Ukraina, Russia, Bielorussia, Est...

 

  By: Andrea on Giovedì 25 Agosto 2005 18:55

Zibordi, mi ricorda gli affitti di Veltroni ecc. corrisposti all'INPS, proprietaria degli stupendi palazzi in cui abitano a Roma. Tutto ciò mentre gli operai della Piaggio (ma quanti ne avrà, che vengon sempre citati loro?) pagano 6 volte tanto per un trilocale a Pontedera. Allo stesso modo, il fatto che i più potenti (e prepotenti) degli immigrati di fede islamica paghino 20 euro al mese per la casa non significa che sia così per tutti. Non nascondiamoci, anzi, il numero esorbitante di appartamenti dati in affitto a 8/10 persone a 200 euro a testa ... La notizia non credo provi granché a proposito degli immigrati musulmani se non che, come tutti gli altri, spesso ottiene di più chi si merita meno.

Se noi che siamo ricchi li aiutassimo... - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Agosto 2005 15:48

Come dicono gli esperti e gli attori che appaiono in TV: è la miseria ed emarginazione che provoca questi comportamenti e se invece noi occidentali "ricchi" (come dice Fini di AN) li aiutassimo... "...affitti da 20 euro e anche meno, a volte persino con le bollette pagate dai servizi sociali...Ancora più basso il canone mensile versato per la sua casa dal tunisino Khalid Kamclich, pur titolare di una regolare macelleria....." a Brescia, il tutto per immigrati islamici incriminati e condannati per terrorismo Qual'è il sintomo del "declino" ? Quando non solo non sai più difenderti, ma aiuti e sovvenzioni chi ti vuole fare la pelle. ----------------------------------------------------------------- MILANO - Alcuni di loro, tuttora in carcere, sono in attesa di giudizio per terrorismo internazionale. Uno, il tunisino Khamel Hamraoui, per terrorismo internazionale è già stato addirittura processato e condannato a tre anni dai giudici di Brescia. Avevano abbastanza soldi per andare e venire dall’Iran, chiamare all’estero con diversi cellulari, disporre di macchine a piacimento. Ma per il Comune e l’Istituto delle case popolari di Cremona avevano, tutti quanti, pieno diritto di vivere in alloggi dell’Aler, con ^affitti da 20 euro e anche meno, a volte persino con le bollette pagate dai servizi sociali#....http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=COMMENTI&doc=C^: «E almeno per ora - allargano le braccia i dirigenti locali dell’Aler, pur guidati da un presidente leghista - il regolamento non ci dà alcun appiglio legale per sfrattarli». Loro restano in carcere, le loro famiglie in case pubbliche. A poche settimane dalle polemiche scoppiate in Inghilterra per i sussidi statali di cui vivevano alcuni tra gli attentatori del metrò, è stata l’altro giorno La Padania a sollevare il caso della presunta cellula cremonese di Al Qaeda sistemata negli appartamenti destinati ai bisognosi: ed è stato ieri un consigliere provinciale di An, Maurizio Borghetti, a farne una interrogazione per avere qualche lume in più sulla faccenda. Che i sei tunisini più un marocchino sotto accusa per terrorismo vivessero in case Aler i magistrati lo avevano scoperto subito, perquisendole all’epoca dei loro arresti. Sono i dettagli, ad esser venuti fuori pian piano. A Noureddine Drissi per esempio, considerato uomo di collegamento tra l’Italia e i campi di addestramento dei kamikaze in Iraq, ufficialmente nullatenente malgrado i suoi numerosi viaggi all’estero, il Comune di Cremona aveva recentemente assegnato una casa anche più grande della precedente, per 20 euro al mese: dove ospitava il connazionale Hamraoui. Ancora più basso il canone mensile versato per la sua casa dal tunisino Khalid Kamclich, pur titolare di una regolare macelleria. All’ex imam Mourad Trabelsi, alloggiato in una casa riservata ad «anziani in difficoltà», l’amministrazione risulta aver pagato anche acqua, luce e gas. In un appartamento pubblico del quartiere Cambonino viveva gratuitamente il tunisino Faycal Boughanemi, coinvolto secondo i magistrati bresciani nel progetto di attentati al Duomo di Cremona e al metrò di Milano. E pochi euro d’affitto al mese spendeva anche il marocchino Laagoub Abdelkader per una casa appena fuori dal capoluogo. E adesso, al posto del presidente leghista dell’Aler cremonese Eugenio Dolfini, è il direttore generale Antonio Pedaci a spiegare che «non c’è molto da fare: noi possiamo sfrattare qualcuno solo per morosità, e questi inquilini sono sempre stati regolarissimi. Oltretutto i loro contratti d’affitto sono intestati alle mogli che vivono tuttora in quelle case, a volte con figli: e che, tra l’altro, non mi risulta siano neppure accusate di nulla».

Il futuro prossimo venturo - gz  

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 02:27

Il futuro prossimo venturo lo si intravede nei paesi che sono già arrivati dove noi saremo tra cinque o sei anni, ad esempio l'Olanda, che con 2 milioni di musulmani su 18 milioni di abitanti ha la più alta concentrazione di fondamentalisti, la Germania (6 milioni) e la Francia (altri sei). In Germania di recente ^sei donne islamiche assassinate da parenti#http://service.spiegel.de/cache/international/0,1518,344374,00.html^ perche' si vestivano e comportavano come le tedesche e i responsabili celebrati come eroi nella comunita' musulmana (che sia per quello che non ne vedi piu' una sola senza velo dalle nostre parti ?) In Olanda due deputati olandesi, una famosa donna somala, musulmana ma che fa propaganda anti-fondamentalista ed un deputato di tipo "leghista" devono da mesi vivere nascosti dentro una base militare perchè condannati a morte sui siti islamici. La scorta non basta più, la donna che aveva fatto il film assieme al regista Van Gogh pugnalato tre mesi fa era nella lista dei killer e prima è stata nascosta negli Stati Uniti in un indirizzo protetto dall'FBI, poi è tornata in Olanda e vive dentro una base militare. Uno dei maggiori scrittori europei spiega dove finisce il "libero occidente" -------------------------------------------------------------- La buona politica è un lusso colloquio con Leon de Winter di Enrico Arosio - espressonline Leon de Winter, 50 anni, è uno dei massimi scrittori olandesi. L'ultimo suo libro è 'God's Gym'. La sua rubrica sul settimanale liberale 'Elsevier' si chiama 'Het vrije Westen', il libero Occidente. ....Quando da opinionista tocca criticamente temi come Islam e terrorismo si sente ancora libero? "Bisogna andarci cauti. Altrimenti la stampa politicamente corretta ti attacca per cacciarti nell'angolo dell'estrema destra. Io sono un po' stanco della buona educazione politica. Non possiamo più permetterci questo lusso. C'è chi attacca certi aspetti dell'islamismo in Olanda, ma tutti sanno che diversi politici sono sotto protezione. Il sindaco Cohen è ragionevole, moderato. L'hanno anche criticato perché dopo il delitto van Gogh è andato a parlare in una moschea prima di fare le condoglianze ai parenti. È assurdo vederlo sotto scorta perché minacciato". Sente la democrazia olandese in pericolo? "Sono parole pesanti. Ayaan Hirsi Ali è dovuta stare lontana dal Parlamento per due mesi protetta dai nostri servizi segreti che l'hanno portata negli Stati Uniti. L'Olanda, una delle nazioni più avanzate del pianeta, non è in grado di proteggere entro i propri confini un membro del Parlamento? Questo mi turba molto. Forse sì, la democrazia olandese è minacciata". Cosa insegna la vicenda Hirsi Ali? "È un errore ritenere, come ha ritenuto lei, che l'aperta, civile Olanda ti protegga se dici cose dure sull'Islam. Pensava di essere l'esempio perfetto d'integrazione: ma i radicali ti attaccano proprio per questo. E dire 'Non credo più all'Islam', anche qui, è dannatamente pericoloso. L'hanno attaccata anche da sinistra, peraltro. Eccessi di zelo ovunque". La classe politica riconosce i nuovi segnali di intolleranza popolari? "Vedo un gap crescente tra la maggioranza della gente da un lato, i media e l'establishment dall'altro. Se non si capisce questo, non si capisce la novità che ha incarnato Pim Fortuyn. Era un outsider, un gay, teatrale, spiritoso, vestito un po' troppo bene per gli standard olandesi. Era nuovo nello stile, in strada e in tv. Non c'era un politico ironico e brillante come lui. Sarebbe potuto diventare primo ministro. La stampa all'inizio fece di tutto per screditarlo come destrorso razzista. Fu un grave errore. Fortuyn era un libertario". Si è rotto più di un tabù, in Olanda. "Sì, ma la tendenza nei media rimane quella di ammorbidire, mediare. Se ne parliamo troppo, i radicali si infiammano. Se ne parliamo troppo poco, siamo bugiardi. Questo è molto olandese". Dopo i primi attacchi di olandesi a scuole islamiche il premier Balkenende li bollò come cose 'non da Olanda'... "Difendeva il principio nazionale della tolleranza religiosa. Ma non è più così chiaro che cosa sia 'da Olanda' e che cosa no".

 

  By: michelino di notredame on Domenica 21 Settembre 2003 14:02

Io sono un dietrologo allucinato e paranoico, questo e' vero. Ma il mondo che descrive Debka va molto al di la' di queste allucinazioni e di queste paranoie. Mettiamo pure che il 50% sia falso e congetturale. Ne rimane abbastanza per dire che la politica e' una fogna, la democrazia non esiste, gli affari di stato sono bolge infernali, uguali a se stesse oggi come 2000 anni fa, e la libera informazione e' una fiaba consigliata per gli 0-8 anni. 'Nnamo bene.

 

  By: Moderatore on Sabato 20 Settembre 2003 21:48

------------------ DEbka Weekly 19/9 ------------------- It is not surprising that the murder of Swedish foreign minister Anna Lindh brings to the minds of her compatriots the still unsolved assassination of Swedish prime minister Olaf Palme. Seventeen years ago, on February 26, 1986, he was gunned down, coming out of a Stockholm cinema on his own. His assassins have never been caught. Anna Lindh was stabbed to death while shopping unaccompanied at a Stockholm department store on September 11. Police recovered from the crime scene blood traces, a knife, a baseball cap and a sweatshirt, apparently left by the assailant before he fled on foot. Minutes before the murder, the store’s surveillance camera captured the image of a 35-year old man of athletic build wearing a white sweatshirt and a black baseball hat. However, the camera for some reason did not reach the corner where Lindh was attacked. There are therefore no shots of the actual murder. The head of the inquiry, Stockholm prosecutor Agneta Blidberg, also led the still open 17-year old investigation of the Palme case. Thursday night, September 18, the Swedish police received the results of the DNA analysis of the items left at the crime scene, but decided not to make them public. The suspect in custody says he did not kill Lindh. He was identified as Per Lof Svensson, aged 35, who, according to the Swedish press, is equally at home in neo-Nazi circles and the upper echelons of Stockholm society. He is described as a football hooligan who beat his mother but is also charming enough to move in circles around Sweden’s 21-year old Princess Madeleine. Police agents detained him Tuesday night, September 16, in a pub-restaurant next to the Raasunda stadium in Stockholm’s Solna suburb. Interestingly, the dead woman’s husband and two sons were attending a football game at the stadium at the time. The Swedish police have refused to confirm that the man arrested six days after the crime is the man recorded on the store’s camera prior to the murder of Anna Lindh. Seventeen years ago, a Swedish suspect, a blue collar worker, was arrested for the murder of the prime minister. The prosecution and police were unable to make the charges against him stick. DEBKA-Net-Weekly intelligence sources stress that this is not surprising since Palme was not murdered by a compatriot. Swedish intelligence has never revealed the truth that he was assassinated by a Kurdish terrorist, a member of the Turkish PKK, who was assigned his mission by Abdallah Ocalan, since captured and serving a life sentence on a Turkish prison-island. Under interrogation in Turkey, Ocalan confessed to ordering one of his men to kill Olaf Palme. The reason he gave was this: The Swedish prime minister, a socialist and friend of humanitarian causes and repressed minorities, was no more than a gunrunner. He was active in promoting foreign sales of Swedish weapons - heavy howitzers, in particular. To persuade Iraq and Turkey to buy Swedish guns, he accused Palme of offering both governments intelligence on the internal affairs of the Kurds, some of whom had been granted political asylum in Sweden. Ocalan claimed the Swedish prime minister had written his own death warrant by two-timing the Kurds who trusted him and betraying them to their worst enemies, the Turks. Some intelligence experts in western Europe, Sweden and the United States are beginning to ask whether the murder of Anna Lindh may not have been a repetition of the Palme affair. While the murdered foreign minister was known for her anti-American views – focusing on George W. Bush – and her championship of the Palestinians and national minorities, Lindh must have been engaged ex officio in the most sensitive and delicate intelligence matters. There is no certainty that her death was not the outcome of this occupation. The Swedish police too are far from sure they have their killer. Stockholm police chief Carin Goetblad said: “We want to stress that we are working on several parallel leads…which means that we urge the public to continue to call us with more information, both concerning the man… and other leads also. It is very important to continue to think broadly and freely.” DEBKA-Net-Weekly’s intelligence sources can contribute two items to aid a broad and free approach to the crime: One, the PKK leader Ocalan announced the resumption of his revolt against Ankara on September 1, ten days before she was stabbed to death. (This was reported in DEBKA-Net-Weekly No. 123.) Two, in advance of Anna Lindh’s state funeral on Friday, September 19, intelligence services are receiving warnings of terrorist plans to assault foreign ministers flying in to pay their respects. Particular targets are American and British officials. At the last minute, secretary of state Colin Powell, using the pretext of the Isabel hurricane buffeting the American east coast, cancelled his trip to Stockholm. The Swedish police up to Thursday night held tense discussions over whether to postpone the funeral or hold the ceremony secretly at an unannounced site. When the funeral organizers were asked by DEBKA-Net-Weekly’s sources which terrorists were threatening the distinguished visiting mourners, they received a curt reply: “Middle Easterners”

 

  By: gianlini on Venerdì 12 Settembre 2003 17:15

michelino, il problema è Berlusconi e le sue reti televisive! ma non l'hai ancora capito!

 

  By: michelino di notredame on Venerdì 12 Settembre 2003 17:12

Ondata di omicidi politici, ma la stampa trova tutto normale. Terrificante precisione, assoluto tempismo. A pochi giorni dal referendum sull'euro (i sondaggi davano un lieve vantaggio per i no) ribalti la frittata, sfrutti l'onda emotiva e salvi l'euro. Un affare enorme. Utilizzi da morta, e per i tuoi scopi, una persona che, da viva, ti rompeva le scatole. Il popolo ci caschera' in pieno, democraticamente, disciplinatamente. Come sempre. Avanti così.