6 OPA in due mesi e ora ?

 

  By: GZ on Lunedì 20 Settembre 2004 16:32

Questa è una società che va bene, ^ERG#^ aumenta l'utile dell'84% e parliamo di 62 milioni di euro nel semestre quindi 144 milioni annualizzati per una società che costa 1 miliardo esatto. E non dipende dai famosi tassi di interesse. -------------------------------- 20 SET - Si e' chiuso con un utile netto di 62 milioni di euro, in forte crescita (+84%) rispetto ai 34 milioni di euro di un anno fa, il bilancio semestrale della Erg. Il margine operativo lordo nei primi sei mesi dell'anno del 2004 e' pari a 242 milioni di euro con un notevole incremento rispetto ai 199 milioni di euro del primo semestre 2003 (piu' 22%). I risultati raggiunti dal Gruppo durante i primi sei mesi del 2004, approvati oggi dal Cda dell'azienda, ''sono molto positivi - si legge in una nota - anche grazie ad uno scenario petrolifero che ha fatto registrare margini di raffinazione superiori a quelli dello stesso periodo del 2003''. Alessandro Garrone, ad del Gruppo prevede ''per il terzo trimestre, di raggiungere un risultato operativo superiore a quello registrato nel secondo trimestre, mentre per il quarto trimestre e' prevista una contrazione dei volumi di produzione per i settori raffinazione ed energia a causa delle fermate programmate per manutenzione previste in autunno

 

  By: xxxxxx on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:09

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  By: xxxxxx on Martedì 10 Settembre 2002 21:56

Locat sembra una società interessante. E' ben posizionata sul mercato italiano. Negli ultimi anni ha avuto una lenta ma abbastanza regolare crescita degli utili e del patrimonio netto. Comprensibile visto che ha un ROE di circa il 15% (l'ultimo esercizio) e un payout di circa il 42%. Attualmente quota circa 1.3 volte il PN e circa 9 volte gli utili dello scorso anno. Utile netto in crescita del 23% nel primo semestre e la società prevede di continuare così per il rimanente semestre. Per il momento non ho approfondito (le società di leasing non sono il mio forte), ma così a occhio a questi prezzi è interessante. Però che interesse potrebbe avere Unicredito a toglierlo dal listino sborsando un sovrapprezzo?

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 10 Settembre 2002 20:47

Molte opa non sono un controsenso in un mercato orso, ma la naturale necessità di salvaguardare i valori patrimoniali. Chi controlla le aziende quotate preferisce a volte portarle fuori dal listini per non essere costretto a dover svalutare a bilancio la partecipazione in relazione all'andamento dei titoli in borsa. Sotto questo aspetto ci sono alcune società sulle quali si può sperare un intervento. Le Locat, per esempio che sono di Unicredito all'88%. Magari qualcuno potrebbe fare due conti in vista del possibile prezzo di una residuale. Chi ha voglia?

 

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 17:06

OPA totalitaria di Ras sulle risparmio a 14 euro per azione. Mica male! Modificato da - banshee on 9/10/2002 15:7:48

 

  By: GZ on Lunedì 09 Settembre 2002 13:21

per chi ha pazienza su ^finanzaonline#www.finanzaonline.com^ da un anno ci sono due o tre personaggi (forse dipendenti della Cremona) che hanno scritto dozzine di post per sostenere che la Lodi comprerà la Cremona e credo abbiano creato il topic di forum più di successo della storia italiana con mille o duemila interventi e molta gente che da mesi li segue se qualcuno legge lì trova tutto (purtroppo ci vuole tempo) Modificato da - gz on 9/9/2002 11:22:13

 

  By: banshee on Lunedì 09 Settembre 2002 13:16

Ed ora ....... Marzotto! OPA della Industrie Zignago (siamo in famiglia) sulla Marzotto: 17,5 euro in contanti + 1 azione dell'offerente di nuova emissione per ogni 3 azioni Marzotto portate in adesione.

 

  By: flavio on Lunedì 02 Settembre 2002 21:04

su bca pop cremona possibile opa da parte della bca pop lodi

6 OPA in due mesi e ora ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 02 Settembre 2002 18:09

in effetti 6 OPA Freedomland, Ferretti, Esaote, On Banca, Calp e Biosearch in due-tre mesi (non ricordo quando è arrivata la prima di queste mi sembra fosse Esaote) sono moltissimo per Milano Noi non abbiamo le informazioni degli Acquisti di Insider dello stesso dettaglio e tempestività di NY, ma quando il mercato ha 6 OPA su circa 300 titoli in circa due mesi qualche cosa vuole dire. Genericamente indica che gli azionisti di controllo o altri investitori vedono del valore in alcune società e però pensano che i listini restino depressi per motivi generali o comunque non siano in grado di darle il valore corretto in tempi ragionevoli e allora le ritirano dal mercato. Ovvio che non è così per Freedomland e Onbanca ad es ma in generale è l'equivalente degli acquisti di insider che si possono vedere come saldo totale su Wall Street come indicatore. Questo articolo menzionai i prossimi candidati come Credem, Ducati, ERG, Tiscali e Caltagirone Editore Di questi i numeri su Caltagirone sembrano i migliori in astratto. Poi Novuspharma che presenta una posizione finanziaria positiva per 127 milioni a fronte di una capitalizzazione corrente di 132 milioni. Per Cairo Communication , Tas , Acotel e Cdb Web Tech il rapporto tra cassa e valore di mercato è superiore al 40%. Coin in cui sembrano esserci delle manovre Al momento questo è il segmento del mercato italiano in cui vale la pena scavare ------------------ dal Corriere Economia di oggi ---------- E Piazza Affari rigioca alle Opa Nel mirino potrebbero finire Ducati, Erg, Credem, Bayerische, Coin. E le società più liquide del Nuovo Mercato I n Piazza Affari si torna a parlare di affari. Nelle ultime settimane sono state lanciate ben 6 Opa (Offerte pubbliche di acquisto ndr). Le prede sono Freedomland, Ferretti, Esaote, On Banca, Calp e Biosearch, per un controvalore complessivo di oltre 1 miliardo di euro. E, secondo molti operatori, questo potrebbe essere solo l’inizio di una campagna più vasta. «Tutto dipenderà dalla velocità di recupero dei mercati finanziari - spiega Mario Spreafico direttore investimenti di Banknord -. Le Opa sono state lanciate in corrispondenza di prezzi vicini ai minimi di settembre 2001. Un rapido recupero dei mercati scoraggerebbe nuove operazioni, mentre il perdurare di una situazione di debolezza potrebbe favorirle». Per Andrea Antonelli responsabile ufficio gestione Private Banking di Banca Aletti ad alimentare le Opa c’è anche la preoccupazione di molti azionisti di maggioranza di perdere il controllo delle società: prezzi così bassi favoriscono, infatti, le scalate. Secondo Giorgio Zancan co-responsabile analisi finanziaria di Banca Akros «anche i processi di concentrazione di alcuni settori aprono spazi per il lancio di offerte di acquisto». Nel caso dell'annuncio di fusione tra l'americana Versicor e Biosearch (con un'offerta pubblica di scambio) si è voluto unire le forze in un mercato, quello delle biotecnologie, sempre più competitivo. Non necessariamente le Opa hanno carattere ostile, ovvero promosse per sottrarre il controllo della società ai vecchi azionisti. Nel caso di Esaote e Ferretti sono stati gli stessi soci storici a rilevare il controllo assoluto delle società per ritirarle dal listino. Nel caso di On Banca e Freedomland si è trattato invece di un passaggio di consegne concordato tra un vecchio e un nuovo azionista. Ma quali sono i settori e le società più «Opa sensibili»? Alcune del Nuovo Mercato e le mid e le small cap del settore industriale sembrano essere i target più appetibili, soprattutto se a carattere familiare o controllate da un unico imprenditore. «La necessità di raggiungere una massa critica adeguata e una redditività sostenibile - continua Zancan - potrebbe favorire aggregazioni nell’Information Tecnology. Attenzione poi ai settori industriali di nicchia, alle utilities con focus sulle municipalizzate e alle banche di medie dimensioni». Recentemente si è fatto il nome di Ducati . Gli ultimi risultati di bilancio non hanno soddisfatto i mercati e così si è fatta l'ipotesi che gli attuali azionisti di maggioranza, fondi d'investimento stranieri, potrebbero decidere di cedere il controllo. Tra i potenziali acquirenti Harley Davidson o la giapponese Honda. «Sul Nuovo Mercato - spiega Spreafico - va tenuta sotto osservazione Tiscali . Soru in seguito alle numerose acquisizioni non ha più il controllo assoluto. Attenzione anche alle società di software i cui manager-fondatori potrebbero passare la mano». Tra le società non high-tech Spreafico cita Credem ed Erg . «Da tempo - conclude Spreafico - si attende una decisione da parte della famiglia Maramotti, in merito al futuro del gruppo bancario emiliano che fa gola a molti big». Per Andrea Antonelli a stuzzicare potenziali scalatori è invece la cassa custodita da molte società da poco quotate. «Caltagirone Editore - spiega l'analista milanese - è sbarcata in Borsa a 18 euro nell'estate 2000, vale oggi circa 6 euro, ma ogni azione incorpora quasi 5 euro di cassa. Soldi in gran parte raccolti al collocamento e che difficilmente verranno bruciati velocemente vista la stabilità del business della società: giornali e televisioni». Stessa sorte per alcune società del Nuovo Mercato. Novuspharma presenta una posizione finanziaria positiva per 127 milioni di euro a fronte di una capitalizzazione corrente di 132 milioni di euro. Per Cairo Communication , Tas , Acotel e Cdb Web Tech il rapporto tra cassa e valore di mercato è superiore al 40%. Da ricordare Bayerische e Coin. Secondo alcuni analisti la compagnia assicurativa potrebbe essere oggetto di un'Opa residuale da parte della controllante Ergo che già all'inizio del 2001 aveva lanciato un'offerta di acquisto a 9 euro andata deserta. Bayerische quota oggi intorno ai 3 euro. I recenti rialzi di Coin sembrano anch'essi legati a ipotesi di Opa. In questo caso si tratterebbe di un'operazione tutta in famiglia. L'attuale presidente Vittorio Coin (che possiede il 35% circa del capitale) potrebbe decidere di rilevare il controllo di tutto il gruppo acquistando la quota del fratello Piergiorgio (35%) ma a quanto pare i due non sembrano essersi messi ancora d'accordo. Adriano Barrì