commercials su cot sp500

 

  By: Mr.Fog on Sabato 05 Aprile 2003 20:11

Interessante e' confrontare i due contratti: large e mini. So che il valore dei due e' molto diverso in termini assoluti...ma non capisco un cosi' diverso posizionamento dei vari comm-large-small. Sul contratto large mi viene da pensare ad una situazione di assoluta neutralita' del tipo :" Tutto puo' accadere" Sul Mini invece si son prese decisioni nette e...se il pubblico mediamente sbaglia.... Non so...voi che dite? Ciao Ale.

 

  By: rael on Sabato 05 Aprile 2003 19:06

Sbaglierò sicuramente io, anche se ho la ferma sensazione che i commercial siano market makers e basta e quindi hanno semplicemente la posizione INVERSA degli small e dei large, ma mi chiedo una cosa: si parla di sentiment, di contrarian, di parco buoi, di massaie e macellai che comprano tiscali... e a credere a quello che dice il COT dovrei pensare che nel 99 e per metà 2000, quando c'era l'isteria internet, quando anche se sbagliavi codice e compravi una cosa diversa guadagnavi comunque, quando la borsa faceva le prime pagine dei giornali, dei tiggì, di novella2000 di topolino di asterix della settimana enigmistica... insomma in quel periodo gli small sarebbero stati short???!! Iononcicredo!

 

  By: bearthatad on Sabato 05 Aprile 2003 18:53

Un grafico commentato per capire meglio come usare il cot sp grande per averne indicazioni utili. Riguardo a chi sono i componenti delle tre categorie per me è poco importante saperlo con esattezza, anche se al di la di discussioni più o meno pignole alla fine i commercials sono gli istituzionali. Non è molto importante neanche il fatto che siano i commerciali a comprare piuttosto che gli small a vendere: è chiaro che se la somma dei tre deve essere zero se c'è uno che compra c'è un altro che vende. Il punto è QUALE delle tre categorie si è dimostrata NEL TEMPO capace di interpretare o meglio ancora prevedere corretamente i movimenti del mercato. A prescindere perfino da CHI ci sia esattamente dentro.

 

  By: prozac on Sabato 05 Aprile 2003 16:26

Rael ti copio sotto quanto scritto nel sito ufficiale del CFTC . Si legge chiaramente che i trader vengono classificati in base all'entità delle loro posizioni in commercial, che hanno grosse posizioni, e non commercial. A volte però capita che un hedge o un'istituzione finanziaria che opera sui derivati possa essere classificata come commercial su di un tipo di derivato e non commercial su quell'altro. A farla breve, quando sul cot aumenta la posizione netta long dei commercial significa semplicemente che i grossi hanno aumentato la loro posizione netta rialzista Commercial and Non-commercial Traders – When an individual reportable trader is identified to the Commission, the trader is classified either as "commercial" or "non-commercial." All of a trader's reported futures positions in a commodity are classified as commercial if the trader uses futures contracts in that particular commodity for hedging as defined in the Commission's regulations (1.3(z)). A trading entity generally gets classified as a "commercial" by filing a statement with the Commission (on CFTC Form 40) that it is commercially "…engaged in business activities hedged by the use of the futures or option markets." In order to ensure that traders are classified with accuracy and consistency, the Commission staff may exercise judgment in re-classifying a trader if it has additional information about the trader’s use of the markets. A trader may be classified as a commercial in some commodities and as a non-commercial in other commodities. A single trading entity cannot be classified as both a commercial and non-commercial in the same commodity. Nonetheless, a multi-functional organization that has more than one trading entity may have each trading entity classified separately in a commodity. For example, a financial organization trading in financial futures may have a banking entity whose positions are classified as commercial and have a separate money-management entity whose positions are classified as non-commercial.

 

  By: rael on Sabato 05 Aprile 2003 15:36

Scusate, ma vorrei aprire una parentesi sul COT. Vorrei vedere se è possibile interpretare un po' più correttamente questo dato. Normalmente si seguono le posizioni dei Commercials, partendo dal presupposto che 'sanno qualcosa' che gli altri non sanno sul futuro andamento del mercato; cosa sappiano poi, io personalmente non lo so, ma andiamo avanti e diamolo per buono. Il dato invece, a mio avviso, va letto in senso contrario, pur se nella pratica le cose non cambiano. In sostanza, le posizioni dei Commercials sono date dalla somma delle posizioni dei Small e dei Large, ma con il segno cambiato. Quindi i Commercial non prendono nessuna posizione, non speculano da nessuna parte, assolvono solo la funzione di controparte sul mercato per gli Small e i Large, un po' la funzione dei Market Makers, o di Clearing, se vogliamo!! Sono gli Small e i Large che prendono posizione (i trader, gli hedge funds...). I Commercial provvedono solo a garantire la liquidità del mercato. Quindi dire che i Commercial sono long o short è un errore, non ha nessun senso. Giusto dire che la speculazione è long o short, ed eventualmente interpretarlo come segnale contrarian. Questo solo per la precisione, e Zibordi che lo conosce sicuramente meglio di me, mi corregga se sbaglio.

 

  By: prozac on Sabato 05 Aprile 2003 14:27

Le posizioni nette dei commercial sono in pratica quelle degli hedge fund e delle istutuzioni finanziarie che utilizzano derivati. La logica di chi segue il cot è che siccome i commercial fanno mediamente meglio del mercato allora seguendoli anche noi si farà mediamente meglio. Ma questo ragionamento ha almeno 2 limiti: 1) E' vero che i commercial di solito guadagnano di più rispetto all'investitore medio, ma di poco : nell'ultimo anno ad es. gli hedge fund mediamente hanno reso intorno al 4% . 2) le posizioni nette che noi vediamo il giovedì sono quelle della settimana precedente. Quindi basare le proprie decisioni di investimento principalmente sulle posizione nette dei commercial è come seguire in ritardo i segnali di un trader appena più che mediocre. E' logico perciò aspettarsi che entrando dopo di lui ed uscendo dopo di lui i risultati finali siano cmq inferiori ai suoi, già non particolarmente alti. Non dico con questo che il cot sia inutile come indicatore, ma spesso è sopravvalutato

il COT report conferma fine dell'orso - bearthatadvance  

  By: bearthatad on Sabato 05 Aprile 2003 10:57

Confermano l'orientamento bullish i commercials questa settimana sul cot sp500 grande, mentre gli small continuano a smobilitare le posizioni long (di cui è rimasto poco), come ben si addice alla fine di un bearmarket. Vorrei far notare che i commercials non usano in particolare il contratto sp grande per speculare al rialzo: infatti DURANTE I PERIODI TORO LA LORO POSIZ E' INTORNO ALLO ZERO. Il contratto lo usano per proteggere le posizioni sull'equity che non possono o non vogliono smobilizzare, quindi vanno molto short nelle fasi orso ma lasciano che siano altre posizioni a lavorare durante i rialzi. ------Michelino: "complimenti! inoltre faccio notare che l'apertuta di stamane non va considerata, essendo lunedì mattina. bisogna insistere al rialzo."------- Non è che il lunedi mattina non va considerato, è che se io scrivo il post la domenica non posso conoscere l'apertura del lunedi. Adesso sono sopra di 345 punti, a ieri sera, lunedì si vedrà.

il Volume al ribasso non sbaglia - gz  

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2003 14:06

Beh... non dite che il TRIN a 10 gg (volume al ribasso medio dei 3 mila titoli di NY) non funziona per la borsa americana per i segnali di acquisto se uno poi avesse la pazienza di aspettare sempre che salga sopra 1.60 si sistema per la vecchiaia

 

  By: GZ on Lunedì 31 Marzo 2003 20:54

Mah... l'INCLINAZIONE della media delle put/call a 10 gg effettivamente è un segnale della direzione in cui va il mercato e si vede dal grafico di Masfuli Se invece si vuole trovare un punto di inversione l'Arms Index per gli acquisti è meglio di altre cose e lo si è visto in marzo Al momento sta a a 1.59 (media degli ultimi 10 gg) e come si vede da 1.61 in su ha coinciso con delle inversioni al rialzo in modo quasi esatto Quando è andato sopra 1.60 il 9 marzo ho cominciato a comprare, gli indici mi sono andati giù ancora fino al 12 e il TRIN ha fatto il record degli ultimi anni a 1.76, ma poi ha ripagato tutto con interessi Quando si supera 1.60 siamo "in zona di buy" e ora vedo 1.59. Se poi uno vuole usare una tecnica che segue il trend usa un altro indicatore. Il momento esatto lo sbagli anche di 2-3 giorni se usi solo l'indicatore ma questo grafico mi sembra chiaro. Modificato da - gz on 3/31/2003 18:58:32

 

  By: rael on Lunedì 31 Marzo 2003 17:52

Zibordi non mi demolisca anche il McMillan adesso! Che è 2000 volte meglio di quel rimbambito di Arms. Probabilmente anche 1 milione di volte meglio...

 

  By: xxxxxx on Lunedì 31 Marzo 2003 17:38

Scusate ci riprovo di nuovo... Grafico e commento di prima -------Posto il grafico del Cpc dello studio che avevo fatto il 17 marzo. Ho dovuto dare in quel momento un'interpretazione rialzista di breve a quella divergenza, infatti poi le borse sono salite ancora e ho shortato. Però è chiaro che qualcosa è cambiato e bisogna fare molta attenzione soprattutto nel leggere come rialzista l'ultimo dato. Anche le posizioni, assurde, dei vari Cot dell'ultima settimana, indicano che qualcosa è cambiato nei mercati e non è necessariamente positiva... mi sembra che ci siano delle forze in campo che prima non c'erano ------- Modificato da - masfuli on 3/31/2003 15:40:23

 

  By: GZ on Lunedì 31 Marzo 2003 17:30

francamente, questo indice delle put diviso le call (come media credo a 10 giorni qui ?) non sembra dare segnali esatti, forse prendendo dei ritardi anche di 10 giorni tra il punto di picco dell'indice e l'S&P 500 lo si può usare, ma vorrei vedere qualcuno che da dei segnali con questo aggeggio Se lo si confronta questo grafico con quello del TRIN (media a 10 giorni) che ho messo sotto si vede che il TRIN è più aderente ai massimi e minimi degli S&P Per i segnali di acquisto in particolare mi sembra che sia inutile usare questo indicatore, non vedo nessuna correlazione, semmai invece indica il trend, cioè quando è inclinato in giù è un buy e quando è inclinato in su è un sell In termini di trend la media a 50 giorni, che da il trend di breve, è a 848 oggi e ci siamo ancora sopra Modificato da - gz on 3/31/2003 15:33:31

 

  By: rael on Lunedì 31 Marzo 2003 17:05

Sono d'accordo con Masfuli. McMillan d'altra parte legge il p/c con la media a 20 e utilizza i punti di svolta della media per i segnali di medio periodo. In verde i buy, in rosso i sell. Essendo un mercato al ribasso, i sell sono molto più affidabili dei buy.

 

  By: xxxxxx on Lunedì 31 Marzo 2003 15:12

riprovo..

 

  By: xxxxxx on Lunedì 31 Marzo 2003 15:06

Sul CPC non sono molto d'accordo con voi e nemmeno sulla lettura del Cot. Il Cpc non ha un movimento molto normale da qualche mese e sembra diventato un modello previsivo più che un indicatore da leggere in ottica contrarian. Quando le borse sembravano franare ed erano sui minimi dell'anno il Cpc dava letture da massimo di periodo, cioè era a livelli molto bassi e infatti subito dopo è partito un bel rally (che poi ho shortato, tra l'altro). Ora che fa? C'è stato un picco da minimo di periodo (eccesso di put), se letto in ottica contrarian, anche se la sua media non è a livelli estremi; ma se lo leggessimo come doveva essere letto sul minimo recente allora ci aspetta un ribasso (che sembra in essere... non vi pare?) Posto il grafico del Cpc dello studio che avevo fatto il 17 marzo. Ho dovuto dare in quel momento un'interpretazione rialzista di breve a quella divergenza, infatti poi le borse sono salite ancora e ho shortato. Però è chiaro che qualcosa è cambiato e bisogna fare molta attenzione soprattutto nel leggere come rialzista l'ultimo dato. Anche le posizioni, assurde, dei vari Cot dell'ultima settimana, indicano che qualcosa è cambiato nei mercati e non è necessariamente positiva... mi sembra che ci siano delle forze in campo che prima non c'erano.