Si Schianta Tutto

 

  By: defilstrok on Giovedì 31 Ottobre 2013 10:28

Allucinante... Soltanto nelle ultimissime ore: - Air France-KLM dichiara di aver svalutato integralmente la partecipazione in Alitalia - VW dichiara un calo degli utili dell'87% - le vendite al dettaglio continuano desolatamente a calare anche in Germania e Francia - i principali gestori del mondo mettono in guardia su quella che ormai è definita la madre di tutte le bolle E gli indici? quassù!

 

  By: themaui on Mercoledì 30 Ottobre 2013 15:50

Rivelazione di Gasparri: Napolitano capo del governo, Letta numero 2. http://www.beppegrillo.it/video_gallery.php?video=Gasparri_costituzione&image=http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/gasparri_costituzione_vid.jpg&title=Rivelazione%20di%20Gasparri:%20Napolitano%20capo%20del%20governo,%20Letta%20numero%202

 

  By: lutrom on Mercoledì 30 Ottobre 2013 09:25

Defil, Guidone, sshhhhhh, state zitti, altrimenti alcuni somari qui dentro diranno che credete ai rettiliani, eh eh eh... P.S.: ma, tra una ventina d'anni, vedremo i somari ricredersi: comunque, guarda caso, coloro che oggi ci accusano di credere ai rettiliani erano più o meno gli stessi che fino a ieri discutevano delle immense differenze tra nanisti e sinistri, più altre amene discussioni su altre cose che la storia ha dimostrato essere un mare di balle: anche allora venivamo accusati di credere ai rettiliani... Ogni tanto, dopo tanto parlare, passati gli anni e visti i risultati, bisognerebbe vedere chi sparava veramente balle e credeva ai rettiliani e chi invece era capace di vedere la semplice e chiarissima realtà... Un po' come in borsa: uno può fare oggi 2.000 previsioni mettendo un mare di grafici e dimostrando immense conoscenze di analisi tecnica e fondamentale; però, poi, la verità la dirà solo il tempo, quando chi ha seguito il guru dell'analisi tecnica e fondamentale avrà perso pure le mutande (usate)... Ed invece un apparente sempliciotto (ma con la testa moooolto a posto!!!!!) magari sarà riuscito a guadagnare bene...

 

  By: guidone on Martedì 29 Ottobre 2013 15:01

Allucinante! "stiamo distruggendo la domanda interna". L'ho ascoltato due volte, incredulo Con tanto di sorriso compiaciuto. Ben peggiore il silenzio assoluto su questa vicenda. Non e' incapacita' e' un disegno cosciente a danno di tutti.

 

  By: defilstrok on Martedì 29 Ottobre 2013 14:53

Allucinante! "stiamo distruggendo la domanda interna". L'ho ascoltato due volte, incredulo

 

  By: guidone on Martedì 29 Ottobre 2013 13:26

Fatela girare per il bene dei vostri figli http://terrarealtime.blogspot.it/2013/10/video-scandalo-monti-fiero-alla-cnn.html

 

  By: alberta on Lunedì 28 Ottobre 2013 09:48

Da che parte sarà la verità ????? http://it.finance.yahoo.com/notizie/leggenda-dei-buchi-nelle-banche-080000302.html

 

  By: themaui on Sabato 26 Ottobre 2013 15:02

ORMAI MEGLIO COMMISSARIARE ..::.. postato il 24/10/2013 di Eugenio Benetazzo Tratto dall'intervista su East Journal a cura di Valerio Pierantozzi: Lo shutdown avrà un fortissimo impatto reale sulla vita quotidiana di tanti americani. Rimarranno senza stipendio, ma dovranno pagare le bollette e i mutui. Con queste parole il presidente degli Stati Uniti Barack Obama spaventava gli americani riguardo al rischio di fallimento. Si è partiti da qui, dallo sfiorato default degli Usa, e si è finiti poi per parlare di sanità pubblica, di Europa e della situazione in Italia, passando ovviamente da Oriente, cioè dalla Cina. Questo è quanto venuto fuori da una chiacchierata con Eugenio Benetazzo, economista indipendente che con le sue opinioni non ha mai paura di andare controcorrente. Negli anni si è affermato anche come un apprezzato e autorevole analista finanziario, avendo spesso previsto con largo anticipo alcuni scenari internazionali grazie alle sue spiccate capacità di “leggere” il panorama socioeconomico della nostra epoca. Parlare con lui può essere spiazzante, proprio perché ogni volta sa concentrarsi sul punto davvero importante della questione, senza badare al fumo che sta intorno. Benetazzo, gli Stati Uniti sono stati davvero vicini al fallimento? Sì, ma ora questo tipo di rischio non c’è più perché il Congresso è intervenuto sul tetto del debito. Ovvero ha alzato la cifra massima che il governo può chiedere in prestito per finanziare le sue spese. Ma è un limite che gli USA ritoccano pressoché ogni anno. Non è in fondo una specie di trucco finanziario? No assolutamente, non esistono trucchi qui. Si tratta di un dispositivo che richiede l’approvazione del Congresso e che permette all’amministrazione federale di prendere più denaro in prestito. E finché l’alzamento del tetto non è stato legalmente approvato, negli Stati Uniti rimane tutto fermo. Come si sta muovendo la Cina in questo scenario ? Ricordiamo che la Cina, dopo il Giappone, è il paese che ha la maggior esposizione sul debito pubblico americano. Il nuovo presidente Xi Jinping sta lavorando su un modello che si basi anche sullo sviluppo industriale, e non solo sull’attività manifatturiera. Si sta lavorando anche sulla crescita del mercato interno e l’attrazione di investitori stranieri, in special modo per quanto riguarda le nuove tecnologie. Insomma, Xi Jinping sta traghettando l’economia cinese da un modello basato sull’esportazione a uno basato sui consumi interni. Tornando in America, molti dicono che questo accordo avvenuto fra democratici e repubblicani sia solo un compromesso che ritarderà il fallimento di qualche mese. Il default negli Stati Uniti non avverrà mai. Credo che sia proprio un’eventualità che è stata messa al bando. In Italia se ne è parlato parecchio e spesso male, molte volte perché non ci sono corrispondenti che coprono bene le notizie, ma si limitano a fare copia e incolla con le fonti statunitensi. Comunque al momento quella del default non è proprio un’eventualità contemplata. Agli americani è bastato vedere cosa è successo per il fallimento della Lehman Brothers, cinque anni fa. Dunque? Quindi è inutile parlare di shutdown, è una perdita di tempo. Sarebbe come parlare della semifinale dei mondiali mentre stanno giocando la finale. Parliamo della finale, allora. È sull’Obama Care che si gioca la partita. Grazie a questa riforma circa 38 milioni di statunitensi potranno avere una copertura sanitaria, a differenza di quello che avveniva prima. Ma a una buona fetta di popolazione tale impostazione socialista non è affatto di gradimento. L’americano “medio” è contento del proprio sistema sanitario, un sistema dove se paghi tanto hai tanto, e se paghi poco hai di meno. In Italia sarebbe impensabile una riforma in tal senso. Lasci stare quello che dicono in Italia. Mentre noi ci chiediamo: “Ma come fanno negli USA ad accettare un sistema sanitario del genere?”, in America si fanno la stessa domanda su di noi. “Ma com’è possibile – si chiedono – che il contribuente italiano accetti di pagare una quota rilevante dal punto di vista percentuale, foraggiando un sistema dove tutti pagano per tutti?”. E la soluzione quale sarebbe? La mia proposta è quella di un sistema ibrido, dove siano garantiti dei livelli essenziali di assistenza, ma sia introdotta una “Health Tax”, cioè un’imposta in cui i cittadini sopra i 16 anni pagano in base a quanto gli stessi per ragioni induttive saranno imputati a generare nel corso degli anni. Siccome prevenire è meglio che curare, questo avrebbe un ricaduta positiva anche nella qualità della vità media dell’italiano. In pratica, più una persona si mantiene in forma con uno stile di vita il più possibile sano, meno pagherà di tasse sanitarie. Da un po’ di tempo si paventa l’istituzione di un mercato unico euroamericano, il cosiddetto Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP). È un’ipotesi realizzabile? E per l’Italia quali sarebbero i benefici? Sarebbe la naturale evoluzione della Comunità Economica Europea: unire le potenzialità di due mercati distanti tra loro ma non così diversi. Sarebbe un passo importante soprattutto per contrastare l’imponente crescita e l’ingerenza in Europa di alcuni mercati asiatici. Per quanto riguarda l’Italia, invece, è difficile dire qualcosa, visto che il Paese sarà probabilmente commissariato dalla UE nei prossimi mesi. Come dice, scusi? Non lo dico io. Sono questioni che sono state sollevate dagli organismi sovranazionali a Bruxelles. Se il governo Letta non ha il coraggio di prendere le strade per le riforme necessarie al Paese, dovrà intervenire l’Europa. “Commissariamento” forse è un termine impreciso. Si tratta in realtà dell’applicazione del piano di intervento studiato dalla Unione Europea lo scorso anno, strutturato per proteggere la stessa sopravvivenza dell'Europa. Sembra di capire che sia una cosa positiva, dal suo punto di vista. In Italia si pensa solo alle leggi di stabilità. Ma in Europa si aspettano da noi degli interventi strutturali sulla spesa pubblica che vadano a incidere profondamente sull’economia italiana. A questo punto, mi auguro che avvenga davvero questo “commissariamento”: servirebbe per cambiare qualcosa. Meglio un intervento esterno che continuare con questi governi che non hanno il coraggio di andare nella direzione necessaria perché sono ostaggio delle varie e numerose lobby. http://www.eugeniobenetazzo.com/commissariamento-da-europa.htm

 

  By: themaui on Sabato 26 Ottobre 2013 14:57

Aspettando il downgrade di Eugenio Benetazzo. Benetazzo spiega in parole povere cosa ci aspetta. http://www.youtube.com/watch?v=TqAgkG5z2w0

Non c'è mai stata tanta ricchezza come adesso (e tanto debito) - GZ  

  By: GZ on Venerdì 25 Ottobre 2013 21:15

intervista sul blog di Grillo al prof. Bruno Amoroso, che insegna a Copenaghen ed ha scritto due o tre libri piuttosto radicali (^"Figli di Troika - Piero Ricca intervista il prof. Bruno Amoroso"#http://www.beppegrillo.it/2013/10/figli_di_troika.html^). L'impostazione è condivisibile, ma sottavaluta un fatto eclatante e cioè che LA RICCHEZZA FINANZIARIA E' AUMENTATA DI CIRCA 30.000 MILIARDI nel mondo anche durante "la crisi", nonostante la caduta di diverse borse (europee e cinesi) e degli immobili in molti paesi. Cioè Amoroso non vede che per effetto del rialzo continuo di tutte le obbligazioni (che si interrotto solo da qualche mese, ma che continua per i BTP e i bonds del sud-europa e irlanda), delle borse e anche degli immobili (in Canada, Australia, USA, Germania, Inghilterra) non c'è mai stata tanta ricchezza come adesso nel mondo. Credit Suisse calcola che dal 2000 (quindi un anno in cui le borse erano a livelli alti) ^la ricchezza finanziaria totale nel mondo è aumentata del 61%#https://www.credit-suisse.com/news/en/media_release.jsp?ns=41610^ ed è arrivata a 315.000 miliardi (quattro volte il PIL mondiale). Anche in Italia, chi avesse tenuto tutti i suoi risparmi in BTP dopo la crisi di Lehman negli ultimi cinque anni avrebbe goduto di un rendimento REALE (al netto dell'inflazione) del 3% in media per cui avrebbe aumentato la propria ricchezza reale (se reinvestiva le cedole) del +20% alla faccia della crisi. Nel 2011 avrebbe avuto uno spavento perchè erano collati del -30%, ma se li vende ora ha guadagnato un 20% in termini reali in cinque anni. Facciamo l'esempio più clamoroso, la borsa spagnola è risalita del 100% circa dal minimo (ETF in dollari della Spagna, ^EWP#^) da quando c'è stata la crisi dei bonds del sud-europa del 2011 anche se l'economia spagnola continua ad affondare. I suoi bonds sono sui massimi e la sua borsa è raddoppiata in due anni anche se le imprese spagnole in aggregato sono le più indebitate del mondo e il loro indebitamento è salito ancora dal 2007. Per effetto però effetto dei tassi di interesse bassi e delle garanzie della BCE di Draghi il loro valore sale... Le società medio-piccole italiane dello "Star" sono salite di un 50% dalla crisi del 2011 ^anche se il loro indebitamento aggregato è aumentato#^ molto e le rende sempre più fragili L'aumento continuo e sistematico del Credito spinto dalle politiche di "Alleggerimento Quantitativo" e di tassi di interesse zero produce un continuo rialzo degli asset finanziari ed immobiliari nel mondo e crea un enorme ricchezza, sulla carta, cioè fino a quando gli immobili, le azioni e le obbligazioni non crollino. Sono circa 30 anni che gli asset finanziari e immobiliari crescono ad un ritmo triplo del reddito e del PIL e ancora il meccanismo non si è inceppato Questa è la differenza con gli anni '30 e questo rende il sistema attuale molto forte. Oggi tutte le banche centrali e i ministri delle finanze (e in pratica tutti i governi occidentali) agiscono di concerto e le Banche Centrali, che sono la forza dominante perchè controllano indirettamente la creazione di moneta, a differenza degli anni '30 hanno ben chiaro che devono gonfiare il credito e gli asset finanziari. Questo impedisce la crisi bancaria di cui parla Amoroso e pacifica la popolazione, perchè la fascia alta si arricchisce. Il resto dei lavoratori e molti che lavorano in proprio qui in occidente invece viene spremuto da tasse e interessi, però non sa dove appigliarsi perchè in apparenza l'economia, le banche e i mercati funzionano Amoroso parla come se l'"Alleggerimento Quantitativo" e il rialzo continuo dei mercati finanziari e anche degli immobili (dalla Cina all'Inghilterra alla Germania) non esistesse. Parla di "rapina colossale" e "default" inevitabile, ma non è un quadro esatto di quello che succede, molta gente non è mai stata così ricca. Per chi aveva ricchezza investita di qualche genere, in immobili o asset finanziari di qualunque genere, con poche eccezioni come l'Italia (e non per chi avesse avuto tutto investito in bonds) le cose sono andate bene anche dopo la crisi del 2008. E il default non è inevitabile, perchè le banche centrali creano moneta se vogliono... Come si vede però dai grafici che ho calcolato usando i dati del sito della FED c'è una rincorsa continua tra il Credito e la Ricchezza: nel 2008 in America il Credito era arrivato ad essere pari alla ricchezza e poi di nuovo grazie a 4mila miliardi di liquidità della FED questa è risalita di 20mila miliardi. Se però guardi il secondo grafico vedi che dal 1980 il loro rapporto cala di continuo cioè il Credito sta per raggiungere la Ricchezza. Dato che il Credito è ovviamente anche un Debito per qualcuno, dietro la continua salita della ricchezza c'è un continuo aumento del debito, più o meno allo stesso ritmo. Per cui gran parte di questa ricchezza è fittizia, ha dietro solo del credito. In sintesi, il Credito, il Debito e la Ricchezza continuano a salire ad un ritmo doppio o triplo del Reddito o PIL da 30 anni, nel 2008 il credito e il debito avevano raggiunto la ricchezza il sistema stava per saltare, ora hanno spinto di nuovo su la ricchezza di più, ma hanno anche spinto su il credito...e intanto il reddito prodotto continua a crescere sempre molto di meno...

 

  By: Moderatore on Venerdì 25 Ottobre 2013 20:45

..

 

  By: hobi50 on Giovedì 24 Ottobre 2013 14:38

A Draghi interessano solo le banche che ,con soldi pubblici,possono andare ancora avanti senza penalizzare troppo azionisti e bond holder. Quando invece ,per la gravità delle perdite ,gli interessi di azionisti e bond holder non possono essere salvaguardati ,...allora le banche possono fallire . Concetto tutto sbagliato che solo in un mondo di somari può passare. Da salvaguardare sono il risparmio e l'attività bancaria senza il "credit crunch" che l'azzoppa. Gli interessi di azionisti e bond holder vengono buoni ultimi nella scala degli interessi da salvaguardare. Hobi

 

  By: themaui on Giovedì 24 Ottobre 2013 10:52

lo stesso Draghi è stato chiaro, affermando che alcune banche avranno bisogno di fallire. "Se devono fallire, dovranno fallire. Non c'è alcun dubbio su questo", ha detto. http://www.wallstreetitalia.com/article/1636195/finanza/banche-italiane-tremano-lo-spettro-del-fallimento.aspx

 

  By: Lelik on Mercoledì 23 Ottobre 2013 16:05

Come altri ben più preparati di me hanno scritto, moltissimi problemi dipendono anche dall'inesperienza di chi governa. Inesperienza dovuta al fatto che in parlamento (italiano ma non solo!) siedono solo persone che NON hanno mai lavorato in tutta la loro vita fuori dal puro mondo politico o al massimo di servizio pubblico. E quindi che ne sanno di che cosa serva per creare una società che cresce, per fornire stimoli (invece di ostacoli), e per creare vera ricchezza per la comunità? NULLA! Sanno solo scrivere leggi assurde, dalle applicazioni onerosissime e con implicazioni enormi (in genere negative) sull'economia dei singoli e di chi produce, e poi alla fine ricorrono alla soluzione di depredare le risorse a chi le ha faticosamente (e anche onestamente) accumulate e magari investite. Guardiamo il nostro mitico presidente del consiglio e il suo curriculum. E' già tutto chiaro. Almeno suo zio aveva un'ampia esperienza di lavoro vero e conosceva ciò che accadeva sul campo. Certo non offre nessuna garanzia che chi ha una esperienza vera non si riveli poi ladro o incompetente o in malafede nel suo operato. Però almeno da qualche parte si deve cominciare per non avere solo dei burocrati senza alcun senso pratico al comando.

 

  By: shabib on Mercoledì 23 Ottobre 2013 13:27

mah !....io credo che solo quando la massa prendera' davvero coscenza della situazione e votera' di conseguenza , nella migliore delle ipotesi , quando chi e' eletto capira' che e' la per fare il bene del paese e non delle finanziarie , della BCE o della Kulona allora si risalira' la china....intanto cominciamo a uscire dal G8 e dal G10 , perche' non contiamo piu' un casso , cosi' almeno si chiariranno le idee ai nostri governanti... mi raccomando ne' , continuiamo a mettere le tasse per uscire dalla crisi ...puah ! Italia, schiaffo crisi: non fa più parte del G8 di: WSI Pubblicato il 23 ottobre 2013| Ora 08:28 .Nona tra i grandi, entro 5 anni fuori dalla top ten. Brasile settimo, presto ci scavalcheranno India e Canada. La partecipazione del premier Enrico Letta all'ultimo G8. ROMA (WSI) - Grande smacco per l'Italia, che non fa più parte dei paesi del G8 E' quanto scrive un articolo di Repubblica, sottolineando che "quando nel 2014 l'Italia farà un altro turno di presidenza dell'Unione europea, continuerà a partecipare al G8 con una piccola differenza: per dimensioni dell'economia, non sarà più fra i primi otto". Lontani i tempi in cui, ricorda il quotidiano il un articolo firmato da Federico Fubini, in cui, nel 1975, l'allora premier Aldo Moro fu testimone dell'ingresso del paese nel club dei grandi perchè "vantava la sesta economia della Terra e occupava la presidenza della Comunità europea". I tempi sono cambiati, il Pil è in fase di contrazione, e quel lustro l'Italia lo ha perso da tempo. Di fatto, precisa l'articolo, "dopo la Cina nel 2000 e il Brasile nel 2010, quest'anno la Russia sta compiendo ufficialmente il sorpasso. L'Italia scivola al nono posto per Prodotto interno lordo (Pil), partecipe del G8 per lignaggio politico ma fuori per dimensioni del fatturato, peso economico e capacità di proiettarlo nel mondo". "I dati del Fondo monetario mostrano che dal 1980 la Cina è cresciuta di 29 volte, l'India di 9, gli Stati Uniti di 5,8. L'Italia in questo è in linea con Francia, Germania o Gran Bretagna: negli ultimi 40 anni la sua economia si è moltiplicata circa per quattro". E non finisce qui: "fra non oltre cinque anni l'Italia sarà fuori anche dai primi dieci, scavalcata da Canada e India e relegata all'undicesimo posto; quello per il quale oggi competono Spagna e Corea del Sud".. http://www.wallstreetitalia.com/article/1635883/economia/italia-schiaffo-crisi-non-fa-piu-parte-del-g8.aspx