Diciamo che gli USA hanno imposto per primi le sanzioni ai paesi poveri( Cuba,Iran,Venezuela ).
Ma il punto di svolta è stato quel coglione di Trump che ha pensato di imporre sanzioni ( sotto forma di dazi ) alla Cina che è la fabbrica del mondo.
Da quel momento la globalizzazione ,che costituiva l'archetipo dei commerci ,per cui si compra " tutto da tutti " perché non ci sono rischi,ha cominciato a vacillare.
C'e' stato poi il sequestro delle riserve di un paese importante come la Russia ,che ha confermato l'uso improprio del $ da parte degli USA e che ha assestato un colpo esiziale al sistema globalizzato.
Oramai nella industria si sta affermando la convinzione che la supply chain dovrà essere costruita con il mondo " AMICO ".
Cio' produrrà asimmetrie,inefficienze ,colli di bottiglia ed in ultima analisi minore efficienza.
In questa logica ci dovremo aspettare una qualche mossa della Cina contro gli USA per la questione di Taiwan.
Personalmente non mi iscrivo tra coloro che pensano di indovinare le mosse dei cinesi ...
So solo che il consumatore cinese è molto nazionalista e le campagne sui social contro singole aziende sono devastanti.
Ne sanno qualcosa Dolce e Gabbana ed un supermercato coreano che aveva affittato dei terreni di proprietà ( in Korea ) su cui gli USA hanno costruito una base militare missilistica.
Hobi