S&P500/Gold ratio

 

  By: Parigino on Giovedì 27 Dicembre 2007 20:21

Non sono d’accordo nel definire un ribasso stile 87 come “catastrofismo”, penso sia piittosto una questione matematica... Le correzioni al ribasso possono avvenire gradualmente, repentinamente, molto repentinamente… Molto dipende dalla “maturità” dei mercati…. In questa fase gli indici principali sono tutti a ridosso dei massimi e non hanno neanche iniziato a scontare la prospettiva di un rallentamento dell’economia (se non recessione, o addirittura stagflazione ecc). In questo momento si potrebbe pensare che gli operatori siano in maggioranza convinti delle buone prospettive di crescita dei mercati e che non vogliano per nessuna ragione allentare la presa. In due occasioni gli indici negli ultimi mesi hanno corretto di circa dieci punti percentuali ma hanno sempre recuperato tutto con una rapidità impressionante. Ma a questo punto però mi sembra matematico che il rischio di vedere ribassi a doppia cifra sia molto più alto, se ci si accorgerà all’improvviso che le previsioni sugli utili sono un po’ troppo ottimistiche. Se i mercati fossero rimasti ai livelli di metà agosto e avessero già iniziato a scontare qualcosa ci sarebbe stato qualche rischio in meno a mio avviso

 

  By: xxxxxx on Giovedì 27 Dicembre 2007 15:35

Ok, tutti i dicorsi, anche al limite dell'elucubrazione, ma non dimentichiamoci, parlando di trading, delle cose importanti.

 

  By: xxxxxx on Sabato 08 Dicembre 2007 22:32

Gano: Nel mondo piace essere catastrofisti o miracolisti, le vie di mezzo non vanno di moda. Ci si aspetta un '29 (piu' recentemente leggo spesso di un crash tipo 1987 prossimo venturo) oppure un periodo in cui le azioni saliranno magnificamente fino ad un DOW di 30.000 in un anno o due. Non penso che succedera' ne' l' una ne' l'altra cosa. Le borse hanno probabilmente esaurito il Grande Toro iniziato nel 2003 e stanno per entrare in un Piccolo Toro, fatto soprattutto di lateralita' ma anche di crescita moderata, dove fare i cassettsi se muniti di tanta pazienza oppure dove vendere i rally e comprare i ribassi... _____________________ A me invece sembra che sia proprio quello che pensi tu quello che va di moda adesso. Sono già anni che si faceva profitto comprando i ribassi, anche l'ultimo era da comprare, ancora una volta. Non sarà il 1929, non sarà il 1987. Sarà una cosa del tutto nuova nel modo di svilupparsi, come senza precedenti è la situazione attuale. Quello che vedo io, e non sono catastrofista, è che una quantità enorme di ricchezza è già stata distrutta. Manca solo che la cosa venga riconosciuta. Spero davvero che non sia stile '29. Staremo a vedere, per il momento rende di più essere moderati.

 

  By: xxxxxx on Sabato 08 Dicembre 2007 22:21

Mutui: Al Via Superfondo Contro Crisi Mutui Subprime /Ansa (di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 8 DIC - Dopo il congelamento delle rate sui mutui, arriva il 'SuperSiv'. Al termine di settimane di trattative, Bank of America, Citigroup e JPMorgan hanno finalmente trovato la quadratura del cerchio sull'atteso maxi-fondo di salvataggio, visto come ancora di salvezza per evitare il potenziale crollo dei veicoli d'investimento nella finanza strutturata che hanno portato sull'orlo del baratro diversi istituti di credito e fondi speculativi. Con il maxi-fondo - scrive la Bloomberg - le tre banche puntano a raccogliere da 75 a 100 miliardi di dollari, in parte provenienti dalle loro stesse casse, in parte dalle sottoscrizioni delle altre banche che vorranno aderire all'iniziativa. A sostenerle non c'é soltanto la potenza di fuoco finanziaria delle tre maggiori banche statunitensi. C'é anche l'appoggio del segretario del Tesoro americano Hank Paulson, che vuole scongiurare l'impatto distruttivo della potenziale bancarotta di una banca, e che assieme al presidente George Bush ha appena annunciato il congelamento delle rate sui mutui, per evitare una valanga di pignoramenti. E a gestire il SuperSiv, che ha il nome tecnico di 'Master Liquidity Enhancement Conduit' (M-LEC), sarà BlackRock, garanzia di credibilità ed esperienza nella gestione dei rischi. Lunedì mattina inizierà il giro di incontri per raccogliere il massimo possibile di adesioni (e quindi soldi) dagli altri istituti che, a livello globale, vorranno partecipare. Bank of America e soci vogliono arginare la corsa al ribasso del valore degli attivi dei SIV (Special Investment Vehicle), facendoli acquistare da parte del 'SuperSiv' per sostenerne i prezzi. I SIV, finiti all'epicentro della crisi de mutui, lucrano su un principio ben noto: prendere in prestito soldi a breve termine, e reinvestirli a lungo. Hanno cioé investito miliardi di dollari in titoli garantiti da mutui ad alto rischio come i 'subprime', e per finanziarsi si sono indebitati emettendo debito a breve termine chiamato 'commercial paper'. Da quando è esplosa la crisi dei mutui, però, la scarsità di liquidità che ha colpito i mercati ha lasciato i 'SIV' a secco, costringendoli a svendere i titoli in cui hanno investito, unico modo per ripagare i propri debiti la cui scadenza a breve è diventata una tagliola. Una corsa al ribasso dei prezzi dagli effetti potenzialmente disastrosi: la sola Citigroup gestisce SIV esposti per una cifra pari a 64,9 miliardi di dollari, e fra le agenzie di rating è ormai una gara a chi taglia per primo il voto sulla solvibilità dei SIV. Moody's, la scorsa settimana, ha detto di avere nel mirino SIV con un'esposizione per oltre 100 miliardi di dollari. Ma il successo del piano non è garantito. Secondo il Financial Times "il progetto è cattivo quasi come i problemi che intende risolvere". Perché il maxi-fondo "potrà soltanto comprare titoli ad elevato rating (non quelli garantiti da subprime)", senza riuscire ad evitare una svendita di quelli più rischiosi. E perché - scrive il quotidiano della City - "il 'rischio sistemico per le banche' non c'é, visto che la maggior parte di queste attività sono nelle mani degli hedge fund, non delle banche". (domenico.conti@ansa.it)(ANSA). _________________________________________ Ma se solo la Citigroup gestisce SIV per 64.9 mld cosa può fare un fondo con 75 o 100 mld? Se davvero il rischio sistemico per le banche non c'è, cosa lo fanno a fare? Soprattutto io mi chiedo, se le banche hanno soldi sufficienti da creare un fondo che dovrebbe salvarle, che senso ha fare il fondo? Se avessero soldi sufficienti non avrebbero quei problemi. Prima o poi sta perdita la devono riconoscere.

 

  By: Gano* on Sabato 08 Dicembre 2007 20:59

Nel mondo piace essere catastrofisti o miracolisti, le vie di mezzo non vanno di moda. Ci si aspetta un '29 (piu' recentemente leggo spesso di un crash tipo 1987 prossimo venturo) oppure un periodo in cui le azioni saliranno magnificamente fino ad un DOW di 30.000 in un anno o due. Non penso che succedera' ne' l' una ne' l'altra cosa. Le borse hanno probabilmente esaurito il Grande Toro iniziato nel 2003 e stanno per entrare in un Piccolo Toro, fatto soprattutto di lateralita' ma anche di crescita moderata, dove fare i cassettsi se muniti di tanta pazienza oppure dove vendere i rally e comprare i ribassi...

 

  By: xxxxxx on Sabato 08 Dicembre 2007 13:07

Mille grazie GZ. Fa sempre una certa impressione rileggere cosa successe nei primi anni '30. Penso comunque che questa volta le cose andranno diversamente e i motivi sono scritti proprio nel suo allegato. Ancora ho dei dubbi su come affrontare i prossimi eventi, ho sempre l'idea che convenga rimanere long gold/stocks, ma è il come che mi preoccupa.

 

  By: GZ on Sabato 08 Dicembre 2007 01:00

Il ^LongWaveAnalyst# http://www.thelongwaveanalyst.ca/pdf/07_12_04_News.pdf^ un altro dei tifosi dell'oro ha un edizione speciale di novembre in cui proclama "è arrivato il momento" e contiene tanti fatti storici interessanti, il ciclo di Kondratieff rivisitato e i soliti grafici Oro/Dow (quelli per cui negli anni '20 il Dow Jones comprava 18 once d'oro e negli anni '30 solo 2 once ecc...)

 

  By: Gano* on Venerdì 26 Ottobre 2007 16:35

No, infatti, non credo che andra' cosi'. Per esempio presto vedrei bene giu' il petrolio. Per l' altro tuo post, sono in parte daccordo con quello che scrivi, soprattutto trovo che vi siano punti molto importanti, come il rapporto "S&P/oro" che sarebbe interessante sviluppare. Per caso, ti sei mai guardato il rapporto "prezzo dell' immobiliare/oro"? Per quanto ricordo (non ce l' ho sotto mano) e' andato molto piu' a braccetto del "Dow/oro". In tutti questi assetts mi sembra ve ne siano pero' alcuni in bolla (petrolio), altri non ancora (azioni) e altri sui quali non sono ora sicuro (oro e immobiliari).

 

  By: xxxxxx on Venerdì 26 Ottobre 2007 15:38

--------Gano--------- Io faccio anche un ragionamento semplice semplice: il pubblico si aspetta oro su, petrolio su, materie prime su, azioni giu', dollaro giu'. Se davvero andasse cosi' sarebbe troppo facile, no? ... ;-) ------- Infatti non andrà così.

La realtà è meno dorata di quel che pare - polipolio  

  By: xxxxxx on Venerdì 26 Ottobre 2007 15:32

Vedo che questo ratio non suscita paricolare interesse, ma oltre al dovuto aggiornamento della situazione vorrei fare alcune riflessioni. Le manovre delle banche centrali e l'instaurarsi di certe dinamiche (e attori) sui mercati hanno fatto, tra l'altro, in modo che il pubblico non riesce a capire in che ambiente si trova e finisce per fare scelte, di investimento ed economiche, errate. Le borse sono al rialzo e questo è un fatto positivo, no? Le società stanno bene e gli utili sono belli grassi. Peccato che sia così in alcuni mercati, ma non in tutti. In USA non è così. La gente percepisce, anche grazie al rialzo del mercato, che la situazione è rosea e non accenna minimamente a diminuire il proprio tenore di vita. Anzi, molti si sono gettati a capofitto nel mercato immobliare e sappiamo i risultati quali sono. Il debito dei privati ha raggiunto livelli storicamente molto elevati. Negli ultimi anni abbiamo avuto tassi di interesse non particolarmente elevati e pure inflazione moderata, almeno all'apparenza. In ogni caso chi aveva dei risparmi e non si è gettato in investimenti aggressivi ha visto capitale e stipendi e pensioni (insomma il potere d'acquisto), erosi dall'inflazione reale. Chi si è indebitato e ha comprato immobili anni fa, oppure ha fatto investimenti aggressivi nei mercati finanziari adesso molto probabilmente festeggia, ma... Non ci troviamo nell'ambiente in cui pensiamo di essere e continuo a battere su questo ratio perchè è indicativo. Se accettiamo il fatto che l'oro ha un valore costante, che il suo valore in dollari o euro o altra valuta dipende dalla fluttuazione del valore delle valute e non dell'oro risulterà tutto più chiaro. Guardando la borsa americana in oro si vede che è al ribasso dal 2000, facendo il T-Bond in oro si vede che è pure in ribasso e di brutto. Quest'ultima cosa indica che l'ambiente in cui ci troviamo ora è particolarmente inflazionistico e che chi detiene queste attività sta perdendo capitale. In particolare dal 2000 è in atto una poderosa perdita di valore delle attività finanziarie a scapito di quelle reali, cosa che ha risparmiato l'immobiliare fino allo scorso anno, ma che ora colpisce in modo particolare pure quello. E' un processo ormai irreversibile fino alla capitolazione perchè l'elite finanziaria non ha altra scelta, sta facendo pagare alla gente comune gli eccessi raggiunti in passato e che si continuano ad aggiungere. Qualsiasi cosa faranno le banche centrali si continuerà su questa strada, ma non sarà sempre la stessa storia. In questi anni è l'investitore prudente e il dipendente comune che ha pagato, nei prossimi potrebbe essere l'investitore aggressivo e le cicale che pagheranno. Quest'ultima cosa in particolare succederà se, per volere dell'elite oppure no non importa, si invertirà il processo inflazionistico (della carta). Allora potremmo vedere sprofondare tutto e se fino ad ora chi ha risparmi ha visto che il rendimento di questi non è stato dietro all'aumento dei prezzi, dopo sarà chi ha fatto debiti a veder svalutarsi ciò che ha comprato con quei soldi. Chi aveva risparmi e ha voluto essere più aggressivo per guadagnare bene si troverà in portafoglio azioni o fondi delle materie prime che sprofondano, oppure fondi o obbligazioni con dentro un pò di subprime... insomma, mi sembra sia chiaro ciò che voglio dire. Come fare? Io starei lontano dalla cose che sono salite molto negli ultimi anni. Starei molto attento al comportamento delle materie prime in relazione alle borse, soprattutto di oro e petrolio. Se cambia la correlazione potremmo essere di fronte ad un punto di svolta importante. Anche le valute sono da tenere sotto osservazione e anche in questo caso è da monitorare la solita correlazione. Comunque in tutto questo ragionamento rimane un punto fermo, che l'oro continuerà a sovraperformare, quindi stare al ribasso di S&P/Gold dovrebbe continuare ad essere profittevole... stiamo a vedere.

 

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 11:23

come portafoglio azionario qui abbiamo puntato sull'oro ed argento, sia come titoli auriferi come che ETF dell'oro ed argento fisico e questo funziona, l'oro era a 620 dollari il 1 gennaio e stanotte tocca 770 dollari, +150 dollari ovvero +22% il che batte anche il Nasdaq tenere presente che: i) le banche centrali europee hanno quasi finito di vendere la quota di oro prevista per il 2007, ii) le banche centrali asiatiche, russa e mediorientali hanno pochissimo oro e qualcosa come 7.000 miliardi di dollari da diversificare per cui ne compreranno, iii) il pubblico tedesco e giapponese si sta COMINCIANDO AD INTERESSARE ALL'ORO solo ora per la prima volta dagli anni '70

 

  By: xxxxxx on Martedì 16 Ottobre 2007 10:59

Solo un aggiornamento, per ora sta andando avanti tutto senza sorprese. Occhio che sotto i 2 potremmo vederne delle belle

 

  By: Gano* on Lunedì 01 Ottobre 2007 20:37

Io faccio anche un ragionamento semplice semplice: il pubblico si aspetta oro su, petrolio su, materie prime su, azioni giu', dollaro giu'. Se davvero andasse cosi' sarebbe troppo facile, no? ... ;-)

 

  By: temistocle2 on Lunedì 01 Ottobre 2007 16:13

analisi un pò affrettata, si potrebbe dire anche che nel 1980 l'oro era prezzato troppo. e anche che la base monetaria e/o anche M1, M2, Mxxx andrebbero "pesate" sulla massa di persone che hanno accesso a tale "moneta", oggi sicuramente più che nel 1980, sennò sarebbero indice diretto di inflazione. No? Forse il tipo è strapieno di future sull'oro? P.S. e mi viene anche da pensare che se non abbassavano i tassi, le commodities facevano un bel buco nel pavimento

GOLD - gz  

  By: GZ on Lunedì 01 Ottobre 2007 15:01

Stock: Oro

tutti avranno letto questa bella intervista al gestore del top fondo di auriferi, raccomanda ^Gold#^ in particolare, Randogold cioè questi qua notano che la base monetaria ad esempio in USA è aumentata di 6 volte in 27 anni e l'oro è allo stesso livello del 1980, per cui potrebbe anche valere 4.000 dollari l'oncia ----------------- Why is Gold Fields out of favor? They went through a protracted takeover battle with Harmony Gold [HMY], which is another South African gold company, that didn't succeed. Harmony has had all kinds of problems since then. But more importantly for Gold Fields, the takeover attempt was a huge distraction and took away their focus. I don't think they did anything particularly badly during that time, but investors were also distracted by the whole sequence. Table: John Hathaway's PicksAnother factor was that South Africa's currency, the rand, was strong for a period of years. So the company's margins were squeezed. Then, too, it is always penalized because it is a South African company, because of concerns about political issues. Most recently, there are concerns about an asset Gold Fields purchased from Barrick Gold [ABX]. The South Deep mine is very, very deep, and there are worries about the costs of extracting the gold. But what it gives to Gold Fields is longevity, which few other companies have. These reserves will be produced 30, 40, 50 years from now, and so it gives them a certain sustainability. Any others? One would be Ivanhoe Mines [IVN]. It is very controversial because the chairman and biggest shareholder, Robert Friedland, carries a lot of baggage. The common perception of him is that he is a promoter. But that's based on ancient history. His biggest score was selling Voisey's Bay to Inco. That was a $4 billion deal, and anybody who went along with him made a lot of money. Ivanhoe is a copper-gold mine in Mongolia and probably the biggest new copper-gold mine in the world. It has cost more money to build than anyone thought. The validation of Ivanhoe's position there was the fact that Rio Tinto [RTP], one of the world's leading mining conglomerates, has invested in Ivanhoe shares and has an agreement to buy more as certain milestones are met. It is one of the more interesting development stories. Ivanhoe doesn't produce a nickel of earnings right now, but this is a very, very big important asset that will be built and will produce enormous cash flow for Ivanhoe and for Rio Tinto. How about one more idea? Randgold Resources [GOLD]. It's run by a very smart guy, Mark Bristow. Randgold has been a good stock, unlike Newmont and Gold Fields. It has got a market-cap of roughly $2 billion. It is based in the Channel Islands and its assets are mainly in West Africa, in Mali and Tanzania and the Ivory Coast. They actually make money, which is unusual for most of these companies. Even though I don't believe gold is a growth business, this company has a growth profile, because it has a smaller base to build on. West Africa is a very good place to be in terms of the geology, and Randgold is the dominant player there. They are in a position to be an aggregator and do some accretive deals.