British Petroleum

 

  By: Moderator on Venerdì 04 Giugno 2004 03:10

Però vete ragione, voi parlate del 1973.Mi autocensuro

 

  By: Moderator on Venerdì 04 Giugno 2004 03:07

direttore GIULIANO FERRARA venerdì 4 giugno 2004 numero di giovedì 3 Giugno 2004 Oro nero arrugginito Il petrolio non è più così potente In vent’anni il reddito dell’Arabia Saudita si è ridotto di tre quarti -------------------------------------------------------------------------------- Nessun altro paese al mondo ha avuto il proprio reddito pro capite così decurtato negli ultimi vent’anni: da 28.600 dollari (valore di oggi) nel 1981 a meno di 7.000. Ne hanno perso tre quarti. Eppure l’Arabia Saudita non è povera, ha il monopolio su un quarto delle riserve mondiali conosciute di petrolio, è di gran lunga il maggiore produttore ed esportatore. In buona misura, grazie al ruolo dominante nell’Opec, ne determina il prezzo. L’85 per cento del reddito globale si fonda sul petrolio.... ----------------------------------------- Però girano cifre talmente diverse ....!, o l' emiro o il foglio raccontano balle, e anche l'espresso. ------------------------------------------------------ L'ESPRESSO 04-06-2004 Polveriera Arabia Saudita ...... ... si tratta dell'Arabia Saudita. Nel giro di dieci anni o giù di lì, l'ordine socio-politico dell'Arabia Saudita subirà con molta probabilità una trasformazione ben più drammatica di quella che sta conoscendo oggi la Cina. Le pressioni in questo paese sono andate accumulandosi negli anni e continueranno ad accumularsi in futuro. Nel 1980, il reddito pro capite dell'Arabia Saudita era di 25.000 dollari. Oggi, malgrado l'elevato prezzo del petrolio, è calato a 8 mila.

 

  By: GZ on Venerdì 04 Giugno 2004 00:45

....Così, nonostante la salita del prezzo del greggio, gli emiri non videro conseguentemente crescere il loro potere d'acquisto ed il valore delle loro ricchezze (in massima parte parcheggiate in dollari). ..... --------------- ahhh... per rispetto della povera aritmetica: il petrolio aumentò dell' 800% almeno nel 1973 e il dollaro si svalutò in media del -10% circa forse un pochino di potere d'acquisto i paesi arabi lo acquisirono no ? sentivo oggi il ministro saudita che spiegava che fino al 1970 il reddito medio in Arabia era di 600 dollari procapite e ora è di 9mila dollari procapite, da dove sarà venuto l'aumento di 12 volte del tenore di vita ? i ragionamenti economici sembrano tutti belli fino a quando non si indicano dei numeri

 

  By: angelo on Giovedì 03 Giugno 2004 23:19

Hamilton ha visto giusto vedendo nel mondo di oggi una certa correlazione tra petrolio ed oro. In fondo le guerre oggi oramai le facciamo (solo?) per il petrolio. __________________________________________________________________ Beh, come avrà letto anche su questo non sono molto d'accordo. Credo sia più corretto dire che il Medio Oriente non è mica male come focolaio di crisi, e quando i problemi partono da lì c'è un effetto immediato sia sull'oro che sul petrolio.

 

  By: angelo on Giovedì 03 Giugno 2004 23:12

Come probabilmente durante l' embargo arabo del petrolio del '73, si sfioro' una guerra. __________________________________________________________________ Gano, condivido quasi tutto afferma nel suo post, compresa la conclusione operativa di andarci piano prima di prevedere mega-bull market per l'oro. Una cosa è l'identificazione logica di variabili che tendono a muoversi insieme, tutt'altra è aspettarsi una relazione quantitativamente precisa in diversi momenti storici. E' però inesatto - per quel che mi ricordo - che nel 1973 ci sia stato rischio di guerra. Come spiego meglio nel thread "politico" l'occidente utilizzò una contromisura molto più potente di una guerra: la svalutazione del dollaro (anche se gli "autori" non avranno mai il coraggio di ammetterlo ufficialmente). Così, nonostante la salita del prezzo del greggio, gli emiri non videro conseguentemente crescere il loro potere d'acquisto ed il valore delle loro ricchezze (in massima parte parcheggiate in dollari).

 

  By: Gano on Giovedì 03 Giugno 2004 22:47

Probabilmente ho detto cose ovvie, se in molti la fecero franca durante la guerra era perche possedevano oro, non perche' possedevano azioni Fiat o Montedison. Hamilton ha visto giusto vedendo nel mondo di oggi una certa correlazione tra petrolio ed oro. In fondo le guerre oggi oramai le facciamo (solo?) per il petrolio. Quando pero' implica che siamo alle soglie di un Toro secolare sul gold, penso sinceramente che pisci fuori dal vaso. Sarebbe interessante anche vedere la correlazione tra prezzo della terra e prezzo dell' oro.

 

  By: Gano on Giovedì 03 Giugno 2004 22:36

Angelo il suo post e' stato estremamente interessante perche' ha dato da pensare. Credo che Hamilton in un certo senso ci abbia visto giusto quando ha collegato prezzo *reale* dell' oro a quello *reale* del petrolio. Cercando di trovare una correlazione ai movimenti del prezzo dell' oro, non ne ho trovate di soddisfacenti ne' nell' M3, ne' nell' M1, ne' nell' andamento dell' inflazione o dei tassi di interesse. E la risposta, a pensarci bene, e' abbastanza ovvia: *perche' l' oro non rende*. In periodi di inflazione galoppante ed alti tassi cercherei investimenti ad alto rendimento e che questi rendimenti siano possibilmente variabili e che il valore del capitale sia duraturo, vorrei quindi trovarmi posizionato nel mattone, dove gli affitti seguiranno l' aumentare dei prezzi. In periodi di inflazione contenuta e di tassi bassi cercherei di possedere azioni. Mi sembra abbastanza ovvio. Nemmeno in periodi di depressione vorrei possedere oro, perche' non ci sarebbe nessuno con i soldi sufficienti a sostenerne il prezzo con l' acquisto, e il valore del mio oro crollerebbe al peggiorare della depressione. In fondo anche in una depressione per mangiare ho bisogno di soldi. Non esistono quindi per l' oro situazioni *finanziarie* favorevoli ad un mercato Toro. Sono invece le minaccie di inizio di situazioni *non finanziarie*, o la possibilita' di distruzione del sistema finanziario presente (che e' la stessa cosa), a spingerlo in su'. La' dove finisce la moneta, inizia l' oro. E quali sono queste situazioni? Fondamentalmente due: una guerra totale o il blocco dell' economie per l' impossibilita' di ricevere le forniture di energia per mandarle avanti (cui poi seguirebbe quasi certamente una guerra). Non e' necessario ovviamente che uno di questi due estremi si avveri per far salire l' oro ;-) Ma nel suo prezzo sono scontate la variazione di probabilita' che uno di questi eccessi si avveri. In una guerra totale o in un' economia bloccata dalla mancanza di energia (in cui si vivrebbe come secoli fa, col barroccio e coi buoi) vorrei infatti possedere soprattutto due cose: terra (non mattone) ed oro, perche' in una societa' non monetarizzata, questo sarebbe l' unico strumento finanziario oltre al baratto. Lo spike dell' oro del 1980 non fu causato solamente dallo spike del petrolio, come afferma Hamilton. Fu causato anche dalla Rivoluzione Iraniana e dalla seguente guerra con l' Iraq. Come probabilmente durante l' embargo arabo del petrolio del '73, si sfioro' una guerra. A guardare il prezzo dell' oro verrebbe da pensare di si'.

 

  By: angelo on Giovedì 03 Giugno 2004 11:44

Non tiene percio' conto della svalutazione del dollaro rispetto alle altre valute dei consumatori mondiali. __________________________________________________________________ E' vero. Bisognerebbe costruire una sorta di valuta sintetica, pesata con le percentuali di consumo di petrolio dei vari paesi industriali. Oppure ognuno prende il cambio che gli aggrada (noi la vecchia lira) e ne trae le conseguenze. La mia opinione, però, è che non è il caso di trarre indicazioni direttamente operative da una semplice relazione storica. Ho postato il grafico più cher altro per dimostrare che se si allarga un poco il campo di ossservazione, 40 $ a barile per il petrolio non sono un'aberrazione. Ci possono stare, come un anno fa ci potevano stare i 30$ e molti dicevano che era troppo. Per quanto riguarda le previsioni, noto che neanche le compagnie petrolifere ci azzeccano tanto........ figuriamoci noi poveri tapini. Per esempio, l'attuale piano strategico di ENI è costruito sul presupposto di un prezzo medio di 22 o 25 $/barile. L'anno scorso lo stesso piano era basato su un prezzo di 18$

 

  By: Moderator on Giovedì 03 Giugno 2004 10:57

Quel grafico lo posso guardare come copertura assicurativa rispetto a rischi di blocco dell'economia ,come dice Gano , con prezzo che segue il rischio , oppure come altra qualunque materia prima che segue lo stesso percorso del petrolio ,essendo quotati ambedue in dollari.Ci vorrebbe lo stesso grafico con il Cbr.Ci vorrebbe poi un grafico con i valori in euro visto che operiamo da qua , perchè nell' 80 il $ era 800 lire e nell' 85 era 2200 lire il che rende tutto completamente diverso . Per il risvolto pratico , chi pensa che il petrolio salirà (operazioni di lungo) potrebbe puntare sull' oro che è in ritardo; chi pensa che si assesterà in basso potrebbe trovarlo interessante per il fatto che 2,5 miliardi di cinesi e indiani , che non possono comprare valuta straniera, ma che iniziano ad avere un pò di soldini, e che come i paesani da noi amano spendere ai matrimoni e far vedere che "hanno",potrebbero mantenere sostenuta la domanda di questo bene .Poi a me pare che l' argento , quando si muove , va al doppio dell'oro

 

  By: Gano on Giovedì 03 Giugno 2004 01:22

C'e' una cosa di cui pero' quel grafico, in modo molto americocentrico, non tiene conto: gli USA non sono gli unici consumatori di petrolio. Non tiene percio' conto della svalutazione del dollaro rispetto alle altre valute dei consumatori mondiali. Se il grafico fosse corretto ANCHE per la svalutazione aggiustata vs. i consumi, del dollaro rispetto ad Euro, Yuan, Yen e Rupia, probabilmente ne risulterebbe che il petrolio e' molto meno bullish di quanto sembra e che il suo prezzo attuale sta ancora piu' in basso nel grafico di quello che appare nel prezzo corretto solo per il CPI. Siccome inoltre gli USA non sono gli unici detentori mondiali di oro, ne consegue che anche l' andamento dell' oro e' molto meno bullish di quanto sembri, e che a 380$ l' oncia questo sia molto piu' vicino al suo fair value di quanto l' autore creda, e cosi' si spiegherebbe la sua sorpresa per un prezzo "insolitamente" basso dell' oro nel momento in cui il petrolio attraversa nuovamente la soglia di 40$ "real price". Sta a vedere che ora Adam Hamilton ci va un po' troppo lungo e ci si brucia... Eheh...

 

  By: Gano on Giovedì 03 Giugno 2004 00:26

Interessante il grafico oro/petrolio con i prezzi aggiustati per l' inflazione! In un primo momento pensavo che il prezzo dell' oro seguisse l' andamento dell' M3, poi ho pensato fosse piu' realistico che seguisse l' M1, invece questa sintonia prezzo del petrolio prezzo dell' oro sembra convincente. Non e' l' inflazione di per se stessa a fare salire il prezzo dell' oro, il suo prezzo non sale per ragioni prettamente finanziarie, ma e' solo il rischio di un blocco dell' economia che puo' farlo salire. Effettivamente se l' economia si blocca l' unico bene rifugio rimane l' oro (e la terra?). Se questo ragionamento fosse vero (sempre che lo sia), il grafico ci direbbe anche quanto tutto il nostro sviluppo (e quindi le nostre economie) siano dipendenti dal petrolio.

 

  By: polipolio on Mercoledì 02 Giugno 2004 23:30

Gian, Angelo, boh, neanch'io so del petrolio, quindi non trado; a livello di chiacchiere da bar, dato che il picco della produzione eccetera sono fatti noti da mò, dato che qualche anno fa ce lo tiravano dietro a 8$ (diconsi 8!); dato che l'opec ha dichiarato che faranno di tutto per sostenere l'economia mondiale, dato che le tensioni in medio oriente mi pare abbiano raggiunto un picco qualche settimana fa, dato che la crescita delle quotazioni del petrolio hanno avuto un evidente rally, mi aspetto una correzione (ho postato in questo senso anche l'opinione di Toby Smith, in un altro thread). Sul medio lungo, invece, è vero quel che dice gianlini, che la domanda è poco elastica al prezzo (ma l'offerta invece lo è, anche se impiega mesi/anni ad adeguarsi) e che la domanda sembra strutturalmente destinata a crescere.

 

  By: angelo on Mercoledì 02 Giugno 2004 23:25

tratto dal sito: http://www.zealllc.com/2004/goldoil3.htm

 

  By: angelo on Mercoledì 02 Giugno 2004 23:00

Gianlini, secondo me nel breve è come puntare su rosso e nero. Nel lungo valgono le considerazioni che ha fatto sull'incremento della domanda (Cina + India) nonchè i timori sul raggiungimento della "produzione di picco" (concetto introdotto negli anni '50 dal geologo americano Marion King Hubbert) a livello mondiale. Io preferirei stare sui mercati che conosco, so come si muovono, ne identifico meglio gli swings.........

 

  By: gianlini on Mercoledì 02 Giugno 2004 21:42

ragazzi che pelata stoppato a 40,67 ora..... qualcuno adesso mi illumina sul da farsi? cioè secondo voi torna ad essere ribassista come scenario (quindi sarebbe il caso di vendere a 41 su un rimbalzo), oppure bisogna aspettare?