Domanda e Offerta (e tassi di interesse)

 

  By: gianlini on Lunedì 29 Ottobre 2007 16:13

tra l'altro il credito al consumo è come la droga nasceranno cliniche specializzate per la disintossicazione

 

  By: GZ on Lunedì 29 Ottobre 2007 15:18

la spesa per consumi in Italia cresciuta circa dell'1% e il credito al consumo del +9%, non è che sia difficile essere negativi sull'economia Soprattutto perchè se fai i confronti in Europa siamo i migliori, i tedeschi che hanno la fama di essere risparmiosi hanno attinto al doppio di crediti al consumo degli italiani e anche al doppio dei mutui, olandesi, inglesi e spagnoli hanno preso da 3 a 5 volte il debito immobiliare degli italiani. E tutto questo per comprare un mucchio di merci cinesi e giapponesi e per comprare case che costano 8-9 volte lo stipendio annuo Comunque volendo vedere il lato buono della cosa, sarei toro sulle banche italiane in termini relativi --------- Corre il credito alle famiglie: più 9% di Claudio Tucci 29 ottobre 2007 Corrono i finanziamenti bancari alle famiglie italiane. A giugno 2007 superati, infatti, i 353 miliardi di euro, con un incremento di circa il 9% rispetto allo stesso periodo del 2006. Va forte il credito al consumo che ha registrato un incremento del 17,5% (pari a 93,8 miliardi di euro), ma procede a gonfie vele anche il credito fondiario residenziale, con un aumento del 10,8% (289,8 miliardi di euro). Si ampliano le possibilità di ricorso ai prestiti anche per i lavoratori a tempo, per gli immigrati e i pensionati. E dal confronto con l'Europa, emerge come il nostro Paese ha registrato un tasso di sviluppo tra i più significativi, anche se permane ancora un divario dimensionale con i maggiori paesi concorrenti. Dal convegno emerge che la crescita dei finanziamenti bancari alle famiglie è comune a livello europeo, ad esclusione della Germania, anche se il Belpaese registra ancora un divario dimensionale con gli altri paesi concorrenti. Confrontando, ad esempio, spiegano dall'Abi, il rapporto tra le consistenze del credito al consumo e il Pil nel 2006 emerge che in Italia siamo al 5,8%, contro il 7,5% della Francia, il 9,4% della Spagna, il 9,9% della Germania ed il 16,5% del Regno Unito. Stesso discorso sul credito fondiario residenziale in rapporto al Pil: l'Italia ha superato di poco il 18%, contro il 32,2% della Francia, il 51,3% della Germania, il 58,6% della Spagna, l'83,1% della Gran Bretagna e oltre il 111% dell'Olanda, con una media Ue intorno al 50 per cento. Il mercato del credito alletta sempre più gli immigrati, considerato l'aumento del credito erogato a questa tipologia di clienti, che è passato dall'1,8% nel 2000 al 5,4% nel 2004. Sul fronte, infine, delle iniziative per favorire una crescita «matura ed evoluta» del mercato del credito alle famiglie, l'Abi evidenzia, tra l'altro, come sia in via di definizione un protocollo di intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri per facilitare l'accesso al credito per i giovani studenti universitari attraverso l'erogazione di finanziamenti supportati dalla garanzia di un Fondo ... Sono questi, in sintesi, i punti principali oggetto di approfondimento nel corso del convegno «Credito alle famiglie 2007», organizzato a Roma, nella splendida cornice di palazzo Altieri, dall'Abi, in collaborazione con Assofin. «Il settore bancario - spiega Giuseppe Zadra, direttore generale dell'Abi - continua a sostenere le esigenze di spesa sempre più complesse ed evolute delle famiglie, anche nell'ottica strategica di un rilancio dei consumi che potrebbero contribuire a dare una spinta alla ripresa dell'economia». Zadra evidenzia tuttavia «la necessità di colmare il divario con il resto d'Europa».

Numeri che sfidano il buon senso - gz  

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 15:52

...e tutta una vecchia parmalat prima o poi verra giu ........ ---------------------- Anche quest'anno non sembra proprio, ma il motivo per cui viene da pensare alla parmalat o gli schemi piramidali è questo: se io, ad esempio, ho un reddito che cresce in 8 anni di 40 mila, mi indebito progressivamente per 210 mila e non risparmio quasi niente ma investo tutto, dopo dieci anni mi ritrovo 400 mila di ricchezza in più ? cioè avendo sottratto il debito quasi 200 mila in più di valore del patrimonio (immobiliare, azionario obbligazionario...) ? A livello aggregato è quello che è successo in America e anche in Europa da inizio anni '90 ad oggi Per un individuo, indebitarsi molto fa arricchire solo se trova degli investimenti che rendono e gli pagano abbondamentemente il costo degli interessi, cosa che riesce sistematicamente a gente come Zalesky, Berlusconi, Debenedetti, Benetton o altri imprenditori o investitori esperti, ma non invece a tutti, perlomeno in modo continuo Quando invece per diversi anni riesce a chiunque abbia investito soldi in quasi qualunque settore (eccetto i bot e cct) e in tutti i paesi del mondo ci si chiede come sia possibile In america il reddito dal 1998 è salito di 4mila miliardi, il debito di 21mila miliardi e la ricchezza finanziaria LORDA (non mostrata in tabella) di circa 40 mila (per cui quella netta di quasi 20 mila miliardi) Come nota Ned Davis Research che ha messo assieme la tabella viene anche da dire che per produrre 1 dollaro di reddito ne occorrono ora 5 di debito, mentre fino agli anni '60 il rapporto era una volta e mezzo che a buon senso sembra più logico

 

  By: GZ on Lunedì 08 Ottobre 2007 14:46

i due future "cinesi" a hong kong hanno invertito nel finale, non seguono il Nazz e S&P

 

  By: gastone on Domenica 07 Ottobre 2007 13:59

e tutta una vecchia parmalat prima o poi verra giu ...... la torre di babele

 

  By: Esteban on Sabato 06 Ottobre 2007 17:36

Probabile DD ... MA non ne sarei così convinto ... Quello che hans ha detto ... che wall street voleva altre risposte per salire credo corrisponda alla realtà ... che siano saliti in quel modo non significa niente , è + o - la solita storia ... Voglio vedere con quale balle riuscirranno a giustificare la rottura sui MAx con dei semplici ritocchi ai dati d'occupazione ... Non basta qualche posto di lavoro in + (che pare siano "statali") a risolvere gli attuali problemi ... Come dici se la passino quelli che vedevi in fila fuori dalle banche ? Si son già dimenticati ? E quelli che hanno perso la casa ? E quei poveri gestori hedge che si sono messi in fila a leccare le chiappe di bernanke ? o trichet che voleve alzare i tassi e sta sperando che non escano cattive nuove in europa ? Questo inverno sarà molto duro .... Voglio vedere quando si renderanno conto che l'economia non è spinta dai dati truccati delle società (indebitate) ma dai reali consumi delle persone ...

 

  By: DD on Sabato 06 Ottobre 2007 16:57

Hei Hans, tutto Ok? I nuovi massimi dell'S&P500 non ti dicono niente? Chissà lunedì le borse asatiche e quello europee come apriranno...))))))))))))) Forse hai ragine tu: ".. siamo agli sgoccioli...negli ultimi 15 giorni non ci sono novità"...)))))) Mi sa che ti conviene tornare alla carta millimetrata! Ociòòòòòò!!

 

  By: hans on Venerdì 05 Ottobre 2007 20:45

Ma sì.....è ancora tutto legato allo Yen Carry Trade. Basta sovrapporre i grafici dello USD/YEN E l'SPX e vedi che è il mercato azionario che segue i movimenti...guardate le ultime settimane E' tutto in leva altro che balle, è li la chiave di tutto. Una leva astronomica, a chi vogliono darla a bere

 

  By: Esteban on Venerdì 05 Ottobre 2007 20:34

LA situazione non è rosea ... Ma hanno investito talmente in questa fase , anche + di quello che potevano riciclando denaro nei modi + impensabili (vedi i mutui). Sino a poche settimane fa tuttpo poteva andare a "puttane" ... La situazione eratalmente difficile che Mr. Bernanke ha gettato la maschera e si è fatto vedere per ciò che è realmente ... un buffone ... Non c'è ripresa ... o meglio bisogna vedere come la intendete ... Perchè sino ad un tempo fa sentivo fallire le piccole aziende ... Ora inizio a sentire delle medie ... che acq. materiali soldi alla mano .. perchè non hanno + credito ... e hanno dovuto far saltare pagamenti ... Se mi dite chè è già deciso quindi da fatti ignobili come i motivi che hanno daterminato il taglio dei tassi ... OK .... Ma se pure volete mi volete convincere che è stato tutto errore di valutazione .... No .... mi spiace , i problemi ci sono e non sono stati risolti . + velocemente sale + mi da l'idea di quanto male siamo messi ... tra un po ridiamo ...

 

  By: gianlini on Venerdì 05 Ottobre 2007 18:52

ragazzi vado via, sto bestemmiando e smadonnando come non mai meglio chiudere pc e tutto il resto e andarmene a fare un giro a star qui davanti si impazzisce di rabbia!

 

  By: gianlini on Venerdì 05 Ottobre 2007 18:01

gano, se c'è tutta questa crescita, come è che il dollaro, moneta principe degli scambi commerciali, è così debole? come mai hanno dovuto abbassare i tassi, gli USA? e perchè tutto quel giochetto dico non dico dico non dico di Bernie and C. prima del taglio?

 

  By: Gano* on Venerdì 05 Ottobre 2007 17:24

Gianlini, sii realista. I dati ufficiali dicono che c'e' crescita, i mercati dicono che c'e' crescita, gli insiders comprano a man bassa... mi pare che solo i gestori dei fondi e i giornalisti finanziari dicono che c'e' crisi e recessione...

 

  By: gianlini on Venerdì 05 Ottobre 2007 11:45

Con quel ragionamento avrei venduto tutto due anni fa. ---------------------------- certo gano!! almeno ci saremmo fatti buona compagnia....;) !!

 

  By: Gano* on Venerdì 05 Ottobre 2007 11:39

Trovo interessante e degno di nota per altro il post di massimo, dove riportando un lancio di Bloomberg diceva che gli insider hanno fatto incetta di azioni ad agosto come non si vedeva dal 1999. Anche secondo me quello era un momento ottimo per comprare e l' ho pure scritto qui sopra. Non solo, guardando i COT -per quel poco che ci capisco- mi pare pure che i commercials ora siano molto bullish. Ma cio' che trovo interessante e' di come a fronte di questi acquisti di insider, nello stesso periodo stampa, pubblico, fior d' economisti, grandi gestori e case finanziarie (vedi anche Merryll Lynch poco sotto) parlino invece pubblicamente di crisi prossima ventura... Per Gianlini: puo' darsi, ma personalmente preferisco guardare il mercato. Con quel ragionamento avrei venduto tutto due anni fa. Poi mi sembra che nel mondo lo sviluppo sia notevole. C'e' crisi negli USA, ma e' una crisi -secondo me- piuttosto fisiologica, direi quasi una crisi da invecchiamento. Sia il paese che il dollaro si avviano piano piano a perdere parte della loro importanza sulla scena economica mondiale. Ma questo non significa che non ci siano altre realta' in crescita esplosiva.

 

  By: gianlini on Venerdì 05 Ottobre 2007 11:34

è tutta una questione di tempi hai ragione gano a dire che "non c'è recessione" ma non puoi escludere che ci sarà puoi dire che "c'è stata crescita al 5 %" ma non che "si sta crescendo al 5 %" (gerundio bandito non a caso dagli uffici pubblici brasiliani), ogni istante è buono per interrompere la crescita il meccanismo per cui si passa da recessione a crescita è un meccanismo graduale e senza discontinuità viceversa il meccanismo da crescita a recessione può essere brusco e improvviso (tipo il gatto silvestro che d'improvviso si trova in mezzo al canyon sospeso in aria) infatti il mercato non lo capisce quasi mai in anticipo la curva dei tassi, poi, in questo mondo super-inquinato da speculazioni di ogni genere probabilmente lascia il tempo che trova come strumento di interpretazione una volta rispecchiava i prestiti alle imprese (ergo lo stato dell'economia), oggi solo se un hedge fund ha deciso per la strategia A, B o C delle tre opzioni che il suo bel computer gli sta proponendo come alternative