Il segreto dell'investimento sui mercati

dar da mangiare è un tema che sta funzionando - gz  

  By: GZ on Martedì 15 Maggio 2007 03:23

Ci sono questa settimana diversi report ed articoli sull'inflazione del cibo e sul prezzo del latte e mais che salgono come mai negli ultimi 30 anni Gli ultimi dati inglesi ed americani di prezzi all'ingrosso erano inflazionisti soprattutto per gli alimentari che salgono tra il 5 e il 7% e assieme all'energia spingono su i prezzi (per fortuna in borsa continuano a riferirsi all'inflazione "core" senza energia e alimentari, che una volta aveva senso perchè indicava il trend di fondo, ma ora che energia e cibo sono sempre un 2 o 3% sopra il resto dei prezzi è stupido) Ad esempio hai che i futures sul latte sono saliti del 60% a Chicago e anche il prezzo corrente del latte sale nei supermercati perchè ^sono stati ridotti i sussidi, c'è siccità, i cinesi ora consumano un poco di latticini e così via#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=apnhdxBbHC0E&refer=home^. Ci sono rivolte in messico per il mais che sale perchè in modo demenziale ci si è messi a usarlo per fare la benzina, problemi in india per il mangiare e anche in Cina per il costo del cibo per le fasce più povere, il frumento da 3.5$ è salito a 5$ a Chicago, la soya da 6.20$ a 8.00$ da questa estate e solo lo zucchero è sceso L'altro boom è quello della carne con i produttori di polli in particolare che sono diventati bollenti, vedi Sadia ad esempio in Argentina o PDA in Brasile. Poi ovviamente ci sono sempre fertilizzanti, sementi (Potash, Monsanto, K&S, Archer Daniels....) e trattori (CNH, Deere...) Insomma dar da mangiare alla gente è un tema che sta funzionando, vedi un esempio qui Perdigao... simbolo PDA a NY, pollame in Sudamerica. Per il latte sto guardando (oltre a ^Danone#^ ovviamente che però ne compra anche) se c'è chi alleva le mucche e lo munge

 

  By: defilstrok on Giovedì 29 Marzo 2007 18:58

Zig-zag? Madonna Santissima, ma la vediamo o no la seduta odierna? L'ennesima seduta in questo stile da ormai quasi un anno! Bund in 20 tick, indici solo in salita, yen solo in discesa. E gli zig-zag dove sono? Le rare volte che fanno uno zig (il 27/2, in minuscola parte ieri) è per trombare chi c'ha creduto, con uno ZAG grosso come una casa!!

 

  By: GZ on Giovedì 29 Marzo 2007 18:14

beh.. sì nel senso che dice che è inutile predire la direzione del mercato, il timing, gli zig-zag ma non esclude che uno possa scegliere all'interno del mercato dei settori e gruppi di titoli

 

  By: defilstrok on Giovedì 29 Marzo 2007 13:11

Be' quello dei fondi quantitativi e computerizzati è un vero De Profundis per chi si accosta al mercato in maniera discrezionale. Sono fortemente convinto che alla base del "conundrum" vi sia proprio questo approccio matematico-quantitativo. Che dilaga. Prova ne sia che i "discrezionali" negli ultimi tempi sono vieppiù bastonati (basta guardare agli interventi in questo forum e al pur sempre apprezzabile impegno di Zibordi) e sempre meno "compresi" nel mercato. Che alcuni di questi fondi funzionino bene ed altri meno o assai è secondario. Ai fini dell'operatività essi rappresentano il vero nemico del trader discrezionale. E non crediate che si debba andare oltreoceano per trovare 'sti tipi di fondi. Nel '90 lavoravo come portfolio manager per quella che era sicuramente la più grande Sgr di Italia. Un bel giorno hanno assunto una tizia pluridecorata in matematica e nel giro di sei mesi hanno abbracciato l'approccio quantitativo mandandoci tutti a casa (parlo dell'Italia e di 17 anni fa!!) :-(

 

  By: GZ on Giovedì 29 Marzo 2007 01:48

beh... questo per il SINGOLO TITOLO, la teoria finanziaria moderna creata da Eugene Fama dice che non serve molto scervellarsi nella scelta della singola società, ma puoi ottimizzare sui parametri di bilancio cioè scegliere tutti i titoli che hanno certi numeri di bilancio e nella pratica poi nel corso del tempo questi fondo cambiano i settori, il tipo di titoli e paesi

Il migliore fondo comune del mondo - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Marzo 2007 22:46

C'è questo articolo che va letto su uno dei maggiori e migliori fondi del mondo, ^Dimensional Fund Advisors, 100% quantitativo e computerizzato e basato sulla moderna teoria finanziaria#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=aX85KTTfho.M&refer=home^ di Eugeme Fama, Scholes e altri premi Nobel i quali vi lavorano Come fondo comune azionario hanno fatto molto bene e sono sempre investiti al 100% in azioni, ruotano solo come settori e tipo di titoli ma non cercano minimanente di uscire ed entrare dal mercato, di indovinare quando sale o scende come indice e non si interessano al singolo titolo. Hanno una rete di financial advisors a cui fanno training intensivo per convinerli del metodo che è interamente statistico e basato su parametri di bilancio analizzati al computer su tutti i titoli del mondo, zero notizie, zero grafici, non vogliono neanche sapere il nome della società solo alcuni numeri di bilancio Ai loro seminari dicono che parlare delle vicende del singolo titolo come si fa sulla stampa finanziaria o fanno gli analisti è pornografia, che ti eccita per un poco ma poi non da grandi risultati Se io fossi un promotore finanziario indipendente in Italia cercherei di farmi prendere dal loro programma, cosa che è difficile perchè a differenza degli altri fondi selezionano molto e non hanno bisogno di soldi, hanno il grosso dei fondi da fondi pensioni e istituzionali

la strategia "Being There" ("esserci") - gzibordi  

  By: GZ on Martedì 23 Aprile 2002 02:59

Ho ricopiato nel forum il pezzo del solito James Glassman (tiene la colonna di finanza del "washington post", ha scritto diversi libri di investimento ecc...) -------------------------------------------------------------- James K. Glassman Sunday, April 21, 2002; Everyone's favorite high-tech energy company goes bankrupt. Oil prices rise. The Middle East erupts. Housing starts drop. The federal surplus turns to deficit. Skeptics target the world's most valuable corporation. The New York attorney general claims massive fraud by stock analysts. What a mess! Yet on Tuesday, with no warning, the Dow Jones industrial average shoots up 208 points, its biggest gain in seven months. The tech-heavy Nasdaq, Japan's Nikkei, Britain's FTSE, South Korea's Kospi and practically every other market in the world score handsome increases as well. Why? Pundits point to a few decent earnings reports ("Better-than-expected results at General Motors and Sprint goosed the blue chips," indelicately wrote Igor Greenwald of SmartMoney.com), apparent Mideast progress and scattered upbeat economic numbers. But pay no attention to these attempts at explanation. No one can consistently predict the short-term ups and downs of stock prices. Even at the end of a day like Tuesday, it's rare that anyone can explain why the value of the tens of thousands of companies listed on the world's exchanges rose, on average, by about 2 percent. "I never have the faintest idea what the stock market is going to do in the next six months, or the next year, or the next two," the most successful investor of the 20th century wrote in Fortune magazine last December. And if Warren Buffett hasn't the faintest idea, why do you think you do? Don't despair. The short-term unpredictability of the market dictates a simple and effective strategy for small investors. I call it "Being There." Since, by their nature, stocks are prone to dramatic, unexpected moves, the trick is to stay invested all the time. Jumping in and out of the stock market -- even during periods when you might think shares are overvalued or the world stage is overwrought -- is a sure recipe for poor performance. The most powerful evidence for Being There is a study called "Quantitative Analysis of Investor Behavior," updated every June by Dalbar Inc., a Boston research firm. Using a sophisticated computer model, the study looks at cash flows into and out of mutual funds and determines the real-life returns achieved by small investors. The study, says the firm, "was the first to investigate how mutual fund investors' behavior affects the returns they actually earn." The results are heartbreaking. Between 1984 and 2000 (the most recent figures), stock-fund investors achieved average returns, including dividends, of just 5.3 percent a year. But investors who simply bought and held the stocks of the Standard & Poor's 500 index, a proxy for the market as a whole, achieved average returns of 16.3 percent a year. In other words, over the 17-year period, the typical investor's initial $10,000 grew to $24,000 while $10,000 invested in the S&P grew to $140,000. Why the gigantic difference? Bad market timing, pure and simple. The problem was not that investors picked the wrong mutual funds but that they jumped in and out of the market -- and weren't around when the biggest gains were made. "Investors follow the trend in an intuitive way," Louis Harvey, president of Dalbar, told me. "They start piling their money in when markets are up, and they tend to stop piling it in when things are soft, as they are now." Actually, Harvey said, the data show that investors are getting better. "As a group, they have become more tolerant" of risk, he said. Still, the results since 1984 are truly abysmal. The average frenetic investor would have done better by simply stashing money in Treasury bills, which returned 5.8 percent annually during the period. Professionals who employ market timing as an investment strategy don't do much better than amateurs. Timer Digest, a newsletter edited by Jim Schmidt, follows the actual buy-and-sell recommendations of newsletters that provide their readers with market-timing advice. For the 10 years that ended Dec. 31, 2000, only one newsletter out of the 112 that Schmidt follows managed to beat the S&P 500 benchmark. That newsletter was the Blue Chip Investor, edited by Steven G. Check of Check Capital Management in Costa Mesa, Calif. And Check, who beat the S&P by only a few tenths of a percentage point annually, writes in his utterly sensible list of seven "Realities and Expectations" for clients: "We aren't in the business of forecasting the economy or short-term market moves. The future is never clear. We don't buy or sell stocks based on what the market may do." Does Check sound like a certain sage from Omaha? It's no coincidence. According to Check Capital's Web site (www.checkcapital.com), the company "manages your assets under an investment philosophy like that of investment giant Warren Buffett." In fact, Check is not really a market timer at all, which means that the final score is Market 111, Timers 0. Okay. If the Being There strategy is so effective, then shouldn't all investors just buy a bunch of index mutual funds, instruct their banks to feed new money into those funds every month or quarter, and then just relax and rake in the profits? Well, yes. Another choice is buying exchange-traded funds, which are portfolios that are bought and sold just like individual stocks on major exchanges. Each ETF tracks an index. For example, Standard & Poor's Depositary Receipts (which trade on the American Stock Exchange under the symbol SPY and are nicknamed "Spiders") track the S&P 500, as do iShares S&P 500 (symbol: IVV). Diamonds (DIA) mimic the 30 stocks of the Dow Jones industrial average and trade at 1 percent of the price of the Dow (when the Dow is 10,300, a share of DIA costs about $103). There are ETFs that track the small-cap Russell 2000 index (IWM) and ETFs that track the S&P Europe 350 (IEV) or the global MSCI EAFE index (EFA). A major appeal of these ETFs -- as well as of many index mutual funds -- is their low expense ratio. They charge investors an average of about 0.2 percent, or 20 basis points -- compared with 140 basis points for the average fund managed by a real human being. That's a huge difference for long-term investors. The Securities and Exchange Commission offers a handy calculator on its Web site (www.sec.gov/investor/tools/mfcc/get-started.htm) that figures total mutual fund expenses over time. For example, I assumed an investor started with $10,000 and got returns of 11 percent annually (the historic average) for 10 years. With yearly expenses of 1.4 percent, the $10,000 grew to $24,660, but with expenses of 0.2 percent, it grew to $27,831 -- or 13 percent more. Don't forget, however, that you have to pay your broker a commission to buy an ETF while you can go directly to a firm such as Vanguard to purchase an S&P 500 index fund with a low expense ratio. (Both Spiders and Vanguard Index 500 charge 18 basis points in expenses.) Also, be aware that, while ETFs and index funds are attractive, they will never beat the indexes -- which is a feat that good mutual fund managers can accomplish. After accounting for expenses, over the five years ended March 31, the Vanguard Index 500 fund returned an annual average of 10.1 percent, but such core funds as Torray (14.1), Janus (10.3 percent), Legg Mason Value Trust (15.1 percent), Fidelity Growth (12.7 percent), T. Rowe Price Capital Appreciation (13.7 percent) and Vanguard's own Growth & Income (11 percent) did even better. The third choice is your own portfolio of stocks. The trouble is that you need to buy at least 30 different companies, spread across a dozen or more sectors, to get safety through adequate diversification. For most small investors, that's far too many. My advice is to do what I do: Own about a dozen stocks plus a few ETFs or index funds plus managed funds. But mind these two rules: • Invest in stocks, ETFs and stock funds only if you can keep your money in the market for at least five years. Equities are too volatile for periods that are shorter. • Stay invested the entire time. Yes, you should sell a stock if the underlying business has deteriorated. But quickly replace it with another stock. The times you are out of the market are far more dangerous to your wealth than the times you are in it. Just last week, I received a newsletter from Franklin Templeton Investments that underlined, once more, the importance of Being There. Over the 10 years ended Dec. 31, 2001, the S&P returned an annual average of more than 12 percent. But an investor who missed merely the 10 best days out of the approximately 2,500 trading days during that period would have achieved returns of just 8 percent. An investor who missed the 20 best days, about 4 percent; the 30 best days, less than 2 percent. No one can tell in advance which days these will be, so the best strategy is to own a diversified portfolio of stocks during each and every one of them. James K. Glassman's new book is "The Secret Code of the Superior Investor."