Ukraina, Russia, Bielorussia, Est...

Re: Ukraina, Russia, Bielorussia, Est...  

  By: Tuco on Domenica 18 Marzo 2018 23:09

SLAVA UKRAINII !

 

  By: pana on Mercoledì 30 Aprile 2014 14:17

il rating della Russia e' di poco soprail junk, ma se possono stampare a gogo avendo sovranita monetaria e valutaria, il rating non dovrebbe essere AAA ?

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

 

  By: gianlini on Martedì 29 Aprile 2014 10:17

Temistocle.... il DAX ti sta dicendo che non succederà nulla d'altronde io l'ho detto subito che l'intera vicenda mi è sembrata una mossa concordata tra US e Russia (rilascio di Khodorkovski e Pussy Riot qualche settimana prima, ricordi?) fanno finta di battagliare un po', ma lo spartito è scritto già....

 

  By: temistocle2 on Lunedì 28 Aprile 2014 18:22

Inoltre, pensa se alle elzioni vincesse di nuovo il partito filo russo? Tra meno di un mese ci sono le elezioni e c'è la voce che i sondaggi non siano troppo favorevoli ai partiti filo-UE/filo-FMI, i burattini di piazza Maidan per intenderci. Secondo me gli USA faranno di tutto per far degenerare la situazione, la solita strategia del caos, se pensano di non poter vincere con la propaganda o la corruzione. Quindi aspettiamoci il peggio. Stanotte hanno sparato nella schiena ad un sindaco pro Russia di Kharkiv, grande sostenitore di Yanukovych...

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Aprile 2014 18:14

a me fa specie che la Russia venga avvertita ora da molti di voi più affidabile ed utile degli Stati Uniti

 

  By: temistocle2 on Lunedì 28 Aprile 2014 17:48

inoltre una eccessiva integrazione della russia con l'Europa infastidisce molto gli americani, che sentono perdere l'appiglio politico, militare sull'europa. Un Europa troppo amica della Russia non ha bisogno della NATO, degli F35 etc Inoltre gli USA dopo la crisi del 2008 avevano accettato di allargare "le poltrone" dell'FMI ai BRICs ed era in programma di rivedere il peso del dollaro negli interscambi internazionali ^(SDR), ma anche dell'EURO e della Sterlina (che a guardar bene è quella più sfacciatamente avvantaggiata)#http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_speciali_di_prelievo^. Difatto questo avrebbe sancito la fine del Dollaro (come progettato dai tempi di Bretton Woods) e, se vuoi, della potenza militare americana che io e tu finanziamo tutte le volte che facciamo il pieno di benzina o accendiamo lo scaldabagno, anche quando il gas arriva dalla Russia, perché gli scambi avvengono in Dollari e grazie a questo possono stampare quanto vogliono. Questo doveva avvenire gradualmente, in modo da prendere tempo penso io, intanto gli USA hanno incominciato a far fuori tutti i paesi che puntavano a questo per avere maggior peso. ^L'Iran, che già accetta di vendere petrolio in valute alternative e oro#https://www.goldbroker.com/it/news/india-oro-iran-petrolio-45^, sarebbe stato attaccato dopo aver risolto il "problema Siria", come avenuto per Irak e Libia. Credo che fosse questa la "minaccia nucleare iraniana" paventata dagli israeliani, non tanto i missili... ^http://it-it.facebook.com/notes/stop-the-war/liran-guida-lattacco-contro-il-dollaro-usa/139837709403?comment_id=5274598#http://it-it.facebook.com/notes/stop-the-war/liran-guida-lattacco-contro-il-dollaro-usa/139837709403?comment_id=5274598^ ed infine l'unione euroasiatica: http://www.associazionelatorre.com/2014/04/attacco-al-dollaro-liran-si-unisce-alla-russia-nellasse-anti-usa/

 

  By: temistocle2 on Lunedì 28 Aprile 2014 17:23

***************** Quello che non si capisce è perché il governo di Kiev non voglia cedere la parte russofona ai russi. Sanno benissimo che si odiano e non possono controllare un territorio ostile. Dovrebbero essere loro per primi a proporre la divisione così che gli altri tornano alla russia e l ***************** Perchè la "parte russofona" è quella della pianura agricola che da il 90% della produzione ucraina (il paese era definito il “granaio d'Europa”), quella che circonda il bacino e estuario del ^Dnepr#http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/df/Dnepr_Basin_River_Town_Italiano.png^ (fiume navigabile, nota bene), con tutti gli interessi commerciali connessi, quella con i porti sul mar Nero, militari e commerciali (non ci sono solo in Crimea), hai presente Odessa e la Corazzata Potëmkin?, quella con le industrie, quella con le raffinerie, quella con i probabili depositi di gas di scisto e anche di petrolio lungo le coste sud etc etc...

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Aprile 2014 10:04

lettura interessante, Paolo però almeno gli americani ci vorrebbero vendere il loro di gas, mentre i russi ci vendono quello degli altri (turkmenistan e uzbekistan)....

 

  By: Paolo_B on Lunedì 28 Aprile 2014 00:34

Quello che non si capisce è perché il governo di Kiev non voglia cedere la parte russofona ai russi. Sanno benissimo che si odiano e non possono controllare un territorio ostile. Dovrebbero essere loro per primi a proporre la divisione così che gli altri tornano alla russia e loro stanno da soli o con chi vogliono. E' una soluzione che sarebbe vantaggiosa per tutti. Per i russofoni e la russia, per gli ucraini e anche per gli europei. Quindi deve esserci qualcuno che li incita a tenere un atteggiamento che infastidisca i russi anche se è controproducente per tutti gli altri. E che magari ci guadagna anche da un eventuale blocco del gas. Ed è chiaro che si tratti degli USA, che sarebbero contenti di vendere il proprio, di gas. Preoccupa come la Merkel e gli altri leader europei non propongano loro questa alternativa, o che accettino, senza niente obiettare in pubblico, le parole della anti-diplomazia anglosassone.

 

  By: gianlini on Domenica 27 Aprile 2014 19:42

questo passaggio descrive perfettamente la valenza dell'elezione di Yanukovich Ma il presidente ucraino Viktor Janukovich ha rifiutato l’invito occidentale. Dugin: Certo. E’ stato eletto dal Sud filo-russo e non dall’occidente. Janukovich non può agire contro l’interesse e la volontà della sua base elettorale. Se avesse accettato l’invito dell’UE sarebbe stato considerato un traditore dai suoi elettori. I sostenitori di Janukovich vogliono l’integrazione con la Russia. Per dirla chiaramente: Janukovich ha semplicemente fatto ciò che gli era assai logico. Nessuna sorpresa, nessun miracolo. Semplicemente logica politica. e per la buona pace di Trucco: Sono uniti dal solo odio contro la Russia. Janukovich è ai loro occhi un ascaro della Russia, amico di Putin e uomo dell’Oriente. Odiano tutto ciò che ha a che fare con la Russia. Questo odio li tiene insieme, questo è un blocco dell’odio. Per dirla chiaramente: l’odio è la loro ideologia politica. Non amano l’Unione europea o Bruxelles

 

  By: gianlini on Domenica 27 Aprile 2014 19:17

infatti io credo, e SPERO, che si arrivi ad una divisione fra le due entità, anche se non sarà facile perché l'Ucraina dell'ovest (che una volta era molto ricca perché è stata una delle prime zone petrolifere di Europa, in Galizia, vicino a Drogobich), ora ha pochissime risorse (sostanzialmente è come la Bielorussia, non per nulla fidata alleata della Russia), mentre la parte ad est è più ricca di risorse e industrie e anche energia (penso che sul Don e sul Dnepr ci siano grosse centrali idroelettriche)

 

  By: XTOL on Domenica 27 Aprile 2014 19:12

vi segnalo ^questa intervista, davvero interessante, da cui uno stralcio:#http://www.rischiocalcolato.it/2014/04/86968.html^ Dugin: L’Ucraina di oggi è uno Stato che non è mai esistito nella storia. Si tratta di una nuova entità. Questa entità ha almeno due parti completamente diverse. Queste due parti hanno un’identità e una cultura diversa. C’è l’Ucraina occidentale, unita nella sua identità all’Europa orientale. La stragrande maggioranza delle persone che vivono in Ucraina occidentale si considera europea dell’Est. E tale identità si basa sul rifiuto completo di qualsiasi idea panslava con la Russia. I russi sono considerati nemici esistenziali. Possiamo dire così: odiano i russi, la cultura russa e, naturalmente, la politica russa. Ciò è una parte importante della loro identità. Non ne siete irritato in quanto russo? Dugin: (ride) Per nulla! Si tratta di una parte dell’identità. Non significa necessariamente che vogliono entrare in guerra contro di noi, ma non sono come noi. Dobbiamo rispettarlo. Guardate, gli statunitensi sono odiati da molti più popoli e l’accettano. Così, quando gli ucraini occidentali ci odiano, non è né male, né bene, è un fatto. Diciamo semplicemente accettiamolo. Non tutti ci amano!

 

  By: Bullfin on Domenica 27 Aprile 2014 19:12

ne convengo...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: gianlini on Domenica 27 Aprile 2014 19:07

io a Kiev sono stato nel 2004 e già allora gli schieramenti ucraini vs russi erano ben evidenti come dice Paolo, purtroppo la storia è stata proprio bastarda da quelle parti, e non si può certo risolvere qualcosa in pochi passi

 

  By: gianlini on Domenica 27 Aprile 2014 18:55

bullfin, guarda qui: Putin, minacce contro l'Ucraina: «Se entra nella Nato, punteremo i nostri missili su Kiev» Fabrizio Dragosei - Il Corriere della Sera pubblicato il 13 febbraio 2008 , 1945 letture http://www.partitodemocratico.it/doc/44652/putin-minacce-contro-lucraina-se-entra-nella-nato-punteremo-i-nostri-missili-su-kiev.htm Zibordi forse dimentica di aver scritto lui stesso un ottimo articolo sul tentativo di avvelenamento "democratico" di Yushenko da parte dei russi e successivo ricovero in extremis a Vienna.... e mi vieni a dire che Yanukovich è stato eletto democraticamente? poi capisco anche il detto..."non svegliar can che dorme", per cui che gli ucraini marcissero nel loro stato asservito alla Russia, e chissenefrega, ma la realtà almeno la si conosca un po' cmq, sempre nel 2008: Capisci, George? L'Ucraina non è nemmeno uno Stato! Che cos'è l'Ucraina? Parte del suo territorio è Europa orientale. Ma l’altra parte, quella più importante, gliel’abbiamo regalata noi!». Quando il 4 aprile 2008 Vladimir Putin si rivolse così al «caro amico» americano, qualcuno dei leader riuniti attorno al tavolo del summit Nato di Bucarest pensò che il gelido scacchista russo si fosse lasciato andare. Niente affatto. Era una provocazione calcolata, di quelle che nelle scuole dell’intelligence russa s’imparano nei corsi propedeutici. Guardando dritto negli occhi George W. Bush, Putin scolpiva in poche frasi il senso dei suoi primi – forse non ultimi – otto anni da presidente della Russia. E cioè: siamo tornati una grande potenza ed è bene che tutti, amici, finti amici e nemici, ne prendiate buona nota. A cominciare dall’Ucraina, che insieme alla Georgia continua a battere alla porta della Nato. La Russia, avverte Putin, è in grado di disintegrarle. Se davvero Kiev e Tbilisi aderissero al Patto atlantico, lo farebbero da staterelli dimidiati.