Petrolio

 

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 18:44

il 13 dipende se prendevi il novembre o il dicembre o il continuo o anche l'heating oil ad es sul nasdaq è stato perfetto, sugli S&P prematuro di un giorno, sul DAX ha contato solo 12 sulla sterlina ha contato 13 e sull'euro è fermo a 12 da due settimane... sul dollaro è OGGI !, ma non sto capendo molto sul bund era a 12, sul Treasury a 10 anni c'era ma non era evidente per via del riciclo, su quello a 5 anni era esatto alla lira e così se usavi il tasso di interesse invece del futures sulla soya è oggi, chi si butta ? è meglio fare una media perchè è un ciclo che si avverte su tutto quando è completo, ad esempio ho dei dubbi per gli S&P 500 perchè quando è veramente finito il ciclo hai anche molti titoli del Dow Jones o S&P 100 che hanno il conteggio completato

 

  By: Bardamu on Mercoledì 13 Ottobre 2004 18:36

eh ma io Zibordi faccio parte del gruppo di quelli che rompono (i cosiddetti) ma non pagano (l'abbonamento). Faccio tutto da me! ad ogni modo il 13 era ieri. lo sco che c'è combo e combo ma l'ultimo mi sembra abbia funzionato bene, o no? io ad ogni modo ci lascio un dollarino dai max

 

  By: G.M. on Mercoledì 13 Ottobre 2004 17:41

E poi mi sento dire che vado contro-trend....

 

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 17:35

l'ho indicato tre giorni fa andando short questa volta esattamente sul massimo, a meno di 75 centesimi dal massimo esatto per la precisione questo è un commento addizionale ma sul Mibtel il combo ad es non funzionava, come diceva il saggio "c'è combo e combo"

 

  By: Bardamu on Mercoledì 13 Ottobre 2004 16:53

Zibordi e lo dica che c'è 13 di combo!!!!!

Peccato che non abbia ridotto la produzione di petrolio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 16:22

l'ultimo balzo in su del petrolio dai 48-49 dollari al massimo di 54 e mezzo di ieri è stato fatto usando come pretesto non più Yukos che ormai era una storia spremuta, non più il terrorismo visto che da un mese e mezzo ormai non ci sono sabotaggi agli oleodotti irakeni, non più notizie di domanda cinese in boom visto che anzi tutti i metalli e settori legati alla cina stanno perdendo quota da qualche giorno ma i traders avevano bisogno di qualche cosa per tenere su il trend e allora c'era "lo sciopero in Nigeria" Peccato che fosse una bufala, che non abbia ridotto la produzione di petrolio -------------------------------------------------------- DJ Nigeria Oil Output,Exports Not Hit By Strike -Exxon -2- [DPQKLWC] An official from the Nigeria National Petroleum Corp., (NNP.YY) said he didn't expect exports to be affected by the strike adding that although the strike is now in its third day "people are still loading at the terminals and there are no shortages." Earlier Wednesday, the head of Nigeria's blue-collar oil workers union told members to halt work at the country's oil production facilities, but said export loadings will continue until storage tanks at the terminals run dry. "We've asked our people to come out of production areas," Peter Akpatason, president of the National Union of Petroleum and Natural Gas workers told Dow Jones Newswires. However, Babatunde Ogun, the deputy president of the white-collar Petroleum and Natural Gas Senior Staff Association of Nigeria said the union hadn't received the order from the Nigeria Labor Congress to shut down upstream operations. "Production and loading is continuing at the terminals - there's been no directive for the members to shut down upstream operations," Ogun said. Nigeria's key oil terminals are Qua Iboe, used by ExxonMobil Corp.'s (XOM) local unit; Escravos, a ChevronTexaco Corp. (CVX) facility; Forcados and Bonny where Royal Dutch/Shell Group (RD) loads, and Brass, where Eni's (E) Agip loads.

 

  By: GZ on Lunedì 11 Ottobre 2004 19:01

ahi ahi "... l'esplorazione nonha generato rendimenti''. ----------------------------------------- PETROLIO: FT, ESPLORAZIONE NUOVI SITI NON GENERA PROFITTI LONDRA, 11 OTT - I giganti internazionali del petrolio spendono per l'esplorazione piu' soldi di quanti ne valgano le nuove riserve scoperte. Secondo un rapporto di Wood Mackenzie, consulente energetico, pubblicato oggi dal Financial Times, il valore netto commerciale delle scoperte di petrolio e del gas, realizzate nel corso degli ultimi 3 anni dalle 10 maggiori societa' petrolifere quotate, e' ben inferiore rispetto all' ammontare speso per l'esplorazione. Lo scorso anno e' stato pari a poco meno di 4 miliardi di dollari, contro una spesa d'esplorazione di 8 miliardi di dollari. I precedenti due anni indicano simili deficit, anche se meno drammatici. Il dato arriva in un momento in cui i colossi petroliferi stanno valutando l'opportunita' o meno di incrementare i budget per l'esplorazione, dopo anni di investimenti in calo. Intanto, i prezzi del petrolio stanno raggiungendo livelli record, spinti dalla domanda e dal limitato surplus dell'offerta. Le societa' stanno anche spendendo enormi somme per lo sviluppo di campi conosciuti in regioni come il Golfo del Messico, l'Africa occidentale e il Mar Caspio, che dovrebbero garantire la crescita della produzione fino al 2008. Pero', ''dopo avranno bisogno di piu' scoperte - ha commentato Robert Plummer, analista di Wood Mackenzie - per mantenere la crescita; il problema e' che l'esplorazione non ha generato rendimenti''. ''Tali cifre - ha aggiunto Plummer - miglioreranno pero', man mano che piu' riserve tecniche scoperte in questi anni verranno commercializzate, e le stime iniziali delle riserve verranno rialzate. Ma il valore aggiunto attraverso l'esplorazione per il 2001-2003 e' ben al di sotto della media per il 1996-2000''. Quanto al futuro, Wood Mackenzie ha previsto che la produzione totale dei gruppi petroliferi dovrebbe salire del 3,5%, annualmente fino al 2008, spinta dalla spesa per lo sviluppo dei campi esistenti di greggio e di gas, che e' cresciuta da 34,6 miliardi di dollari, nel 1998, a 49,5 miliardi di dollari, nel 2003

 

  By: Gano on Venerdì 01 Ottobre 2004 00:38

Il discorso e' diverso. Al di la' delle opinioni SOGGETTIVE di Gano o di GZ su Putin, il Mercato ha dato il suo responso, che e' OGGETTIVO: per la Russia e la sua economia, Putin, almeno fino ad ora, e' stato un buon presidente. Per lo meno migliore di Eltsin. Infatti chi aveva i soldi ce li ha investiti. E cosi', non credo sia diventato un cattivo presidente ora "all' improvviso" con l' affare Yukos. Sono d'accordo sul fatto che effettivamente siano discorsi che lasciano il tempo che trovano, in quanto retroattivi. Non mela sentirei pero' di dire che la Russia ora sia un pessimo investimento ne' che il suo futuro sia segnato.

 

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 00:24

L'antipatia è per i giudizi basati su vaghi nozioni del tipo " ...Putin ha riportato dell'ordine...". Ho citato una lunga fila di fatti verificabili nel contesto di una discussione sul petrolio e sul terrorismo. Se poi uno anni fa ha comprato titoli russi dopo il crollo del 1997-1997 buon per lui, c'è anche gente che ha comprato in argentina o thailandia dopo il crollo, ma lei li raccomanda e li compra anche ADESSO a questi livelli e in questa situazione ? Una dittatura o un paese mafioso può essere un un buon investimento, PKZ è l'esempio della società principale di un paese in mano a un dittatore sinistro (Kazakhstan). Io raccomando titoli di paesi emergenti continuamente, ad esempio cinesi anche se so che hanno ancora i "lao-gai" (campi di lavoro forzato) e titoli di società o fondi indice in Malesia o Indonesia dove le aziende sono in mano una specie di mafia politica. Tuttavvia più un paese è libero, più c'è rispetto della legge e meno c'è mafia e minore è il rischio chi ti freghino i soldi. E' per questo che le azioni cinesi quotate a Hong Kong dove usano un sistema legale di tipo occidentale costano quasi il doppio delle "red chip" quotate a Shangai anche quando hanno business simili. Ma nel caso della Russia c'è di peggio, la storia di Yukos e il suo petrolio indica che la seconda società del paese può perdere l'80% per una manovra politica e tutto il mondo soffrire oscillazioni del petrolio di riflesso. Hai una guerra in Cecenia che produce terroristi fanatici legati ad Al Qaeda ora direttamente dentro il paese e in generale hai un paese estremamente corrotto dove i terroristi hanno portato le bombe su due aerei pagando semplicemente la sicurezza dell'aereoporto!. E soprattutto è un paese dove esistono 12 o 15 mila testate nucleari e basta che ora qualcuno si faccia corrompere e le venda ai ceceni e siamo tutti nei guai. Il fatto che la stampa e le Tv indipendenti siano state quasi completamente soppresse da Putin e l'opposizione sia intimidita aumenta il rischio perchè manca un freno e un controllo, mamca chi denunci questi pericoli dall'interno del paese.

 

  By: Gano on Giovedì 30 Settembre 2004 23:44

GZ, questa Sua evidente (e, secondo me, in parte immotivata) antipatia nei confronti di Putin, puo' portarLa a fare errori di valutazione piu' o meno grossi riguardo al mercato russo. Non che io abbia particolare simpatia (ma nemmeno antipatia) per Putin, Yeltsin, Andropov, Chernienko o Breznev. Ma nella Sua animosita', rischia di perdere di vista quello che (con Putin) il Moskow Times ha fatto dai momenti peggiori di Yeltsin ad oggi. E non solo quello. Tra tutti i titoli obbligazionari/reddito fisso, quelli che forse mi hanno reso di piu' in questi ultimi anni sono stati proprio dei titoli russi. L' investitore attento, con la mente libera da pregiudizi politici ed ideologici, dal 1999/2000 in poi sene sarebbe accorto ed avrebbe investito accordingly.

 

  By: pana on Giovedì 30 Settembre 2004 11:39

su ballaro han fatto vedere una giornalista russa che diceva di essere stata avvelenata perche stava trattando con maskadov affinche arrivasse alla scuola per trattare coi terroristi..chissa forse il piano originale era che Maskadov risolvesse tutto..?

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: GZ on Martedì 28 Settembre 2004 19:23

non che sia una questione da cui dipende il destino del mondo, ma il direttore di Forbes edizione russa e' stato ammazzato, come altri 19 giornalisti di opposizione a Mosca negli ultimi due anni, perche' era uno dei pochi a criticare gli oligarchi e mafiosi vari che hanno in mano ora le banche e le societa' minerarie e tutta l'economia russa grazie ai loro legami con il governo I giornalisti che criticano i ceceni sono migliaia, sono anzi praticamente tutti, in particolare quelli del regime fedeli a Putin, quelli che invece criticano il governo pochissimi. Lei ne deduce che i ceceni (che sono lo 0.5% della popolazione russa tra l'altro per cui hanno un peso relativo al di fuori della propria regione) vadano a colpire proprio uno dei pochi giornalisti che dava fastidio al governo russo e si occupava di Forbes cioe' di economia e finanza ?? I governanti russi hanno mentito persino sul numero di ostaggi nella scuola in Ossezia dicendo che erano circa 3/400 invece di piu' di 1.000/1.200

 

  By: Gano on Martedì 28 Settembre 2004 17:43

incredibile, questi qua ora vogliono far credere che siano stati i ceceni ////////////////////////GZ//////////////////////// Beh, e' possibile che i ceceni abbiano fatto la parte della manovalanza.

 

  By: cisha on Martedì 28 Settembre 2004 16:41

Per Polipolio... la mia era solo una provocazione. Attualmente non esiste un sistema economico per produrre idrogeno dall'acqua e/o dagli idrocarburi...ossia il bilancio energetico del processo è negativo. Diverso il discorso del fotovoltaico i cui costi si ammortizzano bene con la vendita diretta (rimessa in rete) e/o l'utilizzo dell'energia prodotta. La politica energetica dei paesi del nord Europa a cui si è accodatat la Germania è quella di rendere completamente autonomi da un punto di vista energetico i condomini. Sarebbe un bel passo avanti se questo avvenisse anche in Italia....ma si sà... gli Inglesi sono snob, preferiscono fumare ancora il sigaro nonostante provochi il cancro, guidare contromano e bruciare carbone e petrolio per altri 2 o 3 secoli.

 

  By: Gano on Martedì 28 Settembre 2004 15:47

ma chissà come passavano il tempo nei noiosi e tranquilli anni della CCCP.....!? //////////////////gianlini////////////////// Mi pare che di storia tra tutti ne biascicate poca... Bene sela passavano. In quegli anni vi erano scuole, ospedali, universita', servizi funzionanti. E quegli anni i ceceni seli passavano in Cecenia, dove i russi raggiungevano quasi il 50% della popolazione, prima che venissero cacciati (o eliminati) quando la Cecenia decise di non aderire piu' alla Federazione Russa (1993) dando inizio alla I Guerra Cecena (1994, Eltsin). Nel 1996 venne raggiunto un accordo di pace tra Lebed (per la Russia) e Maskhadov (per la Cecenia), che riconosceva di fatto l' indipendenza della Cecenia, per lo meno per quanto riguarda la sua politica interna e lo sfruttamento delle risorse. Nell' estate del 1998 cominciano regolari incursioni delle milizie cecene nel territorio della Federazione Russa, cui Maskadov cerca di porre freno, ma viene ferito pochi giorni dopo in un attentato... Nell' agosto-settembre 1999 Le milizie di Shamil Bassaev (Cecenia) invadono per ben due volte la Repubblica del Daghestan, parte integrante della Federazione Russa, cercando di instaurarvi uno stato islamico e scontrandosi con truppe federali russe. Nello stesso settembre 1999 comincia la II Guerra Cecena (Putin).