-12% S&P e -10% dollaro = -22% - Gzibordi
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By: GZ on Venerdì 21 Giugno 2002 02:28
la cosa peggiore che sta succedendo al momento è che la perdita di circa un -12% dell'S&P da inizio anno si sta cumulando con una perdita del dollaro del 9%, forse stanotte quasi 10%.
A meno di non essere al ribasso sul dollaro (avendo comprato qualche valuta contro dollaro come speculazione)
chi è investito sulle azioni americane nell'ultimo mese vede perdite doppie.
Se si è un istituzione, fondo o banca europea (le giapponesi molto meno) si sta soffrendo in questo momento una perdita dell'ordine (in media) del 20% al meno in pochi mesi per la doppia scure del dollaro e S&P.
Che il dollaro torni al livello di due anni fa è un fatto positivo in astratto, tanto è vero che quando due anni fa sfondò la parità con l'euro si disse che era sopravvalutato ecc...
Inoltre proprio oggi sono usciti altri dati americani non buoni, ma ottimi che fanno impallidire quelli europei recenti. Per cui delle ragioni "profonde" per un crollo del dollaro non ce ne sono.
Alla fine se devi aggiustare un tasso di cambio e va nella direzione giusta non puoi pretendere che lo faccia come vuoi e lo fa a strappi.
Il problema e il paradosso è che mentre ora gli S&P e il dollaro sono su un valore "giusto" dato che però si stanno ancora muovendo stanno moltiplicando le perdite di chi ne ha troppi.
Questo è quello che successe nel 1987 ad esempio dove quando il mercato era abbastanza ipervenduto da rimbalzare arrivò (per un errore politico per la verità) un ondata di vendite sul dollaro e la reazione fu unn panico degli investitori esteri. Durò un giorno e mezzo e fu recuperato, ma fu terribile.
Dato che di questo scenario se ne parla oggi è probabile che le banche centrali stiano attente e facciano qualcosa sul dollaro entro lunedì. Ma occorre veramente frenare il dollaro perchè tra l'altro i weekend sono i più pericolosi