Mercati ed Azioni Americane

Oggi Buffett era in Corea - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Ottobre 2007 19:40

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Ottobre 2007 19:20

sbaglio o l'Ibex sta chiudendo ai massimi storici?

 

  By: pana on Venerdì 26 Ottobre 2007 17:57

Putin dice che la Russia sviluppera nuove grandiose armi.. si vede che hanno gia iniziato a comprare Uranio dagli australiani... (ne hanno il 40 % mondiale) ma dico..io..gia che non e che ne sia rimasto proprio tanto di uranio... quel poco che rimane lo dobbiamo dare ai russi per farci nuove bombe ? boh

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: defilstrok on Venerdì 26 Ottobre 2007 17:43

Ditemi voi se è possibile (ricordo che in Australia vivono 20 milioni di persone)!! Nella foto l'Aussie:

 

  By: defilstrok on Venerdì 26 Ottobre 2007 12:58

This write-off by Merrill Lynch, for instance, means the company has not made a profit for two years. I happen to think that Merrill Lynch is a well-run company, so what is the situation within the walls of some of the others in the financial services industry that supported this house-building craze on the backs of “liar loans”? ------------------------- Dici bene Fcoa. Per la prima volta, ieri, ho sentito qualcuno prenderne atto: McCreevy (commissario UE responsabile per il mercato interno e i servizi, ministro delle finanze irlandese): "We have to stop madness and irresponsible behaviour of the financial market". Vorrei aggiungere: prima che sia troppo tardi...

 

  By: fcoa on Giovedì 25 Ottobre 2007 19:07

bond prices are rising (and yields falling), but the big question to ask is how low can the USD go? Another question is are traders conscious of and pricing in corporate risk. This write-off by Merrill Lynch, for instance, means the company has not made a profit for two years. I happen to think that Merrill Lynch is a well-run company, so what is the situation within the walls of some of the others in the financial services industry that supported this house-building craze on the backs of “liar loans”? Typically, when traders have concerns of such magnitude, rates rise to compensate for risk. They are not rising because that would surely send the US into massive recession, and many more financial services companies, among others in other industries, would fail B.Cara

 

  By: GZ on Mercoledì 24 Ottobre 2007 01:48

ti riconosce un differenziale di tasso pari al 12% sulla lira turca. ( paghi eur 4,15 prendi su TRY 16,25) oggi la lira rispetto a quel periodo si è rivalutata del 21,5%... ----------------------- Quindi: la valuta di un paese come la Turchia che paga interessi del 16% l'anno sui titoli di stato, come l'Italia nel 1978 quando l'inflazione era il 12% (perchè appunto in Turchia l'inflazione è intorno al 10%) si è rivalutata del 21% rispetto all'euro e del 40% rispetto al dollaro. Mentre avrebbe dovuto SVALUTARSI DEL 20%. Negli anni '70 quando la povera lira italiana si svalutava sempre avevamo inflazione al 10% e tassi sui bot al 12 o 14%. Se succedesse adesso invece e avessimo ancora la lira e offrissimo anche solo il 5% o 6% di interesse invece del 4% con l'euro la Lira italica si rivaluterebbe del 20% molto più dell'euro, come appunto la Lira Turca E non è un caso isolato, è la stessa cosa per il real brasiliano, rand sudafricano, dollaro neozelanda, sterlina, corona islandese, fiorino ungherese e altre valute dell'est, tutti paesi con deficit esteri enormi e inflazione più alta del resto del mondo e le cui valutano si rivalutano invece di svalutarsi Questo assurdo fenomeno avviene a causa dello stesso meccanismo finanziario con cui si sono creati migliaia di miliardi di mutui immobiliari in tutto il mondo e finirà di colpo quando hai il crac simultaneo delle obbligazioni e derivati immobiliari, dei paesi emergenti e delle valute appunto più sopravvalutate

differenziale di tasso pari al 12% - gz  

  By: strichinina on Mercoledì 24 Ottobre 2007 01:19

qualche giorno fa mentre davo un occhio al grafico euro/lira turca.. i dati da gennaio 2003 ad oggi ... Average (1757 days): 1.76523 High: 2.14840 Low: 1.53670 spot 23/10/2007: 1,7627 OANDA ti permette di andare short di euro contro lira turca pagando 17 pips di spread... e con un margine di 2000 eur puoi andare short di 100.000eur e ti riconosce un differenziale di tasso pari al 12%. ( paghi eur 4,15 prendi su TRY 16,25) Ora.. al di là di ogni considerazione grafica... il periodo peggiore a partire dal 1° gennaio 2003 è stato il 2006 e pareva dovesse avvenire un colpo di stato dei militari etc.. oggi la lira rispetto a quel periodo si è rivalutata del 21,5%... ovvero anche se si svalutasse ancora e tornasse ai livelli peggiori degli ultimi 5 anni... basterebbero meno di 2 anni di interesse per compensare il tutto.... insomma un bel carry trade da 500.000 euro ( bastano 10.000 euro di margine ) ti garantisce 165 euro al giorno di soli interessi differenziali..ergo 61.000 euro anno...

 

  By: defilstrok on Venerdì 19 Ottobre 2007 14:40

I paralleli tra lo stato attuale delle economie occidentali e la situazione giapponese che fece precipitare il Nikkei senza farlo più riprendere sono diversi. Anche allora si potevano elencare: - boom del mkt immobiliare - boom del credito - yen fortissimo - borse in salita pressocché perpetua - banche impelagate più nella finanza e la politica che nell'economia - indice dei prezzi in impennata - eccesso di offerta rispetto alla domanda - le quotazioni del petrolio erano (ai prezzi di allora) in forte rialzo Le differenze riguardano semmai la mentalità giapponese, senz'altro diversa da quella occidentale; il fatto che l'euro è fortissimo come allora lo yen (ma il dollaro ha segnato ieri nuovi minimi secolari); le economie occidentali annaspano a tutto vantaggio di quelle emergenti; i mercati dei capitali sono senza frontiere. Ritengo perciò plausibile (a maggior ragione considerando la marcata correlazione tra carry trade e indici) che l'unica soluzione adottabile sia quella sui cambi. Ovvero (tralasciando le sorti imperscrutabili dello Yuan) USD e Yen su contro tutto e tutti. DIversamente, mi prefiguro uno sfacelo

gli utili delle banche americane si squagliano come neve al sole - gz  

  By: GZ on Giovedì 18 Ottobre 2007 15:37

a proposito di quello che ho appena scritto qui sotto ecco stamattina: BankofAmerica Utile -92% Washington Mutual Utile -73% quindi delle cinque maggiori banche americane finora hai Citigroup -57% JP Morgan -15% mi sembra Washington Mutual Utile -73% BankofAmerica Utile -92% e questo perchè sono in grado di classificare almeno intorno al 5% dei loro impieghi come "level 3" cioè tali da essere valutati dalla banca perchè non c'è un mercato e in questo modo rimandano il momento in cui prendere le perdite Il P/E medio dell'S&P 500 è solo, anzi era solo, di 16 perchè queste banche avevano un P/E di 10 e abbassavano la media, ora che i loro utili scompaiono il loro P/E improvvisamente si alza e di conseguenza alla fine il P/E dell'S&P 500 te lo ritrovi molto più alto la morale è che quando hai 1.000 o 3.000 miliardi di impieghi come ormai tutte le grandi banche internazionali dopo 10 anni di bolla del credito basta che un paio di settori nel mondo abbiano qualche problemi e ti ritrovi dei 50 o 100 miliardi di crediti inesigilibi, bonds immobiliari diventati spazzatura e di derivati che nessuno vuole più e gli utili si squagliano come neve al sole solo che se queste banche hanno perdite poi riducono il credito, agli hedge funds, ai private equity, ai governi emergenti, ai brokers immobiliari, al consumatore, alle aziende...

 

  By: fcoa on Giovedì 18 Ottobre 2007 13:38

interessante,grazie. copio-incollo: Dove porta l’euro forte Maurizio Blondet 17/10/2007 L’euro s’è apprezzato sul dollaro… del 70% dall’ottobre 2006, quando ebbe il suo minimo storico. Il 70% in un anno. Il robusto surplus commerciale dell’Europa verso gli USA sta, come ovvio, rapidamente riducendosi a nulla. Ma c’è di peggio. Siccome le monete asiatiche emergenti sono legate al dollaro, l’euro si è apprezzato altrettanto rovinosamente verso quelle. In particolare, il rifiuto della Cina di rivalutare il suo yuan «pone sulle spalle della sola Europa il peso di curare lo sbilancio commerciale degli Stati Uniti», scrive l’economista di Oxford Thomas Palley (1). Il deficit commerciale europeo verso la Cina, che era di 54 miliardi di euro nel 2002, è salito nel 2006 a 128 miliardi. Secondo la Camera di commercio europea, salirà entro il 2007 a 260 miliardi. In altre parole, dice Palley, «l’Europa si trova attualmente sulla stessa china che gli USA imboccarono deliberatamente dagli anni ‘90. Una china che significa crescenti deficit commerciali, investimenti industriali minori, e perdita di lavoro nell’industria». Le imprese europee saranno ancor più incentivate a chiudere le fabbriche qui per spostare le lavorazioni in Cina ed Asia; il vantaggio per la Cina sarà doppio, perché oltre al surplus commerciale aumenterà il suo attivo nella bilancia dei pagamenti, beneficiando di accelerate iniezioni di capitali esteri in investimenti diretti. L’Europa invece soffrirà di disoccupazione, riduzione della domanda e dei profitti. Secondo Palley, solo la Germania può ancora farcela con un euro così forte. Ma «Italia, Spagna e i Paesi mediterranei subiranno duri colpi». E gli Stati del centroEuropa che sono nuovi membri o aspiranti membri della UE saranno, puramente e semplicemente, devastati. Non con questo che la Cina possa cantar vittoria. Poiché ha appoggiato la sua moneta al dollaro troppo in basso, sta conoscendo un’inflazione del 19%, come ai tempi di Tienanmen. E già parecchi hedge funds fanno ampi giri, come avvoltoi; stanno già scommettendo sul fatto che la Cina non potrà mantenere il suo legame col dollaro troppo a lungo: le sue riserve di 1.430 miliardi di dollari sono una benedizione malefica. Dovrà far salire il renminbi, lo voglia o no. «Tutti noi stiamo mettendo più valuta possibile in Cina in ogni modo, perché sappiamo che il renminbi deve salire», ha detto il presidente della Nomura Bank, Junichi Ujiie, al giornalista Ambrose Evans-Pritchard: «E’ una vittoria certa». E’ lo stesso gioco che George Soros scatenò nel ‘92 contro lira e sterlina, solo a rovescio (allora fu contro monete deboli, ora contro monete forti): puntare contro una moneta, dissanguarne la Banca Centrale impegnata nella inutile difesa, fino alla «fluttuazione» obbligata. E un bel po’ di miliardi in tasca. Gli avvoltoi girano attorno ai Paesi baltici, che fanno fatica a restare agganciati all’euro altissimo: in Lettonia l’inflazione è all’11%, in Lituania ed Estonia al 9%, e i prezzi immobiliari nelle tre capitali sono più alti che a Berlino. Gli avvoltoi girano attorno alla Bulgaria, dove l’inflazione è al 12%. I Soros e i suoi rapaci aspettano al varco anche l’Arabia Saudita. Questa non ha tagliato i tassi d’interesse quanto li ha tagliati la Federal Reserve, e ciò rende impossibile, prima o poi, mantenere l’aggancio al dollaro. Già è in corso un «carry trade»: dollari a fiumi lasciano gli USA e le altre casse e riserve del mondo per l’Arabia, dove lucrano più alti interessi. Più dollari arrivano, più sale l’inflazione, ormai al 18%. Per contrastare gli speculatori e frenare la rivalutazione della propria moneta, il regno saudita dovrebbe comprare ancor più dollari, il che significa più inflazione. Alcuni Paesi del Golfo, come il Kuweit, hanno gettato la spugna, facendo fluttuare la propria divisa; altri, come il Qatar, hanno ridotto (dal 99% al 45%) la parte di dollari nelle loro riserve. Lo stimolo, sotto forma di liquidità iniettata da USA, Europa e Giappone per salvare le banche esposte coi sub-prime, ha aumentato dovunque il volume di moneta M3. Anche in India la massa è aumentata del 19%, in Russia di un temibile 41%, in Venezuela del 69%. Per conseguenza, l’inflazione sta crescendo dovunque: in Russia al 9% (ma almeno ha il fondo di stabilizzazione). Il Vietnam, quando l’inflazione ha superato il 9%, ha rinunciato all’aggancio al dollaro; Singapore e Corea si liberano di dollari dalle riserve.

il Master Liquidity Enhancement Conduit - gz  

  By: GZ on Giovedì 18 Ottobre 2007 13:05

Sentivo uno di Independent Strategy a Londra stamattina che diceva : " non ci si rende conto che anche questo boom nei paesi emergenti è basato sul credito facile.." l'Argentina è un paese relativamente ricco con 40 milioni di abitanti che solo nel 2001 ed è saltato su 100 miserabili miliardi di dollari, la Russia dieci anni fa per una cifra simile ha dichiarato bancarotta e oggi hai solo Gazprom che ne vale 400 Oggi hai Lituania, Estonia e Lettonia con 10 milioni di abitanti tra tutte che da sole hanno preso a prestito una cifra superiore tra stato, famiglie ed imprese (la Lituania ha un deficit estero pari al 30% del PIL) il Kazakhstan che fino a cinque anni fa non aveva neanche delle banche vere e proprie ora ha già avuto un boom immobiliare con mutui per tutti peggio dell'Italia e ha debiti stile argentina 2001 la Turchia ha inflazione verso l'8%, largo deficit estero e famiglie ed imprese indebitate più dell'Italia la Corea ad esempio ha livelli di indebitamento delle famiglie doppi di quelli dell'Italia e le case in Corea costano in media il doppio che negli Stati Uniti Poi hai gli inglesi intesi come famiglie che hanno circa 2.600 miliardi di dollari di debiti di cui 2.000 per mutui, gli spagnoli 900 miliardi, gli americani ovviamente 13.000 miliardi E' un sintomo di ricchezza ? Questo è il lato PASSIVITA' di bilancio. Dal lato ATTIVITA' (nei bilanci ci sono passività e attività) hai ieri la notizia che Goldman Sachs ha superato il TRILIONE di dollari (1.000 miliardi) di attività a bilancio, ha impieghi vari per 1.000 miliardi, Citigroup ne ha per 3.400 miliardi, JP Morgan più o meno 2.700 miliardi Lunedì mattina mezzora prima che Citigroup, maggiore banca del mondo, annunciasse risultati disastrosi il Tesoro USA assieme a detta Citigroup, JP Morgan e BankofAmerica ha annunciato il Master Liquidity Enhancement Conduit, detto Superconduit, o Superfund, un fondo congiunto delle maggiori banche americane di 80 miliardi inizialmente per comprare da loro mutui e derivati su mutui ed evitare di doverli liquidare subito (tramite un meccanismo così complicato che ancora nessuno ha capito bene come funzioni e i giornalisti lo hanno subito ribattezzato "Frankestein" o "il Mostro",) Si parla ora delle maggiori banche come partecipanti in questo Superfund con la regia del ministro del Tesoro USA e 200 miserabili miliardi in toto: si scomodano il governo e si associano le maggiori banche americane per una cifra così "modesta" ? Qui da una parte hai queste borse che sono salite di 20.000 miliardi di valore dal 2003, quella cinese sle di 100 miliardi di valore al giorno e dall'altra le più grandi banche americane ed europee che hanno bisogno di aiuto dalla BCE, la FED e il Tesoro per cifre da 100 o 200 miliardi Non è strano, tutta questa ricchezza in borsa ed immobiliare e le più grandi banche che si preoccupano per miserabili 100 miliardi ? Il fatto è che è una PIRAMIDE di debito con alla base il capitale delle banche in un rapporto di 1 a 20. Appena le banche perdono 50 miliardi di CAPITALE, ci sono 1.000 miliardi di CREDITO in meno automaticamente " non ci si rende conto che anche questo boom nei paesi emergenti è basato sul credito facile.."... cioè non è che nel 2007 cinesi, indiani, ungheresi, turchi, lituani, e brasiliani sono diventati 3 volte più produttivi che nel 2002, è che Citigroup, JP Morgan, Goldman, Lehman, Nomura, Deutsche Bank, Barcley hanno creato 10 o 20 mila miliardi di credito dal 2002...

 

  By: GZ on Giovedì 18 Ottobre 2007 12:30

l'inflazione nei paesi baltici è sul 10%, Russia +9%, Romania e Bulgaria sull'8% Ungheria 7% e sono tutti in deficit estero e indebitati con i mutui si sono agganciati all'euro per cui tengono tassi di interessi reali negativi (e le banche russe hanno preso a prestito come pazzi, nonostante lo stato russo sia pieno di soldi hanno avuto una crisi in agosto)

 

  By: fcoa on Giovedì 18 Ottobre 2007 12:15

La cosa affascinante è che oggi un paese come il Kazakhstan da solo ha ricevuto tanti crediti esteri quanto l'Argentina solo qualche anno fa (e sta per saltare assieme a diversi paesi dell'Europa dell'Est) --------------------------------------------------------------------- est europa...vicina o lontana?

 

  By: beppe on Giovedì 18 Ottobre 2007 12:13

6 mesi fa vi avevo racontato in proposito. era l'ennesima notizia di insider sicura che segnalavo. KAZ (indimenticabile) al nasdaq. beppe