By: hobi on Venerdì 14 Dicembre 2007 11:46
E già, siamo di fronte ad un'anomalia dal punto di vista dei fondamentali.
Una moneta di un paese con alta inflazione dovrebbe perdere di valore .
Ed allora ? Il mercato è populato da idioti? Perchè una volta questo non succedeva ?
Per dare una risposta a questo che appare essere un cunundrum mi sono messo il cappello di un money manager che deve fare quattrini.
Le mie operazioni saranno composte da finanziamenti (al costo più basso possibile) ed investimenti (al rendimento più alto possibile).
Nel fare questo avrei orizzonti temporali molto corti( nel senso che non sarei assolutamente interessato, ad esempio, alle previsioni sull'economia svizzera ad un anno)ed opererei in mercati molto efficienti con costi e tempi di transazione modesti.
Io ,in tempi di scarsa volatilità ( come quelli che abbiamo vissuto fino ad agosto) ,se fossi stato un money manager avrei tranquillamento fatto finanziamenti in yen ed investito nel neozelandese ...
Scandalizzarsi dei carry trade è anacronistico ; vuol dire: a me non piace questo mondo finanziarizzato in cui il 95% delle transazioni sui cambi non ha retroterra in transazioni commerciali.
A me piace il mondo di 30 anni fa in cui chi comprava o vendeva moneta era perchè aveva comprato o venduto merci.
Oggi invece,sul mercato dei cambi, si interviene saltuariamente per ragioni commerciali.
Si interviene ,PRINCIPALMENTE, in funzione dei tassi di interesse.
Curiosamente la moneta che è ,su bassi livelli di cambio,sensibile ad altro è il dollaro : a certi livelli il corporate americano verrebbe comprato a pieni mani e sfuggirebbe a considerazioni di tasso e di salute dell'economia.
Io non opero sulle valute ma se lo facessi guarderei soprattutto ai tassi ed alla volatilità( dollaro a pare che ,come ho detto,è influenzato da altre componenti).
Hobi