diverranno il nuovo corso normale, mentre le autorità monetarie cederanno al settore privato, unica loro speranza.
La chiave da monitorare ogni giorno sono ora le banche e i titoli minerari, senza essere fuorviati dalle fluttuazioni valutarie e delle materie prime minuto per minuto.
Questi sono tempi difficili, e ci sono rischi considerevoli implicati.
Ma io ho dichiarato i miei argomenti e mi manterrò alla mia versione dei fatti.
Bill Cara 28-06-2011
link originale:
http://caracommunity.com/content/bill-caras-blog-jun-28-2011
Mi son permesso di tradurre e postare l'articolo di ieri di Bill Cara perchè mi sembra sia un buon sunto della situazione. Scusate l'eventuale poca chiarezza di traduzione, fatta durante questa mia notte un po' insonne causa calura padana estiva e tosse...