I don't want to start any blasphemous rumors.........

 

  By: fthome on Martedì 28 Gennaio 2003 11:28

sentito il nuovo pezzo: onore al merito e un sincero rimpianto.

 

  By: Novartis on Martedì 28 Gennaio 2003 09:55

Era un pò che non leggevo, avidamente ho iniziato dal basso e ..giuro mi è preso un colpo, pensavo che si parlasse di Agnelli. Saluti Giovanni.

 

  By: banshee on Domenica 26 Gennaio 2003 15:57

Dagli schermi di casa un signore un po' eccitato o una rossa decisa con il gomito appoggiato ti rallegran la cena sorridendo e commentando con interviste filmate ti raccontano a turno a che punto sta il mondo. E su tutti i canali arriva la notizia un attentato, uno stupro o se va bene una disgrazia che diventa un mistero di dimensioni colossali quando passa dal video a quei bordelli di pensiero che chiamano giornali. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria. E ogni avvenimento di fatto si traduce in tanti 'sembrerebbe' 'si vocifera', 'si dice' con titoli d'effetto che coinvolgono la gente in un gioco al rialzo che riesce a dire tutto senza dire niente. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciateci aprire le finestre lasciateci alle cose veramente nostre e fateci pregustare l'insolita letizia di stare per almeno dieci anni senza una notizia. E in quel grosso mercato di opinioni concorrenti puoi pescare un'idea tra le tante stravaganti e poi ci son gli interventi e i tanti pareri alternativi che ti saltano addosso come le marche dei preservativi. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria. E c'è un gusto morboso nel mestiere di informare uno sfoggio di pensieri senza mai l'ombra di un dolore e le miserie umane raccontate come film gialli sono tragedie oscene che soddisfano la fame di certi avidi sciacalli. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciateci almeno l'ignoranza che è molto meglio della vostra idea di conoscenza che quasi fatalmente chi ama troppo l'informazione oltre a non sapere niente è anche più coglione. I servizi aggiornati testimoniano gli eventi con audaci filmati e inquadrature emozionanti di persone malate che non possono guarire di bambini denutriti così ben fotografati messi in posa per morire. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria. Sarà che siete in preda di uno strano meccanismo intervenire se conviene forse è una regola del giornalismo e quando c'è una guerra allora aumenta la richiesta non aspettavate altro vi sbizzarrite coi talk-show per voi diventa una festa. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciatemi col gusto dell'assenza lasciatemi da solo con la mia esistenza che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno finisce che non credo neanche a ciò che ho intorno. Ma la televisione che ti culla dolcemente presa a piccole dosi direi che è quasi un tranquillante la si dovrebbe trattare in tutte le famiglie con lo stesso rispetto che è giusto avere per una lavastoviglie. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria. E leggendo i giornali con un minimo di ironia li dovremmo sfogliare come romanzi di fantasia che poi il giorno dopo o anche il giorno stesso vanno molto bene per accendere il fuoco o per andare al cesso. C'è un'aria, un'aria, ma un'aria c'è un'aria, un'aria, ma un'aria c'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca, che manca, che manca l'aria. _________________________________________ L'ultima fatica del Signor G. Il resto lo potete trovare qui: ^cliccaqui...#www.dagospia.it/round.php3^ Dopo non ci sarà nient'altro! Solo quello che c'è già stato. Una tragedia..........

 

  By: Paolo Gavelli on Giovedì 02 Gennaio 2003 16:18

Sì, c'è qualcosa di bello in meno in questa Italia, che di gente bella ha gran bisogno. Quanto mi piaceva applaudire gaber fino a caricarlo e poi costringerlo all'ennesimo bis! Gaber dava la certezza che essere autonomi e originali è sempre possibile (nella mia classifica, sono le due qualità più grandi). 2ali PS: e quale infinita sensazione di tristezza mi ha dato averne notizia dal tg di italia1: dovendo scegliere tra qualche centinaio di ore di testi, è riuscito a passare la frase "la s**** è di sinistra", a testimoniare il proprio insuperabile squallore...

 

  By: Sandro Cecconi on Giovedì 02 Gennaio 2003 14:30

Banshee, i pensieri che hai espresso rispecchiano i miei sentimenti e, pertanto, non voglio aggiungere altro. Sandro

 

  By: Joseph on Giovedì 02 Gennaio 2003 14:04

Mi accomuno al dolore per la perdita di una delle menti più originali, e come tutti i grandi artisti, più dissacrante del panorama musicale ( ma non solo ) italiano. E in teatro/dal vivo la statura di G.Gaber era ancor più elevata e pungente. Sperando che il tempo riconosca la grandezza di quest'uomo ( quasi sempre dimenticato dalla spazzatura televiva italiana, e qualche volta tollerato nel migliore dei casi ). Joseph

 

  By: Luigi Luccarini on Giovedì 02 Gennaio 2003 08:31

Sono veramente commosso anche io. Era bello sapere che esisteva uno come lui, anche se magari non lo si vedeva o sentiva da un po'. Era come se provassi la sensazione che - quando avessi voluto - avrei trovato in lui un po' di quella coscienza che altrimenti si è perduta per mercificazione indotta. Era come avere un fratello maggiore: se avevi un problema, ti ricordavi di lui e ti sentivi meglio. Ciao Giorgio. Luke Modificato da - luigi luccarini on 1/2/2003 7:32:51

 

  By: beppe on Giovedì 02 Gennaio 2003 02:09

Un'idea un concetto, un'idea finchè resta un'idea è soltanto un'astrazione. ------------ Caro banshee.... una tragedia...

La decadenza che subiamo.... - banshee  

  By: banshee on Giovedì 02 Gennaio 2003 01:37

Io come uomo io vedo il mondo come un deserto di antiche rovine. lo vedo un uomo che tocca il fondo ma forse al peggio non c'è, mai una fine. Nel frattempo la vita non si arrende e la gente si dà un gran da fare tanti impegni tante storie con l'inutile idea di colmare la mancanza di una nuova coscienza di una vera coscienza. E' come se dovessimo riempire un vuoto profondo... E allora ci mettiamo dentro: rimasugli di cattolicesimo, pezzetti di sociale, brandelli di vecchi ideali, un po’ di antirazzismo, e qualche alberello qua e là. La decadenza che viviamo è un malessere che ti prende pian piano. E' una specie di assenza che prevede una sosta obbligata è la vita che medita ma si è come assopita. Siamo vivi malgrado la nostra apparenza come uomini al minimo storico di coscienza. E' come se la vecchia morale non ci bastasse più. In compenso se ne sta diffondendo una nuova che consiste nel prendere più che altro in considerazione i doveri degli altri... verso di noi. Sembrerà strano ma diventa morale tutto ciò che ci conviene. Praticamente un affare. La decadenza che subiamo è uno scivolo che va giù piano piano. E' una nuova esperienza che ti toglie qualsiasi entusiasmo e alla lunga modifica il tuo metabolismo. Siam lì fermi malgrado la grave emergenza come uomini al minimo storico di coscienza. E pensare che basterebbe pochissimo. Basterebbe spostare a stacco la nostra angolazione visiva. Guardare le cose come fosse la prima volta. Lasciare fuori campo tutto il conformismo di cui è permeata la nostra esistenza. Dubitare delle risposte già pronte. Dubitare dei nostri pensieri fermi, sicuri, inamovibili. Dubitare delle nostre convinzioni presuntuose e saccenti. Basterebbe smettere di sentirsi sempre delle brave persone. Smettere di sentirsi vittime delle madri, dei padri, dei figli, mariti, mogli... quando forse siamo vittime solo della mancanza di potere su noi stessi. Basterebbe smascherare, smascherare tutto: smascherare l'amore, il riso, il pianto, il cuore, il cervello. Smascherare la nostra falsa coscienza individuale. Subito. Qui e ora. Sì, basterebbe pochissimo. Non è poi così difficile. Basterebbe smettere di piagnucolare, criticare, affermare, fare il tifo e leggere i giornali. Essere certi solo di ciò che viviamo direttamente. Rendersi conto che anche l'uomo più mediocre diventa geniale se guarda il mondo coi propri occhi. Smascherare conSmettere coraggio qualsiasi falsa partecipazione. di credere che l'unico obiettivo sia il miglioramento delle nostre condizioni economiche perché la vera posta in gioco è la nostra vita. Basterebbe smettere una volta per tutte di sentirsi vittime del lavoro, del denaro, del destino e persino della politica, perché anche i cattivi governi sono la conseguenza naturale della stupidità degli uomini. Basterebbe opporsi all'idea di calpestare gli altri, ma anche alla finta uguaglianza. Basterebbe smascherare le nostre presunte sicurezze. Smascherare la nostra falsa coscienza sociale. Subito. Qui e ora. Basterebbe pochissimo. Basterebbe capire che un uomo non può essere veramente vitale se non si sente parte di qualcosa. Basterebbe smettere di credere di poter salvare il mondo con l'illusione della solidarietà. Basterebbe ormai rendersi conto che la crescita del mercato è necessaria alla nostra sopravvivenza, ma che la sua espansione inarrestabile ci fa diventare sempre più amorali e più stupidi. Basterebbe abbandonare l'idea di qualsiasi facile soluzione, ma abbandonare anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l'audacia di frequentare il futuro con gioia. Perché la spinta utopistico non è mai accorata o piangente. La spinta utopistica non ha memoria e non si cura di dolorose attese. La spinta utopistico è subito. Qui e ora. lo come uomo io vedo il mondo come un deserto di antiche rovine. lo vedo un uomo che tocca il fondo ma forse al peggio non c'è, mai una fine. Perché non c'è nessuno che dia un senso alle cose più semplici e vere alla vita di ogni giorno all'urgenza di un uomo migliore. lo vedo un uomo solo e smarrito come accecato da false paure. Ma la vita non muore nelle guerre nelle acque inquinate del mare e i timori anche giusti son pretesti per non affrontare la mancanza di una vera coscienza che è la sola ragione della fine di qualsiasi civiltà. ____________________________________________ .........but I think that God's got a sick sense of humour! Il Signor G ci lascia! Mentre nani, puttane e ballerine continuano a godere di ottima salute! Quest'anno non poteva iniziare in maniera peggiore. Sono depresso da far schifo! La Morte si deve impegnare un po' di più! Sta proprio facendo un lavoro del *****!!!